Parole di vita (gennaio 2019)
::: NOI SIAMO L'ADESSO DI DIO!!! ::: ⚡️⏰⏳
Voi, cari giovani, non siete il futuro. Ci piace dire: “Voi siete il futuro...”. No, siete il presente! Non siete il futuro di Dio: voi giovani siete l’adesso di Dio! Lui vi convoca, vi chiama nelle vostre comunità, vi chiama nelle vostre; ad alzarvi in piedi e prendere la parola e realizzare il sogno con cui il Signore vi ha sognato.- Papa Francesco
GMG 2019: I TESTI DELLE CATECHESI (italiane)
«Ora più che mai, certo più che nei secoli passati, siamo intesi a servire l'uomo in quanto tale e non solo i cattolici; a difendere anzitutto e dovunque i diritti della persona umana e non solamente quelli della Chiesa cattolica. Non è il Vangelo che cambia: siamo noi che incominciamo a comprenderlo meglio.(...) E' giunto il momento di riconoscere i segni dei tempi, di coglierne l'opportunità e di guardare lontano».Dio non è venuto per cancellare la sofferenza. Egli non è venuto neppure per darne la spiegazione, bensì egli è venuto per colmarla della sua presenza.(Paul Claudel)
– Papa Giovanni XXIII (sul letto di morte)
"Quando mi chiedono che cosa io pensi del crocifisso in classe, rispondo: è sbagliato, ce ne dovrebbero essere due! Infatti accanto alla croce di Cristo c'era quella di un poveraccio che, dopo averlo riconosciuto come innocente e giusto, gli chiese: «Ricordati di me quando sarai nel tuo regno». È un assassino, che si riconosce giustamente condannato, a chiedere «di essere ricordato», un solo ricordo buono gli basterebbe. E si sente rispondere: «Oggi sarai con me in paradiso». Un solo gesto di affetto di un assassino rivolto, in extremis, a un uomo innocente, si trasforma in salvezza". (A. D'Avenia)
Papa Francesco (Udienza Generale mercoledì 2 gennaio 2019)
Preghiera a Gesù povero
Signore Gesù,
che cammini sulla nostra terra
e soffri le nostre povertà
per annunciare il comandamento della carità,
infondi in noi il tuo Spirito d’amore
che apra i nostri occhi,
per riconoscere in ogni uomo un fratello:
e finalmente diventi quotidiano
il gesto semplice e generoso
che offre aiuto e sorriso,
cura e attenzione al fratello che soffre,
perché in questo Natale
non facciamo festa da soli. Amen
che cammini sulla nostra terra
e soffri le nostre povertà
per annunciare il comandamento della carità,
infondi in noi il tuo Spirito d’amore
che apra i nostri occhi,
per riconoscere in ogni uomo un fratello:
e finalmente diventi quotidiano
il gesto semplice e generoso
che offre aiuto e sorriso,
cura e attenzione al fratello che soffre,
perché in questo Natale
non facciamo festa da soli. Amen
(C. M. Martini)
Due cose il maligno non sa fare...Un giorno padre Anatolij disse ad un suo novizio: "Figlio mio, non ti ho visto mai ridere né piangere". Il discepolo rispose: "Padre mio, riso e pianto vengono dalle passioni e le passioni nuocciono alla vita nello Spirito". Il vecchio monaco aggiunse: "Due cose non sa fare il maligno, di due cose si è privato, figlio mio: sorridere per l'altrui gioia e piangere per la grazia di scoprirsi peccatori perdonati. Non privarti di questo enorme dono. Il demonio ride per derisione e piange per disperazione, perché per il suo orgoglio si è privato di ogni felicità. Sorridere per la gioia del fratello e piangere per la felicità di riconoscersi peccatori amati sono segni grandi della grazia di Dio". Il giovane scoppiò in lacrime e Padre Anatolij si sciolse in un ampio sorriso.
Parola e silenzio
(di Dietrich Bonhoeffer)
(di Dietrich Bonhoeffer)
Facciamo silenzio
prima di ascoltare la Parola,
perché i nostri pensieri
sono già rivolti verso la Parola.
prima di ascoltare la Parola,
perché i nostri pensieri
sono già rivolti verso la Parola.
Facciamo silenzio
dopo l'ascolto della Parola,
perché questa ci parla ancora,
vive e dimora in noi.
dopo l'ascolto della Parola,
perché questa ci parla ancora,
vive e dimora in noi.
Facciamo silenzio
la mattina presto,
perché Dio deve avere la prima Parola,
e facciamo silenzio
prima di coricarci,
perché l'ultima Parola
appartiene a Dio.
la mattina presto,
perché Dio deve avere la prima Parola,
e facciamo silenzio
prima di coricarci,
perché l'ultima Parola
appartiene a Dio.
Facciamo silenzio
non per amore del silenzio,
non per amore del silenzio,