2 novembre: commemorazione dei fedeli defunti


Dopo la raccolta di riflessioni dello scorso anno ecco anche quest'anno nuove, belle, importanti riflessioni sul tema centrale della nostra vita e della nostra fede: la morte e la Vita eterna.

Partiamo da Avvenire che offre ben tre riflessioni. La prima è ancora una volta di padre Maurizio Patriciello: "Questo giorno per chi crede che la morte non è per sempre":
Con lei, prima o poi, tutti dobbiamo fare i conti. Con certezza, del nostro domani non sappiamo niente, tranne che, alla fine, puntuale, la troveremo ad aspettarci. C’è chi la sente amica, la chiama sorella, dialoga con lei, addirittura le chiede di venire presto. C’è chi la teme, la odia, prova disgusto al solo sentirne pronunciare il nome. Infine, c’è chi finge di ignorarla, e trascorre i suoi anni vivendo come se non ci fosse. Con lei si sono misurati le grandi menti della storia e i grandi santi della Chiesa; sudditi e imperatori; colti e analfabeti; giovani e vecchi. Con lei si è dovuto scontrare finanche il figlio di Dio. Della morte è stato detto e scritto tanto, forse tutto, eppure, a suo riguardo, ancora balbettiamo.
Per alcuni – i più fortunati? – arriva, leggera come una farfalla, misericordiosa come una mamma. Scivola tra i figli che gli tengono la mano, gli bagnano le labbra, gli asciugano il sudore, e, dolcemente, lo bacia sulla fronte. Si presenta alla fine di una esistenza serena, fatta di affetti, lavoro, sofferenza, preghiera. Chi resta, è invaso da un dolore sopportabile, abbassa la testa e, singhiozzando, rende grazie a Dio. Altre volte, invece, fa paura, spaventa, atterrisce; giunge veloce come un lampo, indesiderata come un uragano, arcigna come una iena; fa danni incalcolabili, non bada all’età di chi le sta davanti; con prepotenza, irruenza, violenza, sofferenza immensa, strappa alla vita chi della vita non era ancora sazio, o, addirittura, non aveva gustato che le primissime stagioni. E lascia, in chi resta, ferite sanguinanti che, non poche volte, di guarire non ne vogliono sapere. Ci sono giorni in cui non vuol sentir ragioni, nessuna lacrima, nessuna invocazione, nessuna preghiera riesce a impietosirla. Quando si comporta così, quando scompagina il nostro sereno, quotidiano andare, ecco riapparire la domanda antica: 'Perché?'. Perché Dio permette questo? Perché tanti uomini, in modo barbaro, tormentano e uccidono la donna che dicevano di amare? Perché gli esseri umani lasciano annegare in mare tanti loro simili, senza provare un briciolo di rimorso o di pietà? Perché tanti bimbi vengono strappati via prima ancora di poter vedere la luce? Perché tanti giovani la sfidano, la tentano, la rincorrono? Perché? La morte, allora: nemica o amica? Fine di ogni cosa o ultima trasformazione? Evento da invocare o scongiurare? È bene pensarla o è meglio ignorarla?
Una cosa è certa, essa toglie all’umana vanità, al nostro sciocco orgoglio, alla falsa autosufficienza, ogni pur minima illusione. E costringe gli uomini a riflettere sul mistero di se stessi e di Dio. Tutti hanno il diritto di porsi nei suoi confronti come meglio credono. Tutti, non i cristiani. Perché Gesù, vero Dio e vero uomo, anche lui baciato dalla morte, l’ha vinta per sempre. La sua risurrezione ha squarciato i cieli. Cristo vive e noi viviamo. In lui, di lui, con lui, per lui. In questa vita e nella pienezza dell’eternità. Queste verità di fede è bene ricordarle e ripetercele. Non solo in chiesa, ma in casa, tra gli amici, recandoci al cimitero in questo giorno dedicato a loro, ai nostri defunti. Sapendo che l’unica, vera consolazione per coloro che hanno perso una persona cara, soprattutto se giovane, e in modo improvviso o violento, è sentirsi dire che il loro amore 'Non è morto, ma dorme', in attesa della resurrezione. Troppo grande è il dolore, il senso di vuoto, di smarrimento, di rabbia, di paura che li accompagna dal giorno della loro scomparsa per pensare di poterlo lenire con le parole, fossero anche le più belle, fossero anche pronunciate con tutto l’amore di cui siamo capaci…
Oggi, davanti alla tomba di coloro che ci hanno e abbiamo amato, con gli occhi umidi e il capo chino, sussurriamo: «Credo in un solo Dio, Padre onnipotente... Credo la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen».
Sempre da Avvenire, firmato da Lello Ponticelli, sacerdote e psicologo: "Un tabù da rompere: la morte. Domande e qualche pensiero per vivere e morire meglio":
