Sull'articolo di Ratzinger: polemiche e imbarazzi


E' ancora il Corriere, che ha tradotto e pubblicato il testo dell'articolo del Papa emerito sulla pedofilia, a riportare le polemiche e gli imbarazzi suscitati dal suo scritto e soprattutto dall'uso che ne è stato fatto dalle parti contrapposte. Intanto i media ufficiali cattolici ne hanno dato notizia, ma non in primo piano: vedi Vaticanews e Avvenire.

Così Massimo Franco nel Corriere di oggi: Il documento che ha turbato la Chiesa
Il testo scritto da Benedetto XVI per la rivista Klerusblatt e anticipato dal Corriere, ha messo in crisi l’equilibrio tra i due Papi. Con i sostenitori di Francesco e quelli di Ratzinger che usano il documento quasi come un’arma da brandire.
Era prevedibile che il documento di Benedetto XVI sugli abusi sessuali nella Chiesa potesse far discutere e dividere. Al fondo ripropone il tema dei rapporti tra Papa Francesco e il Papa emerito: rapporti mai codificati dopo le dimissioni epocali di Joseph Ratzinger nel febbraio del 2013; e risolti in questi anni con un rapporto personale affettuoso e collaborativo tra i due pontefici, unito al profilo discretissimo, quasi da eremita, scelto dal predecessore: sebbene Jorge Mario Bergoglio lo abbia sempre incoraggiato a partecipare e dare consigli.Ma il testo scritto da Benedetto XVI per la rivista bavarese Klerusblatt , anticipato giovedì dal Corriere , ha messo in crisi questo schema. In un Vaticano dove la coesistenza tra i due è stata sempre regolata con un miracolo di equilibrio e di rispetto dei rispettivi ruoli, si è inserito come una perturbazione imprevista e foriera, se non di tempesta, di malintesi più o meno interessati. Forse perché la riunione mondiale sulla pedofilia, convocata a fine febbraio da Francesco, non ha dato i risultati sperati. E dunque le osservazioni di Benedetto hanno toccato un nervo scoperto. O forse perché gli oppositori del pontefice argentino non aspettavano che una presa di posizione del Papa emerito, per strattonarlo dalla propria parte.La sensazione trasmessa dal conflitto sordo che gli «appunti» hanno mostrato è questa. Sia il «cerchio magico di Santa Marta», con i tifosi di Francesco, sia la filiera dei nostalgici irriducibili di Ratzinger, tendono a trasformare quel documento in un’arma da brandire contro l’altro; e dunque a radicalizzare una contrapposizione che in realtà non è mai esistita in questi termini. Anche quando sono affiorate divergenze di vedute, Francesco e Benedetto le hanno gestite con una discrezione e una volontà unitaria ammirevoli. Adesso, la prospettiva che questo equilibrio si spezzi appare nefasta.Basta registrare l’accanimento con il quale i siti tradizionalisti «abbracciano» la scomunica della «Rivoluzione del ‘68» da parte del Papa emerito: senza vedere che nelle sue parole c’è non un’accusa a quei movimenti, ma al modo in cui la Chiesa li ha interiorizzati. E, dalla parte opposta, colpisce la perentorietà con la quale alcuni «francescani» insultano Benedetto e lo invitano a tacere, per non disturbare il Pontefice in carica: oscillando tra questa esagerazione, e le bugie di chi esorcizza gli «appunti» sostenendo di non averli neanche letti. Ortodossia teologica di Benedetto contro presunta «eresia» di Francesco: visioni opposte e entrambi caricaturali. Ma soprattutto, artificiosamente e pericolosamente inconciliabili. Gli equilibri stabiliti sei anni fa sono cambiati. Ma gli «appunti» ratzingeriani rivelano, non provocano questa novità. E le tensioni che ne sono nate erano, evidentemente, latenti.Fa parte di questi veleni anche la messa in dubbio dell’autenticità del testo, e il sospetto che nasconda una manovra del fronte tradizionalista per destabilizzare il papato attuale. In realtà, Benedetto ha inviato le diciotto pagine e mezzo sulla pedofilia «per cortese conoscenza» al segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, prima della riunione globale delle conferenze episcopali, per farlo conoscere anche a Francesco. E con una lettera successiva a quel vertice ha fatto sapere a entrambi di volerla rendere di pubblico dominio, ricevendo un via libera.La pedofilia è soltanto il sintomo più vistoso di un indebolimento profondo, di valori, quasi identitario. Per questo Benedetto XVI lo ha additato. Dividersi su questo tema significherebbe preparare nuove fratture, invece di riflettere e trovare una strada comune, condivisa. La tentazione di scansare i problemi scaricandoli su un fronte Vaticano «nemico» sembra rispondere a un istinto suicida. Significherebbe fare vincere una logica da resa dei conti, agli antipodi di una Chiesa che fa dell’inclusione, dell’armonia e soprattutto dell’unità il suo comandamento non scritto.
Da una parte troviamo le tifoserie di Benedetto XVI: in prima linea troviamo La Nuova Bussola Quotidiana con un editoriale di don Fortunato Di Noto e con un commento di Marco Tosatti che elenca le "Comari di Santa Marta"
Dalla Falasca a Faggioli, da padre Martin a Grillo, tutte le reazioni inviperite dei cortigiani di papa Francesco alla lettera di Benedetto XVI sugli abusi sessuali. Nel mirino, l'analisi del '68 e l'opportunità di intervenire pubblicamente.
“Ma le comari d'un paesino
Non brillano certo in iniziativa
Le contromisure fino a quel punto
Si limitavano all'invettiva”…
Vi ricordate la tenerissima Bocca di Rosa di Fabrizio De André? Se non la conoscete, andate a sentirla. E ditemi se questa quartina non è adatta a commentare, scherzosamente, le reazioni inviperite di un bel numero di attivisti dell’attuale regime ecclesiastico dopo che Benedetto XVI ha reso pubblici gli appunti scritti in vista del Summit delle Conferenze episcopali sugli abusi. Ha cominciato a redigerli dopo l’annuncio del vertice, cioè a settembre 2018, e li ha terminati prima che le riunioni avessero luogo, il 21 febbraio 2019.

