Sull'aborto, sull'intolleranza "civile" e sulle offese al Papa
«un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? Io vi domando: è giusto “fare fuori” una vita umana per risolvere un problema? Non si può, non è giusto “fare fuori” un essere umano, benché piccolo, per risolvere un problema. È come affittare un sicario per risolvere un problema».Non ha avuto timore di scatenare le ire dei "laicisti" che, finora, erano stati compiacenti con papa Francesco. Ora lo definiscono "medioevale", "intollerante", "liberticida", e continuano a condannare, anche con violenza, chi la pensi in maniera diversa, come è successo a Verona e ora a Roma con l'aggressione a La Sapienza subita da un gruppo di pro-life.
Dalla Chiesa più conservatrice inoltre non gli si perdona il suo apprezzamento nei confronti della Bonino, accusandolo di contraddire la dottrina con la prassi.
Ecco la ricostruzione de Il Timone:
La catechesi di papa Francesco (che già lo scorso 16 giugno, in uno dei suoi interventi sul tema, aveva paragonato la pratica dell’aborto selettivo a «quello che facevano i nazisti») arriva mentre nel nostro Paese emergono segni di crescente intolleranza verso chiunque osi difendere il diritto alla vita, da quello dei nascituri a quello di anziani e malati. Tra i casi più recenti ricordiamo la disinformazione e il putiferio messi in atto da politica e stampa laicista, televisione pubblica compresa (vedi quanto successo in prima serata su Rai 3 con Emma Bonino ospite del programma condotto da Massimo Gramellini, Le parole della settimana), per la mozione approvata il 4 ottobre dal consiglio comunale di Verona, il cui testo propone semplicemente di sostenere progetti e associazioni che aiutano in concreto le donne incinte a dare alla luce il loro bambino.
Due giorni fa è stata la volta degli Universitari per la Vita (Upv) che durante un volantinaggio al dipartimento di Lettere della Sapienza di Roma, svolto con regolare permesso, sono stati circondati da una ventina di persone pro aborto, che hanno strappato i volantini e gli opuscoli preparati dai giovani pro life per sensibilizzare i coetanei sulla protezione della vita nascente. Il gruppo abortista Link Sapienza, che vorrebbe perfino abolire l’obiezione di coscienza, è arrivato a vantarsi della sua azione su Facebook, fino a pubblicare una foto che esprime eloquentemente l’idea di «libertà» coltivata dai suoi membri.
Concludiamo questa panoramica con dei fatti riguardanti Milano, dove all’Università Statale – per ben tre giorni (dal 5 al 7 ottobre) – si è svolto il congresso dell’Associazione Luca Coscioni per parlare di contraccezione nei Paesi poveri, droghe «a uso terapeutico» (un escamotage per liberalizzarle) ed eutanasia. Tre esempi di cultura della morte. Gli Upv avevano chiesto a loro volta uno spazio alla Statale per un incontro pubblico sull’importanza di custodire la vita umana dal concepimento alla morte naturale: possibilità negata.Vedi anche il post dell'UCCR: Il Papa condanna l’aborto, i pochi medici “sicari”: «andremo all’inferno»