Personaggi cattolici emergenti: padre Maurizio Botta
Terzo e ultimo grande personaggio che interverrà il 20 aprile nella nostra Parrocchia per parlare di perdono e di educazione (vedi il volantino in alto).
Nato nel 1975 a Biella, laureato in Economia alla Bocconi, dopo un fidanzamento di quattro anni decise di entrare negli Oratoriani, divenendo nel 2006 sacerdote.
Padre Maurizio Botta è un giovane sacerdote, Prefetto dell’Oratorio Secolare San Filippo Neri (oratoriano) e viceparroco a Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova, Roma). Da alcuni anni collabora con l’Ufficio catechistico della Diocesi di Roma e da molti anni tiene delle catechesi molto frequentate dai giovani chiamate “5 passi al mistero” (da cui il suo omonimo blog: http://cinquepassi.org/), alcune delle quali trascritte in libri che ha pubblicato recentemente.
«La forma degli incontri è nata per aprirsi anche ai dubbi di chi non crede e per consentire a chi già crede di mostrare la ragionevolezza della fede cristiana, secondo quanto indicato da Pietro nella sua prima lettera: siate «pronti sempre a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3, 15). Per nutrire una fede viva che si lasci interrogare dal proprio tempo, traendone stimolo per illuminarlo». (Dal blog dei Cinque passi)
Padre Maurizio in trenta minuti, misurati da una clessidra, presenta l’argomento dell’incontro “alla luce del deposito della nostra fede”, poi i presenti scrivono delle domande anonime che vengono raccolte in alcuni cestini, mescolate e consegnate al sacerdote. Subito dopo padre Maurizio “pesca” le domande e comincia a rispondere senza tralasciarne nessuna, nemmeno la più scomoda o provocatoria. Infine dopo una pausa, c’è il tempo per un’altra clessidra in cui il sacerdote continua a sorteggiare le domande, e a rispondere a ciascuna fino ad esaurirle tutte.
«I foglietti non finiscono mai, perché, a pensarci bene, non sono tante le occasioni in cui un fedele può fare domande dirette a un sacerdote, a meno che non abbia un padre spirituale, e anche in quel caso magari non usa il tempo per fare domande su temi generali, ma chiede un aiuto a giudicare la propria vita (…) È davvero un’opera preziosa e insostituibile, questa: esercitare un giudizio sul mondo. Nel seno della Chiesa, bevendo il latte della sapienza bimillenaria della nostra tenerissima madre, ma con gli occhi aperti anche sui giornali, sul cinema, sulla cultura contemporanea».
E’ apparso in diverse occasioni su TV2000. Da anni guida anche i celebri pellegrinaggi delle sette Chiese (il prossimo sarà la notte dell'11 maggio). Ha una ars oratoria invidiabile, una capacità di uscire dalle categorie tradizionali, di presentarsi in tonaca, come un sacerdote vecchio stile, ma con un linguaggio moderno e forte. Ha una profonda spiritualità e tutto riconduce alla fede.
Pubblicazioni:
vol.1, 2 e 3 (insieme a don Andrea Lonardo)
(2016)
(2017)
(2017)
Nel 2013 viene intervistato dalle Iene che gli offrono una improvvisa popolarità. Questa è la trascrizione dell'intervista pubblicata sul sito www.gliscritti.it (sullo stesso sito vedi una selezione di sue omelie ed altri interventi):
Questo che vedete arrivare e padre Maurizio Botta, giovane prete della Congregazione dell'Oratorio di san Filippo Neri. Ha accettato di incontrarci per rispondere alle nostre domande.
IENE: Sai quanto sacerdoti ci hanno detto di no prima di te?
P.MAURIZIO: Posso immaginarlo!
IENE: Sei sicuro di voler rispondere alle nostre domande?
P.MAURIZIO: Sì, sono sicuro, il Signore ha detto di fidarci.
IENE: Sei un sacerdote con posizioni tradizionali o progressiste?
P.MAURIZIO: Se potessi rispondere con Fantozzi direi che questa domanda è una… pazzesca. Io sono un sacerdote di Cristo, sacerdote della Chiesa. Punto.
IENE: Quindi sei un sacerdote con posizioni tradizionali?
P.MAURIZIO: Quindi tu non vuoi ascoltare la mia risposta!
IENE: Che scuola hai fatto?
P.MAURIZIO: Ho studiato alla Bocconi economia aziendale
IENE: Sei stato fidanzato?
P.MAURIZIO: Sì
IENE: Quante volte?
