Riprendo da
Famiglia Cristiana un articolo sul giudizio dei cattolici nei confronti del nuovo governo. E' indubbio che una buona parte della Chiesa istituzionale guarda con favore al nuovo fronte politico, mentre una (buona?) parte dei cattolici rimane dalla parte opposta. Tra questi il vaticanista anti-Bergoglio,
Marco Tosatti che ospita nel suo blog un articolo molto critico (vedi il suo intervento in fondo al post).
Apprezzamenti, interesse, uniti spesso a sollievo per aver arginato la deriva sovranista di Salvini. Ma anche preoccupazioni e richieste decise di un’inversione di marcia rispetto alle scelte operate dal governo giallo-verde e di discontinuità nei confronti delle politiche sociali sposate dall’esecutivo precedente: queste le prime reazioni sparse di associazioni e movimenti che gravitano nel mondo cattolico.
Per le Acli “l'Italia ha un Presidente del Consiglio, un Governo e un programma che possono consentire al Paese di uscire da una situazione di stasi economica e di difficoltà sociale", così ha affermato Il presidente Roberto Rossini, sottolineando che “la priorità è rilanciare il lavoro. Al contempo è necessario ‘fare un tagliando’ al reddito di cittadinanza”. Condivisibili in particolare la priorità indicata dal nuovo governo Conte rispetto alla detassazione del lavoro “a favore dei lavoratori” e dell’investimento “nella formazione professionale e nell'istruzione”. "Apprezziamo - prosegue il presidente delle Acli - il richiamo ad una più ampia riforma fiscale perché c'è effettivamente bisogno di rifondare il patto tra cittadino e Stato, proteggendo le fasce sociali più deboli e incentivando quelle più produttive”. Anche rispetto alla nomina di Nunzia Catalfo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sempre Rossini, in qualità di portavoce dell’Alleanza contro la povertà in Italia, afferma che “Ci sono le condizioni per riprendere il confronto”.
Sul fronte famiglia, interviene, invece, il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo: “Auguriamo buon lavoro al ministro Bonetti e a tutto l’esecutivo che sta per nascere. Siamo certi che ce ne sarà bisogno, visto che nei fatti le politiche per la famiglia dei governi degli ultimi dieci anni hanno drammaticamente latitato”. Che continua: “Come Forum delle associazioni familiari non smetteremo, neppure stavolta, di mettere in campo la nostra azione di sprone e di pungolo nei riguardi delle istituzioni, ricordando tutto ciò che c’è da fare per invertire la rotta dell’inverno demografico e far ripartire la natalità, ridando così slancio all’economia nazionale. Innanzitutto, l’#assegnoXfiglio e le misure necessarie a dare pari opportunità ai disabili, i veri discriminati nel nostro Paese”.
La Comunità di Sant’Egidio chiede coraggio verso politiche a sostegno dei poveri e degli stranieri: l’aspettativa è quella che il nuovo esecutivo “metta al centro le politiche a favore dei più deboli, a cominciare dagli anziani alle periferie, e si riprenda il lavoro per l’integrazione dei migranti”.
Il gesuita Francesco Occhetta, giornalista, analista politico e firma di Civiltà Cattolica e di altre prestigiose riviste, afferma: “Il governo nasce da una speranza: quella di riportare al centro l’Europa e di ripensare le politiche a partire dai bisogni dei più deboli”. E aggiunge: “Il metodo di collaborazione e l’utilizzo di parole democratiche tra istituzioni e partiti sembrano la garanzia per rispondere ai temi urgenti in tempi brevi: dalla manovra finanziaria alle attese riforme costituzionali, dalle riforme del lavoro a quella della giustizia, dai modelli di integrazione per gli immigrati agli investimenti sul welfare sul terzo settore”.
Il Cif (Centro Italiano Femminile) si sofferma invece sulla gestione della crisi e la formazione del nuovo governo con un commento della sua presidente Renata Natili Micheli, che elogia il comportamento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e stigmatizza : “Ancora una volta il presidente Mattarella, ha dato una lezione di conoscenza e rispetto della Costituzione quando affacciandosi per salutare i giornalisti dopo la lettura dei componenti il XIX Governo della Repubblica, ha sottolineato che il suo compito si concludeva qui restituendo alle Camere il diritto/dovere di concedere la fiducia. Queste parole semplici e dirette fanno giustizia di tante sgrammaticature sia linguistiche si comportamentali alle quali abbiamo assistito in questi ultimi giorni, quando qualcuno si spingeva a chiedere poteri assoluti, personali e quasi ordinare la fine prematura della Legislatura e conseguenti elezioni anticipate”.
