Report: l'attacco al Papa
La puntata di "Report" del 20 aprile 2020, ha svelato al grande pubblico le trame dei nemici di Papa Francesco e i collegamenti, innanzitutto finanziari, tra la destra religiosa americana e i sovranisti italiani.
Guarda il video:
"Con l'esplosione della pandemia il fronte sovranista che si professa ultracattolico è tornato all'attacco di Papa Francesco. Sui siti della destra religiosa americana non hanno dubbi: il coronavirus è la punizione divina per il tradimento di Bergoglio. Report racconta chi sono i nemici di Bergoglio e svela con documenti inediti e intercettazioni, quali sono i collegamenti, innanzitutto finanziari, tra la destra religiosa americana e i sovranisti italiani. Torniamo all'Abbazia di Trisulti: c'è ancora Benjamin Harnwell, il custode che per conto dell'ex capo stratega di Trump, Steve Bannon, l'ha presa in gestione per trasformarla in una scuola politica di sovranismo". (dalla presentazione della trasmissione)
di Maurizio Patriciello
Sono tante le telefonate e i messaggi che mi stanno arrivando, da parte di parenti, amici, parrocchiani, dopo la puntata di Report di lunedì scorso, sugli attacchi a Papa Francesco. Tanta gente è rimasta scandalizzata da alcune affermazioni, al limite della calunnia, se non della follia, da parte di alcuni ricchi e potenti “ultracattolici” d’ Oltroceano con agganci anche in Italia. Il Papa – il nostro Santo Padre – sarebbe, per costoro, addirittura la causa della pandemia per alcune sue scelte che essi ritengono non in linea con la tradizione cattolica. Se non fosse terribilmente tragica la cosa potrebbe apparire comica. “Se costoro fossero la Chiesa, da questa chiesa, prenderei immediatamente le distanze” ho risposto a Eugenio, un caro fedele, medico anestesista, che ogni giorno rischia la vita per strappare alla morte i suoi pazienti e che ha dovuto piangere il suo amico, primario, morto di covid 19.
Al di là di qualsiasi considerazione teologica e filosofica, riflettendo solo con quel briciolo di ragione che ci fu dato in dono, credere in un Dio buono e potente, che per punire un fantomatico Papa infedele, fa una strage a livello mondiale, non solo di cattolici, ma di atei, agnostici, credenti di altre religioni, bambini innocenti, anziani terrorizzati, sarebbe davvero un pessimo affare. Non sarebbe costui solo un dio crudele ma ridicolo. Se prima di parlare, tutti ci domandassimo quanto bene o quanto male possono produrre le parole che stiamo pronunciando, ai piccoli, ai credenti, a chi ha difficoltà a credere, pregheremmo col salmista: “Poni, Signore, una custodia alla mia bocca”. “Ogni testa è un tribunale” ci ricorda un sapiente proverbio. E di teste – tribunali nel mondo ce ne sono più di sette miliardi.
Gesù lo sapeva bene, per questo motivo, volle lasciarci un Maestro sicuro, sotto la guida dello Spirito Santo. È facile disquisire dei senzatetto che dormono sotto i ponti, stando in un letto caldo; è facile pregare in una chiesa bella, profumata, avvolta nel silenzio. È facile condannare omosessuali e divorziati come se fossero dannati, avendo avuto la grazia di un matrimionio felice. Le parole lasciano il tempo che trovano. Noi possiamo solo provare a immaginare lo strazio e il terrore di chi, su un barcone malandato, annega in una notte di tempesta. Possiamo solo immaginare le mortificazioni di certi anziani maltrattati e abbandonati in una casa di riposo. Possiamo solo immaginare l’angoscia di chi ha creduto nelle promesse fatte, e non mantenute, dalla persona amata. Possiamo solo immaginare il desiderio di nutrirsi dei sacramenti, e non poterli ricevere per mancanza di clero, in chi vive in una sperduta zona dell’ Africa o dell’Amazzonia.
Potremo continuare, ma a che serve? Chi ha il cuore grande, rende grazie per ciò che ha ricevuto e si cala poi nei panni altrui. Questa è la compassione, questa è la misericordia. Il Vangelo, che tutti leggiamo, ma la cui interpretazione certa ci viene dal Magistero della Chiesa, parla chiaro: Gesù lo incontriamo nella Sua Paola, nei Sacramenti e nei fratelli, soprattutto in coloro che la società ha trascurato. Piaccia o non piaccia, a Gesù stanno a cuore i poveri, i diseredati, gli ammalati, i profughi, i vecchi, i bambini, i senzatetto. Non ci credi? Chiudi gli occhi e immagina di essere affetto da covid, con la febbre altissima, affamato d’ aria, terribilmente solo, mentre attorno a te si aggirano medici e infermieri senza volto. Immagina che uno di loro ti viene accanto e riesce a farti una carezza e a donarti un briciolo di speranza.
