La fede di Alda Merini (a 10 anni dalla morte) e alcune sue poesie "religiose"


Lo stesso giorno di Natuzza Evolo moriva a 78 anni anche Alda Merini, tra le più grandi poetesse italiane. Nata a Milano il 21 marzo 1931, Alda Merini cominciò a comporre le prime liriche giovanissima, a 16 anni. Un'esistenza difficile la sua, segnata dal disagio fisico ed economico, in un ventennale entrare e uscire da ospedali psichiatrici, tra gli anni Sessanta e Settanta.


La prima raccolta di poesie di Alda Merini: 'La presenza di Orfeo', pubblicata nel 1953, ebbe subito un grande successo di critica. Il suo capolavoro e' pero' considerato 'La Terra Santa' che le e' valso, nel 1993, il Premio Librex-Guggenheim 'Eugenio Montale' per la Poesia.
Altre sue raccolte di versi sono 'Testamento', 'Vuoto d'amore', 'Ballate non pagate', 'Fiore di poesia 1951-1997', 'Superba e' la notte', 'L'anima innamorata, 'Corpo d'amore', 'Un incontro con Gesu'', 'Magnificat. Un incontro con Maria', 'La carne degli Angeli', 'Piu' bella della poesia e' stata la mia vita', 'Clinica dell'abbandono' e 'Folle, folle, folle d'amore per te. Poesie per giovani innamorati'.

Nella sua carriera artistica, Alda Merini si e' cimentata anche con la prosa in 'L'altra verita'. Diario di una diversa', 'Delirio amoroso', 'Il tormento delle figure', 'Le parole di Alda Merini', 'La pazza della porta accanto' (con il quale vinse il Premio Latina 1995 e fu finalista al Premio Rapallo 1996), 'La vita facile', 'Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi' e 'Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta' e con gli aforismi 'Aforismi e magie'.
Di lei restano liriche e frasi in cui Dio, la fede, l’amore sono i suoi interlocutori privilegiati.

Corpo d’amore

Dicono che le sorgenti d’amore siano le lacrime ma il pianto non è che un umile lavacro dei tuoi pensieri. (…) Tu sei un Dio materno e plurimo, un Dio che si disconosce e che si converte, un Dio buono come l’odio e la gelosia, un Dio umano che si è fatto croce, che si è fatto silenzio, un Dio che si converte in estasi ma che conosce il mistero della collera (…) 

A volte Dio

A volte Dio
uccide gli amanti
perchè non vuole
essere superato
in amore.


319px-Alda_Merini
Wikipedia/Giuliano Grittini/CC

Amore

Ti ho perso lungo i solchi della via,
o mio unico amore,
Dio di giacenza e di dubbio
Dio delle mitiche forze
Dio, Dio sempre Dio
che sei più forte degli amplessi
e dei teneri amori.
Che fai crescere le fontane,
che appari e dispari
come un luogotenente del destino.
Perderti è come perdere la speranza
ed io ti ho perduto
non una ma un milione di volte
e ritrovarti è come sorgere dall’eterno peccato
per vedere le falle della vita
ma anche le tue mobili stelle:
TU SEI UN DIO DI AMORE.

Angeli, il vostro occhio è cieco e vede tutto

Angeli,
il vostro occhio è cieco e vede tutto,
angeli,
il vostro occhio vede ed è cieco.
Angeli,
c’è una moltitudine di demoni
che vi perseguita
e c’è una moltitudine di angeli
che vi perseguita.
Tra queste lotte,
tra queste stagioni orrende
di sangue e di morte
di morte e di pace voi vivete,
UNICI GRANDI
STRATAGEMMI DI DIO.

La Terra Santa
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.

Santi e poeti

Bisogna essere santi
per essere anche poeti:
dal grembo caldo d’ogni nostro gesto,
d’ogni nostra parola che sia sobria,
procederà la lirica perfetta
in modo necessaria ed istintivo (…)

Le frasi

«Tutti gli innamorati sono in Cristo»
«Domandano tutti come si fa a scrivere un libro: si va vicino a Dio e gli si dice: feconda la mia mente, mettiti nel mio cuore e portami via dagli altri, rapiscimi».
«Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove».
«Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l’arma del desiderio».

