Parole di vita (raccolta di gennaio di citazioni, preghiere, immagini, articoli...spirituali)
«La Chiesa non andrà avanti, il Vangelo non andrà avanti con evangelizzatori noiosi, amareggiati. Ma con evangelizzatori gioiosi, pieni di vita» (Francesco)
io sono l'uomo
sono l'ebreo
sono il piccolo
sono il povero
sono il discriminato
sono il malato
sono lo straniero
sono la vedova
sono l'orfano
sono il carcerato
sono l'affamato
sono la peccatrice
sono ogni uomo e donna
sono te...
io sono Gesù ... (Don Giovanni Berti)
PREGHIERE:
Nel mondo antico, le stelle erano l’unico mezzo per orientarsi nella notte, soprattutto quando ti trovavi nel deserto o in mezzo al mare, soprattutto cioè quando non c’erano altri punti di riferimento.
Se vuoi camminare, hai bisogno delle stelle. De-siderare è dunque essere attratti da una stella: una persona, uno scopo, un motivo per vivere. Ecco perché quando non c’è una ragione per camminare la vita diventa un dis-astro.
p. Gaetano Piccolo
Vieni in me, Spirito di Dio:
RACCONTI:
Un sant’uomo un giorno chiese a Dio:
ARTICOLI:
io sono l'uomo
sono l'ebreo
sono il piccolo
sono il povero
sono il discriminato
sono il malato
sono lo straniero
sono la vedova
sono l'orfano
sono il carcerato
sono l'affamato
sono la peccatrice
sono ogni uomo e donna
sono te...
io sono Gesù ... (Don Giovanni Berti)
«Vivere secondo la Buona Novella, scatenare nel mondo la rivoluzione evangelica è sinonimo di scatenare anche la più potente rivoluzione sociale» (Chiara Lubich)
San Giovanni Crisostomo, Padre della Chiesa, commentava così il brano evangelico dei Magi:
«Se essi hanno fatto un viaggio così grande per vedere il Bambino, quale giustificazione avrai tu che non vai nemmeno in un vicolo per visitarlo, quando è malato e incarcerato?».PREGHIERE:
“Nel silenzio delle nostre notti oscure, Tu Signore continui a parlare al nostro cuore senza mai interrompere il tuo dialogo con noi iniziato nel momento della creazione.Preghiera di benedizione sui ragazzi dell’Iniziazione cristiana e sui loro genitori:Padre della luce,
noi ti lodiamo e ti benediciamo
per tutti i segni del tuo amore.
Tu hai fatto rinascere questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
nel grembo della Chiesa madre
e ora li chiami
ad ascoltare e annunziare la parola che salva.
Alla scuola del divino Maestro
tu li guidi alla conoscenza del mistero
nascosto ai dotti e agli intelligenti
e rivelato ai piccoli.Fa' che crescano nella fede,
accompagnati dalle parole
e dalla testimonianza dei loro genitori,
fino alla piena maturità in Cristo,
per divenire viva testimonianza del Vangelo.
Intercedano per loro
Maria, madre della sapienza,
e i santi nostri patroni [san N.].
Il tuo Santo Spirito doni a ciascuno di noi
la grazia di collaborare
in semplicità e letizia
all'edificazione del tuo Regno
gloria del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Noi opera delle tue mani, non siamo degni di chiamarci per quel che realmente siamo tuoi figli adottivi per l’opera di Gesù Cristo.
Fa o Signore, Parola di Dio in mezzo a noi, che possiamo riscoprire la gioia della tua voce tra il frastuono del mondo che non è ritmato con il Tuo stesso cuore.
La parola della Croce, trovi accoglienza nella nostra vita, per non rendere vana la croce di Cristo e risuoni in ogni angolo della Terra, mediante l’annuncio del Vangelo.
Gesù, Parola di Dio, fatta carne nel grembo verginale di Maria, trasforma le nostre sordità in ascolto attento alla tua dolcissima voce.
Fa della nostra vita un inno alla gioia per avere accolta e messa in pratica ogni parola che esce dalla Tua bocca, o Dio di eterna comunicazione e di attento ascolto. Amen”.
(Padre Antonio Rungi)
Cristo per noi è tutto.
Se vuoi curare le ferite, Egli è il medico.
Se sei riarso dalla febbre, Egli è la fontana.
Se sei oppresso dal peccato,
Egli è il perdono e la santità.
Se hai bisogno di aiuto, Egli è la forza.
