Libri segnalati: l'ultimo di Botta, il libro sulla purezza e quello sull'opzione Benedetto...
Interessanti novità editoriali
Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti, ha da poco dato alle stampe il suo ultimo libro “Il grido inascoltato. SOS giovani”
Il sacerdote, noto per i “Cinque passi al mistero”, offre una riflessione a partire dal Nuovo Testamento per ricondurre la figura di Cristo all’originalità evangelica.
Un altro libro su Gesù Cristo sugli scaffali. E se guardiamo all’autore c’è la garanzia che si tratti di qualcosa di nuovo. Perché la firma è quella di padre Maurizio Botta, sacerdote e prefetto dell’Oratorio di San Filippo Neri e vicario parrocchiale a Santa Maria in Vallicella a Roma oltre che collaboratore dell’Ufficio catechistico diocesano. Un religioso molto conosciuto nella capitale e non solo, da una parte per via dei suoi cicli di incontri dal titolo “Cinque passi al mistero”, il medesimo del suo seguitissimo blog, dall’altra per due fortunati testi precedenti che ha presentato un po’ in tutta Italia, “Le domande grandi dei bambini“ (Itaca 2016) e “Cento minuti sul Vangelo” (Berica 2017).
Originale, a partire dal titolo “Lui! Il ritorno del re?”, un’espressione che viene spiegata da una prefazione abbastanza insolita che inizia con un colloquiale «Cari amici …». Il libro non è stato scritto a tavolino, per motivi commerciali – ci racconta l’autore – bensì nasce «dalla preghiera di un sacerdote che ha cercato nel rapporto con Dio le parole per annunciare il Vangelo durante la Santa Messa predicando a una comunità vera fatta di bambini, di genitori, di anziani, di adolescenti e di giovani come voi». Il Vangelo per padre Botta è «solo un contenitore»: a lui interessa il contenuto, che non è un insegnamento, non sono dei valori, ma una persona vivente, anzi, così «vivente» che «nulla esiste né può sussistere senza di Lui, Gesù Cristo appunto. E il suo unico desiderio è quello di farlo conoscere perché «l’incontro con Lui è l’incontro della vita».
A fronte di questo intento si snoda la riflessione che abbraccia tutto il testo, con una costante: a partire da un passo evangelico si commenta e si attualizza con un’esegesi originale (molte le citazioni da Papa Benedetto XVI) nella convinzione che «il Vangelo di Gesù sarebbe sempre da leggere come un’innamorata legge una lettera d’amore scritta dall’uomo che ama. Fermandosi sui particolari, sulle sfumature».
La figura che emerge è quella di un Gesù estremamente umano - anzi «virile», scrive padre Maurizio – cui non è «né automatico, né spontaneo, né immediato appartenere come discepoli». Un Gesù che grida, s’indigna, dice cose assai dure, rimprovera, prega, perdona. Altra costante è una sorta di critica trasversale ad ogni riflessione nei confronti di atteggiamenti o scuole di pensiero contemporaneo che, a detta dell’autore, finirebbero per «farne un fantoccio senza volto con uno smile per bocca e due bottoni al posto degli occhi». E rivolto a Gesù: «Ti neghiamo quello che tu sei: vivo».
Così in Europa le «vaghe radici valoriali comunitarie crollano perché ideologiche», «perfino nella Chiesa c’è chi mette in dubbio l’unicità di Gesù come salvatore, tanto che non si pensava potesse arrivare un giorno in cui sarebbe stato necessario ribadire, in un documento come la Dominus Iesus, questa verità fondante» e «quanti battezzati pensano anche la Chiesa in termini esclusivamente umani e politici, diventando atei di fatto». Fino alla «terra asettica che ci mette a disagio dell’ecologismo “bio”» e il mondo occidentale è «padre del nichilismo e della disperazione, della lussuria e della volgarità, dell’incapacità di godere senza droga».
Di qui l’intento di mostrare «il vero volto di Gesù» che, rimanendo lo stesso ieri, oggi e per sempre, non cambia rispetto a quello del Vangelo, «rispetto a quello che dovrebbe essere per risultare gradevole a ogni palato moderno, inesorabilmente diverso».
