Giovane cantautrice emiliana, Debora Vezzani è, a 35 anni, una notorietà nell'ambito della musica cristiana italiana. E' anche sposa, madre e autrice di un libro - “Come un Prodigio – Storia di una conversione”, uscito per la Tau Editrice - in cui narra la storia della sua conversione. Così viene presentata in "La Bibbia giovane":
Faccio fatica a pensare che in Italia ci sia qualcuno che frequenti la parrocchia e che non conosca Debora Vezzani, però, se questo da un lato è indice di una mia ristrettezza mentale che colloca erroneamente la mia diocesi al centro del mondo, dall’altra parte è dovuto al ricco calendario di eventi live che vede la cantautrice di Correggio (Reggio Emilia) muoversi su e giù per il bel paese per raccontare la sua storia e cantare qualche brano unplugged accompagnata dal marito, Jury Castellana. Ma se non vi è mai capitato di sentirla neppure nominare, provo a riassumervela così.
Biografia
Diplomata in flauto traverso, con il tempo ha approfondito la tecnica canora con il vocal coach di X Factor, Michele Fischietti, ed ha conseguito altri titoli accademici tra i quali un diploma in Didattica della Musica, un altro come interprete e compositrice al CET di Giulio Mogol Rapetti (Quello del duo Mogol Battisti).
Ha lavorato ad alcuni progetti presso gli studi di registrazione di Luciano Ligabue e un suo brano, “Venticinque”, è stato inserito nella compilation Sanremolab 2009, mentre un altro singolo “Adesso tocca a me” le ha permesso di partecipare ai tour di Radio Bruno Estate, al Festivalshow, dopo essere stata scelta fra più di 400 aspiranti dalla giuria capitanata da Mara Maionchi, e di aprire un concerto dei Modà a Darfo Boario Terme.
Debora ha collaborato come autrice con Saverio Grandi (già autore di Vasco, Pausini, Eros, Morandi, Raf, Mannoia, Stadio, Carboni, ecc.), Emiliano Cecere (Renga, Morandi, ecc), Luca Chiaravalli (Ermal Meta, Nek, Tiromancino, Paola Turci, Gabbani, ecc.), Niccolò Agliardi, Loredana Errore (con il brano “Stringimi forte”), Verdiana (“Danza Immobile”), Sister Cristina (“L’amore vincerà”), Anna Tatangelo (“Che ora è”).
La svolta
Nel 2013 arriva la svolta: Debora riscopre il Signore e decide di occuparsi esclusivamente di Christian Music accogliendo gli inviti di parrocchie, associazioni, festival, convegni, scuole, carceri, a portare la sua testimonianza e la sua musica in tutta Italia, dando vita ad un’intensa attività di evangelizzazione e apostolato chiamata “Come un Prodigio Tour”. “Come un Prodigio” è la canzone simbolo della sua incredibile storia. Il suo video su YouTube ha superato il milione e mezzo di visualizzazioni ed ha dato il titolo anche al libro “Come un Prodigio – Storia di una conversione”, uscito per la Tau Editrice e facente parte della collana “Cronache di Risurrezione” curata da Robert Cheaib (Docente di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore). Nell’estate 2015 viene scelta per scrivere, assieme a padre Graziano Malgeri, l’inno della Marcia Francescana, “Cerco il Tuo Volto”, mentre nel 2016 presta la sua voce nella versione italiana di uno dei brani della GMG di Cracovia 2016 dal titolo “Gesù confido in Te”.
Bambino mio
Ad oggi Debora ha autoprodotto due album, “Come un Prodigio” (2014) e “Inno all’Amore” (2016), ma è in preparazione un attesissimo terzo cd anticipato dal video “Bambino Mio”. La clip vede la regia di Raul Sarao e racconta di un uomo che, dopo essere ritornato alla casa dove ha vissuto i suoi primi anni, si riscopre amato fin dal principio della sua storia. Il testo è stato ispirato dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta e mira proprio a dare la consapevolezza che ciascuno di noi è figlio di Dio e Lui come Padre ci dona tutto, ci è sempre vicino e fa cose meravigliose proprio per noi.
Tante volte parole come queste sembrano scontate e quasi non ne cogliamo più la reale forza che hanno, perciò un buon esercizio quaresimale potrebbe essere proprio quello di meditare questo testo, crescere nella consapevolezza di questo amore autentico, gratuito, totale, onnipresente e cercare di capire cosa fare per esserne riconoscenti, poiché chi riscopre di avere qualcosa per cui essere grato sperimenta in sé la gioia. È difficile immaginare quanto sarà grande la nostra gioia se considerassimo il moltissimo che riceviamo costantemente.
Il testo di “Bambino mio” di Debora Vezzani.
Bambino mio, ascoltami
Io ti amo tanto
Voglio farti conoscere la tua origine
Guarda il Cielo
Hai un Padre Celeste lassù
Che ti ama tanto
Lui vuol farti felice e guidarti
Per te ha creato un sole, un mare e una terra
E con esuberante amore è sceso nel tuo cuore
E ha formato la sua abitazione nel fondo dell’anima tua
Perché ti ama tanto
Lui dà vita al tuo palpito
Lui dà vita al tuo respiro
Lui cammina nei tuoi passi
Si muove nelle tue mani
E parla nella tua voce
Mentre cammini, mentre tu ti muovi
Lui ti bacia, ti stringe, ti abbraccia
E ti porta come in trionfo
Tu sei il suo caro figlio
E Lui ti ama tanto
Bambino mio, sai che cosa vuole da te il tuo Padre Celeste
Vuole esser riconosciuto, lui vuole il tuo amore
In tutto ciò che tu fai
Vuole essere amato tanto
Perciò tu amalo tanto
Nessuno può amarti tanto.