Se temi la morte, Egli è la vita.
Se desideri il cielo, Egli è la via.
Se fuggi le tenebre, Egli è la luce.
Se cerchi il cibo, Egli è l'alimento.
(Sant'Ambrogio)
La vita senza de-sideri è un dis-astro.
Sembra che la vita abbia comunque sempre a che fare con le stelle: sidus-sideris in latino significa stella ed è la radice della parola desiderio, ma da un’altra radice viene anche la parola astro o asteroide, a cui è collegato il termine disastro, un cielo senza stelle, quando è impossibile trovare una direzione.Nel mondo antico, le stelle erano l’unico mezzo per orientarsi nella notte, soprattutto quando ti trovavi nel deserto o in mezzo al mare, soprattutto cioè quando non c’erano altri punti di riferimento.
Se vuoi camminare, hai bisogno delle stelle. De-siderare è dunque essere attratti da una stella: una persona, uno scopo, un motivo per vivere. Ecco perché quando non c’è una ragione per camminare la vita diventa un dis-astro.
p. Gaetano Piccolo
Vieni in me, Spirito di Dio:
illumina la mia vita
con la sapienza del Vangelo.
con la sapienza del Vangelo.
Vieni in me, Spirito di Dio:
infondi nel mio cuore
l'amore per la pace e la giustizia.
infondi nel mio cuore
l'amore per la pace e la giustizia.
Vieni in me, Spirito di Dio:
fa' che sia fedele agli impegni presi
e forte nel superare le difficoltà.
fa' che sia fedele agli impegni presi
e forte nel superare le difficoltà.
Vieni in me, Spirito di Dio:
donami il coraggio della verità
che rende limpidi e sinceri.
donami il coraggio della verità
che rende limpidi e sinceri.
Vieni in me, Spirito di Dio:
dammi la forza di perdonare
e di fare opera di pace.
dammi la forza di perdonare
e di fare opera di pace.
Vieni in me, Spirito di Dio:
liberami dalla schiavitù delle cose
e aprimi alla donazione e all'amore.
liberami dalla schiavitù delle cose
e aprimi alla donazione e all'amore.
Amen.
Signore è l’alba.
Fa’ che io vada incontro nella pace
a tutto ciò che mi porterà questo giorno.
Fa’ che io mi consegni totalmente
alla tua santa volontà.
Donami in ogni momento la tua luce e la tua forza.
Qualunque notizia io riceva oggi,
insegnami ad accettarla nella quiete,
e nella fede salda che nulla può accadere
se tu non lo permetti.
In ogni mia azione e parola
dirigi i miei pensieri e i miei sentimenti.
In tutti gli eventi inattesi,
non farmi dimenticare che ogni cosa proviene da te!
Insegnami ad agire con apertura e intelligenza
verso tutti i miei fratelli e le mie sorelle
e verso tutti gli uomini,
senza mortificare o contristare nessuno.
Signore, donami la forza di portare
la fatica del giorno che si avvicina,
e di tutti gli eventi inclusi nel suo corso.
Guida la mia volontà,
insegnami a pregare, a credere,
a perseverare, a soffrire, a perdonare…
e ad amare!starec del monastero di Optina
Ama il silenzio,
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare l’icona di Gesù Cristo,
e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore
sul volto di Dio
che ti rivela il tuo volto, e quello di ogni uomo.
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare l’icona di Gesù Cristo,
e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore
sul volto di Dio
che ti rivela il tuo volto, e quello di ogni uomo.
Ama il silenzio,
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto sfigurato di Gesù Cristo,
e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore
sul volto di Dio che ti guarda
nello sguardo dell’uomo affamato, o torturato.
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto sfigurato di Gesù Cristo,
e a mettere a fuoco lo sguardo del cuore
sul volto di Dio che ti guarda
nello sguardo dell’uomo affamato, o torturato.
Ama il silenzio,
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto trasfigurato di Gesù Cristo,
e a cogliere nel cuore della creazione
i riflessi del Creatore,
per vedere nello spessore delle cose,
la loro vera dimensione interiore,
e negli umili gesti di ogni creatura
le tracce della Sua bontà.
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto trasfigurato di Gesù Cristo,
e a cogliere nel cuore della creazione
i riflessi del Creatore,
per vedere nello spessore delle cose,
la loro vera dimensione interiore,
e negli umili gesti di ogni creatura
le tracce della Sua bontà.
