«Un tempo per astenersi dagli abbracci»: dal Qohelet alla pandemia, passando per il ricordo di una suora biblista recentemente scomparsa
Guido Mocellin, giornalista, nella sua rubrica per Avvenire, "WikiChiesa" segnala la recente scomparsa, avvenuta il 6 febbraio, di una suora biblista, suor Stefania Monti, 73 anni, originaria di Faenza, clarissa cappuccina del monastero di Fiera di Primiero (Belluno), biblista ed ebraista. Collaborava, fra l'altro, con la rivista Il Regno, la quale, nell'estate del 2020, pubblicava un suo interessante riflessione che, prendendo le mosse da una frase del Qohelet ( c'è «un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci», 3,5b), rileggeva la situazione di questi anni di pandemia che ci ha «drammaticamente insegnato a comprenderlo», ricordandoci «il nostro distacco definitivo dalla vita presente». «Questo nostro peculiare “tempo per astenersi dagli abbracci”», concludeva Stefania Monti, «è una lezione sulla fragilità nostra e su come siamo legati gli uni agli altri». Siamo «l'uno nelle braccia dell'altro, abbracciati anche senza volerlo», e quando gli abbracci ci vengono tolti «ne sentiamo assoluta mancanza quasi fossimo defraudati nella nostra umanità».
Ancora Guido Mocellin (e, in fondo, l'articolo di cui si faceva riferimento):
Di lei la Rete testimonia, in vita e in morte, un profilo ecclesiale e culturale alto, a maggior ragione per la discrezione e la sobrietà con cui è stato vissuto. In vita, oltre all'appuntamento settimanale con gli utenti di “Re-blog” per il commento alle letture domenicali, che durava da più di due anni, si trovano online i libri, gli articoli e gli interventi pubblici di cui è autrice, compreso, su YouTube, il video di una sua meditazione pronunciata tre anni fa a Rieti per la Giornata mondiale della vita consacrata ( bit.ly/3sCTXVs ). In morte, oltre alle note di cronaca dei quotidiani locali, i post dedicati o rilanciati dopo che era «partita per il cielo» sul piccolo profilo Facebook del suo monastero ( bit.ly/3HRBStl ) e sul piccolissimo profilo Facebook personale assommano complessivamente a più di duemila, con i commenti che testimoniano l'affetto e la stima di cui era circondata. Per ricordare la sua autrice “Re-blog” ( bit.ly/3GLNb4F ) ha scelto, con ragione, un articolo a cavallo tra Bibbia e attualità che risale all'estate del 2020, cioè alla fine del primo lockdown.