Natale: Messa di mezzanotte, si o no?
Sicuramente ci sono problemi più gravi di quello di accettare, come pare molto probabile, di dover anticipare la Messa di mezzanotte di Natale. La CEI si è resa subito disponibile, ma non mancano le voci critiche. Così Il Sussidiario (aria CL) ha pubblicato due voci contrapposte: quella di Salvatore Abbruzzese (MESSA DI MEZZANOTTE/ 1. Non va spostata, la fede non è il valium del popolo) a cui si accosta la fremente indignazione di Riccardo Cascioli per La Nuova Bussola Quotidiana (Messa di Natale, il problema è chi decide l'orario). Dall'altra parte Il Sussidiario schiera don Mauro Leonardi (MESSA DI MEZZANOTTE/ 2. Anticiparla è buon senso, proprio perché Dio si è fatto uomo). Con lui, ad esempio, anche Spadaro: Natale, non conta l’ora ma la nascita di Cristo.
Scrive Abbruzzese:
Non sta al ministro Boccia dare consigli su quando “far nascere” Gesù bambino. Eppure – occorre riconoscerlo – un simile invito ad anticipare di due ore la messa di mezzanotte del prossimo Natale proviene dal senso comune e, ad uno sguardo rapido, appare nettamente (ma si potrebbe dire anche orribilmente) condivisibile. In fondo la messa di mezzanotte non è una pura tradizione, ancorché densa di emozione e di raccoglimento? Cosa ci vuole ad anticipare gli orari, dopo che si sono abolite le festività infrasettimanali e si è deciso che si poteva variare il calendario? Non sono forse già cambiati, e di molto, riti e rituali? Se, come attesta la vulgata sociologica, il rito religioso non è altro che un atto di rifondazione della comunità stessa nella sua identità, suvvia, cosa ci vuole ad adattarsi ad esigenze così evidenti ed impellenti quali le misure anti-Covid? Si sta rinunciando alle vacanze bianche, si chiudono i ristoranti e le pizzerie, si potrà bene spostare l’orario di un rito che, in fin dei conti, non concerne che una minoranza dei cattolici, visto che da decenni non si smette di dire che, nelle chiese, non entrano che minoranze sempre più esigue! È una questione di evidenze, inutile girarci intorno, soprattutto con quello che sta accadendo! Benedetti devoti, ma vi state guardando intorno? Ma in che mondo vivete? (...)
Cascioli:
L'orario non è un problema, l'importante è avere la Messa, ci dicono alcuni lettori. Ma quello che noi diciamo è che il problema non è l'orario in sé, ma chi lo decide, e perché. E tacere o assecondare il dispotismo dello Stato è una pessima idea. (...)
Leonardi:
La notizia che la Cei e il governo si starebbero accordando su un possibile anticipo della Messa di Natale per attenersi alle regole anticovid ha scatenato reazioni per me sconcertanti. Sei mesi fa, quando il lockdown era duro, la polemica sui rapporti tra Stato e Chiesa era dura. A marzo si discuteva di chiese chiuse o chiese aperte: allora potevo capire, anche se con fatica, le polemiche. Non ora in cui la questione in gioco è se spostare di un paio d’ore una Messa che da più di dieci anni il Papa celebra tra le 21.30 e le 22, in migliaia di parrocchie viene anticipata in orari che variano dalle 21 alle 24 senza che serva alcun permesso particolare da parte della CEI e che comunque sarà possibile frequentare in mille modi il giorno dopo.
Al netto di coloro che soffiano sul fuoco di una questione che si può risolvere con il buon senso, qualcuno si scandalizza perché la Chiesa si sottometterebbe “a un potere laico”. Io reputo tale giudizio incredibile e per essere d’accordo con me basterebbe conoscere un po’ di storia del cristianesimo.
Agli inizi della storia cristiana ebbe spazio una dottrina, che fu poi dichiarata eretica, che andrebbe conosciuta, perché la sua ignoranza, nel passato, ha causato non poche persecuzioni inutili alla Chiesa, e nel presente costruisce muri che allontanano da Cristo persone per le quali Lui è morto e risorto. Parlo del Montanismo nella sapiente lettura data a questa eresia da una grande esperta del campo, Marta Sordi. Cos’è secondo lei – lo riassumo con mie parole – il montanismo? È la posizione di coloro che non riconoscono che lo Stato laico abbia una vera autorità sui cristiani. I montanisti volevano che i cristiani vivessero in opposizione al potere politico e quando Marco Aurelio (121-180 d.C., è l’imperatore de Il Gladiatore) perseguitò i cristiani era perché pensava che l’essenza del cristianesimo fosse opporsi alla legittima autorità quando invece l’essenza del cristianesimo è il Vangelo: il poverino infatti, purtroppo per per i cristiani, non sapeva distinguere i montanisti dagli altri.
San Paolo e San Pietro – e anche lo stesso vangelo – insegnano il principio per cui i cristiani devono obbedire a chi governa legittimamente. Nel nostro caso l’autorità civile, nel pieno esercizio di un’autorità che gli compete, ha stabilito delle regole sanitarie per il bene comune e, fino ad oggi, queste regole del tutto assennate sono stata fatte proprie dalla autorità religiosa. Vedremo se Governo e CEI decideranno di sospendere per la Messa di mezzanotte di Natale il coprifuoco alle 22: in ogni caso questa decisione opinabile sarà totalmente legittima e andrà obbedita. Perché tutti sappiamo quanto sia importante la Messa di mezzanotte motivata dal fatto che il vangelo racconta che Gesù nacque di notte ma ancor più vero è che noi crediamo che la legittima autorità sia assistita dallo Spirito Santo quando deve decidere nel proprio campo.
Aggiungo che Gesù ha più volte sottolineato come il sabato sia per l’uomo e non l’uomo per il sabato: se si tratta di salvare vite bisognerebbe incentivare ogni soluzione morale che permetta di salvaguardare la salute di tutti proprio perché la nascita di Gesù non è un dato di memoria astratto da cristallizzare ad un’ora della notte ma è il compimento dell’incarnazione, è la venuta di un “Dio in mezzo a noi”.