Ama il silenzio,
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto umano e divino
di Colui che è sorgente e termine
della nostra storia.
Ti insegnerà a vedere spiragli di luce
nel mare delle nostre difficoltà,
i germi dell’eterno nel nostro breve presente,
e il divenire nascosto di ogni vivente.
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il volto umano e divino
di Colui che è sorgente e termine
della nostra storia.
Ti insegnerà a vedere spiragli di luce
nel mare delle nostre difficoltà,
i germi dell’eterno nel nostro breve presente,
e il divenire nascosto di ogni vivente.
Ama il silenzio,
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il vero volto
di Dio e dell’uomo,
ti darà lo sguardo interiore della fede,
che insegna a guardare gli uomini,
le loro gioie, e le loro sofferenze,
le loro disperazioni, e le loro speranze,
tutti i piccoli e grandi avvenimenti della vita,
con gli occhi di Gesù Cristo.
è il tuo maestro,
vai alla sua scuola.
Ti insegnerà a guardare il vero volto
di Dio e dell’uomo,
ti darà lo sguardo interiore della fede,
che insegna a guardare gli uomini,
le loro gioie, e le loro sofferenze,
le loro disperazioni, e le loro speranze,
tutti i piccoli e grandi avvenimenti della vita,
con gli occhi di Gesù Cristo.
(Michel Hubaut, ofm.)
Signore Gesù, guariscimi.Preghiera dell’accoglienza
Guarisci in me tutto ciò che ritieni debba essere guarito.
Guariscimi da tutto ciò che mi potrebbe allontanare da te.
Guarisci la mia memoria.
Guarisci il mio cuore.
Guarisci le mie emozioni.
Guarisci il mio spirito.
Guarisci il mio corpo.
Poni con dolcezza le tue mani su di me.
Per mezzo del tuo amore guariscimi.
Amen.
(Robert Faricy SJ e Luciana Pecoraio)
Aiutami, Signore,
ad attendere senza stancarmi,
ad ascoltare senza tediarmi,
ad accogliere senza riserve,
a donare senza imposizioni,
ad amare senza condizioni.
ad attendere senza stancarmi,
ad ascoltare senza tediarmi,
ad accogliere senza riserve,
a donare senza imposizioni,
ad amare senza condizioni.
Aiutami ad esserci quando mi cercano,
a dare quando mi chiedono,
a rispondere quando mi domandano,
a far posto a chi entra,
a uscire quando sono di troppo.
a dare quando mi chiedono,
a rispondere quando mi domandano,
a far posto a chi entra,
a uscire quando sono di troppo.
Aiutami a vedere Te nel mio fratello,
a camminare insieme con lui e con Te:
perché insieme possiamo sedere
alla mensa del Padre.
a camminare insieme con lui e con Te:
perché insieme possiamo sedere
alla mensa del Padre.
Anonimo
Un sant’uomo un giorno chiese a Dio:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono fatti il Paradiso e l’Inferno.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all’interno.
Al centro della stanza c’era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant’ uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l’Inferno. Poi condusse l’uomo verso la seconda porta e l’aprì..
La scena che l’uomo vide era identica alla precedente.
C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina.
Le persone intorno alla tavola erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro in un clima di festa animata, pur avendo anch’esse i cucchiai dai lunghi manici attaccati alle braccia.
Il sant’uomo disse a Dio: Non capisco!
E’ semplice, rispose Dio, guarda meglio e vedrai che tutto dipende da una sola abilità: essi hanno appreso ad imboccarsi gli uni gli altri, mentre quelli della prima stanza non pensano che a se stessi.
Al centro della stanza c’era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant’ uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: Hai appena visto l’Inferno. Poi condusse l’uomo verso la seconda porta e l’aprì..
La scena che l’uomo vide era identica alla precedente.
C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina.
Le persone intorno alla tavola erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro in un clima di festa animata, pur avendo anch’esse i cucchiai dai lunghi manici attaccati alle braccia.
Il sant’uomo disse a Dio: Non capisco!
E’ semplice, rispose Dio, guarda meglio e vedrai che tutto dipende da una sola abilità: essi hanno appreso ad imboccarsi gli uni gli altri, mentre quelli della prima stanza non pensano che a se stessi.
Inferno e Paradiso sono uguali… la differenza la fa ognuno di noi!
Anonimo
Questa è la storia di quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno, Nessuno. C’era un lavoro urgente da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.
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