Ecumenismo (schede e video): verso la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio)
Dedicato ai migranti l’ottavario per l’unità dei cristiani del 2020
Il sussidio della prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio 2020), si focalizza sulla tragedia dei migranti e sul tema dell’accoglienza. Preparato dai cristiani delle varie Chiese presenti a Malta e a Gozo, si intitola: «Ci trattarono con straordinaria umanità» e trae spunto dall’episodio raccontato dal capitolo finale degli Atti degli apostoli. Dopo una terribile tempesta, san Paolo e gli uomini che sono insieme a lui sulla nave, riescono a salvarsi e vengono generosamente soccorsi dagli abitanti dell’isola di Malta.
«Ai nostri giorni — sottolinea il testo — sono numerose le persone che affrontano sullo stesso mare gli stessi terrori affrontati da Paolo e dai suoi compagni. Perfino i luoghi citati nella lettura (Atti, 27, 1; 28, 1) sono gli stessi che compaiono nelle storie dei migranti di oggi. Da varie regioni del mondo, molti uomini e donne intraprendono dei viaggi ugualmente pericolosi per terra e per mare, per fuggire da catastrofi naturali, da guerre e povertà. Anche la loro vita è alla mercé di forze immense e della fredda indifferenza, di avversità non solo naturali, ma anche politiche, economiche ed umane.
Sussidio per la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio 2020) a cura del Centro Pro Unione. Il libretto comprende:
• Presentazione
• Introduzione teologico-pastorale
• Presentazione degli organismi che hanno preparato il materiale
• Testo biblico
• Letture bibliche e commento per ogni giorno della settimana
• Situazione ecumenica in Malta
• Date importanti nella storia della preghiera per l’unità dei cristiani
• Temi della “settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” 1968-2020
• Suggerimenti per l’organizzazione della settimana di preghiera
• Presentazione
• Introduzione teologico-pastorale
• Presentazione degli organismi che hanno preparato il materiale
• Testo biblico
• Letture bibliche e commento per ogni giorno della settimana
• Situazione ecumenica in Malta
• Date importanti nella storia della preghiera per l’unità dei cristiani
• Temi della “settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” 1968-2020
• Suggerimenti per l’organizzazione della settimana di preghiera
QUALI E QUANTE SONO LE CHIESE CRISTIANE? UNA GRANDE FAMIGLIA
14/06/2018 Credere
Quando si sono divisi cattolici e ortodossi? Quali Chiese derivano dalla Riforma protestante? Chi sono i pentecostali? Ecco una “mappa” per orientarsi nel mondo dell’ecumenismo.
«Cristiano» e «cattolico» non sono sinonimi. In Italia capita di usarli come parole di uguale significato, poiché storicamente la stragrande maggioranza dei cristiani sono cattolici. Ma è un uso improprio e oggi il cammino ecumenico e l’arrivo di tanti cristiani di altre confessioni chiede a noi cattolici uno sforzo di conoscenza e di comprensione e l’utilizzo di una terminologia più corretta. Proviamo a orientarci: la storia del cristianesimo è costellata di numerose divisioni che hanno dato vita a tanti “rami” nell’unica famiglia dei credenti in Gesù. Qui ci limiteremo a parlare di quelle più importanti.LE CHIESE ANTICO ORIENTALI
La prima separazione è molto antica e riguarda alcune comunità del Medio Oriente che non accettarono le decisioni del concilio di Calcedonia svoltosi nel 451 («Gesù Cristo vero Dio e vero uomo»): le principali sono la Chiesa copta ortodossa (presente in particolare in Egitto ed Etiopia) e la Chiesa armena.LE CHIESE ORTODOSSELa seconda divisione è quella del Grande scisma del 1054, che ha portato alla separazione tra la Chiesa cattolica latina e quella ortodossa orientale. I motivi di divisione erano teologici (la natura dello Spirito Santo, che per i cattolici «procede dal Padre e dal Figlio» e per gli ortodossi solo dal Padre), ecclesiali (disputa sul primato del Papa) e politici. Oggi l’Ortodossia è costituita da numerose Chiese autocefale, tendenzialmente nazionali, che fanno capo ai rispettivi patriarcati (Costantinopoli, Mosca, Sofia, Belgrado…). Al patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, è riconosciuta un’autorità di “primo tra pari” sugli altri patriarchi, ma senza un potere concreto come quello del Papa cattolico. I preti ortodossi si possono sposare, ma solo i celibi possono diventare vescovi. In Italia gli ortodossi sono di gran lunga la più numerosa comunità cristiana non cattolica, con 1 milione e 300 mila fedeli del patriarcato di Romania e 100 mila di Costantinopoli.
LA RIFORMA PROTESTANTELa terza grande divisione, la Riforma protestante, risale al 1517 e prese avvio dalla critica del monaco tedesco Martin Lutero contro la vendita delle indulgenze da parte della Chiesa di Roma; egli, tuttavia, inizialmente non voleva fondare una nuova Chiesa, bensì riformare quella cattolica. Dopo la scomunica nel 1521, con i suoi seguaci diede vita a una Chiesa separata per rilevanti aspetti dottrinali: la centralità della giustificazione per sola grazia (aspetto su cui è stato raggiunto un accordo tra cattolici e luterani nel 1999 con la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione), un’interpretazione di Gesù unico mediatore tra Dio e gli uomini (solus Christus) che esclude l’intercessione di Maria e dei santi, le Sacre Scritture come sola autorità in materia di fede (sola Scriptura), il libero esame delle Scritture da parte dei fedeli (senza un magistero ecclesiale), abolizione della gerarchia ecclesiale e del sacerdozio, con una diversa organizzazione ecclesiastica (di tipo sinodale).In breve tempo il “ramo” della Riforma protestante (o Riforma evangelica) si è diviso in altri rami. Attualmente le Chiese della riforma storica sono: Chiesa luterana, Chiese riformate e Chiesa anglicana. Le Chiese riformate derivano principalmente dalle riforme attuate da Huldrych Zwingli a Zurigo e subito dopo da Giovanni Calvino a Ginevra nei primi decenni del XVI secolo. La loro teologia accoglie (anche se con qualche distinzione) il pensiero di Lutero, accentua il tema della predestinazione, nega la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, vieta l’uso di immagini per il culto. Il movimento valdese, presente in Italia dal XII secolo, aderì al calvinismo nel 1532, divenendo una Chiesa riformata.La Chiesa anglicana nasce nel 1533 dall’Atto di supremazia con cui re Enrico VIII, in rottura con il Papa, si dichiara capo della Chiesa d’Inghilterra, in un primo momento senza mettere in discussione la teologia cattolica ma poi di fatto aderendo a quella protestante. Oggi la Chiesa anglicana mantiene la struttura ecclesiastica del cattolicesimo. I suoi pastori sono sacerdoti ma si possono sposare e possono essere ordinate anche le donne. Il capo della Chiesa anglicana è la regina Elisabetta II, ma l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, presiede il Consiglio della Comunione anglicana, formata dalle Chiese locali.RISVEGLIO E PENTACOSTALISMOTra Seicento e Settecento nel protestantesimo vi furono una serie di movimenti “di risveglio” che diedero vita nel mondo luterano al pietismo, in quello calvinista al battismo, nell’anglicanesimo al metodismo. Infine, all’inizio del Novecento, ancora all’interno della galassia protestante, ha origine il movimento pentecostale, d’impronta carismatica, che oggi è una delle denominazioni cristiane più diffuse e più in crescita al mondo (in Italia si stimano 400 mila fedeli).