il Papa avrebbe dovuto denunciare di nuovo il«degrado morale e materiale» di Roma. Lo avrebbe dovuto fare al termine dell'Angelus, affacciato dalla finestra del palazzo apostolico, davanti ad una piazza semivuota per il caldo asfissiante. Il testo che doveva leggere e che era stato distribuito ai giornalisti in precedenza recitava: «In questa festa dei Patroni principali di Roma auguro ogni bene ai romani e a quanti vivono in questa città. Esorto tutti a reagire con senso civico ai segni di degrado morale e materiale che purtroppo anche a Roma si riscontrano». Papa Bergoglio, però, durante la lettura ha saltato la parola degrado e la frase è diventata la seguente: «In questa festa dei Patroni principali di Roma auguro ogni bene ai romani e a quanti vivono in questa città. Esorto tutti a reagire con senso civico dinanzi ai problemi della società». (Il Messaggero)
Ogni giorno i social sono invasi dalle solite immagini di sporcizia e di incuria della città. Ma di chi è la colpa? Solo della Raggi? Anche di Zingaretti? Forse dell'AMA? O dei romani? C'è un rimpallarsi di responsabilità, ma la verità dov'è? Leggendo alcuni articoli mi sono fatto l'idea che ci sono responsabilità da tutte le parti, ma con un prevalere di inefficienza ed immobilismo da parte della giunta Raggi. Qualcuno può aiutarmi a capire? E capire come si possa giungere a questa assuefazione da parte di noi romani che ci lamentiamo, ma supinamente accettiamo lo status quo senza troppo ribellarci? E, in parte, contribuiamo al degrado con un fetta di inciviltà? Lo scambio di accuse tra Raggi e Zingaretti dura già da anni. Così lo riassume (nel 2017!) l'agenzia giornalistica italiana (AGI):
La sera dello stesso giorno, ospite di Porta a Porta, il sindaco Raggi ha ribadito l'accusa, sostenendo: "Noi abbiamo scelto tre siti per aumentare la capacità di 120mila tonnellate". E ancora: "Abbiamo già parlato con la Regione ed inserito i tre siti nel piano rifiuti". Insomma, il sindaco ha detto che la colpa dei disservizi è della Regione Lazio - il cui governatore è Nicola Zingaretti del PD - che non ha previsto impianti sufficienti, non autorizza l'allargamento degli attuali e non ha adottato un piano regionale.
La versione della Regione
Sulla questione dei nuovi impianti, che mancherebbero per colpa della Regione che non li ha previsti, ha risposto via Twitter il presidente Zingaretti: "Rifiuti a Roma, è il Comune di Roma che dovrebbe indicare i nuovi impianti, la Regione ha compito di autorizzare. Finora nessuna proposta". Una versione condivisa anche dall'assessore ai Rifiuti della Regione, Mauro Buschini, secondo cui "la Regione ha potere pianificatorio e autorizzatorio sulla base della programmazione che le Province e i Comuni debbono fornire alla Regione. Interpellata la Città Metropolitana della quale Lei (Virginia Raggi) è sindaca, alla Regione non è mai arrivata alcuna risposta, contrariamente a quanto hanno fatto le altre province. Per un anno e mezzo il Comune di Roma ci ha spiegato che non servivano impianti".
Chi ha ragione?
Insomma, la versione della Regione è che sia stato invece il Comune di Roma a non presentare proposte per gli impianti. Chi ha ragione? Dalla Regione Lazio è stato confermato quanto dichiarato da Zingaretti e da Buschini: non sono mai arrivate proposte di nuovi impianti dal Comune di Roma, men che meno circa i tre menzionati dal sindaco Raggi. L'unica proposta ricevuta, fanno sapere, è giunta da un privato - Rida Ambiente - circa l'ampliamento della discarica di Aprilia. Ma, sottolineano alla Regione, sarebbe strano che il sindaco di Roma facesse riferimento a una richiesta avanzata da privati e non dall'ente pubblico incaricato (l'Ama), oltretutto per un impianto che si trova in provincia di Latina. Autorizzazioni anche per soli ampliamenti, confermano in Regione, dal Comune di Roma non ne sono mai arrivate. Abbiamo contattato il Comune di Roma per chiedere una smentita o una conferma dell'assenza di proposte, ma dopo vari solleciti siamo ancora in attesa di risposta.
Ma chi dovrebbe decidere?
Il decreto Ronchi - la norma che nel 1997 ha recepito tre direttive comunitarie in materia di rifiuti - stabilisce (art. 19) che l'individuazione delle zone idonee e non idonee per gli impianti spetti alla provincia. Nel caso di Roma, dal primo gennaio 2015 alla provincia è subentrata la città metropolitana di Roma Capitale, presieduta dal sindaco di Roma. Riassumendo, spetta al Comune far proposte per le zone. Alla Regione (art. 20) invece spettano, tra le altre cose, l'adozione e l'aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti, la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e l'autorizzazione alle modifiche degli impianti esistenti. Sulla questione della competenza ha dunque ragione Buschini.
