Sull'affossamento del DDL ZAN: due riflessioni interessanti


L'affossamento del ddl Zan al Senato costituisce uno degli argomenti caldi e divisivi: ne parla G. Savagnone su Settimana news e Pino Lorizio per Famiglia Cristiana. A fare il punto della situazione è Savagnone: 

Le reazioni, all’indomani dell’affossamento del ddl Zan al Senato, riflettono una radicale contrapposizione etica e politica. «I diritti possono attendere», è il titolo de La Repubblica. «Il Parlamento dei diritti negati» titola La Stampa. «Vergognatevi», è il titolo di Domani. Sulla stessa linea il commento del segretario del PD Letta, che scrive amareggiato su Twitter: «Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l’Italia indietro».

Di segno opposto le reazioni dei giornali di destra. «Fine del delirio gender», titola Il Giornale. «Affondata la legge bavaglio» è il titolo de La VeritàLibero esulta, più che per il contenuto del ddl bocciato, per la sconfitta degli avversari politici: «Piange il PD. Che bello», titola in prima pagina. Così anche Salvini, soddisfatto soprattutto perché ha visto il ddl «affossato dall’arroganza di Letta».

In realtà, proprio alla vigilia della votazione che ha segnato la liquidazione del disegno di legge, si era registrata, da parte del segretario del Partito democratico, una timida apertura. Letta aveva ipotizzato un’esplorazione con le altre forze politiche «per cercare di capire le condizioni che possano portare a un’approvazione rapida del testo». Mossa apprezzata da Renzi, che aveva ribadito la sua idea: «Se vogliamo che la legge passi, vanno cambiati i passaggi più delicati».

A fare muro contro lo spiraglio aperto dal segretario del PD era stato però il mondo LGBT+, secondo cui il disegno di legge contro l’omotransfobia andava approvato così com’era, senza altre mediazioni e rinvii.

Sopravvalutazione

Davanti a questo spreco di depressioni, indignazioni e manifestazioni di esultanza, non guasta forse un momento più pacato di riflessione sul significato di ciò che è accaduto.

La prima considerazione che si impone è l’enorme sopravvalutazione del ddl Zan – e quindi del suo affossamento – sia da parte dei suoi sostenitori delusi, sia da quella dei suoi oppositori esultanti. Basta rileggere (o forse, da parte di molti, leggere) il testo in questione per rendersi conto che esso non introduceva affatto la tutela dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, ma si limitava a inasprire le pene per chi li avesse violati e a prevedere una giornata all’anno dedicata alla loro valorizzazione.

Che poi il voto del Senato abbia posto fine al «delirio gender» è un’evidente esagerazione retorica, visto che la questione non si esaurisce certo in una maggiore o minore tutela giudiziaria, come chiunque può constatare oggi davanti al moltiplicarsi – nella pubblicità, nei film, ma anche nell’esperienza quotidiana – degli esempi di omosessualità e di transessualità.

Apertura tardiva

Quanto alla tesi che il ddl costituisse una «legge bavaglio», essa ha certamente assai maggiore fondatezza di quelle precedenti. Non si può, però, ignorare lo sforzo fatto dai proponenti, con l’introduzione, in corso d’opera, dell’art. 4, esplicitamente rivolto ad evitare questo effetto. Uno sforzo da molti giudicato (a ragione) insufficiente, ma da cui si poteva partire per un dialogo più costruttivo.

In realtà, né dall’una né dall’altra parte questo dialogo è stato fermamente voluto. Solo tardivamente la Conferenza episcopale italiana è passata da una posizione di netto rifiuto dell’iniziativa parlamentare dell’onorevole Zan a una più possibilista e costruttiva, spiegando che non ne voleva l’affossamento, ma la modifica. E ancora più tardivamente, come si è appena visto, l’onorevole Letta si è mostrato disponibile ad accogliere questa ipotesi di modifica.