Pensava che avrebbero potuto essere distribuiti ai partecipanti, come uno strumento di lavoro in vista dell’evento? Non lo sappiamo; l’ipotesi resta, fino a quando non si avranno informazioni più complete, e se così fosse sarebbe interessante anche sapere perché, nel caso, non hanno trovato la loro via per il Summit, e invece sono stati pubblicati su una piccola rivista clericale tedesca, sul Corriere della Sera (certo non sospettabile di congiure antibergogliane) e sul National Catholic Register, un grande sito cattolico conservatore americano.
Benedetto XVI non ha attaccato il Pontefice regnante, lo ha persino ringraziato – quanto sinceramente non è dato sapere - alla fine del documento. Ha pubblicato i suoi appunti con il nihil obstat della Segreteria di Stato e del Pontefice stesso. Ma non con il compiacimento della vasta turba di fans della rivoluzione ecclesiastica che si affollano e spingono alla corte di papa Bergoglio.

La prima ad aprire il fuoco è stata Stefania Falasca, amica – come tutti quelli del fu Trenta Giorni – del card. Bergoglio, e ora assurta alle glorie degli editoriali di Avvenire. Lo ha fatto con due tweet sottilmente velenosi: 
“#ApostolorumSuccessores #Direttorio2004
Per l’unità pastorale il Vescovo emerito svolgerà la sua attività sempre in pieno accordo e in dipendenza dal Vescovo in modo che tutti comprendano chiaramente che solo quest’ultimo è capo e primo responsabile del governo della diocesi”.
 Ed ecco il secondo:
“#ApostolorumSuccessores #Direttorio2004
Il Vescovo emerito avrà cura di non interferire in nulla nella guida della diocesi ed eviterà ogni atteggiamento e rapporto che potrebbe dare anche solo l’impressione di costituire quasi un'autorità parallela a quella del Vescovo reggente”.
L’impressione è quella di un vorrei ma non posso. In un fumetto ci sarebbe la scritta “Snarl”. Il Papa emerito non è regolamentato; ed è tutto da dimostrare che con i suoi appunti Benedetto abbia interferito. Quanto alla prima accusa: “…che tutti comprendano chiaramente che solo quest’ultimo è capo e primo responsabile”, che possiamo dire? Un lettore ci ha scritto che gli appunti di Benedetto “Sono la prima enciclica cattolica in sei anni”…E se c’è, ed è sempre più diffusa questa sensazione, la colpa non è di Joseph Ratzinger. Che forse, anzi è stato anche troppo zitto…
Come peraltro lo vorrebbero i suoi “ammiratori”, come il liturgista estremista Andrea Grillo, un vero Montonero delle casule, dei cingoli e delle stole. Che sintetizzava così il senso degli appunti: “Perfettamente in linea con ciò che deve essere superato: un piccolo riassunto di antimodernismo viscerale. Da leggere con cura, per non cadere più in questa trappola”. E pubblicava: “Tra i commenti di ieri... Se non la pensi come Ratzinger sei eretico”. Fuochino, fuochino…
Naturalmente la mamma dei complottisti è sempre gravida, e un certo americano, che a quanto pare fa anche lo storico di mestiere (complimenti!), Bellitto, scriveva: “Sul saggio del papa emerito B16, se come sembra probabile, è stato scritto da un ghost-writer (e male), usare il suo manto per esaltare le loro posizioni, stiamo assistendo a un inganno – persino a una frode?”. Purtroppo non conosco lo stile del dr. Bellitto, ma per giudicare scritto male quel saggio bisogna essere coraggiosi. Mons. Gaenswein ha peraltro ribadito che Benedetto ha scritto quegli appunti “ganz allein”, tutto da solo. E ci vuole proprio un Bellitto, - in senso e con assonanza ligure – per pensare il contrario.
Perfida Albione! Verrebbe da esclamare leggendo invece il commento di Austen Ivereigh, già portavoce del discusso cardinale Murphy O’Connor, e biografo di papa Francesco (è lui che ha adombrato accordi pre-conclave). “Una delle ragioni per cui il saggio di B16 ha provocato tanta polarizzazione ieri è stato il modo in cui è stato distribuito: senza informare la Sala Stampa vaticana, da parte dei cortigiani di B16, ai media anti-Francesco negli Usa. L’intenzione del saggio di B16 può non essere stata scismatica; la sua pubblicazione sì”.
