Facciamo i conti (in Parrocchia): editoriale per il prossimo bollettino parrocchiale
“Non potete servire Dio e la ricchezza” dice il Signore mettendoci in guardia dall’attaccamento al denaro. Non dobbiamo servire la ricchezza, diventare suoi sudditi, ma possiamo servirci del denaro, come buoni amministratori di ciò che non ci appartiene, ma ci viene affidato.
Questa premessa mi sembra opportuna prima di presentare i conti del 2021 (nella pagina seguente). Rispetto allo scorso anno - segnato dal lockdown - abbiamo avuto maggiori entrate e maggiori uscite. Soprattutto, rispetto ad allora, siamo passati da un passivo di circa 7 mila euro ad un attivo di circa 19 mila euro, cifra che ci fa sperare di poter finalmente acquistare un nuovo pulmino (anche se usato) considerando che quello attuale è immatricolato nel 1997!
Le maggiori entrate indicano anche la generosità di voi parrocchiani in quella che è la raccolta delle offerte nelle messe e per le messe (quasi 37 mila euro) più ulteriori offerte straordinarie (18 mila euro: un ringraziamento anche alla Banca del Credito Cooperativo che ci ha donato 2.500 euro) più le offerte raccolte per i sacramenti (battesimi, funerali, benedizioni…): 11 mila euro e 10 mila da attività pastorali come la festa patronale, il grest ed altro (considerando le spese si riducono a poco più di 4 mila euro).
Le uscite principali riguardano le utenze di luce (12 mila euro) e gas (5 mila). Con le altre utenze arriviamo a 20 mila euro. L’assicurazione parrocchiale è di 3,5 mila euro. La manutenzione ordinaria della Parrocchia (pulizie, riparazioni…) ha richiesto più di 5 mila euro, mentre quella straordinaria ha richiesto 6 mila euro: abbiamo rifatto l’impianto elettrico delle campane (3 mila euro), il nuovo confessionale (2 mila) e cambiato i motori delle finestre (mille euro). Per la carità e le missioni abbiamo dato quasi 3 mila euro. Le spese di culto (ostie, vino, foglietti liturgici…) hanno inciso per quasi 3 mila euro, mentre il contributo ai sacerdoti è di 7 mila euro.
Anche per la gestione economica ci sono dei collaboratori facenti parte del Consiglio per gli Affari Economici. Sono chiamati a controllare i conti e a dare consigli sulla gestione e parere sulle spese straordinarie che si intendono effettuare.
Li ringraziamo per il loro servizio sicuramento poco gratificante, ma utile, così come ringraziamo tutti voi per la generosità che avete mostrata.
Siamo vicini alla Quaresima (che presenteremo nel prossimo numero con qualche iniziativa) e torna la proposta delle Benedizioni delle famiglie. Fateci sapere se avete piacere di accoglierci a casa vostra per la benedizione e fate sapere anche ai vostri vicini di questa opportunità.
Buon cammino, p. Stefano