Alla fine hanno vinto i «falchi» di entrambi gli schieramenti, portando a uno scontro frontale che ha visto la vittoria della destra, ma che in ogni caso è stato caratterizzato dall’incapacità, dell’uno e dell’altro fronte, di uscire dai rispettivi schemi ideologici.

L’ideologia della sinistra… 

Perché di ideologia si tratta, quando si continua a vedere nella lotta – in sé sacrosanta – contro l’omofobia e la transfobia la questione centrale nella situazione odierna del nostro Paese e a farne, perciò, la punta di diamante della politica della sinistra. In una società che ha quasi 8 milioni (per la precisione 7 milioni e 734 mila) di «incapienti» – cittadini, cioè, che hanno un reddito complessivo non superiore a 8 mila euro annui o con pensione fino a 7.500 euro – il «futuro» a cui mirare non si può ridurre a inasprire le pene per chi incita alla violenza contro gli omosessuali, per quanto giusto ciò possa essere, ma richiede una ridefinizione radicale dell’assetto socio-economico della nostra società neocapitalista, sostanzialmente ispirate, con delle occasionali attenuazioni, a quelle spietate di Squid Game.

I «diritti che possono attendere», i «diritti negati», e la cui negazione merita il «Vergognatevi», rivolto alla nostra classe politica, sono «anche», ma non «prima di tutto» (e, in definitiva, quasi esclusivamente) quelli per cui la sinistra si è battuta in questi anni all’ultimo sangue e che, a quanti hanno il problema elementare di arrivare alla fine del mese, non possono non apparire un lusso.

… E quella della destra

Ma ideologico è anche l’appello ai grandi valori etico-religiosi della tradizione cristiana da parte di chi, in nome di essi, si è strenuamente battuto contro il ddl Zan. L’ostentazione del vangelo da parte di Salvini non può far dimenticare – anche se gli italiani ci sono riusciti, perché hanno poca memoria! – che la Lega è nata da una scelta religiosa che contrapponeva i valori pagani e il dio Po alla religione cristiana e al cattolicesimo in particolare. «Io ci credo, in Dio» – spiegava Bossi. «Ma non è il Dio che ci raccontano al catechismo. È un Dio che sta ovunque, nell’acqua e nel fuoco, nell’aria che respiriamo (…). Penso che il mio sia una specie di panteismo».

Anche quando si è adattata alla visione cristiana, la Lega non è stata in linea con la visione del vangelo. Significativa la dichiarazione dell’eurodeputato leghista Borghezio, presidente dell’organizzazione «Padania cristiana» ed esponente di punta dell’anima cattolica della Lega, che ha ritenuto di poter circoscrivere il concetto evangelico di «prossimo» a «coloro che fuoriescono dal nostro stesso ceppo»: per lui, è «solo nell’ambito di questa ben delineata categoria di «prossimità» che deve intendersi il precetto dell’amore fraterno. Di conseguenza, per quanto mi riguarda, non è estendibile al vù cumprà o al vù lavà, certamente prossimi di molte altre persone, ma non del sottoscritto. Grazie a Dio».

Perciò non si può non condividere l’opinione del noto storico cattolico Franco Cardini: «Gli antiabortisti che auspicano l’affondamento dei gommoni dei clandestini e che vorrebbero escludere un bambino dal diritto ad avere una casa, a frequentare una scuola, a fruire di un posto-mensa, solo perché è extracomunitario, non sono cattolici nemmeno se riempiono la casa di crocifissi».

Il discorso vale anche per la pretesa leghista di difendere, sul tema del gender, la visione cristiana della sessualità e della famiglia. E lo conferma la vita privata di Salvini, ispirata, al di fuori dei comizi, a ben altre prospettive. Come del resto quella (pubblicamente ostentata) di Berlusconi e, in forme meno eclatanti, quella della Meloni.

Ma dove sono i cattolici?

