Per la celebrazione in famiglia della IV domenica di Pasqua
La IV domenica di Pasqua è quella del buon Pastore che è la porta dell'ovile. E' anche la domenica dedicata alla preghiera per le vocazioni.
Messaggio di Papa Francesco per la 57^ Giornata mondiale delle vocazioni
Nella Giornata mondiale delle vocazioni, l’Ufficio Liturgico Nazionale invita a pregare in famiglia per la vocazione dei figli. Lo fa proponendo uno schema per vivere a casa la IV Domenica di Pasqua e ricordare che “quando Lui è con noi, nulla ci potrà mancare, ci sentiremo protetti, perché il Signore è una guida sicura che ci conduce senza dominare, ci protegge senza opprimerci, ci dà sicurezza senza toglierci la libertà”. Gesù, infatti, “si presenta nella nostra vita come il pastore vero, in contrasto con chi si avvicina a noi per interesse. A differenza di chi è estraneo al nostro bene, ‘entra dalla porta’, non è né precipitoso né invadente, prima di entrare bussa là dove si può rispondere nella libertà”.Il momento di preghiera può essere guidato dal papà o dalla mamma. Si consiglia di creare un piccolo luogo per la preghiera e di posizionarvi una candela o una lampada accesa, un crocifisso o un’icona e la Bibbia aperta.
La Diocesi di Tivoli offre una scheda indirizzata particolarmente alle famiglie con bambini del catechismo.
La San Paolo offre il FOGLIETTO LITURGICO per seguire la Messa.
Bella è la proposta della Diocesi di Bergamo che propone anche una benedizione della tavola
C'è poi la proposta "seriosa" della diocesi di Sulmona-Valva, della diocesi di Cremona e quella della Diocesi di Milano (rito romano).
La Diocesi di Treviso propone la versione che viene subito dopo proposta, ma anche altre versioni dedicate alla
- preghiera personale
- agli adolescenti
- una smart per le famiglie con bambini
Domenica 3 maggio 2020
Preghiera in famiglia
per la Quarta Domenica di Pasqua
per la Quarta Domenica di Pasqua
Questa preghiera è in
sostituzione della Messa domenicale, che comunque si può seguire in
televisione.
Aiutati dai bambini, in un
luogo adatto della casa si possono preparare un crocifisso oppure un’icona del
Signore e una Bibbia aperta con accanto una candela accesa.
Uno dei genitori o familiari
fa da guida (G.) e altri da lettori (Lett.).
Inizio
Si inizia con il segno della
Croce.
G.
Nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
G.
Gli
Atti degli Apostoli raccontano che durante il giorno di Pentecoste
furono battezzate tremila persone. In quella moltitudine possiamo comprendere
anche noi stessi che, battezzati, desideriamo seguire Gesù, il «pastore delle
pecore».
Spesso, però,
ci crediamo autosufficienti e in grado di andare avanti anche senza di lui.
Domandiamo la sua misericordia perché converta il nostro cuore e ci renda
capaci di ascoltare e seguire la sua voce che chiama per nome ciascuno di noi.
Breve silenzio.
Lett.
Signore,
nostro pastore, abbi pietà di noi.
Signore,
pietà.
Lett.
Cristo,
che ci conosci per nome, abbi pietà di noi.
Cristo, pietà.
Lett.
Signore,
che ci custodisci nel recinto del tuo gregge, abbi pietà di noi.
Signore,
pietà.
G.
Dio
onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccarti e ci conduca
alla vita eterna.
Amen.
Salmo 22
Si può pregare a due cori, oppure un lettore legge le strofe e
tutti ripetono il ritornello.
Rit. Il
Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è
il mio pastore:
non manco di
nulla.
Su pascoli
erbosi mi fa riposare,
ad acque
tranquille mi conduce.
Rinfranca
l’anima mia.
Mi guida per
il giusto cammino
a motivo del
suo nome.
Anche se vado
per una valle oscura,
non temo alcun
male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone
e il tuo vincastro
mi danno
sicurezza.
Davanti a me
tu prepari una mensa
sotto gli
occhi dei miei nemici.
Ungi di olio
il mio capo;
il mio calice
trabocca.
Sì, bontà e
fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni
della mia vita,
abiterò ancora
nella casa del Signore
per lunghi
giorni.
Rit. Il
Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Vangelo (Gv 10,1-10)
Leggiamo
il racconto evangelico con calma e attenzione.
Lett.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle
pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi
invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano
gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna
per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore,
cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un
estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non
conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse
loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù
disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle
pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le
pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me,
sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non
viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano
la vita e l’abbiano in abbondanza».
