Mentana su nazismo e Chiesa Cattolica; Veronesi che elogia i cattolici
Il primo è relativo alle polemiche sulla liberazione di Silvia Romano e alle affermazioni di un consigliere regionale leghista che ha scritto "avete sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?"
E' intervenuto a gamba tesa Enrico Mentana "ricordando" ai leghisti che "il campo di Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia, e che lo stesso Hitler era cattolico battezzato e cresimato".
Gli risponde Aleteia con un articolo dal titolo: "Caro Mentana, la vicenda tra Nazismo e Chiesa cattolica è un po’ più complessa…" che riprende a sua volta la risposta sdegnata dell'ambasciata polacca (“Ė necessario però, sempre e soprattutto, sottolineare che durante quel conflitto globale la Polonia ERA OCCUPATA DAI NAZISTI, quindi ogni affermazione che può suggerire o far presupporre che Auschwitz era stato costruito in Polonia, perché essa era cattolicissima, mettendo quindi in relazioni questi due elementi, è PROFONDAMENTE SBAGLIATO, INGIUSTO e INGIUSTIFICATO”) e mostra come nel nazismo il cattolicesimo fosse solo di facciata e spesso contrastato.
***
Il secondo intervento è dello scrittore Sandro Veronesi sul Corriere della Sera dell'8 maggio ("Coronavirus, in panne i laici, cattolici avanti"). Ne riporto un brano, ma vale la pena leggerlo per intero:
Per quanto mi riguarda la Fase 1, cioè il confinamento, ha finito di mettere a fuoco un fenomeno sul quale avevo cominciato a riflettere già in precedenza, e cioè: in Italia il mondo laico boccheggia, mentre quello cattolico è pieno di vita. (…) Il mondo laico che produce polverosi funzionari tutti impegnati a snocciolare numeri senza senso mentre ogni prete che fa sentire la propria voce sembra depositario dei valori necessari per superare la prova. (…) Solo da loro è venuta l’ispirazione, la compassione e la forza necessarie per affrontare lo sprofondo in cui il fallimento della scienza, per secoli baluardo della cultura laica, ci aveva condannato.
Un elogio, il suo, che mi ha piacevolmente sorpreso, ma che è stato criticato dal giornalista e politico cattolico Franco Monaco per due motivi: non è possibile separare nettamente il mondo laico e il mondo cattolico (sono tra loro intrecciati e disomogenei al loro interno), così come non è possibile far corrispondere al mondo cattolico l'ambito della solidarietà, mentre a quello laico l'ambito dell'economia, della cultura e della politica, ambito abitato anche dai cattolici.