Decaloghi e consigli quaresimali (attribuiti a papa Francesco)
Vedi anche: I dieci consigli di Papa Francesco per la Quaresima (di Linkiesta, che ammette:Prestate attenzione.. Arriva il periodo di Quaresima.. per quelli che staranno 40 giorni senza bere.. mangiare cioccolato, senza bibita, senza fumare, senza spettegolare e ecc... a nulla serve questo per essere Una persona migliore...Ecco la lezione "di" Papa Francesco:Per la quaresima il "papa Francesco propone" 15 semplici atti di carità che ha citato come manifestazioni concrete d'amore:* 1. Sorridere, un cristiano è sempre allegro!* 2. Ringraziare (anche se non "bisogna" farlo).* 3. Ricordare all'altro quanto lo ami.* 4. Salutare con gioia le persone che vedi ogni giorno.* 5. Ascoltare la storia dell'altro, senza processo, con amore.* 6. Stop per aiutare. Stare attento a chi ha bisogno di te.* 7. Animare qualcuno.* 8. Riconoscere i successi e le qualità dell'altro.* 9. Separare ciò che non usi e dare a chi ha bisogno.* 10. Aiutare qualcuno in modo che possa riposare.* 11. Correggere con amore; non tacere per paura.* 12. avere finezze con quelli che sono vicino a te.* 13. Pulire ciò che si è sporcato a casa.* 14. aiutare gli altri a superare gli ostacoli.* 15. Telefonare o visitare + i vostri genitori.Il miglior digiuno• Digiuno di parole negative e dire parole gentili.• Digiuno di malcontento e riempirsi di gratitudine.• Digiuno di rabbia e riempirsi con mitezza e pazienza.• Digiuno di pessimismo e riempirsi di speranza e ottimismo.• Digiuno di preoccupazioni e riempirsi di fiducia in Dio.• Digiuno di denunce e riempirsi con le cose semplici della vita.• Digiuno di tensioni e riempirsi con preghiere.• Digiuno di amarezza e tristezza e riempire il cuore di gioia.• Digiuno di egoismo e riempirsi con compassione per gli altri.• Digiuno di mancanza di perdono e riempirsi di riconciliazione.• Digiuno di parole e riempirsi di silenzio per ascoltare gli altri... assicurati, aiuterà molte persone..
"In realtà Papa Francesco non ha mai fatto una lista in stile Buzzfeed. È tutta opera di Kein Cotter, un prete americano, che li ha estrapolati dai discorsi di Bergoglio dal giorno della sua elezione al soglio pontificio e che si trovano appunto sulla app PopeAlarm.com)
Liberati delle pigre abitudini al male. “La Quaresima è una stagione “potente”, un momenti di svolta che può rafforzare il cambiamento e la conversione in ognuno di noi. Può cambiarci in meglio. Ci aiuta a lasciarci alle spalle le cattive abitudini che ci creano dipendenza dal male”.
Fai qualcosa che provochi sofferenza (???) “La Quaresima è un ottimo momento per la negazione di sé: dobbiamo capire a cosa è meglio rinunciare, per arricchirci e arricchire gli altri della nostra povertà. Non dimentichiamoci che la povertà vera fa soffrire. Nessuna negazione di sé è vera se priva di questa dimensione di pena. Non credo a una carità che non costa nulla e che non fa male”.
Non restare indifferente. “L’indifferenza nei confronti del prossimo e nei confronti di Dio è una tentazione forte anche per noi cristiani. Ogni anno, durante la Quaresima, dobbiamo ascoltare una volta di più le parole dei profeti, che gridano alla nostra coscienza e la mettono in difficoltà. Dio non è indifferente a questo mondo. Ci ama e ci ha mandato suo figlio per la nostra salvezza”.
Prega e dì: "Rendi i nostri cuori come il tuo!" “Durante la Quaresima dobbiamo chiedere al Signore: “Fac cor nostrum secundum cor tuum”, cioè rendi i nostri cuori come il tuo (Litania del Sacro Cuore di Gesù). In questo modo riceveremo un cuore fermo e compassionevole, attento e generoso, un cuore aperto, non indifferente e non preda della globalizzazione dell’indifferenza”.
Partecipa ai sacramenti. “La Quaresima serve ricevere i sacramenti di Cristo. Ogni volta, dobbiamo ascoltare la parola del Signore e ricevere le sue benedizioni. Dobbiamo dedicarci, in particolar modo, all’Eucaresria. E allora noi diverremo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo”.