Questo è il testo di una intervista pubblicata su Jesus nel gennaio 2007:
Alda Merini non è una poetessa "cattolica" in senso confessionale, e della fede religiosa parla con grande pudore. Si descrive come una donna che nella sua vita ha molto sofferto. Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, la sofferenza mentale l’ha portata a lunghi ricoveri in ospedali psichiatrici, una condizione di disagio dalla quale è emersa solo più avanti, tornando alla scrittura. Che nel frattempo era diventata anche testimonianza di quel disagio.

  • Signora Merini, qual è il suo rapporto con la fede?
«Non ho un rapporto con la fede, ho un rapporto con la vita. Con una vita "larga", che tutto comprende e da cui nulla è escluso, gioia e dolore, nascita e morte, alba e lutto».

  • Dio non l’ha mai incontrato?
«Sì, l’ho incontrato in manicomio, un posto in sé terribile, ma in cui non ho mai perso la speranza. Forse non sono mai stata felice come in quegli anni di ricovero. Dovrei stare attenta a dirlo, perché se dico che mi trovavo bene al manicomio, va a finire che qualcuno potrebbe pensare di rinchiudermi di nuovo. Infatti potrebbe essere interpretata come un palese segnale di pazzia l’affermazione che al manicomio stavo bene...».


  • Ma come l’ha conosciuto Dio?
«Attraverso alcuni uomini. Ci sono persone che sono il rifugio dell’amore di Dio, un amore che sono capaci di trasmettere agli altri. Del cristianesimo amo la dimensione dell’incarnazione, che impedisce il rifugio evasivo nell’astrattezza e nell’astrazione. I veri credenti mi hanno aiutato a conoscere Dio».
  • Perché ha scritto questo Cantico dei Vangeli?
«È un’opera che si ricollega a un mio testo precedente, Tu sei Pietro, forse l’opera più bella che ho scritto. L’avevo composta per un debito di riconoscenza nei confronti di un medico che aveva fatto molto per me. Per un debito di riconoscenza e di amore».
  • Che cosa l’ha affascinata del Nuovo Testamento?
«L’elementarità, cioè l’universalità, di ciò che viene detto. Un tempo avevo un compagno che aveva avuto una vita difficile ed era anche stato in carcere. Quando il sabato e la domenica non lavorava, gli leggevo il Vangelo. Per lui quella fu un’importante esperienza di guarigione interiore».

Foto Grazianeri/G. Bruneau.Foto Grazianeri/G. Bruneau.

  • Come vede la Chiesa?
«Nella Chiesa cattolica ci sono cose che non mi piacciono, come un certo maschilismo dell’istituzione ecclesiastica e la condanna del piacere. Una cosa, quest’ultima, che sa un po’ di vecchia teologia, ma che purtroppo persiste ancora in quanto predicano alcuni sacerdoti, e lo fanno anche in buona fede. E mi sembra un po’ un tradimento del messaggio evangelico più autentico. Che cosa ha voluto fare Cristo, in realtà? Sollevare l’umanità dal suo stato di abiezione. Questo mi sembra l’aspetto centrale del cristianesimo, non altri orpelli sedimentatisi con il tempo. Ma ho molto amato un Papa come Giovanni Paolo II».

  • Che cosa le piaceva in particolare di Papa Wojtyla?
«Appena eletto Pontefice, ancora giovane, incarnava, anche nella sua presenza fisica, un nuovo modello di Chiesa, più moderna, aperta, vicina alla gente. Questo grazie all’immediatezza dei gesti, alla disponibilità umana che manifestava verso tutti. Poi è stato uno strenuo difensore della pace nel mondo. Ora che non c’è più mi manca molto. Pensi che negli ultimi tempi, quando era molto malato, spesso mi capitava di accendere il televisore per sapere come stava. Le notizie sulla sua salute mi sembravano quelle più importanti del telegiornale».
Foto Grazianeri/M. Valley.Foto Grazianeri/M. Valley.

  • Lo ha mai incontrato?
«No, non di persona; ma so che aveva letto e apprezzato il mio Magnificat. Mi fece mandare un rosario da lui benedetto, che conservo come un prezioso ricordo. Anche lui era un poeta, forse anche per questo amava e capiva la poesia».

