Parole di vita: raccolta di frasi, immagini, preghiere e articoli spirituali (ottobre-novembre)
Un uomo chiese ad un prete: “Se Dio è ovunque, perché devo andare in una chiesa?”. Il sacerdote gli rispose: “Tutta l’atmosfera è piena d’acqua, ma quando vuoi bere devi andare ad una fontana oppure ad un pozzo!”.
Non abbiamo solo un corpo da nutrire, ma anche un’anima da coltivare, ed in entrambi i casi non facciamo un favore a nessuno, ma è solo per noi. Altrimenti deperiamo e, interiormente, moriamo …
Preghiera alla Madre silenziosa
Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d’acqua.
Fa’ che prima di tutto m’inginocchi
ad adorare,
fa’ che poi tasti la roccia
fiducioso,
e m’inoltri sereno nel mistero.
Fa’ infine ch’io mi disseti
all’acqua della Parola
in silenzio
come te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all’infinito.
Un nuovo giorno di vita ci è offerto,
possiamo seguirti, Signore, dove oggi sarai.
Nei sogni di pace, nel cuore degli uomini,
nelle forme di bellezza, nei cuori assetati di Te.
Negli alberi, nel vento, nell’acqua perenne,
nella terra, nella luce, nella roccia inflessibile.
Nella luce del giorno, nella vita ardente,
nel lavoro intenso, nella calma delle soste.
Nell’incontro dell’amico,
nelle domande di amore,
nei cuori che si spogliano di sé.
In questa casa che è tua, apri i nostri occhi
alla bellezza, le nostre orecchie alla sapienza.
Aiutaci ad essere uomini di pace, o Signore.
Se in noi non è pace, non daremo pace,
se in noi non è ordine, non creeremo ordine.
Aiutaci a scoprire la terra
che hai affidato alla nostra fatica,
aiutaci ad amarla e a porvi ordine.
Rendici attenti, o Signore,
agli incontri che oggi
riempiranno la nostra giornata.
Risorgi, ora che la paura
domina la speranza.
Risorgi e donaci parole coraggiose
e spighe di calore,
affinché questa generazione
spezzi le catene.
Risorgi e donaci pace nei cuori
non più abitati dalla gioia,
tu che ci accogli senza
soffocare il nostro grido.
Risorgi e donaci la pazienza,
unica cura,
quando il male è scaltro.
Risorgi e donaci occhi
lacrimanti di stupore.
Risorgi, silenzioso,
a riempire la casa di luce.
(Luigi Verdi)
LIBERACI DAL VIRUS
di José Tolentino Mendonça
Liberaci, Signore, da questo virus, e da tutti gli altri virus.
Liberaci dal virus del panico disseminato, che invece di infondere saggezza ci scaraventa impotenti nel labirinto dell’angoscia.
Liberaci dal virus dello scoraggiamento, che ci ruba la forza dell’anima, grazie alla quale si possono affrontare meglio le ore difficili.
Liberaci dal virus del pessimismo, che non ci lascia vedere che, se
non possiamo aprire la porta, possiamo ancora aprire le finestre.
Liberaci dal virus dell’isolamento interiore che disgrega: il mondo continua a essere una comunità viva.
Liberaci dal virus dell’individualismo che fa ergere muraglie, e fa saltare in aria tutti i ponti intorno a noi.
Liberaci dal virus della comunicazione vuota a dosi massicce,
che si sovrappone alla verità delle parole che ci raggiungono dal silenzio.
Liberaci dal virus dell’impotenza, poiché una delle cose più urgenti da apprendere è il potere della nostra vulnerabilità.
Liberaci, Signore, dal virus delle notti senza fine,
poiché tu non smetti di ricordarci che tu stesso
ci hai posto a sentinelle dell’aurora.
tratto dalla rubrica "Pregare ad occhi aperti": https://www.avvenire.it/rubriche/pregare-a-occhi-aperti
Dacci, Signore, il coraggio dei nuovi inizi. Non lasciare che ci adattiamo a conoscere ciò che è stato: dacci larghezza di cuore per abbracciare quello che è. Allontanaci da ciò che è sempre ripetuto, dai giudizi meccanici che banalizzano la storia privandola di sorpresa e di speranza. Insegnaci che la sorpresa è la tua firma nel tempo. Rendici attoniti come gli esseri che fioriscono. Rendici incompiuti come quelli che desiderano. Rendici attenti e solleciti come quelli che si prendono cura degli altri. Rendici fiduciosi come quelli che osano guardare tutto di nuovo, anche se stessi, per la prima volta. Dai alla nostra vita, Signore, la tua sapienza. Aiutaci a digiunare dalle parole che sono pareti che ti nascondono, dalle parole in cui non fa capolino l'amore, dalle parole confuse, monocordi, cacofoniche, estenuate. Dalle parole difensive come reti metalliche o scagliate ostilmente come pietre. Dalle parole che non nascono dall'ascolto ma dalla sordità interiore. Dalle parole che balbettano solo presunzione e arroganza. Dalle parole che paralizzano la comunicazione. Dalle parole che a nulla aprono se non ad altre parole. Dacci la forza di insinuare negli autunni il ramo verde, il fiore inatteso, l'irreprimibile invito che ci fai a rinascere.
José Tolentino Mendonça