Filo rosso diventa la regalità di Cristo, re di verità, e il Regno di Dio, del quale «ognuno di noi può liberamente diventare suddito» anche se «l’uomo non sa il segreto del seme del regno di Dio, i tempi della sua programmazione nascosta, la sua vitalità inaspettata, il suo dinamismo». E un cristiano non sarà mai veramente di Cristo se non si preoccupa di averlo come re: «rimarrà secco, infecondo, triste, inquieto, insipido …».
È spesso provocatorio padre Botta – com’è il suo stile – ma si tratta di una provocazione voluta, con l’intento di scuotere le coscienze addormentate e quei comportamenti che spesso mettono in via di estinzione («peggio dei panda») parole come conversione, peccatori, salvezza, redenzione. Tra le righe talvolta c’è un sentimento di assedio (e si trova persino il termine comunismo e le visioni con al centro le masse, le classi)): «Uniti a Cristo amare tanto il mondo, anche quando questo ci rifiuta perché non vuole condannare le tenebre che porta dentro» e più avanti «la paura è sempre il nostro contesto». Ecco allora il capitolo dedicato a Satana e alle sue tentazioni, identificate, in sintesi, come «l’ideologia delle cose che passano». Perché «Satana ci tenta non contro la nostra idea accomodante di Gesù, contro le nostre riduzioni light, ma contro il Gesù vero» per via, dirà in un altro passo, della «grandezza della nostra superbia che rifiuta di riconoscere l’abisso della legge del peccato».
È un cristianesimo molto esigente quello che prospetta il testo: una fede che segue la legge del tutto o del nulla, quasi per pochi. «Segni e incontri di resurrezione non sono per tutti. Questa è la prima cosa che ci dice il Vangelo. La risurrezione è inizialmente, anche oggi quindi, per i soli discepoli». Gesù non è apparso a Pilato, né all’imperatore, bensì si fa incontrare solo da persone che veramente lo hanno seguito, tra mille difficoltà.
Ma nella conclusione citando Ireneo di Lione («Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventasse Dio») l’autore apre uno spiraglio: «A un ragazzo posso dire senza timore che solo i veri cristiani possono essere profondamente ottimisti». E ogni desiderio, gioia, speranza, stupore, entusiasmo diventa reale solo se assunto in Dio attraverso Cristo. E noi, che siamo segnati da una profonda necessità di pace e gioia, non possiamo che «diventare mendicanti dello Spirito Santo» e schierarci con Gesù. Per ritrovarsi un giorno, come si legge nell’Apocalisse, «alle fonti delle acque della vita» (Ap 7,17).
“Lui! Il ritorno del re?”, di padre Maurizio Botta - Edizioni Messaggero Padova 2018, pag. 132 € 11,50.
Aspettare si può. Purezza e sessualità alla prova del mondo di oggi
Jason Evert,Crystal Evert
Editore: Fede & Cultura
Collana: Spirituale
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 01/02/2018
Pagine: 149 p.,
Euro: 16
Verginità, purezza e castità: valori difficili da mantenere per i giovani in una società che va in senso contrario e che spesso porta a esiti distruttivi, specie nel periodo delle scuole superiori. Che cosa vogliono ragazzi e ragazze? A chi appartiene il corpo? Fin dove si può arrivare? È possibile dominare i propri impulsi? Attraverso domande semplici e concrete questo libro sfata la convinzione per cui sia impossibile aspettare fino al matrimonio per fare sesso. I due autori, marito e moglie, danno le risposte nel modo più coinvolgente, dal loro punto di vista di uomo e di donna, attraverso la condivisione delle proprie esperienze e dei propri errori giovanili, senza moralismi.
