Sull'Immacolata Concezione
Luigi M. Epicoco:
Oggi è la Festa dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Il Vangelo ci racconta la cronaca della Sua chiamata. E salta subito all’occhio la rassicurazione che tutti vorremmo sentirci rivolgere: "Non temere perchè hai trovato grazia presso Dio", cioè “Non avere paura”. Ma proprio perché conosciamo a memoria questa storia sappiamo anche che, paradossalmente, da questo momento in poi Maria si ritroverà davanti a tante difficoltà e problemi. Eppure l'angelo Le aveva detto che aveva trovato "grazia presso Dio". Allora perchè tutte queste "disgrazie"? Perche fare la volontà di Dio non significa non avere problemi, ma ricordarsi che nonostante i problemi tu stai scrivendo una storia che ha un senso, che ha uno scopo, che ha un finale per cui vale la pena. Anzi dovremmo dire che proprio attraverso questi problemi questa storia poi si rivela come una storia di Grazia. So che è difficile da comprendere, ma non conosciamo altre strade se non quella di tentare di vivere così, cioè affrontando tutto quello che ci viene posto dinnanzi. E forse scopriremo alla fine che l'angelo aveva ragione anche per noi. Dire di Si a Dio significa dover affrontare un viaggio faticoso. Ma a certe mete si arriva solo viaggiando. Il cristiano è uno che sa di non essere solo in questo viaggio. Cammina sicuro sapendo che davanti a sé ci sono ancora le tracce fresche di chi si è fidato, come quelle di Maria.
3 COSE CHE È BENE SAPERE SULL’8 DICEMBRE, FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE (Cor XIII)
Don Fabio Rosini: "Un Dio generoso, non un esattore":E ci siamo, anche quest’anno è arrivata una delle feste più famose e più attese dell’anno, per qualcuno perché c’è il ponte, per qualcun’altro perché è arrivato il giorno in cui la tradizione di famiglia vuole che si faccia il presepe.Fino a poco tempo fa, pensavo che quello dell’Immacolata fosse molto semplicemente un dogma di fede, da prendere così come la Chiesa ce lo propone, senza troppe riflessioni esistenziali e senza troppe implicazioni nella mia vita di persona normale, così distante dai privilegi e dalla santità di Maria. Eppure, ora che anch’io ho detto il mio piccolo sì di sposa, mi rendo conto un po’ di più della grandezza e del privilegio che anche noi, “comuni (im)mortali”, possiamo vivere con i nostri piccoli passi di fede quotidiani e con il nostro fidarci e affidarci al disegno di Dio.Forse non lo sai, ma l’Immacolata Concezione ha un significato molto più profondo ed esaltante, perfino più esaltante degli addobbi di Natale e della tanto desiderata gita sulla neve, perché ti riguarda in prima persona e ti ricorda le promesse più belle che ci sono in ballo per la tua vita!Ecco, quindi, tre cose che è bene sapere sull’Immacolata Concezione:1. Non si tratta del concepimento di Gesù, né della Verginità di Maria. La festa dell’Immacolata Concezione si celebra per ricordare che Maria è stata preservata dal peccato ancora prima di nascere: questo non perché è più meritevole, ma perché dall’inizio della creazione è stata scelta da Dio come Madre del suo Figlio. La carne, il cuore e lo spirito di Maria sono immacolati, perché Dio sceglie proprio il suo corpo come luogo privilegiato per incarnarsi ed entrare nel mondo. Il sì di Maria alla proposta che Dio le fa è un sì a cui anche noi possiamo aspirare: il primo passo per la santità è fidarsi del progetto d’Amore che Dio ha pensato per te, perché ogni tuo sì è preceduto dal sì di Dio che ti sceglie, ti plasma e decide di mettere la sua tenda dentro la tua vita, le tue relazioni, i tuoi sogni più belli.2. L’Immacolata Concezione ci ricorda che la grazia è più grande del peccato. Maria ha due nomi molto simili: uno è quello che lei stessa ha rivelato a Santa Benardette a Lourdes dicendo “io sono l’Immacolata Concezione”, mentre l’altro appellativo, datole dall’angelo, è kecharitoméne, cioè “piena di Grazia”. E Maria è veramente piena di grazia, ricolma della grazia di Dio, così piena di questa grazia da non avere posto in sè per il peccato. Questa grande donna ci ricorda che anche noi siamo chiamati a fare sempre più spazio alla grazia di Dio, che alla fine è il suo Amore, l’unica cosa capace di eliminare la nostra tristezza, dare luce al nostro buio e donarci la purezza del cuore. Più lasciamo che Dio prenda spazio in noi scegliendo di vivere ogni giorno la bellezza e la misericordia, e meno sarà il tempo e lo spazio che dedichiamo al male e alla tristezza. La parola d’ordine infatti, è il contrario della tristezza, e viene rivolta anche a te: “Rallegrati, piena di grazia!”, gioisca la tua anima, perché Dio vuole abitare in te, con tutta la sua