La "buona TV": Recalcati sul "Lessico famigliare"
Massimo Recalcati è una psico-star italiana capace di scrivere e anche di parlare convincendo e appassionando. Dall'inizio di maggio presenta una trasmissione su Rai3 dal titolo "Lessico famigliare": un programma di quattro puntate dedicate al racconto della famiglia contemporanea, attraverso l’analisi della madre, del padre, del figlio e della scuola;
Qual è il ruolo di una madre? Cosa vuol dire essere genitori? Di cosa ha bisogno un bambino? Cos'è l'amore per un figlio?
E' possibile vedere le prime tre puntate su Raiplay:
Programma 1: Lessico Famigliare: La madre - 07/05/2018 https://www.raiplay.it/video/2018/04/... "La potenza della cura materna sta nel rendere ogni figlio unico cioè insostituibile". Quante tipologie di madre esistono? Tante. Una ad esempio è Maria, la madre di Gesù. Poi ci sono le due madri descritte nella celebre parabola di Re Salomone, letta dalla voce di Anna Bonaiuto. Poi la madre coccodrillo, descritta dallo psicoanalista Jacques Lacan, la madre che divora il figlio e lo tiene stretto tra i denti. E quella che percepisce la maternità come un handicap, un ostacolo alla realizzazione di sé o una minaccia alla propria femminilità. È il caso del personaggio interpretato da Ingrid Bergman in "Sinfonia d'autunno", capolavoro cinematografico di Ingmar Bergman. Madre di due figli è l'attrice e scrittrice Carla Signoris, che racconta la sua storia in un'intervista. Programma 2: Lessico Famigliare: Il padre - 14/05/2018 https://www.raiplay.it/video/2018/05/... Programma 3: Lessico Famigliare: Il figlio - 21/05/2018 https://www.raiplay.it/video/2018/05/...
Avvenire ha pubblicato una recensione della trasmissione non priva di critiche:
La madre, il padre, il figlio, la scuola: ovvero gli archetipi su cui si fonda la nostra società. In Lessico famigliare, il nuovo programma di Rai 3 in onda il lunedì in seconda serata, lo psicoanalista e scrittore Massimo Recalcati racconta questi ruoli esponendo tesi tipiche della psicoanalisi. La fa come fosse una lezione, con il solo supporto di brevi filmati, la lettura di un testo, un'intervista e qualche domanda dal pubblico. La prima puntata è stata dedicata a “La madre”, partendo da un cortometraggio Rai del 1969 che ricostruisce un fatto di cronaca: una mamma che riprende per le braccia il figlio caduto dal balcone. «Il primo volto della madre sono le mani», dice Recalcati. Lo diceva anche Freud. E fin qui ci possiamo stare. La prima perplessità arriva al secondo concetto: «Essere genitori non è un fatto di sangue, non è un fatto biologico, tutti i genitori sono adottivi, per fare una madre ci vuole la capacità di rispondere a un grido». Molto discutibile. A seguire un'altra considerazione circa il concetto di «Chiesa madre» attribuito a papa Francesco. Senza nulla togliere all'attuale pontefice, il concetto è un po' più antico. Arrivano altre immagini ed entra nella riflessione quella che Recalcati definisce (in questo caso giustamente) «figura straordinaria di madre», ovvero Maria. Discutibile è il resto del ragionamento: «Maria porta nel suo corpo la potenza della vita. Se per un verso Maria è questo, la vita che porta dentro di sé non è sua. Porta in sé il figlio di Dio, il figlio di un altro. Ma non è per tutte così? Crescere il proprio figlio che non è proprio». Ribadisce così il concetto dell'“adottivo”. Già da questo, ma gli esempi sarebbero tanti, si capisce come il programma vada preso con le molle dal punto di vista dei contenuti, anche perché nel corso della serata Recalcati non manca di ribadire che «padre e madre sono dati culturali» e che pertanto dobbiamo «far prevalere la cultura sulla natura». Per fortuna il conduttore salva la distinzione tra padre e madre, ma solo per la premessa fatta. In quanto alla messa in scena bisogna riconoscere a Recalcati ottime doti oratorie per un format antitelevisivo e per questo coraggioso. Bene i filmati, che almeno spezzano quello che di fatto è un lungo monologo. Meno bene le domande dal pubblico: arrivano solo alla fine e sanno di imparato a memoria.Più positiva invece la presentazione della trasmissione su Il Sussidiario:
