Papa Francesco nel 5° anniversario della sua elezione e i pregiudizi condannati da Benedetto XVI
Il 13 marzo 2013 il Cardinal Bergoglio veniva eletto Papa. Questo 5° anniversario, oltre ad essere occasione di una rilettura dei suoi gesti e delle sue parole, è segnato da un importante intervento di papa Benedetto XVI contro i pregiudizi che si hanno nei loro confronti, e dal ricordo di una "profezia" di papa Francesco che aveva parlato di un suo pontificato breve, di 4 o 5 anni.
Iniziamo con l'intervento di Benedetto XVI che, in risposta al dono della nuova serie di libri dedicati a "La teologia di papa Francesco", scrive una lettere personale:
«Plaudo a questa iniziativa – scrive Benedetto XVI in riferimento alla collana - che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi». «I piccoli volumi – aggiunge Benedetto XVI - mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento».Vedi, in proposito, il commento di Enzo Bianchi per La Repubblica: "La continuità della fede".
Per quanto riguarda la "profezia":
«Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve: quattro, cinque anni. È come una sensazione: un po’ vaga. Magari non sarà così? Ma ho come la sensazione che il Signore mi abbia messo qui per poco tempo. Però è solo una sensazione. Perciò lascio sempre le possibilità aperte».Lo confidava papa Francesco, nel pomeriggio del 6 marzo 2015, alla giornalista vaticanista messicana Valentina Alazraki e l'ho ripresa da un lungo articolo "celebrativo" apparso su Settimananews.
Altri articoli "celebrativi" sono, ad esempio:
- quello pubblicato su Avvenire in cui il cardinal Kasper parla di Francesco come "profeta di misericordia per il mondo";
- quello (immancabile) di Spadaro per la "sua" Civiltà Cattolica;
- lo speciale de "L'Osservatore Romano" che ha affidato a diverse importanti firme il commento di 5 parole chiavi del pontificato di papa Francesco: "Misericordia", "Periferie", "Poveri", "Uscita", "Diavolo" (affidato ad Enzo Bianchi).
- oltre il video, Vatican News propone un bell'articolo e diverse interviste;
- infine segnalo l'articolo di Semeraro per SIR su "i 5 sensi spirituali di Bergoglio":
Il senso della vista rimanda a una categoria preferita da Francesco, molto ripetuta ma forse in forma riduttiva. Si tratta delle periferie. L’udito“parla” dello stile di governo di Bergoglio: la sinodalità. Il gusto è il dono della gioia che si deposita nel nostro cuore quando accogliamo il suo Evangelo (Evangelii gaudium). L’odorato è in grado d’introdurre nel profondo della relazione, nell’intimità (“pastori con l’odore delle pecore”). Il tatto dev’essere letto in sfondo antropologico e spirituale. Francesco comincia a parlarne in senso cristologico (“toccare la carne di Cristo”), ma giunge poi alla carità verso il prossimo. Ecco, dunque, i cinque sensi spirituali che permettono alla Chiesa di essere una Chiesa dai “sani sensi” e, pure, una Chiesa da gustare!