Per la celebrazione in famiglia (del Sabato Santo e) della Veglia Pasquale
Il Sabato santo è giorno del silenzio e dell’attesa. Vedi la proposta di preghiera in casa (la Diocesi di Roma propone in particolare nella mattina il Cantico delle Mirofore e la Preghiera per i defunti).
La Veglia pasquale, madre di tutte le veglie che si celebra dopo il tramonto del sole, annuncia la risurrezione di Gesù. Vedi il foglietto liturgico e la proposta di preghiera in famiglia.
Ecco la preghiera proposta dalla Diocesi di Mantova. Vedi anche la SCHEDA CEI (p.19-30 con una scheda dedicata ai bambini, una agli adolescenti), quella della Diocesi di Treviso (molto ben fatta anche graficamente), della Diocesi di Roma, della Diocesi di Tivoli (con particolare attenzione ai bambini del catechismo).
Sera di Pasqua
in famiglia
Inizio
G. Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
G. O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva
della tua gloria, fa’ che le feste pasquali
accendano in noi il desiderio del cielo. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Parola di Dio
Salmo 117
Rit. Alleluia,
alleluia, alleluia.
Rendete grazie al Signore perché è
buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per
sempre». Rit.
La destra del Signore si è
innalzata,
la destra del Signore ha fatto
prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Rit.
La pietra scartata
dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. Rit.
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28, 1-10)
Dopo
il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e
l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto.
Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvici-nò, rotolò la pietra
e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito
bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e
rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che
cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto;
venite, guardate il luogo dove era stato de-posto. Presto, andate a dire ai
suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo
vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore
e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco,
Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli
abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate
ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo.
Il Personaggio:
Cristo risorto
Immagine
* La scena in basso presenta le grotte
che raccolgono le ossa dei morti.
*
In queste luoghi soffia lo Spirito e le
ossa rivivono. Lo Spirito del Signore dà la vita.
*
Il volto di Cristo è potente. Lo
Spirito Santo ha concentrato l’amore di Dio su questo volto, immensamente
buono. Cristo viene, scende e dà la mano ai morti. Quando stende la mano, essi
rivivono. Il vortice del suo mantello richiama la gloria di Dio, lo splendore
della sua maestà e potenza.
*
Cristo scende, ma il suo mantello, sale. Nel suo mantello ci sono gli
apostoli e si riempie di tutti quelli che il Signore libera dalla morte.
*
Il mantello è la Chiesa, il luogo in
cui si riflette la gloria di Cristo risorto. La Chiesa è l’ambito dell’amore,
che vivifica, che non esclude, ma fa crescere, benedice e illumina.
*
Anche quelli che sono lontani dalla
Chiesa la riscoprono con sorpresa come colei che accoglie chi è rigettato.
*
Gli apostoli fanno dei segni:
pregano, indicano il Signore, predicano, battezzano, ungono, ordinano,
perdonano. Sono i sacramenti e tutto ciò che la Chiesa ha per comunicarci la
vita.
*
A sinistra, guardando Cristo, Pietro
impone le mani su colui che Cristo ha tirato fuori dal regno della morte,
segno del perdono che tutti hanno
ricevuto, abilitati a essere parte della vita eterna.
*
Dall’altra parte, c’è la donna che
Cristo ha strappato dalla morte. Intorno alla sua mano è avvolta la stola,
simbolo del matrimonio, che richiama la fedeltà di Cristo e della Chiesa, di
Dio e dell’uomo, dell’uomo e della donna.
Preghiera universale
L. Preghiamo Cristo, che
promise di attirare tutti a sé dalla sua croce: Ascoltaci Signore.
Hai sentito la solitudine e l'abbandono, e hai gridato il tuo lamento e la tua preghiera al Padre, ascolta il gemito e le implorazioni che salgono dalla moltitudine dei sofferenti. Preghiamo.
Alla tua agonia si fece buio sulla terra, comprendano gli uomini che tutto è tenebra senza la tua luce. Preghiamo.
Con la tua morte hai abbattuto ogni muro di divisione e di odio, vedano i popoli nel tuo Vangelo l'unica via della pace e di ogni collaborazione feconda. Preghiamo.
Morendo hai segnato l'inizio dell'era nuova, conduci gli uomini sulla via della vera liberazione e dell'autentico rinnovamento. Preghiamo.
Dalla tua bocca uscì un alto grido e spirasti in atto di abbracciare il mondo intero, ammetti nel tuo regno di gloria i nostri fratelli, che, come te, hanno varcato la soglia della morte. Preghiamo.
Padre nostro
Conclusione
G. O
Dio, che nella liturgia pasquale ci dai la gioia di rivivere ogni anno la
risurrezione del Signore, trasformaci
in nuove creature redente dal peccato e dalla morte.
T. Amen.
Ciascuno traccia su di sé segno di croce mentre il genitore
prosegue.
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo.
T. Amen.
Gesto all’imbrunire
Si può predisporre fuori dalla finestra che dà sulla
via un cero segno di risurrezione e speranza.
Gesto durante la Veglia 1:
Si accende una candela nella casa adombrata nel
momento in cui il vescovo accende il cero pasquale.
Gesto durante la Veglia 2:
Preparato prima un piccolo recipiente pieno d’acqua,
al momento della benedizione dell’acqua lustrale ci si passa l’acqua sugli
occhi.