Giovani (aspiranti) Santi del Movimento dei Focolari
Una personale ricerca sui Santi (dichiarati almeno Servi di Dio) nell'Italia dell'ultimo cinquantennio (1970-2020) mi ha portato a scoprire un gruppo di giovani legati al Movimento dei Focolari fondato nel 1943 dalla Serva di Dio Chiara Lubich che scriveva:
Il
Signore non ci domanda una santità individuale, ma comunitaria, dove ognuno
deve aiutare il suo prossimo a farsi santo. […]. È questo tipo di santità che
andrebbe eventualmente verificata e messa in luce per l’edificazione di tanti
nella Chiesa: una santità collettiva, una santità di popolo»[1].
“Prima eravamo tanto individualisti, ognuno
pensava ai propri affari: a esser buono, magari a farsi santo, ma per conto
suo, adesso lo stesso concetto, lo stesso desiderio della santità era messo in
comune: volevamo amar l’altro e aiutar l’altro a farsi santo come noi stessi”[2].
Da questa "profezia" è scaturito uno schieramento di giovani capeggiato dalla Beata Chiara Luce Badano: si va da Maria Orsola Bussone, torinese morta a 16 anni, a Santa Scorese, pugliese, uccisa a 23 anni da uno stalker; dalla Venerabile Daniela Zanetta, di 24 anni, ai due amici Carlo Grisolia e Alberto Michelotti (20 e 22 anni), morti a pochi mesi di distanza. Infine Pietrino Di Natale, ragazzo abruzzese morto a 17 anni. Sette persone, di età, provenienza e storia differenti, unite dall’ideale dell’unità e dell’amore reciproco. A queste si aggiungono molti adulti (mi riferisco sempre e solo agli italiani) di cui parlerò successivamente.
BEATA CHIARA (Luce) BADANO
Sassello, Savona, 29 ottobre 1971 – 7 ottobre 1990
http://www.chiarabadano.org/ https://www.chiaralucebadano.it/ http://www.santiebeati.it/dettaglio/91545
Chiara è una ragazza ligure, figlia unica, solare, piena di vita, sportiva, generosa. A nove anni conosce i Focolarini fondati da Chiara Lubich, entra nei Gen (la Generazione Nuova del Movimento) dove viene chiamata Chiara Luce. Ne fa suo l’ideale sino a coinvolgere i genitori nel medesimo cammino. A 17 anni scopre di essere affetta da un tumore osseo. Inizia la sua via Crucis che accetta e affronta con coraggio e affidamento a Dio. “Se lo vuoi tu Gesù – dice – lo voglio anch’io”. E ancora:
Voi non potete neppure immaginare qual è adesso il mio rapporto con
Gesù. Avverto che Dio mi chiede qualcosa di più, di più grande…Mi sento avvolta
in uno splendido disegno che a poco a poco mi si svela.
Ai giovani lascerà un ultimo messaggio:
I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, ma vorrei passar
loro la fiaccola come alle Olimpiadi… I giovani hanno una vita sola e vale la
pena di spenderla bene.
Si fida totalmente di Dio e invita la mamma a
fare altrettanto: «Non ti preoccupare: quando io non ci sarò più, tu fìdati di
Dio e vai avanti, poi hai fatto tutto!». Per il suo funerale chiede di essere
rivestita con un abito da sposa. Predispone la liturgia della “sua” Messa:
sceglie le letture e i canti… Nessuno dovrà piangere, ma cantare forte e fare
festa, perché «Chiara incontra Gesù»; gioire con lei e ripetere: «Ora Chiara
Luce vede Gesù!». Sta per compiere 19 anni quando raggiunge lo Sposo. Poco
prima aveva sussurrato l’ultimo saluto alla mamma con una raccomandazione:
«Ciao, sii felice, perché io lo sono!». Volando in Cielo, ha voluto lasciare
ancora un dono: le cornee di quei meravigliosi occhi che, col suo consenso,
sono state trapiantate in due giovani, ridando loro la vista.
La guarigione “rapida, totale e duratura”
dell’adolescente Andrea Bartole di Trieste nel 2001 apre la strada alla sua
beatificazione avvenuta nel 2010.
La sua memoria liturgica è il 29 ottobre, giorno della sua nascita in terra.
La santità dei giovani aderenti al movimento dei Focolarini
Oltre
a Chiara (Luce) Badano, proclamata
beata nel 2010, ci sono altri 6 giovani che sono stati dichiarati Servi di Dio.
Due di queste, entrambe piemontesi, sono già Venerabili: Maria Orsola Bussone e Daniela Zanetta.