“Fake Pope”: le false notizie su Papa Francesco
Esce oggi il libro scritto a quattro mani dai giornalisti Nello Scavo e Roberto Beretta. Si tratta del primo lavoro che raccoglie tutte le bugie sulla figura del Papa. L’intervista a Nello Scavo
Luisa Urbani – Città del VaticanoSulle fake news sono stati scritti libri e libri. Molti i testi che spiegano come riconoscere e smontare le 'bufale' che proliferano sul web e non solo. Ma mai nessuno, fino ad ora, aveva scritto un libro sulle fake news riguardanti il Papa. Ormai, infatti, il mondo delle false notizie ha colpito anche il Pontefice. In realtà le 'bufale' sono sempre esistite, ma mai come oggi sono al centro del dibattito mondiale. Complici i social network e la rete che permettono un moltiplicarsi senza precedenti.Lo scopo del libro“L’idea – spiega Nello Scavo - è nata un paio di anni fa dopo l’uscita del libro I nemici di Francesco che investiga quali sono le resistenze e gli ostacoli che il Papa incontra. Con questo lavoro, invece, abbiamo voluto documentare e cercare di smentire molte delle bufale che riguardano da vicino Bergoglio e che circolano in rete e attraverso gli altri mezzi di comunicazione”.Un testo accessibile a tuttiIl libro, come spiega uno dei suoi autori, “ non è indirizzato solo agli addetti ai lavori, ma è accessibile a tutti. Chiunque ha qualche curiosità sulle fake news può trovare delle spiegazioni e degli stimoli per approfondire questo tema”.Il fact checkingNello Scavo e Roberto Beretta hanno selezionato circa 80 delle principali accuse al Papa, compiendo un vero e proprio lavoro di debunking. “Abbiamo scelto – spiega Scavo – le notizie che ci sembravano più interessanti che vanno dal periodo della dittatura argentina fino ai giorni nostri. Le abbiamo selezionate una ad una e abbiamo cercato di verificarle attraverso smentite e riscontri. Infine – conclude – abbiamo cercato un filo logico tra le notizie per capire che alcune bufale nascono in maniera spontanea ed altre, invece, sono frutto di una regia ben precisa che tende a screditare il Pontefice”.
Il grido inascoltato. SOS dei giovani (Chiara Amirante)
“Tutti cerchiamo la felicità. Il problema è che spesso si ricorre a palliativi che ci rendono più infelici e creano dipendenze mortali”.
Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti, ha da poco dato alle stampe il suo ultimo libro “Il grido inascoltato. SOS giovani”
(ed. Orizzonti di Luce).
“Tutti ci nutriamo ogni giorno, senza neanche più accorgercene, di numerosi veleni che inquinano il nostro modo di essere”, sostiene la fondatrice e presidente della Comunità, che riflette sul disagio vissuto da tanti giovani: “Circa l’80% degli adolescenti che incontriamo, anche nelle scuole dei quartieri più benestanti, manifestano almeno uno dei sintomi che caratterizzano le nuove povertà”.
Che bilancio dopo 30 anni di “strada” accanto al popolo della notte?Quando ho cominciato ad uscire in strada pensavo che il disagio più grande fosse quello della tossicodipendenza, dell’alcool, della prostituzione… Con mia grande sorpresa ho potuto constatare che i mali che affliggono i giovani sono ancora più profondi e spesso nascosti dietro a innumerevoli maschere. Stiamo vivendo davvero in una nuova guerra mondiale silenziosa caratterizzata dall’indifferenza. Crescono le forme di dipendenze e di disagio. Circa l’80% degli adolescenti che incontriamo, anche nelle scuole dei quartieri più benestanti, manifestano almeno uno dei sintomi che caratterizzano.
le nuove povertà: uso e abuso di sostanze stupefacenti e di alcool, anoressia e bulimia, forme depressive e disturbi caratteriali, internet addiction e ludopatia, bullismo, profonde ferite nell’affettività e nella sessualità, pornografia e chat erotiche molto pericolose, seri problemi familiari.
Si sottovaluta la sesso-dipendenza che porta a conseguenze disastrose. Si parla di 56 milioni di aborti in un anno, una gravidanza su cinque. Le stime sugli abusi parlano di 150 milioni di bambine e 73 milioni di bambini sotto i 18 anni. Il 29% delle persone affermano di essere state vittima di abusi sessuali durante l’infanzia. La violenza sulle donne assume dimensioni sempre più allarmanti: una donna su tre.
Chi è che non ascolta il grido dei giovani e perché?La maggior parte delle persone non ascolta il grido dei giovani perché tutti ci nutriamo ogni giorno, senza neanche più accorgercene, di numerosi veleni che inquinano il nostro modo di essere: il relativismo che non ci fa più distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male; il consumismo che ci porta ad un usa e getta nelle relazioni con ferite devastanti; l’edonismo che ci fa passare dal ciò che è bene a ciò che mi va; il narcisismo che ci porta ad investire sempre di più nell’apparire nutrendo un profondo individualismo ed egoismo. Siamo tutti figli del nostro tempo e non ne siamo esenti. Dobbiamo aprire gli occhi e decidere di cambiare altrimenti continueremo ad alimentare questa devastazione essendone contemporaneamente vittime e carnefici.
