LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE: UN (ALTRO) FILM DA NON PERDERE!
Uomo di fede, cresciuto con un padre alcoolizzato e violento, si trova a difendere con coraggio e tenacia la sua decisione di non toccare armi (dopo aver quasi ucciso il padre), accettando umiliazioni e violenze nell'addestramento militare. Desmond non tocca armi, non lavora il sabato, non mangia carni.
«Quando ho sentito la storia di Desmond Doss – ha dichiarato Gibson – il primo obiettore di coscienza a ricevere la Medaglia d’onore degli Stati Uniti, sono rimasto stupito dalla portata del suo sacrificio. Era un uomo che, nel modo più puro, disinteressato e quasi inconsapevole, aveva più volte rischiato la propria vita per salvare quella dei suoi fratelli. Desmond era un uomo del tutto ordinario che ha fatto cose straordinarie». E non per chissà quali doti (Doss era pure un po’ mingherlino), ma per la forza della coscienza. «Cosa vuoi da me? Non capisco. Non ti sento», domanda Desmond a Dio nel momento della disperazione. Gli risponderà il grido di aiuto di un compagno ferito.
E, per tutta la vita – è morto nel 2006 a 87 anni –, non se ne è mai vantato.
Alcune recensioni: "film oro" per Family CinemaTv, "Imperdibile" per Sentieri del cinema, La bussola quotidiana scrive:
Gran bel film, La Battaglia di Hacksaw Ridge: splendido dal punto di vista tecnico, commuove, appassiona ed eleva lo spirito...Del film notiamo l'eccellente tecnica e l'ottima recitazione, soprattutto del protagonista Andrew Garfield (al quale era stato «sconsigliato» di lavorare con Gibson). Colpiscono anche la castità del fidanzamento di Doss (quando mai, nei film hollywoodiani?) e i dialoghi, che rimandano ai valori più nobili. Il film gronda eroismo e fede religiosa: ogni volta che Doss cala un compagno dalla montagna, si ferma a pregare: «Fammene trovare ancora uno». Gibson chiarisce che la vera forza non è quella dei muscoli (la recluta culturista «Hollywood» - sottile ironia - non si distingue, in battaglia, per il coraggio), ma quella interiore: la virtù della fortezza.Su Tempi è scritto:
Sangue, violenza, fede, eroismo, sacrificio. Gli ingredienti per la gibsonata perfetta ci sono tutti e le attese degli spettatori non saranno deluse. Mel Gibson ti prende, ti sbatte dentro la guerra, carica ogni momento di passioni e sentimenti devastanti, ti costringe a commuoverti mentre intorno tutto brucia ed esplode e crepa. La potenza delle scene di combattimento è spaventosa