Breve silenzio per rileggere
il Vangelo.
Dopo un po’, si può vivere un
piccolo gesto.
Ogni componente della
famiglia può scrivere un biglietto/post-it con un messaggio (libero) o un
disegno indirizzato a uno o più membri della famiglia.
Tutti i biglietti saranno
appesi nel lato interno della porta principale d’ingresso della casa cosicché,
uscendo e rientrando, ogni famigliare possa leggere ciò che gli altri hanno da
dirgli.
G.
In
risposta alla voce del nostro Pastore, che ben conosciamo, diciamo le parole
che la fede ci insegna:
G.
Credo,
Signore. Amen.
Credo,
Signore. Amen.
Lett.
Io
credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra.
Credo,
Signore. Amen.
Lett.
E
in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di
Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu
crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli ìnferi; il terzo giorno risuscitò
da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là
verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo,
Signore. Amen.
Lett.
Credo
nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la
remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Credo,
Signore. Amen.
G.
Il
Signore è premuroso e attento ai nostri bisogni. Ci rivolgiamo a lui con la
certezza di essere cercati e ascoltati.
Diciamo: Buon
Pastore, ascoltaci.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Lett.
Aiuta
la Chiesa ad affezionarsi alla tua voce per seguirla e testimoniarla a tutti.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Lett.
Guida
chi detiene il potere a maturare scelte sagge e attente ad ogni bisogno.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Lett.
Dona
conforto alle persone che si sentono abbandonate, escluse, emarginate.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Lett.
Dona
speranza a chi ha perso il lavoro o non riesce a mantenersi in questa
emergenza.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Lett.
Aiuta
i giovani a lasciarsi condurre secondo la vocazione che offri a ciascuno.
Buon Pastore,
ascoltaci.
Si possono aggiungere altre
intenzioni di preghiera.
G.
Signore
tu sei il nostro pastore vero e nel tuo recinto impariamo ad essere familiari
con te, per questo possiamo dirti:
Padre nostro,
che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
G.
O
Dio, nostro Padre, che nel tuo Figlio ci hai riaperto la porta della salvezza,
infondi in noi la sapienza dello Spirito, perché fra le insidie del mondo
sappiamo riconoscere la voce di Cristo, buon pastore, che ci dona l’abbondanza
della vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Conclusione
Si conclude con la
Benedizione della famiglia.
Benedizione della
famiglia
G.
Ti
benediciamo, Signore,
perché hai
voluto che il tuo Figlio fatto uomo
appartenesse a
una famiglia umana
e, crescendo
nell’ambiente familiare,
ne
condividesse le gioie e i dolori.
Guarda questa
tua famiglia
sulla quale
invochiamo il tuo aiuto:
proteggila e
custodiscila sempre
perché,
sostenuta dalla tua grazia,
viva nella
prosperità e nella concordia
e, come
piccola Chiesa domestica,
testimoni nel
mondo la tua gloria.
Per Cristo
nostro Signore.
Amen.
Ci si fa il segno della
Croce.
G.
Il
Signore risorto ci benedica, ci protegga, e ci custodisca nel suo amore.
Amen.
I genitori o i familiari
possono tracciare un segno di croce sulla fronte dei bambini.
Preghiera a Maria
Maria, Madre della Chiesa,
a te ci affidiamo in questo tempo di prova:
prendici per mano e insegnaci
ad accogliere il dono dello Spirito,
a fare quanto Gesù ci dice,
ad accogliere con fiducia la Parola del Padre.
Donaci un’autentica conversione
del cuore e della vita.
Accompagna e guida chi governa
e quanti si impegnano per la salute di tutti,
aiutaci a fermare la diffusione del contagio;
assisti chi soffre, consola chi piange,
insegnaci a rallentare
i ritmi della vita con pazienza,
a trovare nuovi modi di essere vicini,
a non cedere allo sconforto,
a prenderci cura gli uni degli altri
e accompagnaci, nel cammino della vita,
con fede sempre nuova nel nostro Dio,
amante della vita.
(Mons.
Michele Tomasi, vescovo di Treviso)
Impegno di carità da vivere per la
settimana: Custodire
In questo tempo di Pasqua siamo aiutati a passare dalla
preghiera alla vita con alcuni piccoli impegni che settimanalmente la Caritas
diocesana suggerisce.
Gesù è il Buon Pastore, rassicurante per le sue pecore.
In questo tempo molte persone, soprattutto anziani e ammalati,
patiscono il dramma della solitudine. Facciamoci coraggio e offriamo la nostra
prossimità con una telefonata fatta di parole buone e di tempo gratuito.
Carità è custodire chi è più fragile e vulnerabile.