Ho già scritto sulle ambiguità e i pericoli legati a questa festa così come ho già riportato le riflessioni di coloro che, nella Chiesa, invitano a non averne paura e a non portare avanti guerre per quanto "sante". Segnalo ora (oltre alla vignetta di Gioba posta in alto) un articolo apparso su Bibbia Giovane, scritto dal professore di religione, Andrea Gironda:
Qui di seguito non leggerete il solito articolo sullo stile di “Halloween sì, Halloween no”. Il web pullula di riflessioni in questo senso e non ho intenzione di aggiungerne altre. La domanda che un mio alunno mi ha posto è ben precisa: i tuoi figli festeggiano Halloween? La mia risposta è stata no. E vi spiego il perché.
Viviamo in una società facile all’emulazione. Basta che uno sconosciuto qualsiasi canti una canzone scadente e imbarazzante come “Carote” e subito i bambini la canticchiano a scuola; gli influencer lanciano una moda e immediatamente la forza dei loro messaggi colpisce i più giovani.
In parte è sempre stato così anche se oggi il web amplifica ogni messaggio con una velocità maggiore rispetto al passato. Halloween fa parte di questa moda che è esplosa negli ultimi anni.
Quando ero piccolo non sapevo nemmeno cosa fosse Halloween. Su questa tradizione era dedicata una striminzita pagina sul libro di inglese che ne spiegava, vagamente, usi e costumi. Nessuna zucca accompagnava la fine del mese di ottobre, nessuno avrebbe mai sognato di suonare al citofono per dire “dolcetto o scherzetto?!”. Inoltre Halloween non è una tradizione personale e pertanto non l’ho mai festeggiato, la sento completamente estranea.
Inevitabilmente però mi guardo intorno e scopro che all’esterno non la vivono come me. I negozi vengono addobbati di ragnatele, zucche, fantasmi, streghe; a scuola i bambini portano oggetti con i simboli di questa ricorrenza. E sui social impazzano i post, i dibattiti, le polemiche.
Come è forte la voglia di emulare è altrettanto forte la tentazione di contrapporre. E così, se la Lazio è contro la Roma, il bianco il contrario del nero, la destra all’opposto della sinistra, anche Halloween deve per forza andare contro qualcosa, nello specifico la festa di tutti i santi; già, perché Halloween cade proprio a ridosso della festa in cui la Chiesa ricorda coloro che sono nell’aldilà avendo realizzato lo scopo della loro vita, cioè andare in Paradiso. E così una buona parte di cattolici si sente offesa da Halloween che vorrebbe ribaltare il significato di una festa cara al cristianesimo, motivo per cui ritengono opportuno fargli una guerra… santa, è proprio il caso di dire!
In passato ho avuto modo di assistere alla presa di posizione di alcuni bambini provenienti da famiglie cattoliche intransigenti nei confronti di Halloween. A questi bambini viene imposto una sorta di “obiezione di coscienza” pertanto, anche se piccoli, si rifiutano di eseguire i compiti che hanno come tema filastrocche o disegni su Halloween. Questi bimbi sono chiamati a combattere una guerra che non è la loro, con motivazioni più grandi di quello che possono realmente capire. Se una famiglia o un individuo ha una fede salda, un’educazione sana e convinzioni forti in ciò che crede, non sarà Halloween a fargli cambiare idea, ne tantomeno avrà bisogno di confessarsi se ha colorato una zucca.
Personalmente non sento questo dualismo proprio perché parto dal presupposto che Halloween per me non esista. Non ho mai addobbato la casa con zucche e ragnatele, è stata una strategia educativa ben precisa; i miei figli non l’hanno mai assorbita e non mi hanno mai chiesto esplicitamente di comprare accessori tipici o di mascherarsi per Halloween. Perché alla fine si riduce a questo, ad una grande carnevalata con un certo senso dell’orrido. L’anno scorso mi trovai ad uscire per le vie del paese in cui vivo poco prima di cena e quasi non riconoscevo gli abitanti; per le strade tante maschere da zombie, fantasmi, cadaveri, streghe. Alcune rasentavano il cattivo gusto, ma del resto il senso dell’orrido è nel costume di questa festività.
Gli stessi che festeggiano Halloween non conoscono effettivamente il motivo di quello che stanno facendo. E così si riducono ad una emulazione di qualcosa di sconosciuto, alimentando gli introiti commerciali che girano intorno a questo evento.
La festa di Halloween perde le caratteristiche fondamentali di qualsiasi festività del nostro Paese perché estranea alla nostra tradizione, priva di fondamenti storici, culturali e religiosi. Basterebbe riscoprire il senso delle cose per evitare sterili emulazioni di qualcosa che non ci appartiene. Con buona pace dei santi che, avendo il senso dell’ironia, dall’alto del Paradiso se la ridono senza dolcetti o scherzetti.