La pandemia che ci ha colto di sorpresa, le motivazioni che hanno reso possibile la sua rapida diffusione, gli errori fatti all’inizio, le tante morti nella case di riposo, meritano, per quanto possibile, risposte serie, adeguate, scientifiche, vere. Anche la teologia dovrà fare i conti con questa sciagura. Le domande di sempre si ripresenteranno puntulamente, occorre, fin da adesso, armarsi di tanta umiltà per tentare di dare qualche risposta. Il flagello che stiamo subendo ha smascherato e messo in crisi la presunzione di tanta pseudoscienza. L’uomo è più grande di quanto si possa immaginare, ma anche e sempre terribilmente fragile. La ragione da sola non basta, ha bisogno di altro, di cuore, di affetto, di amicizia, di speranza, di fede. Ha bisogno di Dio, un Dio che è amico, padre, madre, che lascia morire in croce il suo amato Figlio per salvare, non per condannare le sue creature.
(Fonte: Interris)
Report – Dio, patria, famiglia s.p.a.
Sollecitato da più persone mi viene richiesto un commento sui contenuti della trasmissione Report andata in onda ieri sera, lunedì 20 aprile: la corrente cattolica conservatrice e reazionaria, vicina e alleata delle destre, che si oppone al pontificato di papa Francesco, rappresenta quanto di più lontano dalla mia sensibilità religiosa e dalla mia spiritualità. Ma se si trattasse solo di questo non sarebbe poi un grande problema, ma solo una questione di gusti personali.
In realtà, queste destre cattoliche e reazionarie sono il portato del peggio del cattolicesimo del passato, quella religione che ha condotto alle stragi, ai roghi, all’indice dei libri proibiti, alle collusioni con il potere, al favore verso i dittatori, all'odio verso gli ebrei e da qui a tutto ciò che l'antisemitismo del ‘900 ha prodotto.
Oggi dietro di loro ci sono gli stessi interessi che portano a inquinare il pianeta a devastare l'Amazzonia, a eleggere persone come Trump negli Stati Uniti, Bolsonaro in Brasile, Orban in Ungheria e poi le varie leadership dell’Europa dell’est, Polonia in testa, sempre molto cattoliche e sempre molto reazionarie, antisemite, antiecologiste, antifemministe, antimoderne… e soprattutto così tanto anti-patiche.
Papa Francesco è una figura tragica, che avrebbe voluto riformare la Chiesa, e che invece non riesce neanche a promuovere il diaconato femminile. Ricolmo di buona volontà, poco efficace dal punto di vista operativo, legislativo, istituzionale. La domanda è: si tratta di una sua responsabilità, oppure la Chiesa cattolica ormai, dopo tanti secoli di violenze (vedi p. es. Giordano Bruno) e di sotterfugi istituzionali (vedi p. es. il concordato con Mussolini nel 1929 e con Hitler nel 1933) è irriformabile? Forse il sogno del Vaticano II (di Mazzolari, Milani, Bettazzi, Martini, Turoldo, Balducci, Vannucci, Zarri, Bello, Paoli…) si rivela alla fine quello che effettivamente è, quello che è destinato a essere: solamente un sogno, di cui questi giorni dal colletto bianco e dalla talare nera costituiscono il triste ma realistico risveglio.
Il fatto che papa Francesco venga attaccato così pesantemente ce lo rende ancora più caro e più prezioso, nonostante la sua evidente sconfitta, una sconfitta nel presente e ancor più nel futuro, quando al suo posto ci sarà un papa che sceglierà di chiamarsi Benedetto XVII, oppure, ma tanto è la stesso, Giovanni Paolo III.
In realtà, queste destre cattoliche e reazionarie sono il portato del peggio del cattolicesimo del passato, quella religione che ha condotto alle stragi, ai roghi, all’indice dei libri proibiti, alle collusioni con il potere, al favore verso i dittatori, all'odio verso gli ebrei e da qui a tutto ciò che l'antisemitismo del ‘900 ha prodotto.
Oggi dietro di loro ci sono gli stessi interessi che portano a inquinare il pianeta a devastare l'Amazzonia, a eleggere persone come Trump negli Stati Uniti, Bolsonaro in Brasile, Orban in Ungheria e poi le varie leadership dell’Europa dell’est, Polonia in testa, sempre molto cattoliche e sempre molto reazionarie, antisemite, antiecologiste, antifemministe, antimoderne… e soprattutto così tanto anti-patiche.
Papa Francesco è una figura tragica, che avrebbe voluto riformare la Chiesa, e che invece non riesce neanche a promuovere il diaconato femminile. Ricolmo di buona volontà, poco efficace dal punto di vista operativo, legislativo, istituzionale. La domanda è: si tratta di una sua responsabilità, oppure la Chiesa cattolica ormai, dopo tanti secoli di violenze (vedi p. es. Giordano Bruno) e di sotterfugi istituzionali (vedi p. es. il concordato con Mussolini nel 1929 e con Hitler nel 1933) è irriformabile? Forse il sogno del Vaticano II (di Mazzolari, Milani, Bettazzi, Martini, Turoldo, Balducci, Vannucci, Zarri, Bello, Paoli…) si rivela alla fine quello che effettivamente è, quello che è destinato a essere: solamente un sogno, di cui questi giorni dal colletto bianco e dalla talare nera costituiscono il triste ma realistico risveglio.
Il fatto che papa Francesco venga attaccato così pesantemente ce lo rende ancora più caro e più prezioso, nonostante la sua evidente sconfitta, una sconfitta nel presente e ancor più nel futuro, quando al suo posto ci sarà un papa che sceglierà di chiamarsi Benedetto XVII, oppure, ma tanto è la stesso, Giovanni Paolo III.
Vito Mancuso, 21 aprile 2020
Bannon, Trisulti e l'attacco delle destre a papa Francesco
Dal libro Dio? In fondo a destra di Iacopo Scaramuzzi.
Tra i corridoi dell’eurocamera si muove un giovane assistente parlamentare, Benjamin Harnwell: lavora per il deputato britannico conservatore Nirj Deva, ma nel 2010 decide di lasciare la piovosa Strasburgo e trasferirsi a Roma per lavorare a tempo pieno in una fondazione cattolica, Dignitatis Humanae Institute, con agganci nei settori più tradizionalisti del Vaticano. Come «padre fondatore» ritroviamo Rocco Buttiglione, presidente del comitato consultivo è il cardinale statunitense Raymond Leo Burke: ultraconservatore, è arrivato ad attaccare Joseph Ratzinger per una – ipotetica, minimale, cervellotica – apertura all’uso dei preservativi; vive l’elezione di Jorge Mario Bergoglio come un funerale, e si mette a capo dell’opposizione curiale alle riforme di Papa Francesco. L’antipatia, peraltro, è cordialmente ricambiata. Ma torniamo al Dignitatis Humanae Institute.
Nel 2014, ben prima che Donald Trump lo chiami alla Casa Bianca, l’istituto invita Steve Bannon, che in un lungo collegamento Skype dagli Stati Uniti al Vaticano espone la sua visione del mondo: il «sanguinoso conflitto» necessario per preservare l’Occidente giudaico-cristiano, un’islamofobia che trascolora nel suprematismo bianco, la denuncia del «capitalismo clientelare» di Washington e della finanza globale nell’era Obama-Clinton, un misto di diffidenza e ammirazione per la «cleptocrazia» putiniana, l’emergere di un tea party globale, la sintonia con i movimenti europei di destra. Passeranno gli anni, Bannon, oggi 66 anni, andrà alla Casa Bianca, poi il forastico Trump lo caccerà, torna a cannoneggiare le «élites liberali» dalla sua testata di estrema destra, Breitbart News, e si aggira per l’Europa stringendo rapporti con i diversi movimenti nazionalisti, da Viktor Orban in Ungheria a Marine Le Pen in Francia a Matteo Salvini in Italia.
Quando riceve il leader della Lega a Washington, ad aprile del 2016, gli dà un suggerimento semplice semplice per la campagna elettorale: attaccare Papa Francesco.
Sostiene con entusiasmo il matrimonio giallo-verde in Italia, tenterà, senza successo, di promuovere la marea «sovranista» in occasione delle elezioni europee del 2019. Per terremotare l’Unione europea, corollario dell’America first! trumpiano, serve una fucina. Ed ecco che spunta la Certosa di Trisulti, tra le querce della Ciociaria.
A inizio 2018 il ministero dei Beni Culturali cerca privati a cui assegnare in concessione storici edifici tanto preziosi quanto esosi da manutenere: tra di essi l’antica abbazia del comune di Collepardo, ormai abbandonata dai monaci, come sempre più spesso capita per i monasteri di tutta Europa svuotati dal calo di vocazioni. Si fa avanti il danaroso Dignitatis Humanae Institute e sbaraglia la concorrenza. Qui avrà casa una «accademia per l’occidente giudeo-cristiano», corsi pro life, lezioni di formazione destinate ai futuri quadri della galassia populista «per promuovere diversi progetti che dovrebbero dare un decisivo contributo alla difesa di quel che si soleva chiamare Cristianità», ha spiegato alla Reuters il cardinale Burke, che sarà uno dei docenti insieme a Steve Bannon. Se ci fosse qualche dubbio, il Dignitatis Humanae Institute, ha spiegato Harnwell al giornale Ciociaria oggi, «è nata durante il pontificato di papa Benedetto XVI, ma forse è più vicina al carisma di papa Wojtyla». Francesco non è neppure citato. Benjamin Harnwell si trasferisce a Trisulti, ma il sogno dura poco. La popolazione locale insorge, al Parlamento un’interrogazione di Sinistra italiana alza il velo sulla mancanza di requisiti e alla fine il ministero revoca la concessione. Bannon promette di aprire la sua accademia «a Roma o altrove», si vedrà.