Omelia per la I domenica di Quaresima (10 marzo 2019)
Premessa:
Gesù, dopo essere stato battezzato, è pieno di Spirito e questo lo guida nel
deserto dove per 40 giorni digiuna ed è tentato dal diavolo. La premessa alle
tre tentazioni descritte successivamente non è accessoria: ci ricorda che noi,
battezzati, siamo ugualmente spinti dallo Spirito a vivere questo tempo di
Quaresima (di 40 giorni) nel deserto e combattere, con l’esempio e l’aiuto del
Signore, gli attacchi del maligno.
Cosa significa per noi vivere nel
deserto? Significa trovare spazi e tempi di intimità con Dio, vivere in maniera
più essenziale, fortificarci con forme di digiuno, con la preghiera e con la
carità (i tre pilastri o strumenti tipici di questo tempo) per affrontare e
vincere le nostre tentazioni.
Vediamo
prima quali tentazioni ha subito Gesù.
Premessa: “Se tu sei il Figlio di
Dio…”: mette in dubbio la sua figliolanza, il suo rapporto con Dio, cerca di
manovrarlo e manipolarlo per farlo dubitare sul “modello” di Messia che è
chiamato ad incarnare.
1.
“Trasforma le pietre in pane”: RAPPORTO
CON LE COSE
Tutto
deve soddisfare i nostri appetiti, le nostre esigenze. Ma non tutto è fatto per
essere mangiato (da noi), non tutto è a nostra disposizione. E c’è un pane
migliore che soddisfa la nostra fame di vita ed è la Parola di Dio.
2.
Avere il POTERE sui regni della terra
adorando il diavolo: RAPPORTO CON GLI ALTRI
Il
potere come autoaffermazione e non come servizio per gli altri è opera del
divisore, di colui che ci ostacola e richiede di adorare lui e non Dio.
3.
“Gettati” e mostra a tutti la salvezza
che ti viene da Dio: RAPPORTO CON DIO
“Si
allontanò… fino al momento fissato”. Sulla croce diranno: “Salva te stesso.
Scendi dalla croce e ti crederemo”. Ma Gesù non è venuto per salvare se stesso,
ma per salvare noi. Non è venuto per avere successo, considerazione. Non
dispone di Dio, ma si pone a sua disposizione.
Nota: anche il diavolo cita la
Scrittura. C’è il rischio di estrapolare delle frasi per giustificare le
proprie scelte. Ma la Scrittura non si deve manovrare, ma lasciarci guidare da
essa.
E
noi? Come ci tenta il demonio? Innanzitutto cercando di non
mostrarsi, per farci credere che non esista e poter così agire in noi
indisturbato.
OBIETTIVI: Cercherà di fare in modo di
non farci pensare, pregare, rimanere a livello superficiale della nostra vita.
STRUMENTI: Cercherà di distrarci,
riempendoci di cibo e di rumori (“pancia piena e testa vuota”), facendoci
vivere nell’ansia, spingendoci a cercare sempre nuove forme di divertimento ed
evitandoci la noia (quando ci annoiamo rischiamo di metterci a riflettere),
riempiendoci di impegni, evitando momenti in cui riflettere su noi stessi e sul
mondo, facendoci sentire il centro dell’universo, rendendoci piccoli tiranni
viziati che vogliono tutto e subito, facendoci credere di avere cose ben più
importanti da fare che pregare o aiutare gli altri, di non avere tempo per
queste cose, di poter rimandare a quando saremo più liberi (spingendoci sempre
a rimandare al futuro, mai al presente), illudendoci di essere io il dio di me
stesso, devoti (come si è espresso recentemente papa Francesco) del Santo
Specchio su cui continuare a rimirarci; che le scelte vanno fatte in base alle
nostre voglie, che solo io posso decidere cosa è bene e cosa è male, nessuno
può suggerirmi cosa fare. Allo stesso tempo ci convincerà di aver bisogno
dell’approvazione, dell’applauso degli altri: l’immagine è tutto. La salute è
tutto. Il potere sugli altri è tutto. Il successo è tutto. Il resto non conta.
Quali siano invece gli obiettivi di noi
per noi e gli strumenti che Dio ci offre per realizzarli li conosciamo bene.
Manca una maggiore pratica e l’invocazione per avere maggiore forza e
determinazione nel viverli.
Ci hai strappato, Signore, dalla schiavitù
antica
per farci vivere nella libertà.
Tuttavia a volte siamo inquieti
perché incapaci di scegliere fra il bene e il male,
fra il peccato e la grazia, fra la tua parola e quella del maligno.
per farci vivere nella libertà.
Tuttavia a volte siamo inquieti
perché incapaci di scegliere fra il bene e il male,
fra il peccato e la grazia, fra la tua parola e quella del maligno.
Se cadiamo per una scelta sbagliata,
rialzaci e continua a guardarci con amore.
Le tentazioni sono ostacoli grandi e spesso cadiamo nelle trappole del nemico. Donaci allora la forza del tuo Spirito,
rialzaci e continua a guardarci con amore.
Le tentazioni sono ostacoli grandi e spesso cadiamo nelle trappole del nemico. Donaci allora la forza del tuo Spirito,
facci comprendere che non siamo il centro
dell’universo,
che i nostri bisogni non sono un motivo per fare del
male agli altri
o disinteressarci dei loro bisogni;
che c’è un pane migliore capace di sfamare i nostri
appetiti.
Fa, Gesù, che con la tua amicizia e il tuo amore
proseguiamo il cammino della vita con sicurezza e
con fiducia. Amen