Sull'AMORE (materiale raccolto a febbraio)
...chi ama, fa morire un po’ l’ego, scoprendo la misteriosa matematica per cui uno più uno fa «tutto»: il tempo non è nemico dell’amore, ma occasione per continue rinascite. Il contrario dell’amore romantico da cui Tolkien metteva in guardia il figlio: «Distoglie dalle donne così come sono veramente, compagne nelle sfide della vita e non stelle-guida; fa dimenticare i loro desideri, bisogni, fragilità; inculca l’illusione dell’amore vero come esaltazione permanente, che non contempla il passare degli anni, i figli che arrivano, la vita di tutti i giorni». (A. D'Avenia)
Corto animato: dire addio quando c’è ancora amore è difficile, ma a volte è necessario
Anche a me è capitato di porre fine a una relazione con qualcuno che amavo molto, con cui avevo fatto dei progetti, sognato storie e progettato un futuro insieme. Terminare una relazione del genere è molto doloroso, ancor più quando non accade perché l’amore o l’affetto è scomparso, ma perché uno o entrambi si rendono conto che insieme non possono essere felici, peggio ancora, che si danneggiano.
Il corto che vi presentiamo di seguito si intitola «Love Story» e ha vinto il premio BAFTA 2017 come miglior corto animato. Diretto da Anushka Naanayakkara, parla in modo piuttosto metaforico del dolore e delle problematiche che provocano questi amori tormentati che più di uno di noi ha incontrato nel suo cammino.
L’amore è un mistero
L’amore viene spesso confuso con i puri sentimenti, ma bisogna tener conto del fatto che i sentimenti vanno e vengono, e che come ci suscitano sensazioni piacevoli, possono anche condurre a situazioni ingarbugliate dalle quali a volte non riusciamo a liberarci.
Uscire da un rapporto tossico o poco conveniente richiede molto coraggio e sforzo, e le conseguenze e la nostalgia possono albergare a lungo nel cuore. Tutto questo fa parte della natura umana, e il legame che si crea quando due persone condividono tutto è immenso.
E con questo non mi riferisco solo all’aspetto sessuale, ma a esperienze, pensieri, dolori. Cose che non abbiamo raccontato a nessuno, le proprie carenze, le cose più intime. Tutto genera un legame così forte che per quanto la ragione trovi argomentazioni valide per lasciare la persona, questo diventa sempre più difficile.
Il momento doloroso di dire addio
Nel processo di allontanamento, sono molto importanti la solitudine, il tempo e la distanza. E mi riferisco alla solitudine di coppia. Senza che questo sia una regola rigida, per poter ricominciare una relazione rafforzati è importante avere storie chiuse e ferite cicatrizzate.
Credo che questa sia la parte più difficile, abituarsi a vivere con se stessi, a non avere nessuno accanto che distragga dai pensieri. A conoscersi e a rendersi conto degli errori, a sopportare i propri rimproveri (i più duri di tutti), a guardare faccia a faccia gli aspetti di noi che non solo non ci piacciono, ma che addirittura detestiamo.
Imparare ad accettarli, riconciliarsi non solo con la vita, ma con se stessi è fondamentale per un futuro più calmo e pieno. È una strada in salita, ma è necessaria per conoscere il vero amore. Ricominciare, imparare dagli errori e imbarcarsi in nuovi cammini con più sapienza e la forza necessaria per poter dire “No” la volta successiva che ci si trova di fronte alla stessa cosa.
Abbiamo bisogno prima di tutto di questa parte, altrimenti è possibile che la storia si ripeta con ferite ancor più profonde. “Dio parla nel silenzio, ma bisogna saperlo ascoltare” (Sua Santità Benedetto XVI).***
"Solo chi non ama sente la legge come un peso: (...) la fedeltà all'altro/a pesa nella misura in cui viene meno l'amore. Laddove ci si vuole veramente bene la legge di non tradire è superata: essere fedeli è spontaneo" (A. Fumagalli)***
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