P.MAURIZIO: Beh, una storia importante di quattro anni e poi le stupidate che hanno fatto tutti
IENE: Sei stato fidanzato con uomo o con una donna?
P.MAURIZIO: Con una donna!
IENE: Perché un ragazzo che ha la fidanzata e una buona istruzione decide di farsi prete?
P.MAURIZIO: Per il meglio.
IENE: Cos’è il meglio?
P.MAURIZIO: Gesù Cristo.
IENE: C’è chi sostiene chela Chiesa, per alcune cose, non sia proprio al passo con i tempi
P.MAURIZIO: È vero.
IENE: Non pensi chela Chiesa debba cambiare alcune sue posizioni?
P.MAURIZIO: Assolutamente no.La Chiesa deve preoccuparsi solo di piacere a Gesù Cristo e poi, se questo non è di moda, deve andare serenamente per la sua strada.
IENE: Non è che è arrivato il momento di dire sì al preservativo?
P.MAURIZIO: Mi chiedo oggi quanti giovani decidono di non usare il preservativo perché la Chiesa non è d’accordo
IENE: Che male c’è del piacere, non è una cosa naturale e bella?
P.MAURIZIO: Proprio perché è una cosa naturale e bella mi viene da dire a tanti i giovani: «Vivete il rapporto nella sua naturalezza. Perché dovete impiccarvi con questa cosa del preservativo?» Nel momento dell’amore penso che la cosa proprio che uno meno vuole è bloccare tutto, mettersi il preservativo e andare avanti. Oltre al fatto che il preservativo toglie proprio il piacere; proprio toglie, diminuisce quel piacere fisico dell'amore
IENE: Quindil a Chiesa non è contro il piacere!
P.MAURIZIO:La Chiesa non può essere contro piacere. Mi spiego: quando la donna è feconda è anche più pronta fisicamente ad accogliere l'uomo; è il momento anche che c’è maggiore desiderio, maggiore voglia. Quindi il bloccare quel momento attraverso il preservativo significa introdurre un principio di qualcosa che non è naturale.
IENE: I rapporti prematrimoniali sono peccato?
P.MAURIZIO: Sì, sono peccato.
IENE: Però ci sono molti fedeli che non rispettano la morale della Chiesa...
P.MAURIZIO: Il nostro compito è quello di indicare la montagna, poi il passo con cui uno arriva in vetta alla montagna questa è un’altra questione.
IENE: Due persone omosessuali possono sposarsi?
P.MAURIZIO: No.
IENE: Perché no?
P.MAURIZIO: Perché il matrimonio è un istituto giuridico nato con una finalità ben precisa: quella della procreazione e dell’educazione della prole. Noi crediamo dal punto di vista naturale, utilizzando la ragione, che per la crescita buona il bambino abbia bisogno di un padre e di una madre, maschio e femmina.
IENE: Cosa pensi di quei sacerdoti che danno la comunione agli omosessuali sposati?
P.MAURIZIO: Certi sacerdoti sono apertamente disobbedienti a quello che dice Gesù. Per Gesù è assurdo il matrimonio omosessuale.
IENE: E che pensi di quei sacerdoti che sposano coppie di omosessuali?
P.MAURIZIO: Hanno dei disagi probabilmente anche con la fede.
IENE: Perché i sacerdoti che tu chiami disobbedienti hanno tanto consenso nella società di oggi?
P.MAURIZIO: Perché probabilmente il mondo ha delle logiche diverse da quelle di Gesù e del Vangelo. Si vede che fine ha fatto Gesù! Io ai bambini dico sempre: «Su Gesù dovete scommettere o era veramente Dio oppure era proprio un folle».
IENE: Che pensi di don Gallo?
P.MAURIZIO: Prego per lui, mi dispiace perché è un prete anziano, però sinceramente non lo stimo .
IENE: Don Gallo ha detto che un papa gay sarebbe magnifico. Sei d’accordo?
P.MAURIZIO: È un’affermazione folle. Già il fatto di identificare le persone in base alla sessualità, dire: «Tu sei omosessuale» è già una grossa ferita per queste persone.
IENE: L’omosessualità può essere considerata una malattia?
P.MAURIZIO: L'omosessualità è una tendenza misteriosa, oggi c'è una specie di dogma moderno: accettati così come sei. Bene, ci sono delle persone che non si accettano così come sono, che vogliono capire cosa c'è dietro la loro omosessualità. Io personalmente non le lascio sole.
IENE: Invece chi accetta la propria omosessualità va lasciato solo?
