CREDO in Gesù Cristo che... DISCESE AGLI INFERI, RISUSCITO’ DAI MORTI IL TERZO GIORNO, SALI’ AL CIELO E SIEDE ALLA DESTRA DEL PADRE
“Tutte le religioni dicono quello che bisogna fare per salvarsi. Il cristianesimo, invece, dice quello che Dio ha fatto per salvarti” (R. Cantalamessa)
Benedetto
XVI ha ricordato con forza che “all’inizio dell'essere cristiano non c’è una
decisione etica o una grande idea, bensì un evento, l’incontro con una persona,
che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò un orientamento definitivo”[1].
Sto cercando di impedire che
qualcuno dica del Cristo quella sciocchezza che spesso si sente ripetere: “Sono
pronto ad accettare Gesù come un grande maestro di morale,
ma non accetto la sua pretesa di essere Dio”. Questa è proprio l’unica cosa che
non dobbiamo dire: un uomo che fosse soltanto un uomo e che dicesse
le cose che disse Gesù non sarebbe certo un grande maestro di morale, ma un
pazzo - allo stesso livello del pazzo che dice di essere un uovo in camicia –
oppure sarebbe il Diavolo. Dovete fare la vostra scelta: o quest’uomo era,
ed è, il Figlio di Dio, oppure era un matto o qualcosa di peggio. Potete
rinchiuderlo come un pazzo, potete sputargli addosso e ucciderlo come un
demonio, oppure potete cadere ai suoi piedi e chiamarlo Signore e Dio.
Ma non tiriamo fuori nessuna condiscendente assurdità come la definizione di
grande uomo, grande maestro. Egli ha escluso la possibilità di questa
definizione – e lo ha fatto di proposito[2].
«Chi è Cristo?». «Io non credo - osserva Bono Vox, il leader
degli U2 - che la questione si possa liquidare dicendo “un pensatore”, un
“grande filosofo” . Lui ha affermato di essere il Messia, il Figlio di Dio e
per questo motivo è stato crocifisso. Dal mio punto di vista o era il Figlio di
Dio, oppure si trattava di un pazzo».
In
nessun altro modo l’uomo può superare da solo l’abisso della morte: solo Dio
poteva salvarci. Per superare la morte, non si può fare un ponte che la
scavalchi. Bisogna entrarci. E l’unico che vi può entrare è colui che sa che
dietro la morte non c’è il nulla, ma il Padre.
I motivi generali di
credibilità della Resurrezione possono ridursi a quattro:
1.Rapidissima diffusione del Cristianesimo.
2.Conversioni al Cristianesimo, malgrado le persecuzioni.
3. I testimoni della Resurrezione accettano il martirio.
4. La storicità della tomba vuota.
Stando ai Vangeli, i primi testimoni del
ritrovamento della tomba vuota sono state delle donne. Si tenga presente che in
quel tempo la donna non era ritenuta un testimone giuridicamente attendibile.
Pertanto, se gli evangelisti avessero voluto scrivere una falsità, allora
(bugia per bugia) tanto valeva dire che erano stati degli uomini a trovare per
primi la tomba vuota. Il fatto che gli evangelisti dicano che sono state delle
donne, dimostra il loro intento di essere sinceri, di voler rimanere fedeli
alla realtà dei fatti.
“E’
bene per voi che io me ne vada” (Gv 16,7)
E’ un grande
vantaggio infatti per noi non camminare accanto a Cristo, o dietro di Lui, come
facevano gli apostoli in Palestina, ma dentro di Lui, morto e risorto. Non
solo. Con questo, anche lo Spirito Santo che prima era “presso di noi”, ora è
passato in noi. Adesso noi abbiamo lo Spirito che ci fa riconoscere come figli,
perché ci fa relazionare a Dio, come Padre.
« GESÙ CRISTO DISCESE AGLI INFERI,
RISUSCITÒ DAI MORTI IL TERZO GIORNO »
« GESÙ CRISTO DISCESE AGLI INFERI,
RISUSCITÒ DAI MORTI IL TERZO GIORNO »
125.
