Tra secolarizzazione e ritorno al sacro. L’araba fenice della fede

Il mese scorso (era il 21 agosto), L'Osservatore Romano ha ospitato un articolo di Giuseppe Lorizio, (teologo responsabile alla Lateranense del corso di licenza in teologia fondamentale) il quale, a partire da due recenti saggi di sociologia religiosa, analizza il rapporto tra secolarizzazione e ritorno al sacro. 

Il primo libro è di Luca Diotallevi, Il paradosso di papa Francesco. La secolarizzazione tra boom religioso e crisi del cristianesimo. Il Foglio gli ha dedicato un lungo articolo e un estratto.
Clicca qui per leggere l’intervista a Diotallevi di Vatican Insider; Clicca qui per leggere la recensione di Sandro Magister.

Il secondo libro è di Marco Politi, La solitudine di Francesco. Un papa profetico, una Chiesa in tempesta. Ne parla Vita  HuffingtonpostRossoPorpora leggi anche una sua intervista su Letture.

Aggiungo infine la recensione della Civiltà Cattolica ad un altro libro sul tema di G. Cucci: Religione e secolarizzazione. La fine della fede? (Cittadella, 2019, 264, € 16,90).
Il dibattito sulla secolarizzazione, che sembrava definitivamente archiviato, a causa del conclamato “ritorno del sacro” nel contesto cosiddetto post-moderno, tende invece a riaccendersi e ravvivarsi, magari a intermittenza, almeno a partire dalla pubblicazione del fondamentale volume di Charles Taylor, A secular age del 2007. Ora ritorna in maniera più eclatante e criticamente avvertita nell’interpretazione che ci offre il sociologo Luca Diotallevi, nella sua ultima ed impegnativa fatica Il paradosso di papa Francesco. La secolarizzazione tra boom religioso e crisi del cristianesimo (Soveria Mannelli, Rubbettino Editrice, 2019, pagine 272, euro 15) e, in filigrana, nell’interessante saggio del vaticanista Marco Politi, La solitudine di Francesco. Un papa profetico, una Chiesa in tempesta (Bari, Laterza, 2019, pagine 242, euro 16,). Il ricorso ad una categoria così pregnante, che si ripropone come un’araba fenice a partire dalla modernità, chiede di tener conto della complessità di una realtà sociale ed ecclesiale, che non si presta a semplificazioni, tantomeno a banalizzazioni. Per cui non possiamo non accogliere con favore l’invito del sociologo che auspica una Chiesa che sappia «offrire più cultura e cultura più sofisticata, non meno cultura e cultura più banale, più disciplina e una disciplina spiritualmente più qualificata, non meno disciplina o banali e superficialmente rassicuranti ricette», nell’orizzonte di «un maggior confronto critico, una comunicazione e una revisione ecclesiale più intense». Mi limito qui a trarre ed indicare alcuni spunti di riflessione critico-teologica, a partire dalla lettura e dalla sottolineatura di alcuni passaggi di questi due recenti testi, auspicando ulteriori occasioni di dialogo e di approfondimento. In questo senso chiamare in causa il binomio secolarizzazione/religione significa sottrarsi alla banalizzazione di un conflitto di interpretazioni, che spesso risulta ideologico e meramente mediatico.
Se, infatti, secondo Diotallevi, si può considerare superato il paradigma classico, che interpreta la secolarizzazione soprattutto come sostituzione della sfera religiosa da parte di quella civile e politica, optando per l’adozione di una diverso paradigma (quello della “differenziazione funzionale”), ispirato alla lezione del pensatore tedesco Niklas Luhmann, non si può neppure dimenticare la polisemia del termine di riferimento, che, oltre le due già indicate accezioni, ne sopporta e supporta anche altre, tra le quali l’affinità col processo di desacralizzazione e di disincanto rispetto alla natura, alla società e alla Chiesa stessa, fino all’ateismo, oggi sostituito da una sorta di incredulità giuliva, e il passaggio, forse mai pienamente compiuto, dalla teocrazia alla democrazia, che richiede una serie di accorgimenti terminologici e speculativi di non facile realizzazione.
