Quale sessualità nel fidanzamento?

http://nipotidimaritain.blogspot.it/2013/01/quale-sessualita-nel-fidanzamento.html#more


So che la parola "fidanzamento" non è attuale. Non si usa più dire il mio fidanzato o la mia fidanzata, ma il mio ragazzo o la mia ragazza. Questo spostamento del nome include certamente anche un certo spostamento nel concepire e nel vivere il periodo che precede il matrimonio. Però mi pare di poter affermare che, pur con delle variazioni più o meno consistenti, esiste anche oggi nei giovani, dopo una prima stagione di rapporti amicali e anche allargati, la voglia e il desiderio di un rapporto intenso di esperienza d'amore a due, la quale pur essendo aperta a tutto, e quindi anche alla sua dissoluzione, tenda ad esprimersi nell'intimità, nella fedeltà, nella crescita dei due attraverso il dialogo amoroso che li interroghi e li stimoli. Quale posto può occupare il corpo in questo cammino di intimità e di crescita? E' una realtà da estraniare in maniera totale e radicale perché inquinante il rapporto affettivo o pericolosa perché non facilmente dominabile?
E' su questi interrogativi, più o meno chiari, che vorrebbero svilupparsi queste mie riflessioni senza alcuna pretesa né di completezza, né di assolutezza.