Cosa è la morte? Che significa per me che si muore? Che io morirò? Voi che leggete, morirete: ve lo siete mai detto con chiarezza? Vi siete mai soffermati a pensarci e a vedere che effetto vi fa? Ma possibile che è diventato imbarazzante porsi queste domande? Ci fa così tanta paura? Eppure la morte ci viene incontro tutti i giorni, in mille maniere. Strano. Facciamo difficoltà a pensare alla morte e più ancora alla nostra morte; la sua 'musica' fa da sottofondo al nostro vivere, potremo affinare l’udito se ne ascoltassimo le note, ma preferiamo essere sordi. Salvo qualche raro momento in cui aggredisce la nostra quiete e siamo costretti a interrogarci, spesso trovandoci spiazzati e muti, soli dinanzi al suo enigma, senza risposte...
È meglio, allora, essere senza domande? Francesco Guccini, proprio in un’intervista a questo giornale nel 1990, dopo la morte di un suo amico cantautore, diceva che spesso si trovava a chiedersi che senso avesse tutto quello che aveva fatto e concludeva più o meno così: 'Non sono religioso, quindi non ho la risposta; ma so che mi devo fare la domanda'.
Dinanzi alla morte che irrompe, poi, il rischio è che oscilliamo tra il rimanere attoniti, senza speranza, nella più profonda solitudine e nello sconforto totale e qualche momento di forte commozione che lascia il tempo che trova, essendo talvolta una maschera di circostanza usa-e-getta. Chissà, poi, perché ci siamo lasciati convincere che i pensieri e le domande sulla morte sono espressione di depressione?
È diventato talmente un tabù il pensiero della morte e ci lascia talmente turbati, che ognuno inventa le sue strategie per emarginarlo e negarlo: uno psicoanalista anni fa in un suo libro – 'Il rifiuto della morte' – diceva che spesso ci si rifugia in quelli che lui indicava come «simboli di immortalità»: il sesso, il denaro, il potere.
Anche tra i ragazzi il pensiero della morte è più frequente di quanto si possa immaginare. O lo devono emarginare, oppure lo combattono con un senso di sfida e qualche volta ci lasciano la pelle: abbiamo mai provato a pensare alle stragi del venerdì e del sabato sera da questo punto di vista? Tanta è l’apatia, la noia ; tanto è il 'non senso' in cui li abbiamo lasciati che devono inventarsi consciamente o inconsciamente 'attimi fuggenti', carichi di adrenalina: ma poi trovano la morte.
In questi giorni in cui, credenti e non credenti, siamo accomunati dal ricordo a tratti triste, dolce, malinconico, tenero o pensoso dei nostri defunti, vorrei suggerire di fermarci almeno un po’ a pensare alla morte e, perché no, alla nostra morte.
È vero, nel passato anche una certa predicazione ha fatto un po’ di terrorismo psicologico su questo, ma non possiamo dimenticare la lezione del Vangelo: «Stolto, stanotte stessa morirai e quello che hai di chi sarà?» (Gesù). O i santi suggerimenti di 'apparecchiarsi' – prepararsi – alla morte (Alfonso Maria de’Liguori). Ma anche la provocazione di uomini di cultura e di scienza come Vittorino Andreoli: nelle sue interviste a tanti giovani tra le prime domande spesso chiede 'Cosa è per te la morte?'; e ha notato che la incapacità di rispondere a questa domanda spesso aiuta a capire l’incapacità di apprezzare e rispettare la vita degli altri e la propria. Termino con un ricordo personale: qualche anno fa, dopo la lettura di un bel libro del monaco Anselm Grun 'Se avessi un solo giorno da vivere' ho scritto due paginette, fissando, quasi a modo di testamento spirituale, come avrei voluto vivere quel giorno. Ancora me le vado a leggere di tanto in tanto : e mi viene tanta voglia di vivere e di vivere bene, fino all’ultimo respiro, finché 'la nemica' mi diventi 'sorella', a motivo di Gesù, che con la sua morte ha sconfitto la morte e ci ha promesso la vita senza fine. 'Se avessi un solo giorno da vivere...': se vuoi, prendi carta e penna e scrivi anche tu con l’inchiostro del cuore. E poi dormi sereno, perché – come ci ha insegnato Benedetto XVI – dopo la tua morte non cadi nelle braccia del nulla, ma in quelle di un Padre.
Ancora su Avvenire la scheda sulla Commemorazione dei defunti: "2 Novembre. Il "giorno dei morti": ecco come pregare per i defunti"
Il mese di novembre è tradizionalmente legato alla commemorazione dei defunti. Anche chi non è solito frequentarli durante il resto dell’anno, va al cimitero, prega con più intensità per i cari già passati all’altra vita, programma Messe in loro suffragio. Succede soprattutto il 2 novembre, non a caso nella dicitura popolare il “giorno dei morti”. In realtà la Chiesa ricorda in ogni Eucaristia chi ci ha già preceduti nell’incontro con il Signore ma in questo periodo la loro memoria è più forte e sentita.

