Attanasio (e gli altri due uomini trucidati in Congo): testimone di fede e di dialogo

L'uccisione in un attentato in Congo di Luca Attanasio , il giovane e brillante diplomatico che aveva l’Africa nel cuore, del carabiniere Vittorio Iacovacci che gli faceva da scorta e l’autista autoctono Mustapha Milambo , in forze proprio al WFP ha fatto ovviamente orrore e scalpore. Nel funerale di Stato il cardinale vicario De Donatis ha parlato di "testimoni di pace e di amore". “Luca, Vittorio e Mustapha – ha continuato il porporato – sono stati strappati da questo mondo dagli artigli di una violenza stupida e feroce, che non porterà nessun giovamento, ma solo altro dolore; dal male viene solo altro male". «Il Signore dirà: “Perché ti volgi indietro, Luca, fratello mio?”. E Luca risponderà: “Mi volgo indietro perché considero quello che resta da fare, considero l’incompiuto che attende il compimento, le promesse che avrei dovuto onorare, la missione che avrei dovuto compiere. Ecco: troppo breve la vita. Ecco, troppe attese sospese! Perciò mi vol...