Sulla QUARESIMA
Preghiera per
l'inizio della Quaresima
Signore Gesù, inizia il tempo di quaresima.
È un periodo per stare con te in modo speciale, per pregare, per digiunare,
seguendoti così nel tuo cammino verso Gerusalemme, verso il Golgota e verso la
vittoria finale sulla morte.
Sono ancora così diviso! Voglio veramente seguirti, ma nel contempo voglio
anche seguire i miei desideri e prestare orecchio alle voci che parlano di
prestigio, di successo, di rispetto umano, di piacere, di potere e d'influenza.
Aiutami a diventare sordo a queste voci e più attento alla tua voce, che mi
chiama a scegliere la via stretta verso la vita.
So che la Quaresima sarà un periodo difficile per me. La scelta della tua
via dev'essere fatta in ogni momento della mia vita. Devo scegliere pensieri
che siano i tuoi pensieri, parole che siano le tue parole, azioni che siano le
tue azioni. Non vi sono tempi o luoghi senza scelte. E io so quanto
profondamente resisto a scegliere te.
Ti prego, Signore: sii con me in ogni momento e in ogni luogo. Dammi la
forza e il coraggio di vivere questo periodo con fedeltà, affinché, quando verrà
la Pasqua, io possa gustare con gioia la vita nuova che tu hai preparato per
me. Amen.
(J.M. NOUWEN, In cammino verso l’alba, in ID., La sola
cosa necessaria Vivere una vita di preghiera, Brescia,
Queriniana, 2002, 237-238).
La Quaresima è
il periodo di quaranta giorni che inizia con il Mercoledì delle Ceneri e che prepara alla celebrazione della Pasqua di Resurrezione, principale festa
dell’intero anno liturgico.
Il numero
quaranta richiama i 40 anni di pellegrinaggio nel deserto del popolo
di Israele che, liberato dalla schiavitù in Egitto, è in cammino verso la Terra
Promessa (simbolicamente è il cammino di tutta la vita, 40 anni era la vita
media, liberati e guidati da Dio per uscire dalla condizione della schiavitù
del peccato verso la libertà del Regno di Dio). Il numero quaranta richiama
inoltre i 40 giorni vissuti da Gesù nel deserto, tentato dal diavolo. La tentazione assume
così la dimensione propria di ogni battezzato chiamato a fare una scelta
fondamentale nella sua vita e così iniziare il suo cammino di liberazione.
Gli strumenti
tradizionali della Quaresima (e di tutta la vita orientata alla Pasqua
di Resurrezione) sono: il digiuno, la preghiera e le opere di carità. Un segno
comunitario è costituito dalla astinenza dal mangiare carne nei venerdì
quaresimali e nella celebrazione, nello stesso giorno della settimana, giorno
che ricorda la Passione e morte di Gesù Cristo, della Via Crucis. Il tutto è
finalizzato alla conversione e al ritorno a Dio.
ELEMENTI
STORICI
I
primi accenni diretti a un periodo pre-pasquale risalgono al principio del IV secolo inOriente e
alla fine dello stesso in Occidente. Una prassi penitenziale preparatoria alla
Pasqua col digiuno,
però, aveva cominciato ad affermarsi fin dalla metà del II secolo. In ogni caso alla fine
del IV secolo la struttura della Quaresima è quella dei quaranta giorni.
Allo
sviluppo della Quaresima contribuì la disciplina penitenziale, con la riconciliazione deipeccatori che avveniva nella
mattina del Giovedì Santo,
nonché le esigenze delcatecumenato, con la preparazione
immediata al Battesimo, a
celebrarsi nella solenne Vigilia Pasquale.
Per
i catecumeni quindi la Quaresima era un'opportunità di speciale catechesi oltre
che dipreghiera e
rinnovamento spirituale.
Per i penitenti era
invece un periodo di lotta contro il male che doveva precedere l'assoluzionesacramentale.