Accipicchia! Di cortigiani Ivereigh se ne intende, oh se se ne intende; ma definire “scismatica” la pubblicazione sul Corriere della Sera e sulla rivistina bavarese…eddai!
Chi se l’è presa proprio a male è stato James Martin, il gesuita attivista della causa LGBT nella Chiesa, appoggiato e sostenuto dalla filiera McCarrick: Cupich, Tobin, Farrell ecc. Ed è normale che sia così. Martin sta cercando in maniera più o meno subdola di far passare nella Chiesa l’idea che la sodomia non sia diversa dagli atti sessuali etero. E il forte richiamo di Ratzinger al fatto che esistono azioni che non possono mai essere buone, indipendentemente dal loro fine, e gli atti omosessuali sono una di queste, infila una bella spranga nelle ruote dell’operazione.
 “Ho il più grande rispetto per il papa emerto Benedetto XVI, specialmente come teologo. Comunque non sono d’accordo con la maggior parte della sua analisi sulla crisi degli abusi sessuali”. Non accetta l’idea che i costumi sessuali degli anni ’60 fossero da criticare, e afferma che “gli abusi accadevano nei ’40 e nei ’50, e anche prima”. Ma i social sono impietosi, e subito qualcuno gli ha risposto che “il numero degli abusi è cresciuto nei ’60, ha raggiunto il suo picco negli anni ’70, è declinato negli anni ’80 e negli anni ’90 è tornato ai liveli del 1950”. Conferma della giustezza dell’analisi di Benedetto…E toccando un nervo scoperto per Martin, - ma non solo per lui – un sacerdote  gli ha risposto: “Non è pedofilia, la maggior parte degli abusi era omosessualità attiva”. Ma sappiamo quanto questa parola sia tabù ad ogni livello – Pontefice compreso – in Vaticano, quando si parla di abusi sessuali. Tanto che un altro lettore gli scrive: “Contrariamente a ciò che papa Benedetto fa nel suo grande documento, deliberatamente lei continua a ignorare l’elefante nella stanza. Ripeta con me: L’omosessualità praticata è un peccato”.
E non potevamo, dulcis in fundo, privarvi del contributo della punta di lancia del progressismo melloniano oltre Atlantico, Massimo Faggioli, che si iscrive al partito complottista così: “Questo saggio pubblicato ieri purtroppo danneggia l'immagine di Benedetto, che nel suo scritto dimostra una visione idiosincratica e limitata della genesi della crisi degli abusi sessuali e dello stato delle conoscenze scientifiche sul problema. Il pontificato di papa Francesco, alle prese con la crisi degli abusi, risentirà in modo marginale di questa manovra - architettata mediaticamente non da Benedetto XVI, ma da chi gli sta intorno. In un certo senso, questa manovra potrebbe fornire al Vaticano di Francesco degli alibi. Di sicuro dimostra quanto la chiesa abbia bisogno di una nuova generazione di leader e di un nuovo pensiero per affrontare la crisi più grave del cattolicesimo del nostro tempo”.
Una cosa vera Faggioli la scrive: che la Chiesa ha bisogno di una nuova generazione di leader. Sarebbe interessante capire quali sono le conoscenze scientifiche che Faggioli conosce e Benedetto no; e anche chi sta intorno a Benedetto, solo come una palma nel deserto, che riceve poco, anzi meno. Parlare di “manovra” qualifica il livello ideologico e professionale dello scrivente. Ma si sa: tutti i regimi, e soprattutto quelli monocratici, hanno bisogno di Tigri di Carta, e di tanti piccoli goebbels.
***
Più equilibrato è il resoconto de Il Sussidiario:
Stupisce sempre come le parole di Papa Benedetto siano utilizzate per alimentare una sterile contrapposizione con Papa Francesco. All’origine di questo processo non c’è una reale passione per la Verità, e quindi per la propria vita, bensì il desiderio che prevalga una verità che già so e che mi è comodo riaffermare per le conseguenze che essa produce nella Chiesa, nella comunità, nella società stessa. Viviamo in un tempo profondamente autoreferenziale per la Chiesa cattolica: essa si ritrova e converge per parlare di sé, per analizzarsi, per ristrutturarsi, mentre invece quello che questi due grandi uomini sottolineano è la forza della Presenza di Dio, l’unica cosa davvero degna del nostro sguardo...
Vedi infine un altro articolo del Corriere (di ieri): 

