Corpus Domini: omelia
(infiorata nella Chiesa dell'Abbazia di Casamari)
"Prendete e mangiate"Nell'ora dell'addio e nel contesto della Pasqua ebraica (che celebra la liberazione dall'Egitto), Gesù ha predisposto tutto con cura perchè quella cena sia ricordata sempre, per sempre e da tutti: Gesù prende gli elementi più semplici, il pane e il vino, li benedice e li offre invitando a prendere e mangiare il suo corpo e il suo sangue. Gesù vuole offrirsi come alimento (e bevanda), energia vitale, presenza che si inserisce nella nostra vita, diventa parte di essa e ci fa diventare parte di lui.
Del vino dice che diventa sangue dell'alleanza (vedi anche la prima lettura), patto di sangue che ci unisce e ci libera dalla morte eterna, come il sangue dell'agnello che la notte di Pasqua veniva sparso sugli architravi delle parte per liberare il popolo dalla minaccia di morte portata dall'angelo.
Più che adorare, contemplare, venerare quel Pane, Gesù ci chiede prima di tutto di prenderlo e farlo nostro: ci invita ad accoglierlo nelle mani come dono, nella bocca come pane, come alimento che diventa parte del nostro sangue, vita, cellula, energia.
Noi viviamo grazie al cibo che mangiamo: la vita fisica deve essere alimentata. Così la vita spirituale che segue la legge naturale per cui l'elemento superiore assimila quello inferiore: l'uomo assimila ogni cosa, gli animali assimilano alcuni altri animali (più deboli) altri solo dei vegetali, i vegetali assimilano i minerali... Così mangiando del corpo di Cristo diventiamo suo corpo: è Lui l'elemento superiore che ci assimila a sè. Diveniamo suo corpo, ci trasformiamo in Lui, siamo uniti in quell'unione trinitaria contemplata domenica scorsa.
Noi viviamo grazie a Gesù che si fa alimento e, condividendo il suo corpo, impariamo a condividere tra noi la vita, a divenire un corpo solo di cui Lui è il Capo, la testa. Ma ciò significa anche che non possiamo mangiare il suo corpo se siamo divisi tra noi o se non siamo in comunione con Lui e con quanto lui ci chiede di vivere.
Gli dei chiedevano sacrifici e offerte. Il nostro Dio ci dona sè stesso come unico sacrificio e offerta a Dio gradita: non chiede nulla se non di essere accolto. Ci dona tutto senza pretendere nulla in cambio, perchè ci ama, perchè è Amore puro e disinteressato.
"Ecco, sono con voi fino alla fine dei tempi": nel Corpo e Sangue si realizza la promessa di Gesù con cui si chiude il Vangelo secondo Matteo e si chiudeva la festa di domenica scorsa, quella della Ss. Trinità.