Certamente in tutto questo prisma semantico emerge con vigore la questione di Dio, e direi del “soprannaturale”, ovvero della “trascendenza”, che ancora ai tempi del progetto culturale della Chiesa italiana veniva indicata come decisiva, tanto da far intitolare eventi e volumi al monito «con Lui o senza di Lui cambia tutto». Diotallevi pone la questione in questi termini: «Per secoli la nostra cultura, almeno in termini generali, ha compreso molto bene cosa significasse “dio”. Gli atei, non meno dei credenti. Litigavano perché si capivano. Ma oggi, cosa significa “dio”?». E, ispirandosi alla lezione luhmanniana, avverte: «Potrà avere mille forme, potrà impiegare il termine dio o mille alti equivalenti, semplicemente — per Luhmann — un sistema religioso (e dunque una singola tradizione religiosa o un singolo attore religioso) privo di una riflessione, di un’autodescrizione, di una dogmatica, e dunque innanzitutto di una efficace re-entry della trascendenza nel campo dell’immanenza, non sopravvive a lungo. Ancora una volta: cessa di esistere».
Risulta allora decisiva la scelta di Marco Politi di muovere i primi passi del proprio volume, evocando la questione del “Dio di Francesco” e, all’interno di essa, richiamando il tema dell’al di là. Riguardo al destino eterno di una persona sedicente non credente, il vaticanista chiama in causa il dialogo del papa col piccolo Emanuele, nella parrocchia di Corviale. La risposta di papa Francesco alla domanda del piccolo Emanuele circa la sorte di suo padre, non credente, ha avuto una notevole risonanza mediatica e ha destato una certa meraviglia soprattutto in quanti ritengono il Regno dei cieli riservato solo a coloro che si dichiarano e professano di fede cattolica e praticano quanto credono nelle forme convenzionali, a volte stereotipate, più diffuse. Intanto mi sembra che ci saremmo dovuti meravigliare del fatto che, in un contesto secolaristico come il nostro e in un quartiere così problematico dal punto di vista sociale, ci sia chi si pone ed esprime la domanda sul destino eterno di una persona. Sembrerebbe infatti fuori tempo e fuori luogo, immersi come siamo in una serie di problematiche intramondane, occuparci dell’aldilà.
E tuttavia forse non c’è modo più autentico di affrontare il nostro quotidiano e di vivere l’umano, se non quello di guardare, con gli occhi appunto di un bambino, noi stessi e il mondo dal di fuori. La domanda di senso, sul senso dell’esistenza, posta da chi si sta affacciando alla vita e vi sta muovendo i primi passi, che inciampano nella triste e drammatica esperienza della perdita di un genitore, non può non interpellarci e darci a pensare. Ma ci ha interpellato e fatto riflettere anche la modalità che il papa ha adottato nell’abbraccio ad Emanuele e nel rivolgersi alla comunità credente, chiedendo ai presenti di rispondere. Diremmo che più che a se stesso, alla propria autorità pontificia, al proprio magistero, Francesco si è voluto appellare al popolo di Dio, a quello che i teologi chiamano il sensus fidelium, attraverso il quale lo Spirito parla a tutti noi, offrendo risposte alle nostre domande fondamentali.
E proprio perché è lo Spirito a parlarci, si tratta di risposte aperte e dinamiche, che possono metterci in crisi e aiutarci a ripensare il nostro essere cristiani nell’oggi della storia e di fronte alle problematiche della nostra vita e del mondo in cui viviamo. E del resto il papa non ha mancato di sottolineare che «chi dice chi va in cielo è Dio», denunciando ogni presunzione anche umana di conferire passaporti per il regno dei cieli. Nella fede cristiana l’umano e il divino si intrecciano e si incontrano e l’una dipende dall’altra in maniera imprescindibile. In questo senso l’annuncio di cui si fa carico papa Francesco risponde in pieno all’esigenza di trascendenza nell’immanenza, espressa tramite Diotallevi da Luhmann. E a chi si fosse scandalizzato, ritenendo buonista la risposta di Francesco e prima di lui del popolo di Dio, andrebbe ricordato che questa sarebbe stata la risposta di Gesù di Nazareth alla domanda di senso, che forse oggi come oggi solo i bambini sanno porre e porgere, a un mondo adulto spesso distratto e rivolto solo al mondano.
Quanto alla questione di Dio in sé, Politi richiama un quesito posto da un lettore di Famiglia cristiana: «Nel catechismo mi fu insegnato che con il Battesimo si diventa figli di Dio. Ora papa Francesco dice che siamo tutti figli di Dio. Chi ha ragione?». La risposta data dal sottoscritto viene ritenuta una «complicata gimkana dottrinale», avendo invitato ad imparare l’uso dell’analogia, per interpretare correttamente espressioni come quella della nostra figliolanza rispetto a Dio. Rispondevo al lettore richiamando il fatto che c’è un essere figli che viene dall’essere creati, per cui Dio è padre di tutti, perché da lui noi tutti siamo stati creati. Questa verità era già affermata sia in ambito pagano, dove per esempio leggiamo che “Zeus è padre degli uomini e degli dei”, sia in quello ebraico, dove Dio considera e tratta il suo popolo come un padre i suoi figli. Con la venuta del Figlio siamo chiamati a diventare figli in Lui, quindi, tramite la grazia, a incorporarci nella Chiesa, che è la comunità dei figli di Dio, non in senso esclusivo, ma inclusivo. Questa appartenenza non deve suscitare in noi sentimenti di superiorità o di disprezzo verso coloro che non hanno ricevuto il Battesimo, ma portarci a riscoprire la nostra e la loro natura creaturale e a vivere nella solidarietà con tutto il genere umano, della cui unità la Chiesa è segno. La domanda comunque è complessa e quella che può sembrare un’arzigogolata risposta teologica, altro non è che un cercare di far riflettere andando oltre le banalizzazioni giornalistiche, e rispondendo all’appello di Diotallevi verso la “fatica del concetto”, di cui non possiamo mai fare a meno. In ogni caso, secondo il vaticanista, «Il Dio di Francesco è così. Trascende la Chiesa, scavalca le barriere dottrinali, per lui Dio si manifesta in tutti gli uomini, oltre ogni barriera identitaria». E la domanda di cui dobbiamo farci carico diventa: ma si tratta del Dio di Francesco o del Dio di Gesù Cristo? E, per riprendere la tematica del rapporto secolarizzazione/religione: quale immagine di Dio esprime meglio la trascendenza del totalmente Altro, quella che esclude o quella che include, accoglie e quindi ama incondizionatamente tutti?
di Giuseppe Lorizio
La secolarizzazione porta alla scomparsa della vita di fede? La modernità è essenzialmente atea? Leggendo i dati che aprono questo libro di p. Cucci colpisce la drammatica situazione della religione in Europa: migliaia di chiese, ormai dismesse, sono diventate biblioteche, librerie, musei, uffici postali o banche o, ancora peggio, pub, negozi di abbigliamento, scuole da circo, piscine, centri fitness, discoteche. Di fronte a tale degradante spettacolo, molti, pur non professandosi credenti, ritengono che tutto ciò costituisca un grave impoverimento culturale e sociale.
Il libro intende verificare la presunta scomparsa del religioso (soprattutto in Europa), cercando anzitutto di definire i due ambiti del tema: «religione» e «secolarizzazione». La stessa ricognizione terminologica mostra, oltre alla complessità, la difficoltà di operare facili contrapposizioni. Riprendendo ricerche sul versante filosofico, psicologico, scientifico, sociologico e spirituale – oggetto della parte III –, emerge come la tesi, di stampo illuminista, del progressivo retrocedere della religione a opera della scienza, oltre che datata, si è rivelata falsa. Caratteristica della post-modernità secolare è piuttosto la pluralità dell’offerta religiosa e delle sue manifestazioni. «Le odierne società complesse richiedono di assumere ambiti e ruoli molteplici, differenti, ma non incompatibili tra loro. Questa sembra essere la caratteristica peculiare dell’odierno contesto di liquidità. Non dunque la scomparsa della fede, ma al contrario il proliferare di offerte e di fedi estremamente variegate. Il populismo impregna il concetto stesso di modernità» (pp. 159 s).