“Facciamo i nostri complimenti e un sincerio augurio di buon lavoro al neo ministro Bonetti – ha detto il presidente di Aibi (Amici dei Bambini) Marco Griffini – Un augurio che esprimiamo anche a nome delle tante famiglie di Aibi, anche perché di lavoro da fare ne avrà moltissimo. A partire da quell’adozione internazionale che è stata per troppi anni l’’orfana da accogliere’ della politica italiana. Per rilanciarla, lo abbiamo ribadito più volte, urge anche un pieno riavvio del suo motore, la Cai-Commissione adozioni internazionali, trascurata per troppo tempo. Auspichiamo pertanto che, a differenza di quanto avvenuto con il precedente esecutivo, il presidente Conte voglia delegare, come era consuetudine una volta, la presidenza della Commissione al ministro della Famiglia. Il premier, con tutti gli impegni a suo carico, non ha infatti potuto in quest’ultimo anno prendersi cura di una Cai che avrebbe necessitato invece di attenzioni particolari”.
Agostino Nobile nel blog di Marco Tosatti:
Attraverso i giornali cosiddetti cattolici sappiamo che la maggioranza dei cardinali è compatta nel sostenere la “comunione” Pd-M5s.
Il gesuita Antonio Spadaro, come sappiamo, benedice l’esecutivo giallorosso.
Un altro gesuita, Bartolomeo Sorge, già direttore de La Civiltà Cattolica, con la delicatezza di un cherubino, ha scritto che “la mafia e Salvini comandano con la paura e l’ odio, fingendosi religiosi”.
In una intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa, un cardinale (anonimo, perché, dicono, la Chiesa non deve mettere il naso nella politica) afferma: “Vedere Salvini vincere ci farebbe male, sebbene si proclami difensore dei valori cristiani. […]”.
“Su certi argomenti ha ragione (bontà sua) però non interpreta il pensiero di un cristiano vero”.
Continuando: “La sua battaglia affinché i genitori si chiamino papà e mamma e non 1 e 2, la sua voce grossa in Europa su temi a noi cari: tutto questo ci sta bene, ma non possiamo accettare che costringa in mare decine di disperati. Non si può tollerare il clima di istigazione all’odio e al razzismo, e anche di volgarità, che il “salvinismo” ha sdoganato”.
Evidentemente l’anonimo sant’uomo ignora che il responsabile immigrati della Lega è Toni Iwobi, un africano che ha studiato in Italia, inserito legalmente e dignitosamente nella società.
Per quanto riguarda l’immigrazione – forse è solo una diceria – sembra che anche i gatti siano a conoscenza del business di schiavisti sostenuti da Bruxelles. Addirittura, i seminatori di odio sovranisti, diffondono false notizie. Secondo i salviniani i nostri benemeriti padri e madri di Bruxelles mirano all’islamizzazione dell’Europa.
Follia! Falsa anche la notizia apparsa sul rapporto del sito tedesco Kronen Zeitung https://www.krone.at/1981360 secondo il quale il 25,5% della popolazione tedesca è costituita da nuovi immigrati, mentre quello dei bambini raggiunge un significativo 42%. Oggettivamente, esistono validi motivi che spingono il Vaticano a sostenere un governo giallorosso. Il programma del PD e del M5stelle si fonda su alcuni valori cristiani irrinunciabili (che noi ci siamo persi), scaturiti dalle sante menti di Agostino d’Ippona e dell’Angelico: aborto libero, eliminazione dell’obiezione di coscienza, eutanasia, eugenetica, fecondazione eterologa, ideologia gender nelle scuole, matrimonio tra persone dello stesso sesso e libertà di adozioni, utero in affitto, divorzio lampo, immigrazione irregolare di giovani musulmani pagati dai contribuenti. Per non farsi mancare nulla i deputati grillini presenti a Montecitorio nel settembre 2013 manifestano l’amore per la dottrina dei papi bimillenari attraverso il bacio gay, omo e saffico.
Beppe Grillo, in odore di santità, nell’aprile 2016 dà la “comunione” con grilli-ostia ai fedeli del Movimento.
Il PD non è da meno, basti ricordare i missionari che aiutano con zelo apostolico i bambini del Forteto e di Bibbiano, senza dimenticare il famoso “Dio, patria, famiglia che vita de merda!” della beata (tra i gay) Cirinnà da Roma.
Vuoi mettere col mafiosetto aizza popoli della Lega che si ostina a promuovere un tipo di famiglia anacronistica, chiude i porti ai musulmani e, invece di mostrare nelle piazze italiane una bella mezzaluna, ostenta un retrivo rosario.
Agostino Nobile