Pandemia: due riflessioni recenti di Cosentino e Maggi


Dopo la pandemia, 5 parole per ricominciare: Risurrezione


Don Francesco Cosentino

Durante la pandemia, la paura di tutte le paure si è affacciata sulle nostre vite: la paura di morire. Il potenziale rischio del contagio e la malattia così come si è presentata specialmente nella prima fase e per una certa fascia di persone, ci hanno messo dinanzi alla consapevolezza di non avere il controllo della vita, ci hanno travolto in una spirale di ansie generali e ci hanno messo a contatto con la parte più vulnerabile di noi.
Anche questo fa tutto sommato bene: non sentirsi invincibili è una grande conquista della vita e un grande guadagno in umanità. Non ruotiamo più intorno ai nostri deliri di onnipotenza e accogliamo serenamente la nostra fragilità. Il “ricordati che devi morire” del cristianesimo, in fondo serviva a questo: a porre l’uomo dinanzi alla sua verità di creatura che non è in pianta stabile su questa terra, ma si muove verso l’incontro con Dio sua meta eterna e, nell’attesa di questo abbraccio, cammina con desiderio e impegno verso di Lui. Un ricordo che, così, diventa anche un monito.

Tuttavia, bisogna anche essere onesti nel dire che, spesso, il canto funebre ha avuto la meglio sulla danza della gioia anche nel cristianesimo e, in parte, è ancora così anche nelle nostre Chiese. Nel cristianesimo, invece, a essere centrale non è la morte, ma la risurrezione. Non è il peccato, ma la grazia. E se siamo chiamato a morire per amore è solo perché crediamo fermamente, sulla Parola e a partire dalla vita di Gesù, che il chicco di grano che muore porta frutto e chi perde la propria vita vive per sempre.

La quinta e ultima parola del nostro percorso, allora, è Risurrezione. Qui ci riferiamo subito non tanto e non solo alla risurrezione di Gesù, quanto alla promessa che Egli ci ha fatto di risorgere con Lui. E – altra importante precisazione che spesso noi cristiani dimentichiamo – non ci riferiamo solo alla risurrezione finale che avverrà nel momento della nostra morte e poi alla fine dei tempi, ma all’essere già risorti con Cristo qui e ora, nel bel mezzo delle vicende talvolta oscure della vita e nell’odore di morte che segna spesso le situazioni della nostra storia. Dentro questo cammino, noi tutti portiamo dentro l’anelito dell’infinito, la nostalgia di una vita piena, un seme di risurrezione oltre ogni morte che da sempre portiamo nel cuore essendo stati creati a immagine del Cristo.

E, così, anche in questo tempo di pandemia, la risurrezione che ci segna e in cui crediamo per fede, ci sospinge a ricominciare la nostra vita, le nostre attività lavorative e la nostra vita sociale in un modo nuovo. Abbiamo bisogno di una rinascita interiore, morale, culturale e sociale, oltre che spirituale.

Se i mesi più difficili della pandemia e del lockdown hanno in qualche modo rappresentato un essere “chiusi nella tomba”, esposti alla fragilità e al rischio e sballottati dalla paura, questo ricominciare della vita sociale può avere il sapore di una vera e propria risurrezione; in fondo, scendendo nella tomba e toccando con mano la fragilità e il rischio della morte, lasciamo andare molte cose di noi e del nostro mondo che ci accorgiamo non essere così necessarie e importanti. Qualcosa, come sempre nella nostra vita, muore per lasciare spazio a nuove creazioni o possibilità.

La cosa più importante nella vita, infatti, è non rimanere a giacere nella tomba per troppo tempo. Anche Gesù si ferma nella tomba, ma il suo è solo un passaggio – per l’appunto la Pasqua – di tre giorni. Anche noi spesso giacciamo nel sepolcro della nostra paura, della nostra rassegnazione o autocommiserazione. Ciò che ci trattiene nella tomba sono anche le nostre attese esagerate nei confronti della vita, il nostro perfezionismo, la paura della sconfitta, il giudizio severo verso noi stessi, le nostre fragilità che forse in questa pandemia si sono perfino ingrandite e palesate. Tuttavia, il Cristo che risorge dalla morte spezzando le catene del sepolcro e uscendo dalla tomba, ci incoraggia a chiederci: che cosa posso lasciare morire dopo questa pandemia? Cosa posso lasciare andare? Cosa può riprendere e ricominciare in modo totalmente nuovo? Quale macigno posso spostare? Quale rigidità? Cosa posso fare con i miei fallimenti, le delusioni, gli insuccessi, le ferite? Posso farne una nuova opportunità per ricominciare? Dovremmo deporre tutto questo nella tomba e lasciarcelo, permettere che Cristo Risorto lo guarisca.