Il tema del significato del corpo nell'affettività è un tema nuovo e anche un tema delicato. E' un tema nuovo perché discendiamo non da anni, ma da secoli di sospetto sul corpo e sulla sessualità, se non addirittura di disprezzo e di rifiuto. E' sempre fonte di domande e di disagiata meraviglia che la Chiesa abbia "sposato" le idee platoniche sulla negatività del corpo. La filosofia ha prevalso sulla Parola di Dio. La Parola di Dio è chiarissima. Vi sono immagini splendide che annunciano la positività del corpo e la bontà del sesso. E' Dio che con le sue mani crea il corpo di Adamo, è Dio che con le sue mani crea il corpo di Eva. E ciò che Dio crea non può essere che bene, che positività. E non solo il corpo è positivo, ma anche la sessualità. "Maschio e femmina li creò, a sua immagine li creò" In che senso la sessualità è immagine di Dio? Anche quest’interrogativo porterebbe a grandi e nuovi orizzonti.
E' un tema delicato perché oggi assistiamo ad un abbassamento del tono della sessualità, quasi ad una sua banalizzazione. Banalizzare la sessualità vuol dire non dare, o non scoprire tutta l'importanza e il significato che risiedono in essa. Banalizzare vuol dire svuotare l'incontro sessuale della densità del suo significato. Esso, invece, è il momento più intenso e più denso dell'incontro con l'alterità dell'altro, con il suo mistero. E' una penetrazione non solo fisica, ma anche interiore, psicologica, morale. E' un incontro con il mistero dell'altro. Per questo non può essere sbrigativo, possessivo, invadente, presuntuoso. E' un incontro con un altro che ha altre sensibilità, altri tempi, altre attese. Dovrebbe esprimere l'incontro di due persone più che di due corpi, il dialogo di due storie, di due persone, di due promesse, di due futuri. E' il momento decisivo in cui due vite intendono mescolarsi senza confondersi, coniugarsi senza perdere la propria identità. E' l'alleanza che si esprime nel "sangue e nella carne". "Attraverso la sessualità il soggetto entra in relazione con ciò che è assolutamente altro" (Levinas). Oggi c'è il rischio di abbassare il valore, la qualità di questo rapporto; è facile genitalizzarlo impedendo, così, che esso diventi il segno della comunione e della condivisione ad ampio respiro.
Pur riconoscendo, quindi, di addentrarci in un problema estremamente intricato in cui risuonano paure e sospetti del passato, avidi permissivismi del presente che riducono il sesso ad un incontro senza coinvolgimento delle persone, ritengo tuttavia doveroso riflettere su questo problema perché da esso dipende gran parte della vitalità e della freschezza della vita di coppia. Non si deve vedere la sessualità solo sotto il profilo generativo. Essa è il luogo in cui i due si rigenerano.
A questo riguardo, lungo la storia, si sono intrecciate o s’intrecciano alcune tesi o affermazioni.
C'è chi afferma o ha affermato, che il corpo è una realtà inquinante l'amore. Vi si suggerisce l'idea che sarebbe meglio amarsi senza il corpo; quasi che staccandosi dal corpo l'amore diventa più vero, più autentico. Più l'amore è spirituale più sarebbe vero. Questa è la linea anche di S. Agostino: "L'amore cresce nella misura in cui si distacca dalla corporeità".
E' proprio vero che il corpo è pericoloso per l'amore, che ne abbassa il tono, offende la sua dignità? E' condivisibile l'idea che più l'amore è interiore, spirituale e più è gratuito, vero?
Rispondere affermativamente a questi interrogativi condurrebbe inevitabilmente a considerare il corpo come un fatto negativo. E questo sarebbe un allinearsi con la filosofia greca che da sempre ha guardato il corpo come una "prigione" e un "ostacolo". Questa posizione però non si incontrerebbe con il pensiero della Bibbia dove le cose, il corpo, la materia cantano nella loro bellezza e positività.
Ci sono altri che affermano, invece, la possibilità comunicativa del corpo. Il corpo avrebbe la funzione trasmettitrice dell'amore. Esso sarebbe un "luogo epifanico" perché l'amore vi si rivela e si comunica.
Questa concezione riscatta certamente la corporeità da tutta una congerie di sospetti e di tabù, ma forse non scopre e non esalta ancora sufficientemente la potenzialità unitiva e rigenerativa contenuta nel corpo. Il corpo è visto ancora come un oggetto (ho un corpo) e non come soggetto (sono un corpo). Il corpo non può essere considerato un oggetto, uno strumento dello spirito. Noi siamo spinti ancora a pensare che sia l'anima l'unica sede generatrice di pensieri, di suggestioni, di prospettive, che poi si comunicherebbero attraverso il corpo. Questo sarebbe uno strumento passivo e non attivo, secondario e non primario, esecutivo e non creativo.
E se invece anche il corpo, alla pari dell'anima, pur con differenti venature e sottolineature, contribuisse a dare pensieri, sensazioni, intuizioni? Il condividere una situazione, il provare nella propria carne alcuni lancinanti problemi o alcune esaltanti gioie non generano o non possono generare conoscenza, indicare prospettive impossibili ad aversi senza il coinvolgimento corporeo?
Nella vitalità del corpo e nelle pulsioni fisiche si svegliano la fantasia, i sogni, lo stupore. L'intelligenza è fredda, calcolatrice, dominatrice, più tesa alla conservazione che alla innovazione.
L'istintualità è più audace, più avventurosa. E questa istintualità è legata al corpo. Certamente questa energia istintuale e passionale va coniugata con l'intelligenza che la deve guidare e arginare, ma rimane pur sempre un'energia positiva e feconda da non perdere.
Il corpo non è quindi oggetto, ma soggetto, non solo trasmettitore, ma alimentatore dell'amore.
Oggi c'è un'altra e più avanzata concezione che si sta imponendo. Questa concezione si fonda sul fatto che il corpo sarebbe il luogo della purificazione e dell'autenticazione dell'amore.
Questa posizione, forse, può disorientare molti. Com'è possibile che il corpo diventi il luogo della verifica dell'amore e, quindi, di una sua possibile crescita e autenticazione?
Invece, il credere di amare e di amarsi è un rischio sempre presente anche nella coppia. La vischiosità dell'io si infiltra anche nell'amore. Come si fa a cogliere fino a che punto si cerca se stessi nell'altro o si cerca l'altro in quanto altro?
Nell'incontro sessuale i due si trovano "nudi", senza maschere, senza veli, possono guardarsi con trasparenza e profondità. Da come uno si atteggia si può scoprire se uno ama l'altro o ricerca se stesso, se sa attendere e rispettare le esigenze dell'altro o se è attento solo alle proprie, se nell'incontro si investe globalmente o se lo vive come un fatto laterale.
Il rischio nell'amore, poi, non è solo l'egoismo (la ricerca di sé), ma anche e soprattutto l'idealizzazione. Costruirsi l'immagine dell'altro e amare quell'immagine è una tentazione costante. Questa immagine è una proiezione delle proprie attese, è un partire da se, è una derivazione del proprio egoismo.
L'incontro sessuale obbliga ad uscire da sé per incontrare l'altro nella sua realtà. Certamente anche questo incontro può subire il fascino della idealizzazione, però essendo corporeo obbliga, prima o poi, a lasciare le proprie idee e a correggere le proprie idealizzazioni perché si è di fronte alla realtà dell'altro. E' il momento in cui la differenza dell'altro si impone. Essa può essere intuita se non pienamente conosciuta. L'incontro sessuale è il modo non unico, ma certamente il più denso e penetrante, di rapporto con l'altro, di entrare nella sua sfera e, quindi, di amarlo come è e di lasciarsi amare come si è.
Questa ultima concezione potrà sembrare ad alcuni lontana dalla dottrina della Chiesa, ma, di fatto, non lo è. Se leggiamo alcune espressioni del Concilio Vat. II vi troveremo con sorpresa che questa posizione, pur non sviluppata, è totalmente presente: "Gli atti coniugali con cui gli sposi si uniscono in casta intimità sono onorabili e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione.... Questo amore è espresso e reso perfetto in maniera tutta particolare nell'esercizio degli atti che sono propri del matrimonio" (G.S. 49).
Il corpo, quindi, non solo non è inquinante, ma è luogo dove l'amore "si rende perfetto", perché è il luogo dell'apprendimento dell'alterità dell'altro.
Questa ampia visione mi sembra necessaria per introdurci nel senso e anche nelle modalità delle espressioni corporee nel fidanzamento. Si possono cogliere gli atteggiamenti da vivere anche in termini di affettività, senza avere una prospettiva ampia del significato della corporeità nell'amore?
Sollecitato da questo sguardo panoramico mi sembra di poter trarre, per quanto riguarda il fidanzamento, alcuni orientamenti.