Tanto
Perciò tu amalo tanto
Lui dà vita al tuo palpito
Lui dà vita al tuo respiro
Lui cammina nei tuoi passi
Si muove nelle tue mani
E parla nella tua voce
Mentre cammini, mentre tu ti muovi Lui ti bacia, ti stringe, ti abbraccia
E ti porta come in trionfo
Tu sei il suo caro figlio
E Lui ti ama
Se sapessi quanti abbracci e quanti baci nascosti ti dà il tuo Padre Celeste
Se stai per cadere ti dà la mano
E quando dormi ti veglia
E quando giochi Lui è con te
Lui dà vita al tuo palpito
Lui dà vita al tuo respiro
Lui cammina nei tuoi passi
Si muove nelle tue mani
E parla nella tua voce
Mentre cammini, mentre tu ti muovi Lui ti bacia, ti stringe, ti abbraccia
E ti porta come in trionfo
Tu sei il suo caro figlio
E Lui ti ama tanto
E Lui ti ama tanto
Padre nostro che sei nei Cieli
Padre nostro che sei nel mio cuore
Io ti amo tanto.
Spirito del Signore, dono del Risorto agli apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri. Riempi di amicizie discrete la loro solitudine. Rendili innamorati della terra, e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l’olio della comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro. Liberali dalla paura di non farcela più. Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze. Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza. Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano. Fa’ risplendere di gioia i loro corpi. Rivestili di abiti nuziali. E cingili con cinture di luce. Perché, per essi e per tutti, lo sposo non tarderà. *** Preghiera per il parroco – anonimo Signore, Ti ringraziamo di averci dato un uomo, non un Angelo come Pastore delle nostre anime. Illuminalo co
FONTE: http://www.atma-o-jibon.org/italiano6/tonino_bello_maria1.htm MARIA Donna dei nostri giorni SAN PAOLO Monsignor Antonio Bello (affettuosamente chiamato don Tonino) è stato vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi dal 4 settembre 1982 fino alla morte avvenuta il 20 aprile 1993. Nato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935, ordinato prete 1'8 dicembre 1957, fu educatore in seminario, direttore dell'Ufficio pastorale diocesano di Ugento e parroco a Tricase, sempre nel Leccese. Per alcuni anni ha condiviso la sua abitazione con famiglie di sfrattati: ha preso posizione a favore dei marocchini che abitavano nella città di Ruvo e li ha ospitati in alcuni appartamenti del vescovado. Nella stessa città è sorta una comunità di accoglienza, la Casa, per tossicodipendenti, realizzata con il sacrificio di tutta la diocesi. Non a caso sotto lo stemma episcopale c'è un versetto del Salmo 34: «Gli umili ascoltino e si rallegrino». Ha pubblicato: Sotto la croce de
Ho già raccolto in un precedente post i racconti di Bruno Ferrero (salesiano, 1946) sul Natale. Ora ho trovato altri racconti raccolti nel sito della Parrocchia di Piumazzo (non solo di Bruno Ferrero) e, del nostro autore, nel sito di Qumran e in quello della Parrocchia di Santa Maria del Pozzo (Ardore Marina, Reggio Calabria), di cui riporto le prime storie: LA VISITA Un giorno, in una parrocchia, arrivò un messaggio direttamente dal Paradiso. «Questa sera verrò a farvi visita. Gesù». Il parroco si affrettò ad annunciarlo a tutti e la gente arrivò in massa per vederlo. Tutti si aspettavano da Gesù una bella predica, ma egli si limitò a sorridere al momento delle presentazioni e disse: «Buonasera». Erano tutti disposti a ospitarlo per la notte, soprattutto il parroco, ma egli rifiutò gentilmente l’invito e disse che avrebbe trascorso la notte in chiesa. Cosa che tutti approvarono. Egli se ne andò senza far rumore l’indomani mattina presto, prima che venissero aperte le port
La Bibbia sul podio - Il libro più copiato dagli amanuensi. - Il primo libro (stampato da Gutenberg). - Il libro più letto e tradotto del mondo (la Bibbia è stata tradotta in 2.355 lingue e leggendola ad alta voce ci vogliono circa 70 ore per completarla; leggendo 4 capitoli al giorno, in un anno si può realizzare l'impresa!) - Il libro che ha ispirato il numero maggiore di artisti a realizzare grandi opere d'arte (cfr. pagina dedicata all'arte) ALTRO MATERIALE: schema sulla Bibbia - apri e scarica in formato pdf Storia della salvezza Guida essenziale alla lettura e comprensione della Bibbia Primo Gironi - biblista Il nome " Bibbia " - con cui siamo abituati a chiamare la raccolta dell'Antico e del Nuovo Testamento - è l'adattamento del plurale greco biblia , che significa " i libri ". Infatti, la Bibbia si presenta al lettore come una grande biblioteca, i cui 73 volumi (46 conten
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