Il timore che gli «appunti» di Benedetto XVI siano usati dal fronte conservatore per attaccare papa Francesco

di Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO Ieri pomeriggio Francesco si è chinato a baciare i piedi dei leader del Sud Sudan che si combattono da cinque anni, al termine del «ritiro spirituale» convocato in Vaticano per arrivare a un accordo di pace, «imploro che il fuoco della guerra si spenga una volta per sempre». Ma nella Chiesa, arrivati al settimo anno di pontificato di Bergoglio, la situazione non è molto più tranquilla, come dimostra la vicenda degli «appunti» di Benedetto XVI sulla pedofilia nel clero e le reazioni che ne sono seguite.
Il testo, pubblicato in Italia dal Corriere della Sera, è uscito in contemporanea in varie lingue e Paesi del mondo, scatenando gli umori delle tifoserie, spesso opposte, dei «due Papi»: chi esulta per il «ritorno» di Ratzinger e chi non nasconde il proprio fastidio per l’uscita pubblica dell’emerito. In Vaticano non erano a conoscenza né si aspettavano il «lancio» planetario dell’intervento, destinato ad essere pubblicato sul mensile tedesco Klerusblatt «a seguito di contatti con il Segretario di Stato e con lo stesso Santo Padre», come ha scritto Benedetto XVI. Alla sorpresa si è aggiunto un certo imbarazzo per le possibili reazioni. Così si è scelto il basso profilo: l’Osservatore Romanopubblica un articolo che ne riassume i punti salienti — lo stesso che è uscito sul sito di Vatican News — in fondo alla penultima pagina, senza richiami in prima e sotto l’articolo di apertura dedicato a un convegno organizzato da Civiltà Cattolica.
Il timore è che il testo di Benedetto XVI venga usato dalla reazione conservatrice a Francesco per opporre il «magistero» dell’emerito a quello del Papa. Che si voglia creare «confusione» tra i fedeli — il Papa è uno solo — nel tentativo di mettere in difficoltà Bergoglio. Le tappe di questa guerra di logoramento sono note, dai «Dubia» firmati nel 2016 da quattro cardinali contro le aperture del Sinodo sulla famiglia, alla lettera nella quale l’ex nunzio negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, accusava Francesco per la gestione degli scandali pedofilia fino a chiederne le dimissioni.
Le divisioni
Le tifoserie dei due Pontefici si sono divise, chi ha esultato e chi
ha espresso fastidio
Gli «appunti» rappresentano una sorta di sintesi di ciò che Joseph Ratzinger ha ripetuto nel corso degli anni, dal «Rapporto sulla fede» scritto con Vittorio Messori nel 1985 alla «Lettera ai cattolici d‘Irlanda» del 2010. Che la temperie degli anni Sessanta e il ’68 abbia rappresentato uno spartiacque, per Ratzinger, era evidente fin dalla pubblicazione di uno dei suoi libri più celebri, l’Introduzione al cristianesimo (Einführung in das Christentum) del 1967, nel quale riportava la variante d’un apologo di Søren Kierkegaard in Enten Eller I come metafora del credente nel mondo che non crede: il circo che s’incendia, il clown mandato a chiamare aiuto al villaggio vicino, la gente che «ride fino alle lacrime» alle sue grida, villaggio e circo distrutti dal fuoco.
D’altra parte è evidente la diversità di approccio. Francesco, alla radice degli abusi, ha denunciato anzitutto il «clericalismo» e «l’abuso di potere». Ratzinger punta il dito contro il «collasso» della «teologia morale cattolica» seguito alla «Rivoluzione» sessantottina, i «club omosessuali», l’«assenza di Dio» nella società occidentale. Parole rilanciate da coloro che accusano Francesco di «ambiguità» e «relativismo» dottrinale. Sul fronte opposto, si fa notare come lo scandalo pedofilia risalga a decenni prima del Sessantotto (negli Usa, ad esempio, il rapporto sulla Pennsylvania parte dagli anni Quaranta) e tra i peggiori criminali ci siano stati campioni (a parole) della Dottrina come gli ultraconservatori Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, o Fernando Karadima.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia6 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Sussidi online per la Quaresima 2018

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sull'amore (marzo 2019)

Principali VEGGENTI italiani viventi

Don Tonino Bello, vescovo. Citazioni, preghiere e scritti vari