Sulle Madonne vere e quelle false
Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio? Per esempio, no? E vivono di questo. Questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più.Nell’omelia della messa di Casa Santa Marta, il 7 settembre 2013, il Papa aveva criticato duramente i
cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento.Ancora più esplicito era stato il 14 novembre 2013, sempre nell’omelia a Santa Marta:
Ci dicono: il Signore è qua, è là, è là! Ma io conosco un veggente, una veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna. Ma, guarda, la Madonna è madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni.La questione è tornata di attualità con la "riedizione" del colloquio con i Superiori Maggiori svoltosi il 25 novembre 2016, e riportato in prima pagina in questi giorni in occasione del lancio del numero 4.000 de La Civiltà Cattolica, celebre e storico quadrimestrale dei Gesuiti. In quell'occasione il Papa disse:
“La Madonna vera! Non la Madonna capo di un ufficio postale che ogni giorno manda una lettera diversa, dicendo: ‘Figli miei, fate questo e poi il giorno dopo fate quest’altro’. No, non questa. La Madonna vera è quella che genera Gesù nel nostro cuore, che è Madre. Questa moda della Madonna superstar, come una protagonista che mette se stessa al centro, non è cattolica”.La novità è costituita dalla nomina dell'Arcivescovo polacco di una parte della città di Varsavia, monsignor Henryk Hoser, come inviato speciale di papa Francesco per Medjugorje. "Non indagherà sulle apparizioni - hanno detto dal Vaticano - ma si occuperà degli aspetti pastorali".
Il comunicato aggiunge due precisazioni: la missione dell’arcivescovo «avrà un carattere esclusivamente pastorale» e si prevede che termini «entro l’estate prossima». Insomma: un incarico a breve, tant’è che l’inviato «continuerà a esercitare l’ufficio». (Corriere)Non ne è convinta la stampa "laica" che parla di "commissariamento" e dell'inviato come di uno "007".
Il Vaticano - scrivono su Libero - nel marzo 2010 istituì, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una speciale commissione internazionale di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna di Međjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da una ventina di membri tra cardinali, vescovi, periti ed esperti. La commissione ha sottoposto nel febbraio 2014 le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ora ad adottare le decisioni del caso. Ora la nuova decisione del Pontefice che ha deciso di vederci chiaro, richiedendo un'integrazione di inchiesta.Del resto motivi per approfondire la questione ce ne sono molti: da una parte ci sono i vescovi del luogo contrari al riconoscimento, dall'altra migliaia di fedeli (circa 1 milione l'anno) che accorrono al Santuario e qui sentono (e spesso vivono) la presenza di Maria e la pace interiore, trovano guarigione e conversione.
Medjugorie - scrive sempre Accattoli per il Corriere- è materia bollente. Da sempre c’è un conflitto aperto tra i francescani che gestiscono la parrocchia e il vescovo di Mostar da cui la parrocchia dipende. Il vescovo attuale, Ratko Peric, come già il precedente Pavao Zanic, ha un giudizio negativo sulle apparizioni ed è contrario ai pellegrinaggi. L’inviato del Papa dovrà cercare una soluzione: ovvero, indagare sulle soluzioni possibili. Pare che la commissione Ruini avesse abbozzato la proposta di trasformare la parrocchia di Medjugorje in un santuario alle dirette dipendenze della Santa Sede.