1) Non estraniare il corpo nel cammino di amore e di conoscenza propri del fidanzamento. Come si è accennato, il corpo è anche soggettuale nella vita della persona e nella relazione interpersonale. Quindi il cammino di due fidanzati non può avvenire senza il coinvolgimento, anche se parziale, del corpo. In esso risiedono energie e spinte che portano a conoscere l'altro, ad interessarsi di lui, a condividerne pensieri, affetti, speranze. Non può essere solo un rapporto di fredda intelligenza; l'emotività, l'affettuosità, che provengono dal corpo non sono indifferenti alla conoscenza dell'altro e, soprattutto, ad entrare nell'orizzonte dell'altro. "Le sensazioni corporee sono il modo più vero per conoscersi e per relazionarsi" (S.Weil).
E qui nasce il problema etico oggi particolarmente discusso. La posizione della morale tradizionale è chiaramente negativa per quanto riguarda il rapporto completo, mentre presenta oscillazioni consistenti quando si riferisce ad atti parziali. 1
Il criterio di fondo che deve stare alla base nel giudicare la sessualità, in tutti i suoi momenti e nelle sue diverse manifestazioni è il criterio dell'amore. "E' come dire che il comportamento sessuale dei due fidanzati deve essere in primo luogo giudicato per la capacità che esso ha di esprimere e di approfondire la comunione interpersonale, la quale si compie nella reciproca donazione".
Allora nel crescere della relazione umana, il gesto sessuale andrà valutato sulla base della possibilità che esso ha di esprimere, in modo coerente, il livello di maturazione dell'incontro.
E chi potrà giudicare il grado di amore presente nella gestualità affettiva? Indubbiamente si deve far ricorso alla coscienza dei due. Nessuno dall'esterno può misurare tale presenza o assenza. E' importante, però, che i due fidanzati vivano e giudichino questa loro realtà affettiva non come un'obbedienza ad una legge esterna, ma come obbedienza all'amore. Più il gesto esprime l'amore, più lo fa crescere, più il gesto esprime il possesso, più lo mortifica, fino anche a spegnerlo. Il discernimento che i due sono chiamati ad operare non deve fondarsi sulla paura di trasgredire delle leggi esterne, ma sul desiderio di non spegnere l'amore. Gesti vuoti o prematuri non aiutano a far crescere il rapporto amoroso.