Perché si prega per i defunti?

Le visite al cimitero sono più frequenti nel mese di novembre
Le visite al cimitero sono più frequenti nel mese di novembre
Sembra un paradosso ma non lo è per niente. Si prega per i morti per celebrare la vita, perché li si crede vivi nel Signore, per accompagnarli nel cammino di avvicinamento a Lui. Con la preghiera infatti si aiutano le anime alle prese con un itinerario di purificazione. Parliamo del Purgatorio che il Compendio del Catechismo al numero 210 definisce «lo stato di quanti muoiono nell’amicizia di Dio, ma, benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione, per entrare nella beatitudine celeste». E il numero successivo aggiunge: «In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora pellegrini sulla terra possono aiutare le anime del purgatorio offrendo per loro preghiere di suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico, ma anche elemosine, indulgenze e opere di penitenza». Tuttavia al di là di queste motivazioni teologiche alla base della commemorazioni dei defunti ci sono anche ragioni spirituali al limite dello psicologico. Pregare per i morti vuol dire infatti credere che esiste una vita oltre a questa, che incontreremo il Signore, che esiste un legame diretto tra la terra e il cielo. Ma è anche un modo per sentire più vicine le persone che abbiamo amato, per ringraziarle di esserci state, per imparare dal ricordo della loro esistenze, quello che il Signore vuole insegnarci.

Opere di misericordia

Il Papa l'anno scorso al Cimitero Laurentino di Roma
Il Papa l'anno scorso al Cimitero Laurentino di Roma

La Chiesa cattolica chiede esplicitamente di commemorare i defunti. L’ultima opera di misericordia spirituale invita infatti a “pregare per i vivi e per i morti” collegandosi direttamente a quella corporale di “seppellire i morti”. «La Chiesa – disse papa Francesco durante l’udienza generale del 30 novembre 2016 – prega per i defunti in modo particolare durante la Santa Messa. Dice il sacerdote: “Ricordati, Signore, dei tuoi fedeli, che ci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della pace. Dona loro, Signore, e a tutti quelli che riposano in Cristo, la beatitudine, la luce e la pace” (Canone romano). Un ricordo semplice, efficace, carico di significato, perché affida i nostri cari alla misericordia di Dio. Preghiamo con speranza cristiana che siano con Lui in paradiso, nell’attesa di ritrovarci insieme in quel mistero di amore che non comprendiamo, ma che sappiamo essere vero perché è una promessa che Gesù ha fatto. Tutti risusciteremo e tutti rimarremo per sempre con Gesù, con Lui».

