Principali VEGGENTI italiani viventi
Ancora da mio libro: "Cattolici VIP in Italia. Persone di fede conosciute o da conoscere"
Il Cesnur (Centro
studi nuove religioni) calcolava nel 2009 la presenza in Italia di circa
200 veggenti e guaritori – o sedicenti tali – a cui ogni anno si rivolgerebbero
circa 60 mila italiani. Sono in genere cattolici che cercano l’aiuto in persone
che vengono ritenute dotate di carismi di guarigione o che hanno delle visioni
spirituali, in genere della Madonna, che donano loro una capacità di ascoltare
la volontà di Dio o di avere dei contatti con i defunti… Tutte queste
manifestazioni non hanno alcun tipo di riconoscimento ufficiale da parte della chiesa.
In alcuni casi c’è una condanna ecclesiale che comporta la sconfessione della
presunta apparizione, in altri casi c’è in corso uno studio diocesano per
verificarne la veridicità. In un caso c’è anche la condanna giudiziaria per
truffa: è quella comminata all’ex veggente pugliese Paolo Catanzaro
diventato nel frattempo transgender e showgirl con il nome di Sveva
Cardinale, condannata nel 2021
alla pena di sei anni e sei mesi di reclusione per raggiri ai danni di alcune
vittime che avrebbero versato significative somme di denaro, in cambio di
benefici “divini”, per un ammontare di circa 4 milioni di euro.
È molto dubbio anche il caso del “Santone di Ascoli” (anche se originario di Ponza), Christian DEL VECCHIO
(Napoli 1989) che si dichiara veggente della Beata Vergine e che si dice capace
di guarire i malati di cancro con un olio miracoloso che gli trasuderebbe dalle
mani. Fonda nel 2013 il gruppo religioso Amarlis – Madonna Giglio tra le
spine finito sotto inchiesta in seguito a delle denunce di aver irretito
alcune ragazze. Amico di p. Gabriele Amorth e di mons. Giovanni
D’Ercole (allora vescovo di Ascoli), questi lo ha ospitato in diocesi.
Forse è anche a causa sua se D’Ercole si è dimesso dalla diocesi nel 2020.
Ma ci sono anche mistici
e guaritori riconosciuti dalla chiesa, in genere dopo la loro morte. È il caso
– in tempi recenti - di san Pio da Pietrelcina o di Natuzza
Evolo di Paravati (Vibo Valentia).
A pochi chilometri da
dove viveva mamma Natuzza si assiste alle presunte stimmate di Domenica
GALEANO (Briatico, Vibo Valentia, 1950) che si presenterebbero a forma di
croce e di grani del rosario che si infiammano durante la settimana santa, in
particolare il venerdì santo. È chiamata la “veggente di Briatico” (Vibo
Valentia) e la chiesa non si è ancora pronunciata sul suo caso. Lei afferma di
poter guarire le malattie con l’imposizione delle sue mani e tante persone che
si rivolgono a lei affermano di aver avuto un grande beneficio dal suo
intervento. Domenica è una donna semplice, una casalinga madre di tre figli e
nonna. Nel 1986 si sarebbero manifestati i primi segni che continuano ancora
oggi senza che abbia mai cercato di farsi pubblicità, piuttosto vivendo
umilmente nel silenzio e nella preghiera. Avrebbe anche delle estasi durante le
quali perde conoscenza e, riprendendosi, racconta di visioni divine (di Gesù e della
Madonna), di messaggi ricevuti e di defunti che ha incontrato.
Sempre nelle vicinanze
troviamo anche fr. Cosimo FRAGOLENI (Placanica, Reggio Calabria, 1950).
Giovane pastore e contadino, ha 18 anni quando, per quattro giorni (dall’11 al
14 maggio 1968) ha delle apparizioni della Madonna su uno “scoglio” (uno
sperone di roccia) vicino casa. In quel luogo ha costruito una cappella e poi è
sorto il santuario di Nostra Signora dello Scoglio che è meta di
migliaia di pellegrini. Fr. Cosimo è diventato prima eremita e poi terziario
francescano e ha realizzato la richiesta fatta dalla Madonna: “Trasforma
questa valle in un centro di spiritualità”. Qui accoglie, ascolta e
intercede con la preghiera quanti gli chiedono aiuto. Qui avverrebbero prodigi,
guarigioni e conversioni raccolte in un libro da p. Rocco Spagnolo, superiore dei missionari
dell’evangelizzazione e confessore di fratel Cosimo. Il vescovo di
Locri-Gerace, Francesco Oliva, ha riconosciuto nel 2008 lo “Scoglio”
come santuario diocesano.
Ma l’evento mistico più
noto è avvenuto poco lontano da Roma, a Civitavecchia: qui, nel 1995, la famiglia
GREGORI vede piangere la loro statua della Madonna proveniente da
Medjugorje. La lacrimazione di sangue si ripeterà per altre 14 volte nel giro
di poco più di un mese. Avvisati parroco e vescovo, la voce presto si diffonde
e la lacrimazione si ripete, per un’ultima volta, davanti agli occhi di alcuni
fedeli e del vescovo stesso di allora, Girolamo Grillo (1930-2016) che, prima
molto scettico, chiese un’indagine da cui si esclusero “trucchi” e si stabilì
che si trattava di sangue umano maschile. Dal 1995 la “Madonna delle lacrime” è
stata accolta nella chiesa di Sant’Agostino a Civitavecchia. Tra il 2005 e il
2006 Jessica Gregori, che all’epoca dei fatti aveva cinque anni, avrebbe
ricevuto diverse apparizioni e messaggi.
Accenno ad altri
personaggi che sono emersi nel corso di questi ultimi anni.
A Paratico
(Brescia, diocesi di Bergamo) troviamo Marco FERRARI (Palazzolo
sull’Olio, Brescia, 1975) che dal 1994 avrebbe iniziato ad avere visioni della
Madonna, messaggi e, dal 1999 al 2005, stimmate visibili durante la quaresima.
Qui la Madonna si sarebbe presentata come “Madre dell’amore” e una immagine di essa avrebbe lacrimato.
Geometra sposato, ha anche fondato una rete internazionale di "Oasi
della Madre dell'amore" con opere sociali annesse. I messaggi
continuano la quarta domenica del mese.
Angela VOLPINI (Casanova Staffora, Pavia, 1940)
afferma di aver incontrato la Madonna, la prima volta nel 1947 e poi, ogni 4
del mese, fino al 1956 nel suo paese natale. Ha fondato il centro “Nova Cana”,
mentre nel luogo delle apparizioni, il vescovo di allora ha eretto il santuario
della “Madonna del Bocco”. Ha scritto decine di libri.
In Umbria, a Calvi
(Terni), vive il pugliese Elia CATALDO (Francavilla Fontana, Brindisi,
1962) che afferma di ricevere i segni della passione di Cristo durante la
settimana santa (da qui il nome di “frate delle stimmate”). Si fa chiamare fra
Elia anche se non è frate e vive in una casa che chiama convento, ma che è un
ex convento adibito a dimora privata. Si dichiara fondatore della fraternità
Apostoli di Dio, ma non ha avuto alcun riconoscimento ecclesiastico.
Era novizio dei cappuccini quando per la prima volta, nel 1990, avrebbe
ricevuto le stimmate. Uscito dalla comunità, trovò rifugio dal 2003 in questo
ex convento dove poi altri lo hanno seguito e molti sono i pellegrini che giungono
anche da lontano.
Alle porte di Roma, nel
comune di Trevignano, troviamo Gisella CARDIA, le cui presunte apparizioni
sarebbero iniziate nel 2016 dopo un suo pellegrinaggio a Medjugorje e
l'acquisto di una statuetta della Madonna, che successivamente avrebbe iniziato
a piangere sangue. Il 3 di ogni mese si rinnova l’appuntamento di
preghiera con il messaggio che viene dato ai pellegrini accompagnato da fenomeni
straordinari come il “sole che balla”. Gisella avrebbe anche riferito di aver
avuto fenomeni simili alle stimmate.
Nel quartiere di Roma
Eur troviamo Tina (Maria Concetta) Fasanella veggente della “Madonnina
dell’albero”, sposata e madre di due figlie. Nel 2013 la Madonna gli
apparve per la prima volta annunciando che l’albero davanti al quale si
mostrava sarebbe presto caduto. Al suo posto è stata messa una statua mariana
(che avrebbe poi pianto in diverse occasioni) inserita in una edicola davanti
alla quale diverse persone vengono a pregare ogni domenica. Anche padre Pio
sarebbe più volte apparso alla veggente.
Un gruppo di veggenti
afferma di aver avuto delle apparizioni della Madonna (nota come la “Regina
del Castello”) a partire dal 1985 a Oliveto Citra (Salerno). A quei tempi
erano un gruppo di ragazzini che stavano vicino al castello a giocare. Una
barista, Anita Rio, andata a verificare dichiara di aver visto anche lei
la “Signora vestita di bianco con il bambino in braccio”. Da quella sera
cominceranno una lunga serie di visioni per la giovane e per altri veggenti.
Raffaele (Lello) FERRARA (Grumo Nevano,
Napoli, 1966) racconta della sua giovinezza turbolenta e della zia che, molto
devota, lo ha portato nel 1985 a Oliveto Citra. Qui ebbe la prima apparizione
della Madonna. Ha collaborato con Madre Teresa, prima in una comunità dei Fratelli
della Parola ad Acilia e poi per un anno a Calcutta. Dal 2010 avrebbe, ogni
primo sabato del mese, un messaggio della Madonna ed è sorto un gruppo di
fedeli chiamato Pellegrini di Maria.
Particolare è la storia
di Vincenzo
FULLONE (Crosia, Cosenza, 1972) che, a 14 anni, nel suo paese natale avrebbe
avuto delle apparizioni della Vergine della Pace e dei Miracoli, dal
1987 al 1992, insieme ad una ragazzina, Anna Biasi. In un docufilm, “Vincenzo da
Crosia” (2015) ha raccontato la sua storia: gli abusi subiti a cinque anni, le apparizioni,
le stimmate e poi il seminario per diventare prete da cui è stato fatto uscire
per la sua omosessualità che da allora proclamerà fieramente. L’incontro con un
fotografo giordano lo porterà prima a Gaza e poi ad Amman dove ha aperto un locale molto rinomato di cui è chef.
In Calabria è sorto anche il centro spirituale e biblico
“Madonna della Conversione”. Ha sede a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria)
dove Elio Walter BARILLARO (San Giovanni di Gerace 1947) nel 1998 ha
visto la statuina della Madonna che teneva in camera piangere sangue. Da allora
sostiene di ricevere segni prodigiosi, messaggi e apparizioni della Vergine
che, fra l’altro, avrebbe bocciato anche il vaccino anti-covid in quanto proveniente dal demonio e
può avere conseguenze disastrose per la salute degli uomini. Il suo vescovo ha
vietato di diffondere i messaggi.
La Chiesa è intervenuta anche
nel caso di Maria MARINO (Trapani) sciogliendo con un decreto vaticano
nel 2021 il Movimento Apostolico da lei fondato a Catanzaro nel 1979,
diffusosi anche all’estero e riconosciuto, nel 2001, dal vescovo della diocesi.
Affermava che Gesù gli fosse apparso sull’anta di un armadio e di aver ricevuto
messaggi di “Maria Madre della Redenzione”.
Un ultimo caso di
cronaca unisce le presunte veggenti con il mondo degli esorcisti (e con
Medjugorje): don Michele BARONE, dimesso dallo stato clericale nel 2019,
era sacerdote della diocesi di Aversa (Caserta) ed è stato condannato a 12 anni
per maltrattamenti e lesioni su una 13enne avvenuti durante esorcismi non
autorizzati. Sono stati condannati anche i genitori della presunta indemoniata
che, a seguito della “liberazione” ha affermato di essere diventata una
veggente (la “veggente di Casapesenna”) e che oggi, vent’enne, difende l’ex
sacerdote parlando di congiura. Barone era molto legato a Medjugorje e in
particolare alla veggente Vicka, con cui aveva pubblicato un libro.