Maria Orsola Bussone
Vallo Torinese, Torino, 2 ottobre 1954 – Ca’ Savio, Venezia, 10 luglio 1970
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92433
Nasce in provincia di Torino nel 1954. Conosce il Movimento nel 1967 insieme alla
famiglia. Nell’estate del 1970, in un campo estivo, muore colpita da una
scarica elettrica. Aveva 15 anni, faceva l’animatrice e si dichiarava «disposta
a dare la vita perché i giovani capiscano quanto è bello amare Dio». Con la sua
morte vennero scoperti i suoi diari e lettere da cui fluiscono una profonda e
gioiosa spiritualità.
Daniela Zanetta
Maggiora, Novara, 15 dicembre 1962 - 14 aprile 1986
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93650
Nasce
in provincia di Novara nel 1962.
Affetta da una malattia rarissima e invalidante, riesce comunque a diplomarsi e
a condurre una vita serena. Particolarmente sensibile agli altri malati, nel
1973 conosce il Movimento che gli dona ulteriore coraggio e spinta verso gli
altri e verso Dio. Muore a 16 anni dopo aver trasformato il suo capezzale in
luogo di profondo incontro spirituale. Nei suoi diari scrive:
Io non capivo il Tuo amore perché per me significava dolore, per me
erano ore di medicazione, tante rinunce, tanta amarezza; non comprendevo, non
volevo. Poi tra le lacrime ti ho detto si! Ti ho ricevuto per la prima volta nel
cuore, Ti ho parlato: no, sei stato Tu a parlare e da quel momento Ti ho
offerto il mio corpo malato, piagato, sfigurato. Ora sono tua e nonostante le
cadute, le sbandate, non mi mischierò più alla folla, ma rimarrò ferma al
centro del tuo amore.
Servi di Dio
Santa Scorese
Bari, 6 febbraio 1968 - 15 marzo 1991
http://www.santiebeati.it/dettaglio/91547
Nasce a Bari
nel 1968. Conosce il Movimento nel 1985 e vi aderisce con entusiasmo così come
ha fatto, e continuerà a farlo, con tante realtà ecclesiali. Pensa di
consacrarsi nelle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe, ma un giovane
psicopatico che da tempo la perseguita la uccide nel 1991, a soli 23 anni.
Carlo Grisolia
Bologna, 29 dicembre 1960 – Genova, 29 settembre 1980
www.albertoecarlo.it http://www.santiebeati.it/dettaglio/93656
e Alberto Michelotti
Genova, 14 agosto 1958 – Monte Argentera, Cuneo, 20 agosto 1980
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93655
Questa
volta, ed è un unicum, abbiamo due amici (rispettivamente di 20 e 22 anni) associati
anche dallo stesso processo di beatificazione.
Carlo
è di origini bolognesi, ma la sua famiglia si trasferisce a Genova dove conosce il Movimento e vi
aderisce incontrando Alberto che, del suo gruppo giovanile, era responsabile. Alberto ha due anni in più ed è nato a
Genova nel 1958. È impegnato in tante attività parrocchiali e di volontariato.
I due diventano amici e la loro unione è oggi riconosciuta anche attraverso un
processo di beatificazione congiunto tra i due, morti a 40 giorni di distanza.
Alberto, appassionato di montagna, muore durante una scalata. Il giorno dopo
Carlo scopre di avere un tumore devastante. Dichiara di sentire vicino Alberto,
come ha sempre fatto in vita.
Pietrino Di Natale
Teramo, 10 dicembre 1966 – Silvi, Teramo, 20 agosto 1984
https://www.ekuonews.it/08/10/2018/beatificazione-pietrino-di-natale-inizia-la-raccolta-di-notizie-per-linchiesta-diocesana/ http://www.santiebeati.it/dettaglio/97532
Proviene dalla provincia di Teramo dove, con la famiglia, aderisce al Movimento Diocesano, diramazione dei Focolarini. È chierichetto, Gen3. A 17 anni annega al mare di Silvi. Una vita ordinaria e soprattutto breve, ma intensa dove si segnala il suo amore e la sua fedeltà al Signore, l’aiuto verso il prossimo, il suo impegno costruttivo nella comunità parrocchiale. “Un ragazzo normale scattato ad amare, Pietrino, perché aveva Gesù nel cuore”. L’entusiasmo di Pietrino, la sua solarità, i suoi slanci confermano che la vita cristiana può essere normalmente vissuta in pienezza in ogni ambiente, che può non scivolare via inutilmente.