Per la celebrazione in famiglia della V domenica di Pasqua
Nella pagina del Vangelo della V domenica di Pasqua, Gesù annuncia il suo ‘distacco’ dai discepoli. In un tempo in cui “anche noi viviamo nel tempo della ‘distanza fisica’ da molti parenti e amici, distanza che genera turbamenti e paure” tanto che “ci sembra, a volte, che anche Gesù sia ‘lontano’”, l’Ufficio Liturgico Nazionale ha preparato uno schema per aiutare le famiglie a ricordare che “la fede non ci garantisce una vita senza problemi e fatiche, ma ci offre la grazia di attraversarli senza soccombere”.
Il momento di preghiera può essere guidato dal papà o dalla mamma. Si consiglia di creare un piccolo luogo per la preghiera e di posizionarvi una candela o una lampada accesa, un crocifisso o un’icona e la Bibbia aperta.
Domenica 10 maggio 2020
per la Quinta Domenica di Pasqua
Aiutati dai bambini, in un luogo adatto della casa si possono preparare un crocifisso oppure un’icona del Signore e una Bibbia aperta con accanto una candela accesa.
Uno
dei genitori o familiari fa da guida (G.)
e altri da lettori (Lett.).
Inizio
Si
inizia con il segno della Croce.
Amen.
G. L’apostolo
Filippo ha capito qual è la cosa che sta più a cuore a Gesù: che possiamo
conoscere il Padre suo.
Gesù è la via: solo entrando in amicizia
con Lui possiamo anche entrare in confidenza con Dio Padre e così, uniti a lui,
possiamo vivere da figli amati e capaci di amarci tra noi sempre e di nuovo.
Chiediamo perdono
dei nostri peccati e delle nostre chiusure.
Breve silenzio.
Lett. Signore, tu sei la via che riconduce al
Padre, abbi pietà di noi.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
G. Dio onnipotente abbia
misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Rit. Gesù, tu sei la nostra roccia, in te
viviamo.
Come bambini che
desiderano il latte,
ci avviciniamo a
Gesù
per gustare com’è
buono il Signore.
Rit. Gesù, tu sei la nostra roccia, in te
viviamo.
Gesù è la pietra
viva,
rifiutata dagli
uomini,
ma scelta e
preziosa davanti a Dio.
Rit. Gesù, tu sei la nostra roccia, in te
viviamo.
Uniti a Gesù,
come pietre vive
siamo costruiti
come edificio spirituale,
per offrire a
Dio, mediante Gesù Cristo,
tutti i gesti
quotidiani, fatti per amore,
come sacrifici
spirituali a Lui graditi,
espressione di un
sacerdozio santo.
Rit. Gesù, tu sei la nostra roccia, in te
viviamo.
Si legge infatti
nella Scrittura:
“Ecco, io pongo
in Sion
una pietra
d’angolo, scelta, preziosa,
e chi crede in
essa non resterà deluso”.
Rit. Gesù, tu sei la nostra roccia, in te
viviamo.
Vangelo (Gv 14,1-12)
Leggiamo
il racconto evangelico con calma e attenzione.
Si
può leggere nella forma dialogata, avendo cura che Gesù sia interpretato da un
adulto.
Lett. Dal Vangelo secondo Giovanni
Narratore:
In quei giorni
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio
e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se
no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi
avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono
io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse
Tommaso:
«Signore, non sappiamo dove vai;
come possiamo conoscere la via?».
Gli disse Gesù:
«Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene
al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il
Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse
Filippo:
«Signore, mostraci il Padre e ci
basta».
Gli rispose Gesù:
«Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire:
“Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le
parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me,
compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non
altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me,
anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste,
perché io vado al Padre».
Breve silenzio per rileggere il Vangelo.
Credo apostolico
G. Gesù dice a Filippo: «Non credi che io sono
nel Padre e il Padre è in me?». Rispondiamo con le parole che la fede ci
insegna: Credo, Signore. Amen.
Credo, Signore. Amen.
Credo, Signore. Amen.
Credo, Signore. Amen.
Credo, Signore. Amen.
Preghiere di intercessione
G. Gesù è la pietra solida, è la via verso il
Padre. Certi che egli saprà guidarci anche attraverso le fatiche di questo
tempo, affidiamo a Dio Padre le nostre preghiere e diciamo: Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Ascolta, Padre, la nostra preghiera.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia
santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in
cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
G. O Padre, che ti riveli in Cristo maestro e
redentore, fa’ che aderendo a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma
scelta e preziosa davanti a te, siamo edificati anche noi in sacerdozio regale,
popolo santo, tempio della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Si conclude con la Benedizione della
famiglia.
G. Ti benediciamo, Signore, perché hai voluto
che il tuo Figlio fatto uomo appartenesse a una famiglia umana e, crescendo
nell’ambiente familiare, ne condividesse le gioie e i dolori. Guarda questa tua
famiglia sulla quale invochiamo il tuo aiuto: proteggila e custodiscila sempre
perché, sostenuta dalla tua grazia, viva nella prosperità e nella concordia e,
come piccola Chiesa domestica, testimoni nel mondo la tua gloria. Per Cristo
nostro Signore.
Amen.
Amen.
a
te ci affidiamo in questo tempo di prova:
prendici
per mano e insegnaci
ad
accogliere il dono dello Spirito,
a
fare quanto Gesù ci dice,
ad
accogliere con fiducia la Parola del Padre.
Donaci
un’autentica conversione
del
cuore e della vita.
Accompagna
e guida chi governa
e
quanti si impegnano per la salute di tutti,
aiutaci
a fermare la diffusione del contagio;
assisti
chi soffre, consola chi piange,
insegnaci
a rallentare
i
ritmi della vita con pazienza,
a
trovare nuovi modi di essere vicini,
a
non cedere allo sconforto,
a
prenderci cura gli uni degli altri
e
accompagnaci, nel cammino della vita,
con
fede sempre nuova nel nostro Dio,
amante
della vita.
(Mons.
Michele Tomasi, vescovo di Treviso)