P.MAURIZIO: No, certamente. Io non ho avuto mai problema con una persona omosessuale. Non ce ne è mai una che è andata via amareggiata, triste, incattivita, arrabbiata. Anzi, sono nati degli ottimi rapporti.
IENE: Che pensi delle famiglie omogenitoriali, cioè con i genitori dello stesso sesso?
P.MAURIZIO: Che ogni bambino abbia necessità per il suo sviluppo psichico di una figura maschile e di una figura femminile in corrispondenza con quella che è la sua stessa struttura biologica.
IENE: Chi è per la famiglia omogenitoriale sostiene che per i figli quello che conta veramente è l'amore.
P.MAURIZIO: In un periodo di crisi economica, di gente che fa fatica, di gente che ha perso il lavoro, il problema delle adozioni delle coppe omosessuali è al centro dell'attenzione? Per me è assurdo!
IENE: Cosa dici alle coppie omosessuali che vogliono comunque dei figli?
P.MAURIZIO: Ma io non solo alle coppie dello stesso sesso, ma anche alle coppie eterosessuali ricordo e insegno questo: un figlio è un dono, un figlio non è mai un diritto. Mai. Quando uno parte con l’idea che un figlio è un diritto sta già creando dei problemi a quel bambino o a quella bambina.
IENE: Pensi di essere omofobo?
P.MAURIZIO: Assolutamente no! Manco per niente! Sono convinto che ci siano delle frasi del Catechismo che se passasse una legge sull’omofobia sarebbero bollate come omofobe.
IENE: Se passasse la legge sull’omofobia, potresti essere accusato di omofobia?
P.MAURIZIO: Se per queste cose dette dovessi finire in galera per una cosa scritta nel Catechismo, per una lettera di san Paolo, non ci sarebbe problema.
IENE: Esiste la lobby gay nella Chiesa?
P.MAURIZIO: Non lo so, non mi risulta.
IENE: È mai esistito un papa gay?
P.MAURIZIO: No, non credo proprio.
IENE: Esiste il problema della pedofilia nella Chiesa?
P.MAURIZIO: Sicuramente esiste ed è una cosa inaccettabile, una ferita profondissima. Vi dico solo che nel Vangelo le parole più dure di tutte Gesù le usa per chi scandalizza la fede dei più piccoli che credono in Lui. Chi scandalizza un piccolo è meglio che gli sia messa al collo una macina da mulino e buttato nel mezzo del mare.
IENE: Come si deve comportare un sacerdote che viene a sapere di un altro sacerdote pedofilo?
P.MAURIZIO: Sicuramente non coprire, non cercare di difendere l'indifendibile.
IENE: Ti è mai capitato che qualcuno ti raccontasse qualcosa del genere?
P.MAURIZIO: Sì, mi è capitato.
IENE: Che hai fatto?
P.MAURIZIO: La persona poi ha deciso di fare la denuncia e tutto e io ero d’accordo. Anzi, sono andato anche direttamente a confermare le parole di chi stava denunciando.
IENE: La Chiesa ha delle responsabilità per come è stato affrontato il problema della pedofilia al suo interno?
P.MAURIZIO: Sicuramente in alcuni casi, in alcune persone le cose sono state gestite assolutamente male. Ma per una gestita male ce ne sono state tante gestite bene.
IENE: Che fine fanno le persone che non credono?
P.MAURIZIO: Gesù stabilisce come criterio della salvezza oppure della condanna eterna, cioè dell'inferno, il fatto di avere accolto il povero, il debole “avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere; ero nudo e mi avete vestito”. Ecco, questo è il criterio universale della salvezza.
IENE: Papa Francesco propone una Chiesa povera per i poveri, ma oggi non è proprio così!
P.MAURIZIO: Non è mai stato così! Gesù ci dice che il problema della ricchezza è una idolatria, cioè una cosa che si sostituisce a Dio e questo è un problema che è nel cuore di te che mi intervisti, di voi che state ascoltando, mio. È un problema per tutti noi.
IENE: Corrado Guzzanti diceva: «Tu puoi chiamarlo Dio, Buddha, Manitù, Maometto ma tanto lui non risponde».
P.MAURIZIO: Io ho puntato sulla verità di quello che dice Cristo. Cristo dice di essere Dio, Figlio di Dio. Io tutta la mia vita lo puntata lì. Guzzanti l’ha puntata da un’altra parte. Tanto tra sessant’anni vedremo!
IENE: Se poi quando muori scopri che Dio è Manitù?
P.MAURIZIO: Avrà vinto Guzzanti!
Una interessante biografia è anche quella offerta sul sito lettera43. Vedi anche gli articoli su Aleteia.