"Gli sdraiati" e altri film visti a novembre 2017
Deludenti altri due film italiani di cui avevo grandi aspettative: "La tenerezza" di Gianni Amelio e "The place" di Paolo Genovese.
Ho apprezzato e consiglio la visione della celebre serie TV della Netflix "Stranger things", un horror per tutti, avvincente e piacevole e il film tedesco "Il giorno più bello", scanzonato racconto degli ultimi giorni di vita di due giovani moribondi.
Bello e consigliato anche "Spiderman-homecoming", ora anche in dvd, ultimo titolo della Marvel con l'uomo ragno come protagonista. Non male infine, per chi ama il genere, anche il remake del più celebre romanzo horror di Sthepen King, "IT". In fondo trovate anche i link per vedere alcuni di questi film in streaming gratuito e in buona qualità audio/video.
Ho apprezzato molto l'ultimo film dell'Archibugi, "Gli sdraiati", tratto dall'omonimo libro di Michele Serra e ambientato in una bella e inedita Milano alto borghese. Protagonisti sono un celebre giornalista televisivo (Giorgio Selva- Claudio Bisio) e il suo figlio diciassettenne (Tito- Gaddo Bacchini) e il suo piccolo gruppo di amici fedeli. Ad essere analizzato con tono da commedia e con venature drammatiche è proprio il difficile rapporto tra padre e figlio e l'impenetrabile mondo degli adolescenti, descritti come ragazzi svogliati e sfaticati ("sdraiati"), dediti a serate alcooliche e a poco altro.
Adolescenti che vivono di notte, che vivono nel gruppo, che vivono nei loro sogni che non sono forse nemmeno in grado di perseguire. Affetti consumati in fretta, con forti passioni che nascondono una profonda incomunicabilità. Non a caso infatti Tito e Alice non riescono mai a comunicare veramente, non c’è amicizia, ma solo attrazione, tanto che dopo poco i telefonini ritornano ad essere i migliori compagni e non ci si guarda più nemmeno in faccia. Poi i genitori, isterici, nevrotici, iper-apprensivi e protettivi nei confronti dei figli, ma mai veramente interessati di loro, perché troppo presi da altro. Si lamentano dei loro pargoli, richiedono rispetto delle regole e condivisione, senza rendersi conto che quei ragazzi non sono altro che il frutto dei loro errori e del loro spropositato egoismo. (da www.familycinematv.it)Il padre, separato dalla moglie che non vede da anni, cerca disperatamente un dialogo con il figlio, ma c'è un muro che li separa: da una parte c'è l'ansia e l'insofferenza di un padre incapace di autorità e dall'altra c'è la ricerca di libertà e di spensieratezza che il figlio sperimenta prima negli amici e poi nel rapporto con una ombrosa ragazza. L'unica figura adulta positiva ed equilibrata risulta essere il nonno materno di Tito, capace di rapportarsi con tutte queste isole incomunicabili.
Una storia romanzata, ma molto credibile e raccontata in tono brillante e piacevole, capace di animare un dibattito su temi sensibili come l'educazione, la genitorialità, l'adolescenza.
Dal Corriere della Sera del 2/12/2017 un articolo di Beppe Severgnini:
«Se qualcuno ti assicura che l’adolescenza di tuo figlio sarà una passeggiata, schiaffeggialo subito». Mi è tornata in mente questa frase un po’ brutale, proveniente un libro o da un film che non ricordo, mentre guardavo Gli sdraiati di Francesca Archibugi, tratto - anzi, ispirato - dal racconto di Michele Serra.È la storia di un ragazzo che sa rendersi irritante e di un padre che non si rende conto d’essere confuso. Il primo ha diciassette anni; il secondo, un’età tra i cinquanta e i sessanta. Il figlio Tito è interpretato da un esordiente, Gaddo Bacchini, studente del liceo classico Manzoni di Milano. Il padre Giorgio, conduttore televisivo, da Claudio Bisio, meno scherzoso del solito (quindi, più credibile). C’è anche un nonno, taxista di grande cuore e poca cultura, intepretato da un ispirato Cochi Ponzoni, che si muove nella Milano notturna come Berlusconi nelle convention e Salvini in televisione.Buon film, senza cedimenti. Soltanto lontano parente del libro, però. Nel racconto di Michele Serra l’irritazione quotidiana sfocia nella catarsi finale (la passeggiata al Colle della Nasca). Nel film entrano nuovi personaggi, elementi, incidenti. Ma così dev’essere: regista e sceneggiatori (la stessa Archibugi con Francesco Piccolo) devono sentirsi liberi di essere fedeli o infedeli. La trasposizione cinematografica è un incontro, non un matrimonio.Conta il risultato, e con Gli sdraiati è stato raggiunto. C’è Milano, bella e sensuale qual è. C’è la fatica dei giovanissimi. E c’è la confusione della mia generazione, nata negli anni ‘50 del Novecento. Vorremmo essere buoni padri, buoni figli, bravi colleghi, giovani eterni. Ma non è possibile. I nostri ragazzi hanno bisogno della nostra vecchiaia. Ecco perché la figura del nonno materno, nel film, è formidabile. Va d’accordo con gli adolescenti perché sa dargli forza offrendo la propria debolezza.P.S. Alla fine della proiezione, al cinema Ducale di Milano, c’è stato il dibattito tra il pubblico. Era quarant’anni che non partecipavo a un momento del genere. Negli anni ‘70 spesso mi dileguavo durante i titoli di coda, approfittando del buio. Venerdì sera sono rimasto, insieme a venti persone che non conoscevo, commosso dalla motivazione degli improvvisati organizzatori: «Vorremmo discuterne, ma non su Facebook». Torna l’antiquariato verbale, ed è una buona notizia.
TUTTI I FILM VISTI A NOVEMBRE:
- GLI SDRAIATI (IT 2017), comm., 7+ (cinema)
-
STRANGER THINGS (USA 2016), serie TV (due serie per un totale di 17 puntaye), 7 (Netflix)
- The Most Beautiful Day – Il giorno più bello (Ger
2016) comm., 7 (cb01)
- SPIDER
MAN- HOMECOMING (Usa 2017) fantasy, 7- (cb01)
- IT
(Usa 2017) horror, 6,5 (cb01)
- LA
TENEREZZA (IT 2017) dramm., 6 (cb01)
- THE
PLACE (IT 2017), dramm., 6 (cinema)
STRANGER THINGS (USA 2016), serie TV (due serie per un totale di 17 puntaye), 7 (Netflix)