TE DEUM… possiamo ringraziare Dio per questo 2020?
Abbiamo qualcosa per cui ringraziare Dio
per questo 2020? E’ tutto da buttare e dimenticare presto, nella speranza che
il nuovo anno sia finalmente buono?
Abbiamo da ringraziare – quasi tutti – per la
salute, per la vita, per la famiglia, per gli amici, forse per il lavoro.
Basta?
Come più volte ci è stato ricordato ogni
crisi è un’occasione di rinascita e di crescita, ogni disgrazia può
trasformarsi in occasione di grazia. E’ così anche per questa pandemia?
Penso proprio di si. Abbiamo ricevuto dure
lezioni che vale la pena ricordare per poter cambiare in meglio.
Parto da un messaggio girato sui social
“devozionali” è girato in cui, con un certo manicheismo e sicura
semplificazione, si mette in contrapposizione come Satana guardi a questa
pandemia e quale sia invece lo sguardo che ne ha Gesù:
Satana: “Provocherò ansia,
paura e panico. Chiuderò i luoghi di culto, le scuole, le strade, manderò in
tilt gli ospedali, il commercio, gli eventi sportivi. Provocherò morte ed
instabilità economica e molto di più. Vi distruggerò”.
Gesù: “Riavvicinerò le
persone, restaurerò l'unità familiare, riporterò la cena seduti a tavola.
Aiuterò le persone a rallentare la loro vita e ad apprezzare quello che conta
davvero. Insegnerò ai miei figli a fare affidamento su di me e non sul mondo.
Insegnerò ai miei figli a mettere la loro fiducia in me e non nel denaro e
nelle loro risorse materiali. Io sono il Salvatore: tornate a me! "
Mi ha fatto pensare all’ambivalenza
con cui si può leggere questa tragedia: come messaggio di distruzione, ma anche
di speranza; di morte, ma anche di vita; di desolazione, ma anche di
solidarietà… Abbiamo vissuto nelle
tenebre, ma la luce dell’aurora sta per tornare. Illuminerà un’umanità
devastata, impaurita, desiderosa solo di mettersi alle spalle un brutto incubo,
ma ricorderà a tutti noi che non è possibile proseguire come prima, è
necessario cambiare vita per poter vivere tutti e per sempre.
Dobbiamo saper guardare
alla nostra storia con lo sguardo di Dio (e non certo con lo sguardo di Satana
e del mondo). Ecco allora alcune lezioni che dobbiamo saper cogliere e
accogliere da quanto stiamo ancora vivendo:
-
Nessuno si salva da solo: siamo interconnessi, dipendiamo gli uni
dagli altri. Anche l’isolamento, in questi contesti, è un mezzo di carità
fraterna, per bloccare il diffondersi del virus. Siamo legati gli uni agli
altri, nonostante la nostra tendenza a fare da soli: “dobbiamo “fare
comunità”, dobbiamo sentirci fratelli e sorelle in umanità, solidali e
responsabili gli uni degli altri”. (Enzo
Bianchi[1])
-
È finita un’epoca: quella della più lunga
e svagata- almeno in occidente- epoca di pace e di benessere. Viviamo giorni
che saranno narrati nei libri di storia, giorni che stanno sconvolgendo
abitudini e sicurezze.
-
Abbiamo, forse, acquisito una nuova scala
di valori: non più prima
denaro, successo e potere, ma relazioni, salute, famiglia. Il virus ha semplificato il superfluo, insegnando l’essenzialità.
-
Gli anziani non sono solo un
peso, ma una risorsa e un motivo di gratitudine.
-
La comunità ecclesiale è fondamentale: abbiamo continuato a celebrare senza la
presenza dei fedeli, cercando di arrivare comunque nelle loro case tramite
internet, ma la celebrazione senza la presenza fisica del popolo di Dio è impoverita
e, in un certo modo, svuotata.
STATISTICHE
2020 della nostra comunità parrocchiale:
20 bambini BATTEZZATI
Nuovi membri della nostra comunità (da
accompagnare e a cui testimoniare una fede gioiosa e credibile). Motivo di
speranza.
CATECHESI:
le celebrazioni posticipate, ma fatte e vissute con gioia
35 bambini di III elementare hanno fatto a
novembre la loro 1° Confessione;
Ad ottobre
-
22
bambini di V elementare hanno ricevuto per la prima volta Gesù Eucaristia.
-
22
adolescenti delle medie hanno ricevuto il sacramento della Cresima.
ORDINAZIONI SACERDOTALI: abbiamo avuto la gioia di ospitare l’ordinazione
di 3 nuovi sacerdoti dei Figli di
Maria Immacolata (a giugno) e 2 missionari della Consolata ad agosto. Preghiamo
per i sacerdoti, per la loro santificazione, perché possano essere strumento di
santificazione. Preghiamo perché ci siano nuove (e sante) vocazioni religiose e
sacerdotali.
MATRIMONI: 3 (e anniversari)
E
preghiamo per le coppie: perché si amino, siano aperte al dono della vita e
sentano il desiderio di consacrare la loro unione con il sacramento del
matrimonio. Diverse coppie (non molte in realtà) hanno chiesto di essere
benedette nell’anniversario del loro matrimonio: 25° e 50° che abbiamo
celebrato con gioia, ringraziando Dio per il dono della fedeltà e della vita
matrimoniale.
FUNERALI: 49 persone sono state accompagnate al loro
passaggio da questo mondo al Padre, per quella nascita nuova e definitiva che
temiamo, ma anche speriamo come meta di pace e di luce, di comunione. Non
dimentichiamoli: preghiamo con loro e per loro.
L’ultimo
pensiero è rivolto a Maria che celebriamo come “Madre di Dio”. Espressione
paradossale che afferma che una creatura possa essere la madre del Creatore.
Maria
ci è presentata come colei che “custodiva tutte queste cose meditandole nel suo
cuore”.
Meditare
significa “esaminare, interpretare, cercare il vero senso”.
Quindi anche Maria è stupita, è sconcertata di fronte a questa novità, ma lei non la rifiuta.
Cerca di capire il vero senso. E’ questo atteggiamento di Maria che non si chiude al nuovo, anzi si apre e cerca di capirlo, che la porterà da madre di Gesù a diventarne poi la discepola (lei, madre del suo creatore).
“I pastori si se ne tornarono glorificando e lodando Dio”. L’amore rende intimi al Signore. E’ cambiata l’immagine di Dio, è cambiata la situazione dei pastori. Non c’è nessuna persona al mondo che, per la sua condizione, si possa sentire esclusa o emarginata dall’amore di Dio. Quindi i pastori se ne tornano lodando e glorificando Dio esattamente come gli esseri più vicini a Dio. (A. Maggi)
A tutti faccio l’augurio di Frate
Indovino: “Abbiate tutti una persona d’amare, un lavoro da fare, qualcosa da
sperare”. Sarà buono, sereno e felice il Nuovo Anno? Lo sarà nella misura in
cui noi diventiamo persone buone, serene e felici!
Buona vita!