Parole di vita (raccolta di maggio 2019)
Oggi si sentono molti genitori dire: "Non voglio influenzare l'orientamento di mio figlio; la scelta dovrà essere tutta nelle sue mani; io desidero soltanto che sia felice". Dicendo così, questi genitori non si rendono conto del problema che essi creano. L'amore, in verità, non è desiderare che l'altro sia soltanto felice. Come sant'Agostino insegna, l'amore è anzi un "volo ut sis": "voglio che tu sia". di José Tolentino Mendonça
“Come il mondo, la Scrittura non è creata una volta per tutte: lo Spirito la “crea” ancora, si può dire, ogni giorno, via via che la “apre”. Per una meravigliosa corrispondenza egli la “dilata” nella misura in cui dilata l'intelligenza di colui che l'accoglie”. Sembra che anche a ciascuno di noi Gregorio dica: “La Parola di Dio crescerà insieme a te, perchè dalla Parola di Dio ricaverai profitto nella misura in cui tu stesso progredirai in essa…”. A questa idea che la Parola “cresce” e con essa chi la legge e la Chiesa intera, il Concilio ha dedicato una particolare attenzione: “E' con la forza del Vangelo che lo Spirito Santo fa ringiovanire la Chiesa, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione con il suo Sposo”. (San Gregorio Magno)
La nostra carta identità: «Dio è nostro Padre, Gesù è nostro Fratello, la Chiesa è la nostra famiglia, noi siamo fratelli, la nostra legge è l’amore». E il nostro «cognome» è «Cristiani». (Papa Francesco)
"Religione e arte sono due linee parallele che convergono solo all'infinito e si incontrano in Dio" (G. van der Leeuw)PREGHIERE
Signore, tu sei la vita che voglio vivere,
la luce che voglio riflettere,
il cammino che conduce al Padre,
l'amore che voglio amare,
la gioia che voglio condividere,
la gioia che voglio seminare attorno a me.
Gesù, tu sei tutto per me,
senza Te non posso nulla.
Tu sei il Pane di vita che la Chiesa mi dà.
È per te, in te, con te che posso vivere.
(Madre Teresa di Calcutta)
Preghiera per L'EUROPA - Carlo Maria Martini -Padre dell'umanità, Signore della storia,
guarda questo continente europeo
al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.
Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo,
dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri
e toccate dalla voce dei Riformatori.
Guarda i popoli uniti da tanti legami
ma anche divisi, nel tempo, dall'odio e dalla guerra.
Donaci di lavorare per una Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.
Una Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere
di suscitare e promuovere un' intesa tra i popoli
che assicuri per tutti i continenti,
la giustizia e il pane, la libertà e la pace.
Amen
vieni ad aprire sull'infinito
le porte del nostro spirito e del nostro cuore.
Aprile definitivamente
e non permettere che noi tentiamo di richiuderle.
Aprile al mistero di Dio
e all'immensità dell'universo.
Apri il nostro intelletto
agli stupendi orizzonti della Divina Sapienza.
Apri il nostro modo di pensare
perché sia pronto ad accogliere
i molteplici punti di vista diversi dai nostri.
Apri la nostra simpatia
alla diversità dei temperamenti
e delle personalità che ci circondano.
Apri il nostro affetto
a tutti quelli che sono privi di amore,
a quanti chiedono conforto.
Apri la nostra carità
ai problemi del mondo,
a tutti i bisogni della umanità. (Jean Galot)
Preghiera dell’Adsumus (siamo qui davanti a te) recitata all’inizio di ogni Sessione del Concilio Vaticano IISiamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo:
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;
vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori:
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
mostraci tu il cammino da seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
hai un nome santo e glorioso.Non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza,
non ci renda parziali l’umana simpatia,
non ci influenzino cariche o persone.
Tienici stretti a te col dono della tua grazia,
perché siamo una sola cosa in te
e in nulla ci discostiamo dalla verità.
Fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme
così da far tutto in armonia con te,
nell’attesa che, per il fedele compimento del dovere,
ci siano dati in futuro i premi eterni. Amen.
Dammi, Signore, un cuore che ascolta
Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti contempli, un intelletto che t’intenda;
una ragione che sempre aderisca fortemente a te, dolcissimo;
e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.
Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti contempli, un intelletto che t’intenda;
una ragione che sempre aderisca fortemente a te, dolcissimo;
e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.
O vita per cui vivono tutte le cose, vita che mi doni la vita,
vita che sei la mia vita, vita per la quale vivo, senza la quale muoio;
vita per la quale sono risuscitato, senza la quale sono perduto;
vita per la quale godo, senza la quale sono tormentato;
vita vitale, dolce e amabile,
vita indimenticabile.
vita che sei la mia vita, vita per la quale vivo, senza la quale muoio;
vita per la quale sono risuscitato, senza la quale sono perduto;
vita per la quale godo, senza la quale sono tormentato;
vita vitale, dolce e amabile,
vita indimenticabile.
Dagli scritti della Serva di Dio
Maria Cristina Cella Mocellin:VOLER ASSOMIGLIARE SEMPRE PIÚ A GESÚ!
Dio mi dice: “Ti sento, ti comprendo, ti attendo,
devi essere tu però ad aprirti.”
Sono sicura che a me Dio chiede qualcosa di diverso
che agli altri ragazzi/e;
proprio per il mio carattere “speciale”
mi sento chiamata,
prima che ad agire come lui vuole,
a cambiare me stessa e per far questo c'è solo un modo:
lasciare indietro il mio “vecchio io” per andare verso gli altri.
Una risposta a questo mi viene dall’odierno ritiro:
devo liberarmi dai condizionamenti
che mi inducono a comportarmi
nel modo che non è quello più giusto.
Devo cioè imparare a vivere tenendo presente
il più grande maestro di vita: GESÚ.
Nell’amore e non nella discordia, portando la mia croce
con gioia e nella sofferenza accettando
la volontà di Dio e i compagni così come sono.