luce!3. L’Immacolata Concezione di Maria è collegata all’Assunzione: la tradizione cristiana ci dice che Maria non ha conosciuto la morte, ma ha vissuto un sonno, una dormizione di passaggio tra la vita terrena e la vita eterna. Questo è collegato al suo essere Immacolata, cioè concepita senza peccato, e Dio ci mostra in Maria la nostra vera immagine di uomini e di donne, la nostra vera dignità, il senso più profondo della nostra vita che ha inizio qui ed è pensato per continuare per sempre nella luce.Quello che solitamente viene chiamato “peccato originale” è il peccato entrato nell’uomo all’inizio della storia, quando l’uomo e la donna hanno scelto di non fidarsi più di Dio e di dare ascolto al serpente. E sono tante le voci sbagliate a cui diamo ascolto, quelle voci che sembrano darci felicità, ma che finiscono per lasciarci con l’amaro in bocca e il cuore ferito. Ma Dio ti ha creato per la gioia e per l’eternità, non per la morte: dal Battesimo, in cui i tuoi genitori hanno scelto di dire sì alla luce di Dio e no alle opere del Maligno, tutta la tua vita è un lungo percorso di crescita e di scelta del “per sempre”… ed è proprio affidandoti a Maria Immacolata che puoi iniziare a intravedere l’infinita bellezza per cui Dio ti ha creato e fare la tua scelta, la scelta più importante di tutte: se dare ascolto alla voce che ti vuole schiavo di un benessere provvisorio o aprire il tuo cuore alla Gioia Piena e senza fine che Dio ti ha promesso.In questi giorni di festa, in mezzo a tutte le attività e le tradizioni, non dimenticarti di rallegrarti, perché la storia di Maria è anche la tua storia di uomo o di donna amata e scelta da Dio per entrare nel mondo… buona festa dell’Immacolata Concezione!
Quel che festeggiamo nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria si può comprendere attraverso l’ultima frase che Maria dice nel Vangelo di questa festa: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola»L’arte pittorica ha sottolineato spesso questo attimo, l’istante in cui Maria dà il suo assenso all’opera di Dio in lei. È impressionante pensare che il Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e invisibili stia fermo davanti al semaforo della libertà di una creatura, che gli può dire sì o no.Questo, in sé, è assai importante: non c’è amore senza libertà, e se noi non potessimo dire di “no” a Dio, neanche i nostri “sì” avrebbero valore, sarebbero solo atti meccanici. Si può resistere all’opera di Dio. Si può contristare lo Spirito Santo. Si può rifiutare la grazia, Dio non la può imporre. L’Onnipotente spesso mendica un “sì” libero dalla sua creatura. Dio è amore, e l’amore è forte come la morte ma impotente di fronte a un rifiuto.Maria dice il suo “sì”. In questa solennità vale la pena di carpire il suo segreto. «Ecco la serva del Signore». Maria sa chi è, parte dalla sua identità. Molta gente passa l’intera esistenza a chiedersi chi sia, Lei ha una risposta nitida: è una serva. È nata per servire. Questo è molto profondo: chiedilo a un disoccupato o a un anziano come ci si sente quando nessuno ha bisogno di te. Sentirsi inutili è amaro. Ma constatare di aver reso felice qualcuno ed essere stati utili a qualcuno dà gioia. La vera gioia è quella altrui, quella che vedi come frutto di un tuo atto. Quella gioia è meravigliosa. Maria ha capito il mistero della vita umana: siamo nati per amare, siamo nati per servire.«Avvenga per me secondo la tua parola». Il primo termine, in greco, è un verbo all’ottativo, un modo verbale greco. La funzione principale dell’ottativo è quella di esprimere desiderio, speranza in qualcosa. Maria non esprime rassegnazione ma entusiasmo. Quando si dà l’assenso alla volontà di Dio non si paga una tassa, non si prende un fardello infelice che per dovere tocca portare. Quanto vittimismo nei cristiani che rimarcano la loro fatica, che parlano della volontà di Dio come di un carico gravoso. Una sorta di concessione a una divinità esigente… viene da pensare che a noi non interesserebbe essere assecondati di malavoglia, chi è che vuole ottenere le cose dagli altri come una forzatura? Dio, che è amore, no di certo. Dice Paolo: «Dio ama chi dona con gioia. » (2Cor 9,7).Questo è uno dei segreti di Maria: Dio non ha niente da chiedere ma solo da dare. Figuriamoci come starebbe messo se avesse qualcosa da prendere da noi, visto che tutto è già suo… Ogni chiamata alla volontà di Dio è una chiamata a ricevere mille volte di più di quanto possa sembrare di dare. La volontà di Dio non è il suo capriccio o la sua esigenza, ma è il sentiero della vita piena. È l’idea che Maria ha di Dio che è azzeccata: il nostro è un Dio generoso, non un esattore. Un Padre.