C’è un incontro che le ha cambiato la vita?Fin da bambina ho avuto la fortuna di crescere alla scuola di Chiara Lubich. Questo mi ha donato un rapporto con Dio molto profondo. Ho sempre cercato qualcosa capace di dare un senso profondo alla mia esistenza. Mi dicevo: “Ho una vita sola, voglio spenderla per qualcosa di grande!”. Una frase del Vangelo mi ha folgorato: “Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio Amore […]. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato” (Gv 15,9-12). È stata per me un’incredibile scoperta: una gioia che resisteva anche alle prove più terribili della vita. Questo è il segreto per la gioia: amare come ha amato Gesù concretamente sempre! Vuoi essere felice? Inizia ad amare chi hai accanto!
Che cosa è diventato Nuovi Orizzonti in questi anni?Dopo alcuni anni in cui mi ero messa in ascolto del grido dei giovani in strada, in molti mi hanno chiesto: “Chiara, portaci via da quest’inferno!”. Nel marzo del 1994, nel più completo abbandono alla Provvidenza, è nata la prima comunità dove ho iniziato a vivere con i miei nuovi fratelli proponendo loro di provare a vivere il Vangelo.
Ho visto migliaia di giovani, provenienti da esperienze estreme, passare dalla morte alla vita.
Loro stessi hanno subito sentito l’urgenza di diventare testimoni nelle missioni di strada. Nuovi Orizzonti oggi conta su 1.004 equipe di servizio, 216 centri di accoglienza, formazione e orientamento, 5 Cittadelle Cielo in via di realizzazione, circa 500mila Cavalieri della Luce.
Si sente sempre più spesso di episodi di bullismo e violenza tra i giovani, che non di rado portano al suicidio. Come se lo spiega?Le problematiche sono tante e diverse, ma anche trasversali. Le più palesi sono solo la punta dell’iceberg di un disagio molto più profondo e diffuso: si può chiamare anoressia, alcolismo, tossicodipendenza, shopping compulsivo. Ma
sotto c’è sempre un unico bisogno inascoltato o mal soddisfatto: il bisogno di amare ed essere amati.
Non diamo ascolto alla parte più profonda di noi, a quella parte spirituale che ci caratterizza e ci rende unici. Non a caso il percorso che viviamo a Nuovi Orizzonti si chiama: “Arte di Amare. Corso di conoscenza di sé e guarigione del cuore”. È un percorso umano basato sul Vangelo perché solo Colui che è l’Amore può insegnarci ad amare veramente e in modo pieno e perché solo Colui che fascia le “piaghe dei cuori spezzati” può guarire le ferite profonde del cuore.
Che attese ha dal Sinodo?Siamo partiti dai “deserti” dalle zone più calde e rischiose per raggiungere più persone possibili, ovunque: strade, scuole, discoteche, stazioni, luoghi di aggregazione… spiagge! Dovunque andiamo trovavamo giovani con un profondo vuoto nell’anima e una tagliente solitudine.
Le mie attese per il Sinodo è che si crei un dialogo autentico tra i giovani e la Chiesa
e che noi tutti possiamo metterci davvero in ascolto del grido inascoltato di tanti per farcene carico offrendo le risposte che Gesù ci ha lasciato come eredità nel Vangelo.
Di Riccardo Benotti
Dopo i dieci "Percorsi di spiritualità":
1. Benedetto XVI – Joseph Ratzinger, Io credo
2. Luigi Maria Epicoco, Solo i malati guariscono
3. Gianfranco Ravasi, Giuseppe, il padre di Gesù
4. Paolo Curtaz, Sul dolore
5. Bruno Forte, Esercizi spirituali sui 4 Vangeli
6. Gabriele Amorth, Maria un sì a Dio
7. Angelo Comastri, Il crocifisso è vivo
8. Raniero Cantalamessa, Il volto della misericordia
9. MichaelDavide Semeraro, Il Padre ritrovato
10. Massimo Camisasca, La straniera
Famiglia Cristiana propone, dal 14 giugno, 13 ROMANZI DELL'ANIMA, a 6.90, volumi recenti o meno, tra cui:
IL SIGNOR PARROCO HA DATO DI MATTO
IL VANGELO SECONDO PILATO
LEI (di Mariapia Veladiano)