La Quaresima nella vita del cristiano
Sono due dunque gli elementi che caratterizzano la
Quaresima: la dimensione di preparazione al battesimo per i catecumeni e quella
di penitenza per i peccatori chiamati a conversione.
Il tempo quaresimale è “il tempo favorevole”,
per far memoria del proprio battesimo e rinnovare attraverso la penitenza il
riavvicinamento a Dio.
La conversione, allora, sarà un ritorno nutrito e
sostenuto da una rinnovata assiduità alla parola di Dio ascoltata sia nella
lettura delle Scritture all’interno della liturgia sia nella meditazione
personale o comunitaria (opportuna è l’esperienza della Lectio divina).
Ammonisce san Paolo: “Non conformatevi alla
mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per
poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”
(Rm 12,2). Questo rende possibile anche cogliere il bisogno dell’altro, la sofferenza
del debole, il grido dell’oppresso, la solitudine dell’emarginato: farsi
prossimo di chi è in difficoltà diviene allora la via regale per tornare a Dio
con tutto il cuore e predisporsi così a celebrare degnamente la Pasqua di
risurrezione.
La
Quaresima, ci ricorda Benedetto XVI, «non
è un rito del passato». “Non è un rito del passato, piuttosto un rito
del passaggio” commenta il teologo Pierangelo Sequeri. “Non
è il rito della malinconia, la Quaresima. Il detto proverbiale sui toni e sulle
facce "quaresimali" sbaglia di grosso.
Le facce quaresimali, ormai, stanno impresse sulle maschere del godimento.
L’obesità delle nostre abitudini pigre e insaziabili ci rende insensibili a
tutto”.
IN
SINTESI
La
Quaresima comporta un impegno di conversione,
individuale e collettivo,
le cui forme tradizionali sono:
Preghiera
digiuno
elemosina
individuale e collettivo,
le cui forme tradizionali sono:
Preghiera
digiuno
elemosina
In Quaresima la Chiesa raccomanda inoltre:
- il digiuno e l’astinenza dalle carni il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo;
- l’astinenza dalle carni ogni Venerdì di Quaresima
- Il Sacramento della riconciliazione
- il digiuno e l’astinenza dalle carni il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo;
- l’astinenza dalle carni ogni Venerdì di Quaresima
- Il Sacramento della riconciliazione
« Il duplice carattere della Quaresima - il quale, soprattutto mediante il ricordo o la preparazione al battesimo e mediante la penitenza, invita i fedeli all'ascolto più frequente della parola di Dio e alla preghiera e li dispone così a celebrare il mistero pasquale -, sia posto in maggior evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi liturgica. Perciò: si utilizzino più abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano anche altri dall'antica tradizione; lo stesso si dica degli elementi penitenziali. »
«La pratica del digiuno vi sia di aiuto, cari giovani, per acquisire padronanza su voi stessi; la preghiera sia per voi, cari ammalati, il mezzo per affidare a Dio le vostre sofferenze e sentirne la sua presenza amorevole; le opere di misericordia, infine, aiutino voi, cari sposi novelli, a vivere la vostra esistenza coniugale aprendola alle necessità dei fratelli. Buona Quaresima a tutti!».
Papa Francesco, Udienza generale del 18.02.2015
Digiuna dal giudicare gli altri: scopri Cristo che vive in loro.Digiuna dal dire parole che feriscono: riempiti di frasi che risanano.
Digiuna dall'essere scontento: riempiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature: riempiti di pazienza.
Digiuna dal pessimismo: riempiti di speranza cristiana.
Digiuna dalle preoccupazioni inutili: riempiti di fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti: riempiti di stima per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dalle pressioni e insistenze: riempiti di una preghiera incessante.
Digiuna dall'amarezza: riempiti di perdono.
Digiuna dal dare importanza a te stesso: riempiti di compassione per gli altri.
Digiuna dall'ansia per le tue cose: compromettiti nella diffusione del Regno.
Digiuna dallo scoraggiamento: riempiti di entusiasmo nella fede.
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù: riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina.