V domenica del tempo ordinario (10 febbraio 2019)

ISAIA, PAOLO e PIETRO: 3 chiamate/vocazioni diverse, ma con caratteristiche simili:

- l'INIZIATIVA è di Dio che chiama (o si mostra);
- la presenza di Dio evidenzia la nostra inadeguatezza, impurità, peccato ("sono un peccatore", "un uomo dalle labbra impure"...);
- DIO PURIFICA e non si ritrae dal nostro peccato, ma offre un futuro diverso;
- c'è finalmente l'adesione (o, per Isaia, l'offerta di sè), la disponibilità, la fiducia in colui che chiama;
- la MISSIONE non è chiara, delineata, ma ancora da svelare.

Accanto alla loro vocazione, c'è la nostra: siamo tutti chiamati alla santità! Ma, andando per gradi, siamo innanzitutto chiamati a VIVERE, ad accogliere la vita ricevuta (con i suoi limiti e le sue ferite) e a VIVERE PER AMORE e nell'amore: siamo CHIAMATI AD AMARE (Dio e gli altri), a vivere per gli altri, a farci strumento di Dio attraverso cui Egli parli ed agisca per gli altri.

Dio non guarda al nostro PASSATO, ma è più interessato ad offrirci un FUTURO: "NON TEMERE, CON ME TU SARAI...".
Se volgiamo lo sguardo su di noi vediamo solo la nostra inadeguatezza, debolezza, incoerenza, i nostri fallimenti, difetti e peccati. Ma se guardo a Dio so che a Lui tutto è possibile: così è stato per Maria e per tutti i Santi. Così per noi, oggi.
Noi pecchiamo, ci sentiamo indegni di Dio e ci allontaniamo da Lui. Ma Lui non si allontana da noi perchè peccatori: "sono i malati che hanno bisogno del medico!". Il peccato può anzi diventare la molla che ci riavvicina a Dio, che ci ricorda di aver bisogno di Lui, che ci spinge a chiedere aiuto nella preghiera (e nei sacramenti).
Siamo CHIAMATI ad abbandonare le redini della nostra vita per affidarle nelle mani di Dio, ad abbandonare la presunzione di POTERCELA CAVARE DA SOLI facendo affidamento ai soldi, alle conoscenze, alla pre-videnza.

La BARCA che Pietro è invitato a portare al largo è immagine della CHIESA: chiamata a PRENDERE IL LARGO, non destinata a rimanere a riva, e a lasciarsi guidare dalla Parola di Dio perchè abbia un buon raccolto.
La BARCA è anche la MIA VITA, tirata in secco, ormeggiata: Gesù chiede di poterci salire dentro (con il nostro consenso!) e la rimette in circolo: senza Gesù siamo delusi, svuotati, depressi, con Gesù siamo incoraggiati, pieni di speranza, pieni di gioia. A noi la scelta!

C'è una MISSIONE per tutti noi (non solo per preti e suore): "pescare uomini", aiutarli a vivere meglio, ridonando speranza. Mi fido?

Così, nel 2004, ci invitava San Giovanni Paolo II a pregare per le vocazioni:

Gesù, Figlio di Dio,
in cui dimora la pienezza della divinità,
Tu chiami tutti battezzati "a prendere il largo",
percorrendo la via della santità.
Suscita nel cuore dei giovani il desiderio
di essere nel mondo di oggi
testimoni della potenza del tuo amore.
Riempili con il tuo Spirito di fortezza e di prudenza
perché siano capaci di scoprire la piena verità
di sé e della propria vocazione.

Salvatore nostro,
mandato dal Padre per rivelarne l’amore misericordioso,
fa’ alla tua Chiesa il dono
di giovani pronti a prendere il largo,
per essere tra i fratelli manifestazione
della tua presenza che rinnova e salva.

Vergine Santa, Madre del Redentore,
guida sicura nel cammino verso Dio e il prossimo,
Tu che hai conservato le sue parole nell’intimo del cuore,
sostieni con la tua materna intercessione
le famiglie e le comunità ecclesiali,
affinché aiutino gli adolescenti e i giovani
a rispondere generosamente alla chiamata del Signore.
Amen.