  • Forse non sempre è scontata o evidente, ma certo c’è una relazione tra fede e poesia. Qual è, a suo giudizio?
«Quando alcuni miei testi di contenuto religioso sono stati rappresentati in pubblico, ho riempito chiese e teatri. Molti erano giovani, ma credo che non venissero tanto per me, quanto per Lui. Forse cercavano qualcuno che li guidasse. Perché la poesia è soltanto un tramite. Da sola la letteratura non salva nessuno. In Cristo c’è la Resurrezione, in noi la morte».
  • Mi spieghi meglio: vuol dire che la poesia, in sé, non è in grado di pronunciare parole di salvezza?
«Gesù dice che chi non è semplice come un bambino non può entrare nel Regno dei cieli. Ebbene – lo diceva anche Pascoli –, il vero poeta è sempre un po’ un fanciullo: sente ogni nuovo giorno come un dono del Cielo, si stupisce e rende grazie per il fatto di esserci e per il fatto che esiste, intorno a lui, una realtà magnifica. Ecco, nell’additare la semplicità della vita risiede la missione del poeta. E anche la sua utilità per il bene della vita delle persone. Forse è grazie alla poesia che nella mia vita, pur avendo molto sofferto, non sono mai stata disperata. Quando ho incontrato il dolore, anziché farmene annientare, ho deciso di cantarlo».
Foto Grazianeri/G. Bruneau.
Foto Grazianeri/G. Bruneau.
  • Ma come è possibile «cantare il dolore»?
costo di discostarmi un po’ da alcune affermazioni più ortodosse, direi che bisogna cominciare a essere felici sulla Terra, a volerlo con tutte le proprie forze, e a propiziare, sulla Terra, la felicità degli altri. Perché chi vive infelice, muore disperato».
  • Che bilancio traccerebbe della sua attività letteraria?
«Cosa vuole che le dica... Non mi sono mancati i lettori, gli apprezzamenti dei critici, i riconoscimenti di prestigiosi premi. Recentemente sono stati messi in musica dei miei testi, recitati e cantati nei teatri, con la collaborazione di bravissimi musicisti e interpreti. Anche questo è un altro segno di popolarità. Ma forse capire un’opera significa non musicarla, recitarla, dirla, bensì tacerla. Come lettrice di poesia, amo il corpo a corpo personale con il testo, vissuto nel silenzio di un incontro personale. Non capisco perché, affinché la gente apprezzi Dante, ci sia bisogno che un bravo attore debba andare a leggere la Divina Commedia in un teatro...».
  • Forse perché il pubblico cerca un incontro con l’autore anche attraverso la fisicità della parola e della performance...
«Sì, forse è proprio questo, perché l’uomo ha bisogno di prove, di vedere con i propri occhi e di toccare con mano».
Foto Grazianeri/G. Bruneau.
Foto Grazianeri/G. Bruneau.
  • Ha rimpianti?
«Direi di no, la mia vita è andata come doveva andare. A sedici anni entrai in un monastero di clausura, perché pensavo che quella fosse la mia vocazione. Fu la mia famiglia a insistere perché uscissi un anno dopo, affinché cercassi marito. Non so se sia stato un bene o un male. Di certo la vita contemplativa era una condizione verso cui sentivo una grande attrazione».
  • Qual è la sua speranza?
«Di morire in pace. La mia speranza nel futuro, invece, sono i miei figli e i miei nipoti».
  • Per tornare alla domanda iniziale, che forse è anche la più personale: Alda Merini crede in Dio?
«Credo in ciò che Dio mi ha dato, che è moltissimo: la vita, i sensi, e anche, per quello che può valere, la gloria letteraria. Qualcuno diceva: "Se considero tutte le cose che Dio mi ha dato, come posso sperare che mi darà anche il Paradiso?". Per questo ogni mattina quando mi sveglio sento il bisogno di pronunciare il mio grazie».
Roberto Carnero
Segnalo infine un articolo di Avvenire di ieri: "L'ultima poesia di Alda Merini":
Dieci anni fa moriva la grande poetessa, poco dopo aver incontrato il padre cappuccino Gianluigi Pasquale che oggi ricorda quei momenti estremi di consapevolezza.
 «O morte, che tutti credono ributtante e infelice, tu sei una vergine leggiadra che mi scioglierà da questo letame, la donna che consegnerà il mio calvario al Signore» ( Francesco: canto di una creatura, Frassinelli 2007). Non avevo, sinceramente, in mente il frammento di questa poesia uscita dalla penna di Alda Merini domenica 1° novembre 2009 quando la poetessa lasciò questa terra. Volendomi, Alda, al capezzale del suo letto come un frate francescano qual sono. Lei che, alla pari del “pazzo di Dio” come fu considerato il Poverello di Assisi, gli aveva dedicato pagine intere di poesie. Ma non poteva essere diversamente. Alda, considerata folle dai sapienti di questo mondo, attraverso una sofferenza che nessuno potrà mai esaustivamente descrivere, aveva capito che «ciò che l’uomo trova inutile, le cose più piccole, i più insignificanti silenzi, Dio li trova estremamente preziosi». Su quel letto dell’ospedale San Paolo a Milano, dove Alda volle ricevere proprio da me l’ultima benedizione e sussurrarmi le righe di una poesia che non ho ancora voluto trascrivere, l’affascinante donna dagli occhi verdi ha consegnato per davvero il suo calvario al Signore.

