Per la celebrazione in famiglia del Venerdì Santo
Venerdì Santo, giorno della Passione e Morte del nostro Signore Gesù Cristo. Oltre ad assistere alla Via Crucis del Papa (alle ore 21, anche su Rai1: questo è il testo) e alla celebrazione della Passione (alle ore 18 con il Papa: questo è il foglietto liturgico), le famiglie sono invitate a trovare un tempo di preghiera per celebrare nelle loro case questo santo giorno e a vivere il digiuno e l'astinenza dalla carne (e dal peccato).
Ecco la preghiera proposta dalla Diocesi di Mantova. Vedi anche la SCHEDA CEI (p.12-18 con una scheda dedicata ai bambini, una agli adolescenti), quella della Diocesi di Treviso (molto ben fatta anche graficamente), della Diocesi di Roma, della Diocesi di Tivoli (con particolare attenzione ai bambini del catechismo) e la lettura semplificata per i bambini del Vangelo (Diocesi di Milano).
Venerdì santo
in famiglia prima
del pranzo
Inizio
G. Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
G. Ricordati, Padre, della tua misericordia; santifica e proteggi sempre
questa tua famiglia, per la quale Cristo,
tuo Figlio, inaugurò nel suo sangue il mistero pasquale. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
T. Amen.
Parola di Dio
Salmo 30
Rit. Padre,
nelle tue mani consegno il mio spirito
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio
fedele. Rit.
Sono il rifiuto dei miei nemici
e persino dei miei vicini,
il terrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
Sono come un morto, lontano dal
cuore;
sono come un coccio da gettare. Rit.
Ma io confido in te,
Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.. Rit.
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo
volto,
salvami per la tua misericordia.
Siate forti, rendete saldo il vostro
cuore,
voi tutti che sperate nel Signore.
Rit.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 1-6.14-42)
N. In quel tempo, essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”. Molti Giudei lessero questa iscri-zione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato:
A. “Non scrivere: “Il re
dei Giudei”, ma: “Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei” ”.
N. Rispose Pilato:
P. “Quel che ho scritto,
ho scritto”.
N. I soldati poi, quando
ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per
ciascun soldato -, e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta
tutta d’un
pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a
sorte a chi tocca”. Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra
loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero
così. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria
madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a
lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:
G. “Donna, ecco tuo
figlio!”.
N. Poi disse al
discepolo:
G. “Ecco tua madre!”.
N. E da quell’ora il
discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era
compiuto, affinché si compisse la Scrit-tura, disse:
G. “Ho sete”.
N. Vi era lì un vaso
pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una
canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse:
G. “È compiuto!”.
N. E, chinato il capo,
consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi
non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne
quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero
portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro
che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che
era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia
gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà
testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché
anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non
gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora:
Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Dopo questi fatti Giuseppe di
Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei,
chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli
andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo - quello che in
precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una
mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero
con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la
sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel
giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là
dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro
era vicino, posero Gesù.
Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo.
Il Personaggio:
Gesù crocifisso
Immagine
L’icona della crocifissione evidenzia il
Cristo dal cuore squarciato tra Maria e Giovanni. Lo sguardo di Cristo ci comunica la vittoria
sulla morte. L’uomo
scarica su Cristo tutto il male, tutto il peccato, tanto da ucciderlo. Il corpo
di Cristo assorbe la morte, ma l’amore di Dio Padre la brucia perché nel suo
Figlio non c’è lo spazio per la morte, c’è solo l’amore di Dio. Forte in questa
illustrazione è il riferimento al Cuore di Gesù e allo spargimento del suo
sangue, Che la madre cerca di raccogliere con la sua mano. L’immagine coglie il
centro della rivelazione cristiana: il
cuore di Dio, la sua passione d’amore per l’uomo, resasi visibile in Cristo e
che giunge fino al sacrificio della sua vita. E con questo sacrificio e con lo
spargimento del suo sangue che tocca il teschio di Adamo, ridona nuova all’uomo
e alla donna che si affidano a Lui.
Segno: I
due libri
Sotto
la croce che sta accompagnando la Settimana, si mettono 2 foglietti, uno chiaro
e uno scuro. Sul foglietto chiaro si scrivono 2/3 nomi di persone a noi amiche
da ricordare al Signore, su quello scuro altrettanti nomi di persone
“difficili” che affidiamo comunque al Signore secondo il suo comando di pregare
per in nostri nemici.
Preghiera universale
L. La salvezza realizzata dal
sacrificio di Cristo supera ogni confine della terra e si estende a tutti gli uomini. Soprattutto in questo giorno e
in questo periodo così difficile per il nostro Paese e per tante parti del mondo, preghiamo Dio nostro Padre: Ti preghiamo, ascoltaci.
Per tutta la Chiesa: Signore, donale unità e pace e proteggila su tutta la terra.
Per il papa, i vescovi, i sacerdoti, i diaconi: Signore, concedi loro vita e salute e conservali come guide e pastori del tuo popolo.
Per tutti i battezzati e per i catecumeni che desiderano far parte della Chiesa: Signore, secondo il dono della tua grazia fa’ che tutti i membri della comunità ti possano fedelmente servire.
Per l’unità dei cristiani: Signore, raduna e custodisci tutti nell’unica tua Chiesa.
Per i fratelli ebrei e per i non
cristiani: Signore, aiuta i primi a progredire nella fedeltà alla tua alleanza
e dona anche agli altri di
camminare alla tua presenza.
Per chi non crede in Dio: Signore,
fa’ che, vivendo con bontà e rettitudine di cuore, giungano alla conoscenza del Dio vero.
Per i governanti: Signore, illumina la loro mente e il loro cuore a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace.
Per i poveri e i tribolati
soprattutto nel tempo presente: Signore, allontana la pandemia, scaccia la
fame, dona la pace, estingui l’odio e
la violenza, concedi salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari, speranza e conforto alle
famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti.
Padre nostro
Conclusione
G. Scenda,
o Padre, su tutti noi e sull’umanità intera la tua benedizione; per la morte
del tuo Figlio donaci il tuo
perdono, consolaci con la tua grazia e sostienici nel cammino della vita.
T. Amen.
Ciascuno traccia su di sé segno di croce mentre il genitore
prosegue.
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo.
T. Amen.