Prega (bis). “Di fronte a tutte le ferite che ci affliggono e appesantiscono i nostri cuori, siamo chiamati a tuffarci nel mare della preghiera, che è il mare dell’amore di Dio, per assaggiare il sapore della sua tenerezza. La Quaresima è un periodo di preghiera, di preghiera più intensa, più prolungata, più assidua, più attenta ai bisogni dei fratelli, più dedicata ai santi e alla Madonna per superare le situazioni di povertà e di sofferenza”.
Pratica il digiuno.. “Dobbiamo stare attenti a non praticare un digiuno solo formale, o uno in cui ci si “soddisfi” comunque, perché ci fa sentire bene- Digiunare ha senso se mette in difficoltà le nostre sicurezze e se porta a benefici per gli altri. Ci aiuta a coltivare lo stile del buon samaritano, che si piega di fronte al fratello in difficoltà e si prende cura di lui”.
.. e la carità. “Oggi la gratuità non è parte della vita di tutti i giorni, in cui tutto è acquistato e venduto. Tutto viene calcolato e misurato. La carità ci aiuta a vivere l’esperienza di donare con libertà, che di conseguenza ci porta verso una nuova libertà, quella dall’ossessione di possedere, ci toglie la paura di perdere ciò che abbiamo e ci elimina la tristezza di chi non sa o non vuole condividere la sua ricchezza con gli altri”.
Aiuta i poveri. “Tra i poveri e gli emarginati vediamo il volto di Cristo. Amando e aiutando i poveri amiamo e serviamo Cristo. I nostri sforzi devono essere diretti a porre fine alle violazioni della dignità umana, contro la discriminazione e l’abuso nel mondo, perché queste sono la causa dell’indigenza. Quando il potere, il lusso e i soldi diventano idoli, diventano prioritari oltre al bisogno di una giusta distribuzione della ricchezza. Le nostre coscienze devono essere convertite alla giustizia, all’uguaglianza, alla semplicità e alla condivisione”.
Evangelizza. “Il Signore ci chiede di diventare araldi gioiosi del suo messaggio di speranza e compassione. È eccitante condividere la bellezza di diffondere la buona novella, diffondere il tesoro affidato a noi, consolare gli afflitti e offrire speranza ai nostri fratelli e alle nostre sorelle che si sono persi nell’oscurità”.Gli ultimi consigli non sono attribuiti a papa Francesco e sono diretti in particolare ai giovani:
1. Lasciar da parte la televisione ci renderà più obiettivi e più riflessivi. La famiglia avrà l'opportunità di quella parola solitamente non detta per mancanza di tempo.
2. Fumare qualche sigaretta in meno contribuirà alla pulizia dei polmoni e farà calare il rischio di molte altre malattie.
3. Il parlar bene di Dio, oltre che metterci in sintonia col secondo comandamento, sarà segno di cultura, equilibrio, delicatezza e di risorsa linguistica.
4. Razionalizzare il vino o qualunque altro liquore (oltre a non farci vedere doppio) ci strapperà dal puro consumismo.
5. Parlare meno e pregare di più può essere un modo pratico di conservare in buono stato le corde vocali e la salute cristiana. La preghiera è il migliore cosmetico per il cuore e l'anima. Un Padre nostro all'inizio della giornata ed un altro prima del riposo ci aiuterà a star vicini a Dio, che è nostro Padre, ed agli altri che, nel caso l’avessimo dimenticato, sono nostri fratelli.
6. Ascoltare la Parola di Dio e non lasciarci trascinare dall'ultima opinione di turno, darà sicurezza ai nostri passi e direzione alla nostra vita cristiana.
7. Fare meno ginnastica e sport ed un po' più di esercizio spirituale (secondo uno studio recente) prolunga la vita, calma il flusso sanguigno e procura un maggiore arricchimento personale (eucaristia giornaliera, cinque minuti di preghiera in una chiesa, preghiera dell'angelus, via crucis, rosario, lodi, vespri, meditazione).
8. Dimenticarci delle facce dei politici, dei divi, delle riviste del cuore, ecc., e leggere, per esempio, il programma di Gesù di Nazaret presentato e scritto col sangue nei Vangeli. Ci renderemo conto che è l'unico che non inganna.
9. Recuperare il simbolo della croce e portarla sul petto in questi 40 giorni. Più che un ornamento può essere un "cartello" che indica il tipo di vita che vuole conquistare chi lo porta appeso.
10. Perdonare le piccole cose del passato, che si trasformano in permanenti sofferenze dell'oggi. Il perdono, tra l’altro, alleggerisce la coscienza e rende più felice la vita.
Ci stiamo?
Allora mettiamoci in cammino verso la Pasqua con essi!