Spirito del Signore, dono del Risorto agli apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri. Riempi di amicizie discrete la loro solitudine. Rendili innamorati della terra, e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l’olio della comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro. Liberali dalla paura di non farcela più. Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze. Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza. Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano. Fa’ risplendere di gioia i loro corpi. Rivestili di abiti nuziali. E cingili con cinture di luce. Perché, per essi e per tutti, lo sposo non tarderà. *** Preghiera per il parroco – anonimo Signore, Ti ringraziamo di averci dato un uomo, non un Angelo come Pastore delle nostre anime. Illuminalo co
In Italia operano, nelle 226 diocesi, circa 800 esorcisti e un centinaio di ausiliari ovvero laici preparati e sacerdoti senza mandato [1] che non sono soci dell’ Associazione internazionale esorcisti (AIE), fortemente voluta da don Gabriele Amorth agli inizi degli anni ‘90 e ufficialmente approvata nel 2014. Ogni vescovo è tenuto a nominare almeno un esorcista che, in ogni caso, deve essere autorizzato dal proprio vescovo. Per contattare un esorcista è dunque opportuno rivolgersi in diocesi. Su internet ne ho individuati alcuni che vado a presentare. Molti di loro sono legati, a diverso titolo, ai gruppi carismatici. Fra gli esorcisti italiani più noti c’è p. Francesco BAMONTE (1960), religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria , attuale presidente dell’Aie. Opera a Roma come il vescovo ausiliare gesuita, p. Daniele Libanori . Rimanendo nella zona della capitale, alle porte di Roma troviamo don Biagio Calasso, vice responsabile della casa ecumenica Taddeide di Riano
Ancora da mio libro: " Cattolici VIP in Italia. Persone di fede conosciute o da conoscere " Il Cesnur (Centro studi nuove religioni ) calcolava nel 2009 la presenza in Italia di circa 200 veggenti e guaritori – o sedicenti tali – a cui ogni anno si rivolgerebbero circa 60 mila italiani. Sono in genere cattolici che cercano l’aiuto in persone che vengono ritenute dotate di carismi di guarigione o che hanno delle visioni spirituali, in genere della Madonna, che donano loro una capacità di ascoltare la volontà di Dio o di avere dei contatti con i defunti… Tutte queste manifestazioni non hanno alcun tipo di riconoscimento ufficiale da parte della chiesa. In alcuni casi c’è una condanna ecclesiale che comporta la sconfessione della presunta apparizione, in altri casi c’è in corso uno studio diocesano per verificarne la veridicità. In un caso c’è anche la condanna giudiziaria per truffa: è quella comminata all’ex veggente pugliese Paolo Catanzaro diventato nel frattempo transgende
Argomento imprescindibile e spinoso, parlare della CREAZIONE ai bambini del catechismo significa prepararci a rispondere a tante obiezioni che il racconto della Genesi susciterà: "Allora chi ha creato Dio?", "Ma la scienza dice altre cose", "Ma gli uomini derivano dalle scimmie!"... Per rispondere a queste ed altre domande partirei dal racconto della creazione commentato da immagini affascinanti in questi due video: Per utilizzare le immagini della Sistina , vedi l'articolo di don Andrea Lonardo pubblicato su Gli Scritti. Che differenza c'è tra l'uomo e la scimmia? Perchè c'è l'universo? Una canzone dei Gen Rosso (un pò datata, ma il testo rimane affascinante): E ancora: C'è contraddizione tra la FEDE E LA SCIENZA? Per "celebrare" nella preghiera la creazione: SEI GRANDE, DIO (rielaborazione del Salmo 8) O Signore nostro Dio, come sei grande! Tutte le cose ci raccontano
clicca sui seguenti links per accedere al testo delle riflessioni: IN CAMMINO CON GESU' NEL VANGELO SECONDO GIOVANNI 1° SEGNO: LE NOZZE DI CANA 2° SEGNO: PAROLA DI VITA 3° SEGNO: LA GUARIGIONE DEL PARALITICO 4° SEGNO: LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI 5° SOGNO: GESU' CAMMINA SULLE ACQUE 6° SEGNO: IL CIECO NATO 7° SEGNO: LA RIANIMAZIONE DI LAZZARO Vedi anche: http://www.pftim.it/ppd_pftim/7/materiale/Appunti2.pdf Altra sintesi: Primo segno: l’alleanza iniziale. Gesù chiama l’anima alla sequela, comunicando una soave ebbrezza al cuore del credente. La fede ha sempre un punto di partenza. Anche per coloro che furono battezzati subito appena nati, arriva un età in cui la fede diventa un atto libero e significativo. Le nozze di Cana rappresentano simbolicamente questa prima chiamata, dove l’uomo diventa un credente. Egli prende coscienza che Dio esiste veramente, che è il «vivente» e che desidera manifestarsi alle anime. La dolcezza del vino nuovo