2) Il valore della castità. La sessualità, come si è già affermato, è un valore, però non si può osservare che sta rafforzandosi il rischio di una "mercificazione del sesso". Il sesso può diventare un bene di consumo, trasformandosi così da momento privilegiato del dono in un momento di possesso, da luogo del dialogo a luogo di scontro. La sessualità non va demonizzata, ma neppure divinizzata; essa è, e deve rimanere, una realtà umana da vivere per la crescita dell'amore. Parlare di castità non è rinverdire il sospetto sul sesso, ma è richiamare la vigilanza perché il corpo non diventi così assorbente da impedire una vera e globale comunione.
Scrive lucidamente il teologo Gründel: "La castità è la disponibilità interiore dell'uomo ad affermare pienamente la propria sessualità, a riconoscere e a vivere gli impulsi sessuali nel loro carattere integralmente personale e sociale, e a inserirli in maniera ricca di senso nella globalità della vita umana"
E quasi a commento di questa espressione cito alcuni pensieri di Germano Pattaro: "La castità avverte che ogni gesto sessuale deve essere un gesto d'amore che esprima il dono delle persone e non solo l'emotività dei corpi. Un luogo-atto dove si esce dalla logica del possesso, per entrare in quella dell'incontro e del dialogo. Il gesto d'amore è la "parola-segno" dove la persona si concentra al massimo della sua identità, così che l'io e il tu di questo incontro diventano "noi" di una nuova personalità comunionale".
Potremmo definire la castità come disciplina della sessualità. E disciplina deriva dal latino "discere" che vuol dire "imparare". Imparare a conoscere i propri impulsi, le proprie tensioni, imparare a conoscere le pulsioni e gli stimoli dell'altro in modo che l'incontro sia rispettoso delle propria e altrui sensibilità. La maturazione e lo sviluppo della sessualità esige questa disciplina che potrà essere uno degli impegni e delle attenzioni da vivere sempre, ma soprattutto nel fidanzamento in cui deve affinarsi l'attitudine a vivere il rapporto sessuale nel suo spessore di rispetto e di comunione.

3) Ridare al rapporto sessuale completo il suo senso pieno. Esso esprime la decisione di spartire con l'altro la propria vita. E' il momento della scelta radicale e definitiva. E questa scelta dovrebbe avvenire nel momento in cui anche istituzionalmente ci si impegna. L'amore non è un fatto privato. Certamente, se questo rapporto pur segnato dall'irrevocabile decisione di spartire per sempre la propria vita con l'altro, non coincidesse anche con il momento istituzionale per motivi non sempre superabili (problema della casa, del lavoro, condizionamenti familiari) non deve essere moralmente colorato da quella negatività che è propria, invece, dei rapporti occasionali e disimpegnati in cui non c'è nessun, o quasi, investimento personale.
Occorre sempre tener presente che il male più grande è di fare l'amore senza amore (inteso come condivisione, impegno di crescita, assumersi la responsabilità dell'altro) e questo può avvenire tra i fidanzati, ma anche tra gli sposi.

(Dal sito della pastorale giovanile della Diocesi di Vicenza)

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia6 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Sull'amore (marzo 2019)

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sussidi online per la Quaresima 2018

Principali VEGGENTI italiani viventi

Maggio, mese mariano: sussidi e proposte