Nel Vangelo, Gesù anticipa la sua risurrezione compiendo dei gesti straordinari nei confronti di chi è toccato dalla morte. Un giorno, nella città di Nain, si commuove profondamente nel vedere un corteo funebre che accompagna la bara di un giovane ragazzo, figlio di una donna vedova: storia familiare di dolore e di morte.

L’evangelista Luca offre una pennellata splendida nel raccontare il brano: egli descrive l’incontro di due processioni, cioè l’incontro tra la morte e la vita; si incontrano infatti due cortei, nei pressi della porta della città: uno è quello dei discepoli e di una folla che segue Gesù, il Dio della vita che sta annunciando l’esplosione della vita cioè il Regno di Dio; l’altro, invece, è il corteo della morte, un gruppo di persone che sta seguendo un feretro e sta uscendo dalla città per raggiungere il cimitero. La processione della morte e la processione della vita.

Questa è anche un’immagine della nostra vita. Questi due cortei si scontrano dentro di noi e li vediamo fronteggiarsi continuamente anche nella nostra società. Tutti noi, a volte entriamo nella pienezza della vita così come Gesù entra in questa città, altre volte siamo e ci sentiamo nella tomba.
Oggi, in questo dopo pandemia, potremmo fare prevalere il corteo funebre, il lamento per le cose che non vanno, la rassegnazione e l’apatia verso ciò che ci aspetta per ricostruire il futuro; oppure possiamo permettere al Cristo di toccare la nostra bara, di rialzarci, di darci uno sguardo nuovo sulla vita e di ricominciare con uno spirito nuovo.

Gesù comanda al giovinetto: “Alzati”. Torna alla vita! Questo è il verbo della risurrezione e può diventare la parola del dopo-pandemia: alzati, non restare nel sonno, non essere pigro, non essere privo di speranza, non smettere di lottare. Sogna, lotta e spera.

Auguri di buona rinascita e di risurrezione!

Alberto Maggi "Quanto vale la vita di un uomo?"


Quanto vale la vita di un uomo? Che prezzo ha? Quanto si è disposti a spendere per la sua salute? La pandemia ha reso attuali i drammatici interrogativi che accompagnano la storia dell’umanità dalle sue origini. Su ilLibraio la riflessione del biblista Alberto Maggi

IL PREZZO DELL’UOMO

Quanto vale la vita di un uomo? Che prezzo ha? Quanto si è disposti a spendere per la sua salute? La pandemia ha reso attuali i drammatici interrogativi che accompagnano la storia dell’umanità dalle sue origini. I bollettini che documentavano quotidianamente l’espandersi del virus erano ogni giorno un doloroso elenco di morti, dapprima centinaia, poi migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia… una strage. Perché? Certo, su queste morti, hanno influito la sorpresa e l’aggressività di questo virus, ma bisogna domandarsi anche se le strutture ospedaliere, e tutta la sanità, anziché essere sistematicamente smantellate, con tagli al personale, ai macchinari, fosse stata negli anni potenziata, forse ci sarebbe stato un esito diverso? Si continuano a finanziare forze di morte come gli armamenti, mentre indispensabili macchinari salvavita non sono sufficienti per tutti ma solo di pochi. E i medici si sono trovati di fronte all’atroce dramma di dover decidere chi salvare e chi lasciar morire, immolato sull’altare di mamona, l’interesse che da sempre richiede sacrifici umani. Una triste conferma che quando l’economia prevale sul benessere dell’uomo, quando la Borsa è più importante della salute, quando l’attività industriale non può essere fermata, anche se si sa che causerà delle vittime, la bilancia penderà sempre a favore dell’interesse economico a scapito del bene dell’uomo. Quanto vale dunque un uomo, la sua libertà, la sua salute? Qual è il prezzo che si è disposti a pagare?

Nella Bibbia, si legge che Giuseppe fu venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli, per venti sicli d’argento (Gen 37,28) e, Gesù fu tradito da Giuda, un suo discepolo, per pochi di più, “trenta monete d’argento” (Mt 26,15), corrispondenti a circa quattro mesi di salario di un operaio, il valore della vita di uno schiavo (Es 21,32). Dal punto di vista meramente economico, doveva valere veramente ben poco la vita di quel Cristo dal quale siamo “stati comprati a caro prezzo” (1 Cor 6,20; 7,23).

