Parole di vita (febbraio-marzo): raccolta di preghiere, citazioni, immagini spirituali
C'è qualcosa di più brutto di sbagliare, e cioè il non provarci nemmeno. Non verrà fuori nessun grano da un campo dove non è stato seminato nulla.
-Don Luigi Maria Epicoco-Sono 20 i missionari uccisi nel mondo nel 2020: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. Negli ultimi 20 anni, dal 2000 al 2020, sono stati uccisi nel mondo 535 operatori pastorali, di cui 5 vescovi.
“Vieni, vieni Spirito Santo, riscalda il mio cuore. Vieni e insegnami a pregare, insegnami a guardare il Padre, a guardare il Figlio. Insegnami com’è la strada della fede. Insegnami come amare e soprattutto insegnami ad avere un atteggiamento di speranza”.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO (Santa Teresa di Calcutta)
Spirito di Dio,
vieni ad aprire sull’infinito
le porte del nostro spirito e del nostro cuore.
Aprile definitivamente,
e non permettere che noi tentiamo di richiuderle.
Aprile al Mistero di Dio,
e all’immensità dell’Universo.
Apri il nostro intelletto
agli stupendi orizzonti della Divina Sapienza.
Apri il nostro modo di pensare,
perché sia pronto ad accogliere
i molteplici punti di vista diversi dai nostri.
Apri la nostra simpatia
alla diversità dei temperamenti
e delle personalità che ci circondano.
Apri il nostro affetto
a tutti quelli che sono privi di amore,
a quanti chiedono conforto.
Apri la nostra carità ai problemi del Mondo,
a tutti i bisogni dell’Umanità.
Apri la nostra mente alla collaborazione
con tutti coloro che si adoperano per un medesimo fine
Madre Teresa di Calcutta
Non per la paura dell’inferno…
Non per i miei sensi di colpa che mi accusano …
Non per il timore di non essere mai all’altezza …
Non per la paura delle punizioni …
Né per la speranza del paradiso…
Né perché conto sui miei meriti …
Né perché tento di esserne degno …
Né perché provo a strapparti il biglietto di entrata …
Ma per come mi hai amato io ti amo!
Per come mi sorreggi anche quando sono io a scegliere di cadere…
Per come mi perdoni anche quando sono io la prima a non farlo con me stessa…
Per come mi tieni in braccio senza badare al fatto che io neanche me ne accorgo …
Per come mi hai desiderata fin da quando ero ancora informe nell’utero materno …
Per come mi proteggi quasi fossi la pupilla dei tuoi occhi…
Per come mi dai aiuti senza far caso al fatto che li chiamo “coincidenze” …
Per come mi attiri a Te quando cammino nel deserto …
Per tutti i “come” del mondo: grazie!
Non per i miei sensi di colpa che mi accusano …
Non per il timore di non essere mai all’altezza …
Non per la paura delle punizioni …
Né per la speranza del paradiso…
Né perché conto sui miei meriti …
Né perché tento di esserne degno …
Né perché provo a strapparti il biglietto di entrata …
Ma per come mi hai amato io ti amo!
Per come mi sorreggi anche quando sono io a scegliere di cadere…
Per come mi perdoni anche quando sono io la prima a non farlo con me stessa…
Per come mi tieni in braccio senza badare al fatto che io neanche me ne accorgo …
Per come mi hai desiderata fin da quando ero ancora informe nell’utero materno …
Per come mi proteggi quasi fossi la pupilla dei tuoi occhi…
Per come mi dai aiuti senza far caso al fatto che li chiamo “coincidenze” …
Per come mi attiri a Te quando cammino nel deserto …
Per tutti i “come” del mondo: grazie!
«E quale il mio ultimo desiderio ora e per ora? Vorrei che il Movimento dei focolari, alla fine dei tempi, quando, compatto, sarà in attesa di apparire davanti a Gesù abbandonato-risorto, possa ripetergli, facendo sue le parole che sempre mi commuovono del teologo belga Jacques Leclercq: “Il tuo giorno, mio Dio, io verrò verso di te. Verrò verso di te, mio Dio, con il mio sogno più folle: portarti il mondo fra le braccia”». (Chiara Lubich)
«LA PANDEMIA CI HA PORTATO IL DEMONE DELLA DISPERAZIONE. MA NOI, CON CRISTO, ABBIAMO VINTO LA MORTE»
11/03/2021 L'arcivescovo di Milano, mons. Delpini, celebra la Messa in suffragio delle vittime a Caravaggio: «Coloro che il virus ha assalito e coloro che ha ucciso, hanno cominciato a parlare e a cantare la vittoria di Gesù sul demone muto proclamando che la morte è stata vinta, che Gesù risorto è il primogenito di coloro che risorgono da morte»
Le beatitudini degli sposi
- Oh felicità, quando siete l’uno verso l’altra poveri in spirito, cioè vi affidate l’uno all’altra senza difese e senza arroganza; già ora realizzate il Regno
- Oh felicità, quando saprete essere forti nella fede e perseveranti nel momento della sofferenza, della ferita, dell’intoppo; quando il dolore viene a bussare alla vostra porta, sappiatelo prendere come dalla mano di Dio: perché da Lui sarete consolati.
- Oh felicità, quando vi accoglierete con mitezza e fate della misericordia il luogo dove poter sostare; a voi sarà data la terra promessa.
- Oh felicità, quando non vi accontenterete di mangiare il vostro pane, ma aprirete le vostre porte e il vostro cuore alla fame altrui; Dio stesso si incaricherà di saziarvi, perché lo avete sfamato nei piccoli e nei poveri.
- Oh felicità, quando, pur concedendovi la correzione fraterna, vi guardate con occhio di misericordia; sperimenterete la grande gioia che viene dal perdono.
- Oh felicità, quando non consegnate il vostro amore agli idoli del mondo, ma vi amate con purezza di cuore; nel vostro amore vedrete Dio.
- Oh felicità, quando fate la pace, non solo perché deponete il litigio, ma perché operate per costruirla; in quel momento sentitevi figli di Dio.
- Oh felicità, quando il mondo non vi capirà, quando deriderà la vostra fedeltà; quando i furbi vi considereranno fuori dal mondo; già ora il Regno dei cieli, affidato alle vostre mani è vostro; già ora per voi e per il mondo seminate i semi di eternità.
(da “La casa delle otto felicità” della Comunità di Caresto)
Il testo integrale della preghiera recitata da #PapaFrancesco a Mosul, nella piazza "delle quattro chiese", salutata alla fine dal volo di una colomba bianca:
"Altissimo Dio, Signore del tempo e della storia, Tu per amore hai creato il mondo e non smetti mai di riversare sulle tue creature le tue benedizioni. Tu, al di là dell’oceano della sofferenza e della morte, al di là delle tentazioni della violenza, dell’ingiustizia e dell’iniquo guadagno, accompagni i tuoi figli e le tue figlie con tenero amore di Padre. Ma noi uomini, ingrati per i tuoi doni e distolti dalle nostre preoccupazioni e dalle nostre ambizioni troppo terrene, spesso abbiamo dimenticato i tuoi disegni di pace e di armonia. Ci siamo chiusi in noi stessi e nei nostri interessi di parte e, indifferenti a Te e agli altri, abbiamo sbarrato le porte alla pace. Si è così ripetuto quanto il profeta Giona udì dire di Ninive: la malvagità degli uomini è salita fino al cielo (cfr Gn 1,2). Non abbiamo alzato al Cielo mani pure (cfr 1 Tm 2,8), ma dalla terra è salito ancora una volta il grido del sangue innocente (cfr Gen 4,10). Gli abitanti di Ninive, nel racconto di Giona, ascoltarono la voce del tuo profeta e trovarono salvezza nella conversione. Anche noi, Signore, mentre ti affidiamo le tante vittime dell’odio dell’uomo contro l’uomo, invochiamo il tuo perdono e supplichiamo la grazia della conversione: Kyrie eleison! Kyrie eleison!


Ti affidiamo coloro, la cui vita terrena è stata accorciata dalla mano violenta dei loro fratelli, e ti imploriamo anche per quanti hanno fatto del male ai loro fratelli e alle loro sorelle: si ravvedano, toccati dalla potenza della tua misericordia"
Oggi, malgrado tutto, riaffermiamo la nostra convinzione che la fraternità è più forte del fratricidio, che la speranza è più forte della morte, che la pace è più forte della guerra. Questa convinzione parla con voce più eloquente di quella dell’odio e della violenza; e mai potrà essere soffocata nel sangue versato da coloro che pervertono il nome di Dio percorrendo strade di distruzione. (Papa Francesco, viaggio in Iraq)
Signore,
per ogni Uomo hai fissato un appuntamento d’Amore.
Rendimi capace di non perderlo,
di non rimandarlo,
di non arrivare in ritardo, di non renderlo vano.
Che io sia giovane o adulto,
uomo o donna,
laico o consacrato, poco importa.
Donami la misura del “come”.
Donami di amare senza misura.
Fa’che io sappia mettermi in ascolto della Tua Parola
e della voce dei Poveri,
perché possa uscire dal mio piccolo mondo
e farmi dono per tutti.
Sono solo un filo d’erba tremante,
ma soffia sulla mia vita
e strappami alla terra.
Non metterò radici,
ma porterò frutti:
come Te,
come i martiri,
come l’Amore. Amen.
preghiera di Oscar Arnulfo Romero
“Dunque tutto abbiamo in Cristo...
e Cristo è tutto per noi.
Se vuoi curare una ferita, egli è medico;
se sei riarso dalla febbre, egli è la fonte;
se sei oppresso dall’iniquità, egli è giustizia;
se hai bisogno di aiuto, egli è la forza;
se temi la morte, egli è la vita;
se desideri il cielo, egli è la via;
se fuggi le tenebre, egli è la luce;
se cerchi cibo, egli è l’alimento”.
(Sant'Ambrogio, La Verginità, 99)
Dammi coraggio
(Rabindranath Tagore)
Ti prego: non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.
Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.
Non darmi alleati nella lotta della vita...
eccetto la forza che mi proviene da te.
Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.
Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo;
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.
Quando mi fermo stanco sulla lunga strada
e la sete mi opprime sotto il solleone;
quando mi punge la nostalgia di sera
e lo spettro della notte copre la mia vita,
bramo la tua voce, o Dio,
sospiro la tua mano sulle spalle.
Fatico a camminare per il peso del cuore
carico dei doni che non ti ho donati.
Mi rassicuri la tua mano nella notte,
la voglio riempire di carezze,
tenerla stretta: i palpiti del tuo cuore
segnino i ritmi del mio pellegrinaggio.