Massimo Recalcati, con il suo programma "Lessico famigliare" per quattro puntate andrà in onda su Rai 3, propone un modo diverso, attraverso riferimenti non solo legati alla psicologia, ma anche al cinema e alla letteratura, di discutere della famiglia in televisione. Recalcati è uno tra i più noti e autorevoli psicoanalisti italiani, conosciuto non solo in ambito accademico, ma grazie ai suoi libri e ai suoi interventi su alcune delle principali testate giornalistiche italiane, è apprezzato e stimato da una grande fetta dell'opinione pubblica. Per la sua capacità comunicativa, in un periodo in cui la parola crisi è legata soprattutto alle relazioni familiari, l'impegno dello psicoanalista è richiesto almeno per capire le nuove dinamiche. Ma fondamentale è cogliere le basi, perciò la terza rete nazionale, attenta alle direzioni che prende la società, con il professore nato a Milano in quattro puntate parlerà della prima, vera comunità. Quella domestica.
MASSIMO RECALCATI, PSICOANALISI E ARTI PER PARLARE DI FAMIGLIALa famiglia è la prima comunità, definita "domestica". Nelle quattro puntate Massimo Recalcati, supportato da accenni letterari e pezzi tratti da film o fiction delinea le figure che costituiscono una famiglia in chiave educativa. Descrive le caratteristiche e i tipi di relazioni familiari che esistono. Il professore, esperto di Lacan e capace di avvicinare la psicoanalisi al cristianesimo, snocciolerà i tipi di "madre", "padre", "figlio". In ultimo la scuola: dopo la famiglia, infatti, questo è l'altro cardine della società. Nella prima puntata, andata in onda, lo scorso lunedì, ha delineato un quadro del ruolo della madre, partendo in particolar modo da Maria, madre di Gesù per giungere alla mamma "coccodrillo" pensata da Lacan. Il suo approccio alla psicoanalisi è sempre aperto a tutti i rami.
LEGGERE I MUTAMENTI DELLA SOCIETÀ
Massimo Recalcati, con la descrizione delle figure familiari, fa capire i dettagli delle relazioni, che nella società odierna sono in continuo cambiamento. Con il supporto psicoanalitico legato alle arti in "Lessico famigliare" si può tracciare un quadro più chiaro per capire da dove ripartire. La professionalità di Recalcati è particolare perchè avvicina la psicoanalisi alle arti e al rapporto con la politica e la società, addirittura facendo comprendere l'influenza anche dell'alimentazione sulla psiche. Ha un occhio sempre attento a quello che accade nella società odierna: ora è docente di Psicopatologia del comportamento alimentare a Pavia, cogliendo il valore del cibo nell'epoca dei consumi di massa La sua apertura al dialogo e al confronto risultano efficaci per la comprensione delle problematiche attuali. Grazie alla sua intuizione fa parte della direzione scientifica di Kum! Festival – Curare, Educare, Governare di Ancona ed è direttore scientifico del Festival della Psicologia di Torino. Come scritto in una motivazione per i suoi tanti riconoscimenti: "Recalcati racconta e analizza la società e le sue mutazioni, la complessa contemporaneità in cui siamo immersi con acume, profondità, intelligenza. Possiede il talento non comune di tradurre complessi meccanismi comportamentali, in concetti chiari e semplici, che si traducono in eccezionali spunti di riflessione".