A Verona si cercano alternative all'aborto, come prevede la legge.
Una nuova polemica sull'aborto è scoppiata a Verona il 4 ottobre scorso in seguito all'approvazione di una mozione della Lega che dichiara Verona «città a favore della vita», sostiene i progetti chiamati “Gemma” e “Chiara” e promuove il progetto regionale chiamato “Culla segreta”. Lo "scandalo" maggiore è stato che abbia votato a favore anche la capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Carla Padovani, subito "linciata" dai rappresentanti nazionali del PD (assieme al Movimento 5 Stelle): Monica Cirinnà si è detta subito “schifata”, Laura Boldrini ha parlato di “vergogna”, Michela Marzano ha tuonato contro i “nemici delle donne”, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, lo ha definito un “attacco alla 194”, Barbara Pollastrini ha ordinato alla Padovani di chiedere scusa al mondo intero, Mattia Fantinati (M5S) ha parlato di “ritorno al Medioevo” e di “mammane”. I consiglieri del PD, a partire da Maurizio Martina, stanno obbligando la capogruppo PD Padovani a dimettersi ma lei non ha alcuna intenzione di pentirsi:
Ho votato a favore perché sono favorevole a qualsiasi iniziativa a sostegno della vita che può essere in questo caso sostegno della vita nascente oppure dell’immigrazione. Questo è un classico voto di coscienza. La difesa della vita è un valore universale.
Commenta la Costanza Miriano sulla sua pagina facebook (e sull'articolo: "L’aborto e l’infelicità delle donne"):
Se io dico a una donna che vuole abortire: "sei libera di farlo, ma pensaci, se ce la fai a far vivere tuo figlio io ti aiuto, anche con dei soldi, e con ogni modo possibile. Non sarai sola", in che modo violo la sua libertà?In modo simile commenta anche il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio:
Come si può essere così ignoranti e così in mala fede da dire che il comune di Verona viola la 194 solo perché vuole sostenere la vita?
Come mai greggi di colleghi hanno scritto "mozione anti aborto"?
Come può essere che dire "puoi abortire ma SE NON VUOI ti aiuto io" sia contro l'aborto?
Nella 194 l'aborto è l'extrema ratio.
Tutti i comuni che non fanno come Verona sono fuori legge.
Se si cerca di tutelare la vita nascente offrendo un aiuto alle donne, sarebbe plausibile pensare che tutti coloro che hanno a cuore i valori fondanti della nostra società si associno. O, per lo meno, non si mettano di traverso. Ma il Pd nazionale, ieri, ha perso un’occasione importante, scagliandosi contro la sua capogruppo in Comune a Verona, “rea” di avere votato a favore di una mozione tesa a limitare il ricorso all’aborto. Si è dimenticata la libertà di coscienza sui temi eticamente sensibili. Soprattutto, si è data la nefasta impressione di volere difendere un diritto a “escludere” e a “sopprimere” proprio quando si contesta ad altri, su altri fronti, la volontà di “escludere” e “rifiutare”. Un errore, è il caso di dirlo, mortale.Vedi anche:
- UCRR: Verona, “schifati” da chi offre alternative all’aborto? Ma lo chiede la legge 194
- La Nuova Bussola Quotidiana: Doppia lezione dal voto pro-vita di Verona
- Il Timone: La Bonino, Gramellini e la disinformazione degli abortist
- Tempi: Perché i progressisti si stracciano le vesti per Verona