Che cosa sono «gli inferi », nei quali Gesù discese? 632-637
Gli
«inferi» - diversi dall'inferno della dannazione -
costituivano lo stato di tutti coloro, giusti e cattivi, che erano morti prima
di Cristo. Con l'anima unita alla sua Persona divina Gesù ha raggiunto negli
inferi i giusti che attendevano il loro Redentore per accedere infine alla
visione di Dio. Dopo aver vinto, mediante la sua morte, la morte e il diavolo
«che della morte ha il potere» (Eb 2,14), ha liberato i giusti
in attesa del Redentore e ha aperto loro le porte del Cielo.
…questa discesa dell'anima di Gesù non si deve immaginare come un viaggio geografico, locale, da un continente all'altro. È un viaggio dell'anima... Questa parola della discesa del Signore agli Inferi vuol soprattutto dire che anche il passato è raggiunto da Gesù, che l'efficacia della Redenzione non comincia nell'anno zero o trenta, ma va anche al passato, abbraccia il passato, tutti gli uomini di tutti i tempi. I Padri dicono, con un'immagine molto bella, che Gesù prende per mano Adamo ed Eva, cioè l'umanità, e la guida avanti, la guida in alto. E crea così l'accesso a Dio, perché l'uomo, di per sé, non può arrivare fino all'altezza di Dio. (BXVI)
126.
Che posto occupa la Risurrezione di Cristo nella nostra fede? 631,638
127.
Quali «segni» attestano la Risurrezione di Gesù? 639-644;
656-657
Oltre al
segno essenziale costituito dalla tomba vuota, la Risurrezione di Gesù è
attestata dalle donne che incontrarono per prime Gesù e l'annunciarono agli
Apostoli. Gesù poi «apparve a Cefa (Pietro), e quindi ai Dodici. In seguito
apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta» (1 Cor 15,5-6)
e ad altri ancora. Gli Apostoli non hanno potuto inventare la risurrezione,
poiché questa appariva loro impossibile: infatti Gesù li ha anche rimproverati
per la loro incredulità.
128.
Perché la Risurrezione è al tempo stesso un avvenimento trascendente? 647; 656-657
129.
Qual è lo stato del corpo risorto di Gesù? 645
La Risurrezione di Cristo non è stata un
ritorno alla vita terrena. Il suo corpo risuscitato è quello che è
stato crocifisso e porta i segni della sua Passione, ma è ormai partecipe della
vita divina con le proprietà di un corpo glorioso. Per questa ragione Gesù
risorto è sovranamente libero di apparire ai suoi discepoli come e dove vuole e
sotto aspetti diversi.
130. In
che modo la Risurrezione è opera della Santissima Trinità? 648-650
131.
Quali sono il senso e la portata salvifica della Risurrezione? 651-655;
658
La
Risurrezione è il culmine dell'Incarnazione. Essa conferma la divinità di
Cristo, come pure tutto ciò che Egli ha fatto e insegnato, e realizza tutte le
promesse divine in nostro favore. Inoltre, il Risorto, vincitore del peccato e
della morte, è il principio della nostra giustificazione e della nostra
Risurrezione: fin d'ora ci procura la grazia dell'adozione filiale, che è reale
partecipazione alla sua vita di Figlio unigenito; poi, alla fine dei tempi,
egli risusciterà il nostro corpo.
« GESÙ SALÌ AL CIELO,
SIEDE ALLA DESTRA DEL PADRE ONNIPOTENTE »
SIEDE ALLA DESTRA DEL PADRE ONNIPOTENTE »
132.
Che cosa rappresenta l'Ascensione? 659-667
Dopo
quaranta giorni da quando si era mostrato agli Apostoli sotto i tratti di
un'umanità ordinaria, che velavano la sua gloria di Risorto, Cristo sale al
cielo e siede alla destra del Padre. Egli è il Signore che regna ormai con la
sua umanità nella gloria eterna di Figlio di Dio e intercede incessantemente in
nostro favore presso il Padre. Ci manda il suo Spirito e ci dà la speranza di
raggiungerlo un giorno, avendoci preparato un posto.
Inizia il TEMPO DELLA CHIESA, guidata
dallo Spirito donato dal Risorto.
Dio non ci salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza; non ci protegge dalla morte, ma nella morte. Non libera dalla croce ma nella croce (Bonhoeffer).
Dio non è venuto per cancellare la sofferenza. Egli non è venuto neppure per darne la spiegazione, bensì egli è venuto per colmarla della sua presenza. (Paul Claudel)