Questa pluralità si mostra anche sul versante dell’ateismo, che presenta caratteristiche molto diverse rispetto alle correnti classiche del XVIII e XIX secolo. I «nuovi atei» sono più aggressivi e capaci di veicolare le loro idee in prodotti commerciali meno eruditi, ma più spendibili e di grande successo, anche editoriale. Le loro proposte sono estremamente variegate e molto differenti tra loro, a seconda del dio e della religione che vorrebbero negare: ci sono gli «atei istituzionali», costituiti in apposite associazioni; gli «atei agnostici e semantici», per i quali il problema non si dovrebbe nemmeno porre; gli «atei indifferenti», i quali, più che negare Dio, vivono come se egli non ci fosse; gli «atei speculativo/pratici» per i quali non conta se Dio esista e o meno: l’importante è che non si pregiudichi l’autonomia delle proprie scelte; e gli «atei devoti», caratterizzati da specifici raduni, liturgie e pubblicazioni.
Un altro punto importante rilevato nell’indagine è la specificità della secolarità europea (segnata dalla contrapposizione nei confronti del religioso), che la rende qualcosa di unico, sebbene di solito venga assunta a modello di riferimento nelle ricerche sul tema. In Europa, la crescente disaffezione nei confronti delle istituzioni religiose da parte della modernità secolare ha precise motivazioni storiche: essa è stata una maniera di garantire la pacifica convivenza civile di fronte alla minaccia delle guerre di religione che hanno insanguinato l’Europa per quasi due secoli. Per questo la storia della secolarizzazione nel Vecchio Continente presenta caratteristiche molto diverse rispetto alle altre parti del mondo.
Nell’ultima parte del libro si ipotizzano possibili punti di incontro tra secolarità e religione, prendendo in considerazione problematiche complesse che non possono essere disattese. La pura ragione «laica» non è in grado di affrontarle, per sua stessa ammissione. L’A. riprende in proposito questo dilemma di Böckenförde, filosofo del diritto e membro della Corte costituzionale federale tedesca: «Lo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non può garantire», come ad esempio riguardo ai temi della libertà e dignità della persona, dei diritti umani, della legittimità della protesta di fronte a decisioni considerate lesive del diritto naturale. Ma, soprattutto, le attuali società complesse si trovano impotenti di fronte a questioni decisive del vivere comune: migrazioni, crollo demografico, sfaldamento del tessuto sociale, crisi dei valori, dei fondamenti e delle istituzioni, ricerca di significato, disagio e solitudine. Problematiche che possono tuttavia diventare altrettanti punti di incontro con le istituzioni religiose, facendo tesoro degli insegnamenti del passato.
Si tratta di sfide difficili e complesse, ma ai giorni nostri da entrambe le parti si stanno compiendo in proposito passi interessanti a livello economico, culturale, politico e sociale: il libro presenta alcuni esempi al riguardo. Questo incontro, d’altra parte, sembra essere l’unica strada praticabile per la sopravvivenza della nostra civiltà.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia6 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sussidi online per la Quaresima 2018

Principali VEGGENTI italiani viventi

Sull'amore (marzo 2019)

Don Tonino Bello, vescovo. Citazioni, preghiere e scritti vari