Il piano regionale
E' vero, come sostiene Virginia Raggi, che la Regione non ha ancora adottato il nuovo piano rifiuti. Quello che il sindaco non dice è che la durata dell'ultimo piano, che è del 2012, si estende a tutto il 2017: l'aggiornamento per legge va fatto ogni sei anni. Dunque la Regione Lazio ha fino alla fine dell'anno per varare il nuovo piano. Come si legge in un comunicato della Regione, l'assessore Buschini il 10 gennaio scorso "ha presentato cinque bozze di delibere e una proposta di legge, invitando la commissione a dare il proprio contributo prima dell'approvazione in Giunta, in un'ottica di condivisione del percorso che portera' alla presentazione del Piano rifiuti in Consiglio regionale". Un iter è dunque già stato avviato.
clicca sui seguenti links per accedere al testo delle riflessioni: IN CAMMINO CON GESU' NEL VANGELO SECONDO GIOVANNI 1° SEGNO: LE NOZZE DI CANA 2° SEGNO: PAROLA DI VITA 3° SEGNO: LA GUARIGIONE DEL PARALITICO 4° SEGNO: LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI 5° SOGNO: GESU' CAMMINA SULLE ACQUE 6° SEGNO: IL CIECO NATO 7° SEGNO: LA RIANIMAZIONE DI LAZZARO Vedi anche: http://www.pftim.it/ppd_pftim/7/materiale/Appunti2.pdf Altra sintesi: Primo segno: l’alleanza iniziale. Gesù chiama l’anima alla sequela, comunicando una soave ebbrezza al cuore del credente. La fede ha sempre un punto di partenza. Anche per coloro che furono battezzati subito appena nati, arriva un età in cui la fede diventa un atto libero e significativo. Le nozze di Cana rappresentano simbolicamente questa prima chiamata, dove l’uomo diventa un credente. Egli prende coscienza che Dio esiste veramente, che è il «vivente» e che desidera manifestarsi alle anime. La dolcezza del vino nuovo
Spirito del Signore, dono del Risorto agli apostoli del cenacolo, gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri. Riempi di amicizie discrete la loro solitudine. Rendili innamorati della terra, e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine della gente e con l’olio della comunione fraterna. Ristora la loro stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se non sulla spalla del Maestro. Liberali dalla paura di non farcela più. Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze. Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza. Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano. Fa’ risplendere di gioia i loro corpi. Rivestili di abiti nuziali. E cingili con cinture di luce. Perché, per essi e per tutti, lo sposo non tarderà. *** Preghiera per il parroco – anonimo Signore, Ti ringraziamo di averci dato un uomo, non un Angelo come Pastore delle nostre anime. Illuminalo co
CANTI DI ADORAZIONE: STAI LI' (Gen verde) T'adoriam Ostia Divina VENGO AD ADORARTI (LUCE DEL MONDO) (sono qui a lodarti) Gesù sono qui davanti a te - Rns Voglio adorare te (RnS) Canzoni di preghiera Nuovi Orizzonti Io ti amo Gesù - Canto di Adorazione Medjugorje VOGLIO RESTAR CON TE (Come to my rescue) Emmanuele (RnS) Adoro te - RnS DAVANTI AL RE (RnS) ADORAMUS TE DOMINE (Taizè) Sono qui a lodarti - Rns - 2011 Dio ti adorerò (RnS) 13.454 visite a dicembre per il mio blog dedicato ai canti religiosi (con video e, quando possibile, testo e accordi). Erano 9.000 l'anno precedente. Segue la lista dei canti più visitati in assoluto e quelli più cliccati a dicembre. CANTI PIU' VISITATI: Resto con te (Gen verde) 26 feb 2014 14595 BENEDETTO SIGNORE (Cerco solo Te) 8 gen 2014 6632 RNS FUOCO D'AMORE ALBUM 2014
Giovedì Santo (l'Eucaristia e la lavanda dei piedi) Il Papa Benedetto XVI ha dedicato diverse udienze a parlare della settimana santa. Nel 2011 (20 aprile) si sofferma in particolare sul Giovedì santo e ricorda: “ Nel pomeriggio del Giovedì Santo inizia effettivamente il Triduo pasquale, con la memoria dell’Ultima Cena, nella quale Gesù istituì il Memoriale della sua Pasqua, dando compimento al rito pasquale ebraico . Secondo la tradizione, ogni famiglia ebrea, radunata a mensa nella festa di Pasqua, mangia l’agnello arrostito, facendo memoria della liberazione degli Israeliti dalla schiavitù d’Egitto; così nel cenacolo, consapevole della sua morte imminente, Gesù, vero Agnello pasquale, offre sé stesso per la nostra salvezza (cfr. 1 Cor 5, 7). (…) Sotto le specie del pane e del vino, Egli si rende presente in modo reale col suo corpo donato e col suo sangue versato. Durante l’Ultima Cena, gli Apostoli vengono costituiti ministri di questo Sacramento di salvezza; ad essi
Professore, scrittore e conferenziere di moda, Epicoco è un giovane sacerdote (è nato in Puglia nel 1980) di cui ho già più volte parlato . Questa volta lo segnalo per le riflessioni che ha scritto su San Giuseppe, nel giorno della Solennità del Patrono della Chiesa, a partire da questa riflessione che ha postato oggi su facebook : La figura di San Giuseppe è tra le più belle di tutto il Vangelo. E lo è per l’immensa discrezione, il prolungato silenzio, l’operosa creatività, e la straordinaria capacità di andar dietro a Dio nonostante tutto. Pochi personaggi in tutta la Bibbia hanno la statura di Giuseppe. In lui c’è un condensato di fede, speranza, amore, dedizione, fiducia. Giuseppe muore a sé stesso più volte, e lo fa spinto non da una logica sacrificale ma da una profonda logica di amore. Infatti siamo più disposti a morire per amore più che per dovere. Giuseppe non ha fatto il suo dovere, ha invece amato ciò che gli è capitato. Ha messo il cuore nella vita così come il Signo