Come tutti i poeti, Alda dava voce a quell’amore di cui non si osa dire il nome perché sapeva che nessuna cosa riavvicina là dove la Parola manca. E Alda dominava la Parola: per questo non ci si può staccare da Lei. Intelligente come pochi, aveva compreso che si imprimono indelebilmente le proprie impronte nella storia con il passo della sofferenza: alla pari di Francesco, morto nudo sulla nuda terra vicino alla chiesetta della Porziuncola in Assisi, del cappuccino Pio da Pietrelcina, entrambi stigmatizzati, di santa Teresa di Calcutta e di san Giovanni Paolo II, a loro modo saliti «sulla croce del Figlio del falegname».

All’indomani di quell’ultimo saluto benedicente che diedi ad Alda il giorno di Ognissanti di esattamente dieci anni or sono, tra le tante testimonianze che ricevetti, ve ne fu una che segna ancora oggi la mia memoria. E che non posso assolutamente dimenticare. Fu una telefonata di un mio giovane confratello di Bari, pure lui ammiratore di colei che nacque, nel 1931, «il 21 a primavera»: addolorati alla notizia della morte, la stessa sera di quel 1° novembre tutti i frati del convento di Santa Fara in Bari si riunirono, dopo cena, nella stanza “del caminetto” e si rac- colsero in preghiera. Posso soltanto immaginare il silenzio e la commozione. Nel guardare il fuoco che riscalda le notti di novembre, i frati non recitarono, tuttavia, preghiere cristiane qualsiasi, ma lessero le poesie che Alda aveva scritto pensando al nostro fondatore, san Francesco d’Assisi. Quei giovani frati, successori del Poverello, avevano fatto – pensai – la scelta giusta. Avevano, infatti, intravisto come Alda – con il suo amore, il suo respiro universale, il suo animo scevro da ogni confine o distinzione – fosse riuscita a trasportare nel XX secolo ciò che Francesco d’Assisi aveva assaporato otto secoli prima: un’autentica e fol- le “cotta” per Dio.

A tal punto da non avere paura di nulla – proprio come Alda – nemmeno della morte, quando, nell’ultimo giorno della sua esistenza terrena, Alda si fece mettere lo smalto rosso sulle unghie delle mani prima di confidarsi con me. Prima di dirmi i suoi ultimi versi. Fu allora, però, che mi rammentai chiaramente di un frammento della serie di poesie scritte da Alda su Francesco d’Assisi e che, per me, costituisce l’anello tra i due: il coraggio di chiamare “sorella” l’angelo della nostra morte: «Ora sono un guerriero che corre senza cavallo, coi miei piedi sudati e stanchi verso il traguardo di Dio. E sogno la morte angelica, una sorella dai mille volti». Ma mi sovvenne anche un desiderio che mia mamma Giovanna mi ha lasciato in eredità quando giungerà per lei la sua ultima ora: «Una sola rosa rossa ci dovrà essere in chiesa», l’unico colore capace di indicare l’Amore spesosi per gli altri, per l’Altro, il colore della rosa, ma anche il colore dello smalto.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico2 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento29 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni11 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 bici1 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 calendario2 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi94 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia22 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti9 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook4 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 feria1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco228 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani70 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo2 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata9 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link3 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria48 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje14 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale54 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 novembre2 Novena6 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia8 omelie165 omosessualità34 opzione Benedetto3 oratorio7 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi4 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà4 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità17 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari4 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV32 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Catechismo: l'ALFABETO DEL NATALE

Catechismo: il nuovo anno liturgico (immagini e materiale utile)

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Principali VEGGENTI italiani viventi

Sull'amore (marzo 2019)