Secondo il Libro del Levitico, è il Signore stesso che fissa il valore delle persone, definendone il prezzo, un Dio che, probabilmente, dimentico di aver creato a sua immagine sia il maschio che la femmina (Gen 1,27), decide che il valore della donna sia la metà di quello dell’uomo: “per un uomo dai venti ai sessant’anni, il valore è di cinquanta sicli d’argento… per una donna, il valore è di trenta sicli… Dai cinque ai venti anni, il valore è di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina…” (Lv 27,3.5).

Se è vero che il cinismo della società porta a constatare che “ogni uomo ha il suo prezzo” (H. Hugues), il credente che ha accolto Gesù il suo messaggio, sa che per il Signore, come valore assoluto, prima viene il bene dell’uomo, il suo benessere, la sua salute. Per questo Gesù pone, come condizione ai suoi, per seguirlo, la rinuncia di tutti i loro averi (Lc 14,33), perché non è possibile seguire “Dio e mamona” (Mt 6,24), vivere per il bene degli altri e pensare al proprio interesse.

Ma, quanto si è disposti a dare per il benessere dell’uomo? L’evangelista Marco sviluppa questa tematica nel pittoresco episodio dell’ “uomo posseduto da uno spirito impuro” nel paese dei Gerasèni (Mc 5,1-20). Sbarcato in terra pagana, Gesù si incontra con un individuo tre volte impuro, in quanto pagano, indemoniato, e abitante nei sepolcri. Si tratta di un soggetto che non viene ritenuto un essere umano, e per questo è trattato come una bestia (“legato con ceppi e catene”), ridotto in forzata prigionia. Un individuo che si sta di­struggendo, esercitando violenza su se stesso. Il personaggio è anonimo, in quanto rappresentativo di quelli che vivono la sua stessa drammatica situazione. Nello stesso tempo, l’evangelista attira l’attenzione del lettore sul fatto che nel luogo c’era “una numerosa mandria di porci al pascolo” (Mc 5,11), immagine di grande ricchezza e prosperità. Gesù è il liberatore, e come nella sinagoga di Cafàrnao, ha liberato l’uomo posseduto dallo spirito impuro (Mc 1,21-28), così in terra pagana, libera colui che aveva la sua dimora nelle tombe. Effetto della liberazione è che “gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare” (Mc 5,13). La liberazione dell’uomo implica la rovina del sistema economico, che evidentemente basava la sua fortuna sull’oppressione di chi viene sfruttato e trattato come una bestia. Sorprendentemente, non appare nessun segnale di allegria da parte della gente del luogo, che trova vestito e sano di mente colui che era stato posseduto, ma solo paura che nasce dal veder minacciato il proprio capitale dagli effetti del messaggio di Gesù. Di fatto il ritorno del posseduto alla condizione umana, e la restituzione della dignità all’individuo ha distrutto il loro enorme capitale e nuoce ai loro interessi economici, per questo “si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio” (Mc 5,17). Ironia dell’evangelista: se prima era lo spirito impuro a scongiurare Gesù di poter entrare nei porci (Mc 5,10), ora sono i proprie­tari dei porci che supplicano il Signore di allontanarsi. Que­sta loro richiesta li smaschera e manifesta che è da costoro che procedeva lo spirito impuro che imprigionava l’uomo. Dovendo scegliere tra il bene dell’uomo e il proprio capitale, senza esitazione i proprietari dei porci scelgono quest’ultimo.

Tra il Dio che libera l’uomo, e il dio denaro che lo schia­vizza, preferiscono adorare mamona. Un messaggio di libertà e uguaglianza è inaccettabile per una classe sociale che deve la sua fortuna allo sfruttamento degli oppressi. I potenti antepongono sempre il loro interesse al bene dell’uomo, ma è compito dei seguaci di Gesù rovesciarli dai troni per innalzare gli ultimi (Lc 1,52), sia rinunciando a “quella cupidigia che è idolatria” (Col 3,5), sia attraverso scelte sociali e politiche che pongano la salute dell’uomo come valore assoluto.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia6 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sull'amore (marzo 2019)

Principali VEGGENTI italiani viventi

Sussidi online per la Quaresima 2018

Don Tonino Bello, vescovo. Citazioni, preghiere e scritti vari