Il 2 novembre

Da sempre, pur con modi e sfumature diverse, tutti i popoli ricordano e pregano per i defunti. Nella Chiesa la loro commemorazione è presente sin dal IX secolo ma già circa duecento anni prima nei monasteri un giorno all’anno era specificamente dedicato a questa celebrazione. Quanto alla scelta del 2 novembre, la storia ci riporta all’anno 928. Fu allora che l’abate benedettino Odilone invitò tutti i monaci dell’Ordine cluniacense a optare per quella data. Alla base il racconto che gli fece un confratello tornato dalla Terra Santa. A Odilone, da sempre molto attento alle anime del Purgatorio cui dedicava preghiere e sacrifici, il monaco raccontò che, a seguito di un naufragio sulle coste siciliane vi incontrò un eremita, che gli disse sentire spesso le voci sofferenti delle anime del Purgatorio e insieme le grida dei demoni che gridavano proprio contro di lui, l’abate Odilone. La tradizione delle commemorazione dei defunti venne poi ufficialmente fatta propria dall’intera Chiesa di Roma nel 1311.

Le preghiere

Sono tanti naturalmente i religiosi e i mistici che hanno guardato ai defunti. Il servita padre David Maria Turoldo, in una sua preghiera-poesia chiede il dono di comprendere meglio, attraverso di loro, il mistero della vita.
Padre David Maria Turoldo
Padre David Maria Turoldo
«Non ti chiediamo, Signore
di risuscitare i nostri morti,
ti chiediamo di capire la loro morte
e di credere che tu sei il Risorto:
questo ci basti per sapere
che, pure se morti, viviamo
e che non soggiaceremo
alla morte per sempre. Amen».
Pensa con fiducia alla vita che ci attende invece il poeta bengalese Rabindranath Tagore:
Il poeta bengalese Tagore
Il poeta bengalese Tagore
«Un giorno dopo l’altro,
o Signore della mia vita,
starò davanti a te a faccia a faccia.
A mani giunte,
o signore di tutti i mondi,
starò davanti a te a faccia a faccia.
Sotto il grande cielo
in solitudine e silenzio,
con cuore umile
starò davanti a te a faccia a faccia.
In questo tuo mondo operoso,
nel tumulto del lavoro e della lotta,
tra la folla che s’affretta,
starò davanti a te a faccia a faccia.
E quando il mio lavoro in questo mondo
sarà compiuto, o Re dei re,
solo e senza parole,
starò davanti a te a faccia a faccia».

Dal canto suo sant’Ambrogio mette al centro della sua invocazione il legame che unisce i vivi e i morti:
Una tradizionale immagine di sant'Ambrogio
Una tradizionale immagine di sant'Ambrogio
«Signore Dio,
non possiamo sperare per gli altri
più di quanto si desidera per se stessi.
Per questo io ti supplico: non separarmi
dopo la morte
da coloro che ho così teneramente amato sulla terra.
Fà o Signore, ti supplico
che là dove sono io gli altri si trovino con me,
affinché lassù possa rallegrarmi della loro presenza,
dato che ne fui così presto privato sulla terra.
Ti imploro Dio sovrano,
affrettati ad accogliere
questi figli diletti nel seno della vita.
Al posto della loro vita terrena così breve,
concedi loro di possedere la felicità eterna».
Vedi anche: su L'Osservatore Romano: "Giorno pasquale. Di cosa parla la ricorrenza del 2 novembre" di  Michele Giulio Masciarelli. Su Vatican news: "Oggi la Commemorazione di tutti i fedeli defunti". Sulla rivista Vita & Pensiero vedi l'articolo di Luciano Manicardi"PRIMUM VIVERE. E IL MORIRE?"

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società30 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri151 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa16 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia5 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi1 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Principali VEGGENTI italiani viventi

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

TRIDUO PASQUALE: il giovedì santo

Sussidi online per la Quaresima 2018

Esorcisti italiani viventi