Ordine di Malta: cos'è e cosa sta accadendo in esso
Socci, con un accanimento quasi irrazionale, definisce questo episodio un atto di "dispotismo che gronda misericordia da tutti gli artigli". La Nuova Bussola Quotidiana, anch'essa apertamente schierata contro il papa, ricostruisce la vicenda:
la crisi ha inizio quando lo scorso novembre il Gran Maestro Festing destituisce il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager, reo di aver favorito la distribuzione di contraccettivi in Africa e Asia all’interno di programmi di sviluppo finanziati dall’Ordine. Boeselager respinge le accuse, non accetta la destituzione e chiede l’intervento della Santa Sede che, in effetti nomina una commissione, presieduta dall’arcivescovo Silvano Tomasi, incaricata di appurare come si sono svolte le vicende. A nome dell’Ordine di Malta, Festing dichiara la volontà di non collaborare con la commissione vaticana, ritenuta un’indebita ingerenza nelle vicende interne di un ente sovrano. Pronta risposta della segreteria di Stato che rivendica la legittimità dell’indagine, che è solo conoscitiva, ma il braccio di ferro va avanti (per approfondire gli eventi clicca qui) fino alla svolta inaudita del 24 gennaio.E' chiaro che, nonostante i toni diplomatici espressi dalla Sala Stampa Vaticana (che parla di apprezzamento per l'opera di Festing e di accoglimento delle sue dimissioni), la rinuncia del Gran Maestro, nominato a vita, sia stata fortemente richiesta (o imposta?) dal papa.
Infine una scheda di Famiglia Cristiana aiuta a capire cos'è l'Ordine di Malta, organismo ecclesiale (dunque tenuto a fedeltà e obbedienza alla Chiesa), oltre che "ente sovrano":Del resto - scrive sul Corriere G.G.Vecchi - la faccenda durava da quasi tre mesi e, più che imbarazzante, stava diventando surreale. Lo scontro di potere interno all’Ordine di Malta. Il Papa che sollecita il dialogo. Il Gran Maestro (inglese) Matthew Festing che invece, il 6 dicembre, caccia il Gran Cancelliere (tedesco) Albrecht Freiherr von Boeselager. Francesco che attraverso il suo Segretario di Stato invita di nuovo al dialogo, invano. Il Vaticano che nomina una commissione di indagine per chiarire e comporre la vicenda. E il Gran Maestro del più antico ordine cavalleresco — si fa risalire agli ospedalieri nati a Gerusalemme nell’XI secolo — che alza le barricate e risponde picche al pontefice e alla Santa Sede: rivendicando in nome del diritto internazionale l’«autonomia» e la «sovranità» dell’Ordine rispetto al Papa, cui in teoria dovrebbe obbedienza assoluta.
Alla fine Matthew Festing ha dovuto obbedire, e dimettersi. Verrà nominato un Delegato pontificio in attesa della nomina del successore. Si tratta di rimettere insieme i cocci. Sullo sfondo, le spaccature fra britannici (e italiani) da una parte e tedeschi dall’altra, tra i «professi» religiosi e i «laici» (i tedeschi lo sono in gran parte), tra chi resiste alla linea di Francesco e chi la segue.
Un po’ monaci, un po’ Croce Rossa, un po’ nobili cavalieri: i membri dell’Ordine di Malta (circa 12.500 in tutto, attivi in 120 Paesi, forti - anche - dell'impegno di volontari di 33 nazionalità diverse) sono gli ultimi sopravvissuti di un’antica epopea che risale alle Crociate. Ecco come si svolse l'incontro di Jesus con l'allora Gran Maestro, l'inglese fra' Matthew Festing.
Di quella che fu la più ardimentosa e temuta flotta del Mediterraneo, incubo delle galee saracene e sollievo dei navigli cristiani, oggi non restano che due barconi ancorati sui quai parigini della Senna: due bateaux mouches dei poveri, che servono a ospitare rifugiati, senza dimora e sans papier. E dei vasti possedimenti che ne avevano reso celebre la ricchezza – castelli, fortezze, tenute – non sopravvivono che due simboli: Palazzo Magistrale in via Condotti e Villa Magistrale sull’Aventino. Eppure, nonostante i secoli trascorsi ne abbiano eroso la potenza, l’Ordine di Malta conserva intatta la sua gloria: tra le più antiche istituzioni della civiltà cristiana, è l’ultimo dei grandi Ordini religiosi cavallereschi, l’unico che – a differenza dei Templari – è arrivato vivo e vegeto ai nostri giorni. Nato in Palestina intorno al 1050, in epoca pre-crociata, conserva ancora oggi le prerogative di uno Stato sovrano: pur senza un territorio e dei confini, dunque, mantiene un ordinamento giuridico proprio e ha la facoltà di stampare francobolli e rilasciare passaporti. Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta – questo il suo nome ufficiale completo – non ha perso il suo fascino, insomma, né la sua utilità: forte di circa 12.500 membri, tra frati professi e laici votati all’esercizio della carità cristiana, è un curioso ircocervo, una via di mezzo tra l’ordine monastico, l’istituzione statuale e l’ente assistenziale. Della congregazione religiosa mantiene i principi ispiratori, sintetizzati nell’antico motto Tuitio fidei et Obsequium pauperum; dello Stato sovrano, le leggi e le targhe sulle auto blu; della Ong internazionale vanta infine l’impegno in 120 diversi Paesi attraverso strutture ospedaliere e attività socio-sanitarie, che ne fa una sorta di "Medici senza frontiere" ante litteram.Vedi anche: