Per i 50 anni di ordinazione sacerdotale di papa Francesco




Quello di papa Francesco è un anniversario importante ovviamente sottolineato dai principali media cattolici: Vatican news, Avvenire e Famiglia Cristiana... E' l'occasione per offrire un ritratto della sua vita sacerdotale (e sul sacerdozio in generale) e per pregare per lui.

La sua Diocesi di Roma ha invitato tutte le Parrocchie a pregare per lui già domenica scorsa con questa intenzione: 
«Per papa Francesco che il 13 dicembre celebra il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale: il Signore che lo ha chiamato a essere amministratore dei Santi Misteri e vescovo di Roma lo guidi e lo sostenga con la grazia del suo Spirito e gli doni la consolazione che deriva dalla preghiera di tutta la Chiesa. Preghiamo». 
L'Osservatore Romano:  Jorge Mario Bergoglio racconta la sua vocazione sacerdotale in un’intervista radiofonica rilasciata il 1° novembre 2012:
Un dettaglio del francobollo con il quale l’Ufficio filatelico e numismatico del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano  ha celebrato l’anniversario sacerdotale del Pontefice
"Io stavo frequentando il collegio industriale, studiavo chimica, e un 21 di settembre, per questo me lo ricordo sempre, sono uscito per andare a passeggiare con i miei compagni e sono passato per la chiesa di Flores. Io andavo alla chiesa di Flores, a San José. Sono entrato, sentivo che dovevo entrare: quelle cose che senti dentro e non sai cosa sono. E ho guardato, era un po’ buio, era un mattino di settembre, forse le 9, e ho visto un sacerdote che camminava, non lo conoscevo, non era di quella chiesa. E si siede in uno dei confessionali, l’ultimo sulla sinistra guardando l’altare. Non so cosa sia successo poi. Ho avuto la sensazione che qualcuno mi afferrava dentro e mi portava nel confessionale. Certo, gli ho raccontato le mie cose, mi sono confessato... ma non so cosa sia successo... Là, ho sentito che dovevo essere sacerdote. Ne ero certo, ne ero certo. Invece di andare a passeggiare con gli altri, sono tornato a casa, perché ero come emozionato. Dopo, ho proseguito i miei studi e tutto il resto, ma deciso a seguire quel cammino"
Vatican news:  Papa Francesco, 50 anni di sacerdozio: al servizio di Dio e del suo popolo
Sono passati 50 anni. Era il 13 dicembre del 1969: Jorge Mario Bergoglio, 4 giorni prima del suo 33.mo compleanno, viene ordinato sacerdote. La sua vocazione risale al 21 settembre 1953, memoria di San Matteo, il pubblicano convertito da Gesù: durante una confessione fa un’esperienza profonda della misericordia di Dio. È una gioia immensa che lo spinge a prendere una decisione “per sempre”: farsi prete.
È tempo di misericordia
È proprio la Divina misericordia che caratterizza tutta la sua vita sacerdotale. I preti - afferma - senza fare rumore lasciano tutto per impegnarsi nella vita quotidiana delle comunità, dando agli altri la propria vita, “si commuovono davanti alle pecore, come Gesù, quando vedeva la gente stanca e sfinita come pecore senza pastore”. Così, “a immagine del Buon Pastore, il prete è uomo di misericordia e di compassione, vicino alla sua gente e servitore di tutti … Chiunque si trovi ferito nella propria vita, in qualsiasi modo, può trovare in lui attenzione e ascolto … C’è bisogno di curare le ferite, tante ferite! Tante ferite! C’è tanta gente ferita, dai problemi materiali, dagli scandali, anche nella Chiesa... Gente ferita dalle illusioni del mondo… Noi preti dobbiamo essere lì, vicino a questa gente. Misericordia significa prima di tutto curare le ferite”. Questo - ricorda spesso - è il tempo della misericordia (Discorso ai parroci di Roma, 6 marzo 2014).
 Uomo dell’Eucaristia: al centro c’è Gesù
Il sacerdote - dice Francesco - è un uomo decentrato, perché al centro della sua vita non c’è lui ma Cristo. Per questo ringrazia i sacerdoti per la celebrazione quotidiana dell'Eucaristia: “Nella Celebrazione eucaristica ritroviamo ogni giorno questa nostra identità di pastori. Ogni volta possiamo fare veramente nostre le sue parole: «Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi». È il senso della nostra vita, sono le parole con cui … possiamo rinnovare quotidianamente le promesse della nostra Ordinazione. Vi ringrazio per il vostro ‘sì’, e per tanti ‘sì’ nascosti di tutti i giorni, che solo il Signore conosce. Vi ringrazio per il vostro ‘sì’ a donare la vita uniti a Gesù: sta qui la sorgente pura della nostra gioia” (Omelia per il Giubileo dei sacerdoti, 3 giugno 2016). E invita i sacerdoti ad essere prudenti e audaci nello stesso tempo, perché l’Eucaristia “non è un premio per i perfetti ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli” (Evangelii gaudium, 47).
 La vita sacerdotale nel confessionale
Al servizio di Dio e del suo popolo, il sacerdote svolge una parte importante della sua missione nel confessionale, dove può dispensare l’eccesso della misericordia di Dio. Esorta i preti a non essere rigoristi né lassisti: “Che tra i confessori ci siano differenze di stile è normale, ma queste differenze non possono riguardare la sostanza, cioè la sana dottrina morale e la misericordia. Né il lassista né il rigorista rende testimonianza a Gesù Cristo, perché né l’uno né l’altro si fa carico della persona che incontra. Il rigorista si lava le mani: infatti la inchioda alla legge intesa in modo freddo e rigido”. Anche il lassista “si lava le mani: solo apparentemente è misericordioso, ma in realtà non prende sul serio il problema di quella coscienza, minimizzando il peccato. La vera misericordia si fa carico della persona, la ascolta attentamente, si accosta con rispetto e con verità alla sua situazione, e la accompagna nel cammino della riconciliazione. E questo è faticoso, sì, certamente. Il sacerdote veramente misericordioso si comporta come il Buon Samaritano… ma perché lo fa? Perché il suo cuore è capace di compassione, è il cuore di Cristo!” (Discorso ai parroci di Roma, 6 marzo 2014).
 La preghiera, Maria e la lotta contro il diavolo
Il sacerdote – sottolinea il Papa – è innanzitutto uomo di preghiera. È dall’intimità con Gesù che sgorga la vera carità. È l’unione con Dio che fa vincere le innumerevoli tentazioni del male. Il diavolo esiste, non è un mito - ricorda spesso - è astuto, menzognero, ingannatore. Francesco invita a guardare Maria, a pregare il Rosario ogni giorno, è la sua preghiera del cuore, soprattutto in questo periodo, per proteggere la Chiesa dagli attacchi del diavolo che vuole portare la divisione. “Guardare Maria è tornare a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto”, Lei è “l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita” e come “una vera madre, cammina con noi, combatte con noi, ed effonde incessantemente la vicinanza dell’amore di Dio” (Lettera ai sacerdoti nel 160.mo anniversario della morte del Curato d’Ars).
I poveri e il giudizio finale
La spiritualità del prete è incarnata nella realtà di tutti i giorni - osserva Francesco - e si fa voce profetica di fronte alle oppressioni che calpestano il povero e il debole: la Chiesa “non può e non deve rimanere al margine della lotta per la giustizia” relegando la religione, come vorrebbero alcuni, ”alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza nella vita sociale e nazionale” (Evangelii Gaudium, 183), perché il regno di Dio inizia qui in terra ed è già qui che incontriamo Gesù: il giudizio finale verterà proprio su ciò che avremo fatto a Cristo nei poveri, nei malati, nei forestieri, nei carcerati (Mt, 25). Saremo giudicati sull’amore: ma non ci può essere amore senza giustizia, come diceva San Giovanni Paolo II.
Sacerdoti che danno la vita e lo scandalo degli abusi
Il Papa non tace la “mostruosità” degli abusi compiuti dai sacerdoti, ripete sempre la vicinanza alle vittime, ma pensa anche ai tantissimi bravi preti che portano il peso di crimini che non hanno commesso: sarebbe “ingiusto non riconoscere tanti sacerdoti che in maniera costante e integra offrono tutto ciò che sono e che hanno per il bene degli altri”. Quei preti “che fanno della loro vita un’opera di misericordia in regioni o situazioni spesso inospitali, lontane o abbandonate, anche a rischio della propria vita”. Il Papa li ringrazia “per il coraggioso e costante esempio” e invita a non scoraggiarsi, perché “il Signore sta purificando la sua Sposa e ci sta convertendo tutti a sé. Ci sta facendo sperimentare la prova perché comprendiamo che senza di Lui siamo polvere” (Lettera ai sacerdoti nel 160.mo anniversario della morte del Curato d’Ars).
Nelle prove, ricordare il primo incontro con Gesù
Il Papa pensa ai momenti di difficoltà che possono vivere i sacerdoti, invitandoli a ritornare al primo incontro con Gesù, a quei momenti luminosi in cui si è sperimentata la chiamata del Signore a consacrare tutta la vita al suo servizio: occorre ritornare “a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato all’inizio del cammino. È da quella scintilla che posso accendere il fuoco per l’oggi, per ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle. Da quella scintilla si accende una gioia umile, una gioia che non offende il dolore e la disperazione, una gioia buona e mite” (Omelia nella Veglia Pasquale, 19 aprile 2014).
 La stanchezza buona dei sacerdoti
“Sapete - confessa il Papa - quante volte penso a questo: alla stanchezza di tutti voi? Ci penso molto e prego di frequente, specialmente quando ad essere stanco sono io. Prego per voi che lavorate in mezzo al popolo fedele di Dio che vi è stato affidato, e molti in luoghi assai abbandonati e pericolosi. E la nostra stanchezza, cari sacerdoti, è come l’incenso che sale silenziosamente al Cielo. La nostra stanchezza va dritta al cuore del Padre … C’è quella che possiamo chiamare ‘la stanchezza della gente, la stanchezza delle folle’: per il Signore, come per noi, era spossante – lo dice il Vangelo –, ma è una stanchezza buona, una stanchezza piena di frutti e di gioia … È  la stanchezza del sacerdote con l’odore delle pecore” e “con il sorriso di papà che contempla i suoi figli o i suoi nipotini … Solo l’amore dà riposo” (Omelia nella Messa del Crisma, 2 aprile 2015).
Omelie brevi che fanno ardere i cuori
L’importanza dell’omelia è stata sottolineata tante volte da Francesco che esorta con forza i sacerdoti a prepararla bene con un tempo prolungato di studio, preghiera e riflessione. Invita a fare omelie brevi che non siano né uno spettacolo né una conferenza o una lezione puramente moralista e indottrinante: bisogna  saper dire “parole che fanno ardere i cuori” con un linguaggio positivo: non dicendo tanto quello che non si deve fare ma piuttosto proponendo quello che si può fare meglio: “Una predicazione positiva offre sempre speranza, orienta verso il futuro, non ci lascia prigionieri della negatività” (Evangeli gaudium, 159) esprimendo “vicinanza, apertura al dialogo, pazienza, accoglienza cordiale che non condanna” (Evangelii gaudium, 165). Il Papa sottolinea il ruolo fondamentale del ‘kerygma’ il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (Evangelii gaudium, 164).
L’umorismo dei sacerdoti
“Il santo è capace di vivere con gioia e senso dell’umorismo” ricorda il Papa ai sacerdoti citando San Filippo Neri o la preghiera del buonumore di San Tommaso Moro. È una gioia che nasce dall’unione con Gesù e dalla fraternità. “Il senso dell’umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni” - ha detto nel novembre 2016 in una intervista rilasciata a Tv2000 e InBlu Radio – perché “il senso dell’umorismo ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano, ma è il più vicino alla grazia di Dio”. È segno di una grande maturità spirituale che nasce dallo Spirito Santo.
 L’appello del Papa ai fedeli: sostenete i preti
Papa Francesco chiede ai sacerdoti di essere sempre vicini alla gente, ma nello stesso tempo chiede ai fedeli di sostenere i preti: “Cari fedeli, siate vicini ai vostri sacerdoti con l’affetto e con la preghiera perché siano sempre pastori con il cuore di Dio” (Omelia per la Messa del Crisma, 28 marzo 2013).
Avvenire:  L'anniversario. Bergoglio, 50 anni di servizio. Papa, ma prima di tutto prete
Conserva ancora, su un foglio scolorito dal tempo, la personale professione di fede scritta in un momento di grande intensità spirituale poco prima di essere ordinato sacerdote: «Credo nella mia storia, permeata dallo sguardo benevolo di Dio, che nel primo giorno di primavera, il 21 settembre, mi è venuto incontro e mi ha invitato a seguirlo». È il 13 dicembre 1969, quattro giorni prima del suo trentatreesimo compleanno, quando le mani dell’arcivescovo di Cordoba, Ramon José Castellano, sulla testa di Jorge Mario Bergoglio ungono l’inizio di una storia vissuta di sacerdozio, che ancora continua, «h-24», senza ferie e senza sosta, da cinquant’anni. Perché papa Francesco è prima di tutto un prete, cioè un padre che ha continuato ad esserlo e a farlo. E di fatto, anche da Papa, a partire dalle messe quotidiane a Santa Marta, come parroco del mondo: «Io faccio il prete, e mi piace».
Dando questa testimonianza, che forse non potrebbe essere meglio sintetizzata che così: «E questo mettetevelo bene in testa e nel cuore: pastori sì, funzionari no! La vita parla più delle parole. La testimonianza contagia. Si possono fare tante discussioni sul rapporto Chiesa-mondo e Vangelo-storia, ma non serve se il Vangelo non passa prima dalla propria vita. E il Vangelo ci chiede, oggi più che mai, questo: servire nella semplicità, nella testimonianza. Questo significa essere ministri: non svolgere delle funzioni, ma servire lieti, senza dipendere dalle cose che passano e senza legarsi ai poteri del mondo. Così, liberi per testimoniare, si manifesta che la Chiesa è sacramento di salvezza, cioè segno che indica e strumento che offre la salvezza al mondo». E questo papa Francesco lo ha detto il 15 settembre dell’anno scorso a Palermo, davanti alla tomba di don Pino Puglisi, indicando il programma di vita quotidiano che fa l’identità sacerdotale vissuta in prima persona, in persona Christi: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo offerto per voi», lasciandosi letteralmente 'mangiare' dai fratelli, perché «il sacerdote è uomo di Dio 24 ore su 24, non uomo del sacro quando indossa i paramenti», «uomo del dono e del perdono», che «coniuga nella vita il verbo celebrare».
E ha spiegato, rivolgendosi ai religiosi, quanto sia «fondamentale pregare Colui di cui parliamo, nutrirci della Parola che predichiamo, adorare il Pane che consacriamo, e farlo ogni giorno: Preghiera, Parola, Pane», come è stato per padre Pino Puglisi, detto «3P». E ha ricordato ancora queste tre P essenziali per ciascun prete ogni giorno, essenziali per tutti i consacrati ogni giorno: «Perché la nostra, cari sacerdoti, non è una professione ma una donazione; non un mestiere, che serve per fare carriera, ma una missione, un servizio, secondo il vero potere, il potere secondo Dio».
E come continuare a declinare queste tre P di servizio, «richiamando alla memoria una storia di grazia», appare in fondo l’unico interesse della sua vita di sacerdote. Alle quali si aggiunge la P di padre che affonda proprio sul «richiamare alla memoria, quella di cui si parla nel Deuteronomio, la memoria delle opere di Dio che sono alla base dell’alleanza tra Dio e il suo popolo». a memoria che invita a recuperare, cioè «una storia di grazia che, data la nostra condizione di peccatori, è sempre fatta di grazie, di misericordia – spiegava Bergoglio già da provinciale dei gesuiti ai suoi confratelli – perché è questa coscienza d’essere fondati sulla paterna misericordia del Signore, che mi fa figlio, che ci rende figli, che ci fonda anche come padri». «Nella Bibbia – affermava allora come oggi – i padri sono coloro che sanno sintetizzare il nuovo con il vecchio e sono portatori di un’eredità inalienabile, senza impadronirsene, perché sia feconda.
Un padre è quello che non smette mai di vedere nel germoglio di grano, pur indebolito da tanta zizzania, la speranza della crescita, e per questo scende in strada ad aspettare il figlio che l’ha abbandonato, come riferisce Luca nella sua parabola ». Ed è proprio questa paternità generativa nell’ordine della grazia, questa 'paternità filiale' che si fa prossima e coincide con il proprium del ministero sacerdotale a cui tante volte ha richiamato i preti il Papa in questi anni. E il susseguirsi assiduo di incontri con i sacerdoti, i numerosi colloqui sempre compresi anche nei viaggi apostolici, i tanti interventi, le omelie, le lettere a questi destinati fin dall’inizio del pontificato e fino al breve vademecum di «10 cose che papa Francesco propone ai sacerdoti » spedito direttamente al cuore dei suoi figli perché accrescano il proprio ministero sacerdotale e il rapporto con i fedeli. el suo insieme un vero e proprio magistero ad hoc che affonda e riemerge dalla materia abbondante di riflessioni, corsi di esercizi frutto d’esperienza di guida, di ritiri spirituali predicati in un vissuto che si appella a luoghi, tempi e persone nell’arco di tanti anni. Da dove attinge quel consiglio sempre attuale del discernimento che viene dal Vangelo insegnatogli dal padre Miguel Ángel Fiorito e l’attitudine d’avere sempre «un orecchio per ascoltare la Parola di Dio e un orecchio per ascoltare il popolo», perché «non esiste l’evangelizzazione di laboratorio, l’evangelizzazione è sempre 'corpo a corpo', 'personale', altrimenti non è evangelizzazione: corpo a corpo con il popolo di Dio, e corpo a corpo con la Parola di Dio», come ha ricordato ancora una volta il 30 ottobre 2018 ai giovani della diocesi francese di Viviers.
E con il filo d’oro che accompagna tutto: «Quello di riconoscersi peccatori e di chiedere perdono che è una grazia. E lo è anche correggersi», come scriveva già nelle sue meditazioni dettate da provinciale dei gesuiti, perché «la fede va chiesta, ci guardi Dio dal non essere insistente con Lui e con i suoi santi» per poter perseguire l’itinerario «paziente e umile» lungo il quale imparare dalla gente e come aiutare la gente.
In questo modo solo «con un servizio umile avremo l’opportunità di condurli a scoprire, nel cuore delle loro difficoltà e delle loro lotte, Gesù Cristo, vivente e operante con la potenza del suo Spirito. Potremo così parlare loro di Dio nostro Padre, che riconcilia a sé l’umanità stabilendola nella comunione d’una vera fraternità. In altre parole, potremo apprendere ad ascoltare la voce dei popoli, che ne hanno una, invece che attribuire a noi stessi di parlare al loro posto, con una lingua lontana chilometri dalle aspirazioni del loro cuore. Questo è essere leali all’incarnazione del Signore, questo è camminare con i poveri». «San Giovanni – scrive – ci ricorda oggi 'l’ultima ora', come momento escatologico, l’ora dei falsi profeti ( Mt 24, 11). L’ultima ora è la venuta di Cristo... ogni venuta di Cristo nella nostra vita. Ci viene chiesto di non dimenticarci, per essere fedeli a questo momento escatologico, dell’unzione che abbiamo ricevuto. Gli anticristi sono fra noi: sono coloro che si sono stancati del Cristo umile».
Nel suo celebre Giornale dell’animaanche Giovanni XXIII, con il suo alto senso del sacerdozio vissuto, aveva scritto in occasione del suo ottantesimo compleanno: «A ottant’anni cominciati, questo è ciò che importa: svuotarmi di me stesso, confortarmi nel Signore, e rimanere in confidenza della Sua misericordia. Soprattutto voglio continuare a rispondere sempre bene per male, e a preferire, in tutto, il Vangelo ». Sono queste le prerogative di un 'papa cristiano', secondo l’espressione che era stata usata da Hannah Arendt per definire Giovanni XXIII e che spinsero la filosofa ebrea a scrivere quel profilo singolare di un uomo che alla banalità del male oppose la quotidianità pratica del bene. E che quest’uomo cristiano, questo sacerdote, come papa Francesco, s’inscrivesse nella linea di coloro che spesso in umiltà hanno praticato, e non solo predicato, l’imitatio Christi è un problema ben più ampio che attiene proprio alla quotidianità del bene e al suo fiorire, rispetto alle dinamiche di un’istituzione autoreferenziale e narcisistica della Chiesa. Nella quale invece sempre «il grano e la zizzania cresceranno insieme e la nostra umile missione di unti dal Signore sarà soprattutto quella di proteggere come un padre il grano, lasciando agli angeli il compito di falciare la zizzania».

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico2 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento29 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni11 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 bici1 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 calendario2 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi94 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia22 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti9 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook4 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 feria1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco228 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani70 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo2 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata9 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link3 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria48 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje14 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale54 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 novembre2 Novena6 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia8 omelie165 omosessualità34 opzione Benedetto3 oratorio7 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi4 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà4 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità17 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari4 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV32 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Catechismo: l'ALFABETO DEL NATALE

Catechismo: il nuovo anno liturgico (immagini e materiale utile)

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Principali VEGGENTI italiani viventi

Sull'amore (marzo 2019)