In questo contesto, la domanda che sorge spontanea è: ma dove sono finiti i cattolici (quelli che il vangelo non lo sventolano, ma lo leggono e cercano di praticarlo)? Dopo la fine della Prima Repubblica, sembrano scomparsi, inghiottiti, senza lasciare tracce, dai due poli che hanno dominato la Seconda.

Avrebbero dovuto essere loro – i laici cristiani, non i vescovi! – ad aiutare la sinistra a ricordare il primato del bene comune e dei valori in esso inclusi, a cominciare dalla giustizia, e la destra a capire che la difesa della vita nascente (nei confronti dell’aborto) o morente (nei confronti dell’eutanasia) e della famiglia (nei confronti delle teorie del gender) non ha senso se poi non si rispettano le persone già nate e non ancora moribonde, siano esse italiane (i poveri), siano straniere (i migranti).

La presenza dei cattolici nei due schieramenti – sia a livello di vertice che di base – è risultata e rimane, invece, irrilevante. E c’è da temere che, quando il cardinale Bassetti apre le porte a un futuro testo che possa riproporre le esigenze contenute nel ddl Zan, sottolineando che esso dovrà però tenere conto anche della voce dei cattolici, quella a cui pensa sia la voce della Conferenza episcopale o della Santa Sede, non quella dei laici.

Dobbiamo rassegnarci a questo stato di cose o possiamo sperare di cambiarlo? A spingerci a preferire la seconda ipotesi non è la difesa degli interessi del cattolicesimo, ma la constatazione che entrambe le posizioni maturate in questa Seconda Repubblica senza il contributo del pensiero politico cristiano sono disastrose – non per la Chiesa, ma per le persone. Ma è plausibile un risveglio culturale e politico del laicato cattolico che – senza pensare a un «partito cristiano» – renda di nuovo rilevante il vangelo nell’ispirazione delle scelte politiche? È una domanda a cui forse dovrebbe cercare di dar risposta il Sinodo che si è appena aperto.

  • Pubblicato sul sito della Pastorale della cultura dell’arcidiocesi di Palermo (www.tuttavia.eu), 29 ottobre 2021.

 LORIZIO:

Forse siamo ancora troppo presi dal dibattito politico, ideologico e parlamentare perché possiamo affrontare con lucida consapevolezza il nodo del contendere. E tuttavia è urgente e necessario muovere in questa prospettiva. Il ddl Zan si apre (o si apriva) con un glossario particolarmente significativo a riguardo, in modo da non generare equivoci linguistici: «a) per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico; b) per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; c) per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; d) per identità̀ di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dal- l’aver concluso un percorso di transizione».

E proprio a proposito della quarta definizione si apre un abisso antropologico, filosofico e teologico fra quanti ritengono che l’identità di genere si debba assumere come criterio legislativo e quanti invece vi si oppongono. Una volta stabilito che la violenza va perseguita e costituisce reato soprattutto se perpetrata a danno di chi appartiene a una minoranza o si trova in situazione di fragilità, la questione riguarda l’essere umano, le sue origini e il suo destino. Chi, come il sottoscritto, pensa che il punto d rappresenti una reale e non surrettizia criticità della proposta di legge, muove in una prospettiva di realismo, secondo la quale c’è qualcosa che ci precede e ci seguirà, per cui ad esempio non abbiamo deciso se, come e quando esistere, eppure esistiamo e viviamo e siamo chiamati, qualora non lo fossimo, a riconciliarci con la nostra esistenza. Questo vogliamo dire quando affermiamo che la vita è “dono” da raccogliere e da offrire. E della vita fa parte il “sesso” (punto delle definizioni). Il sesso è dono! Forse non sempre lo abbiamo insegnato e percepito così nella forma del cattolicesimo convenzionale, ma è difficile sostenere il contrario. Le scelte soggettive e individuali vanno collocate in questo orizzonte di senso della vita e della morte.

E proprio in questa prospettiva so di non poter “restituire il biglietto d’ingresso nell’esistenza”, per dirla con Ivan Karamazov, ovvero di non poter autosopprimermi, né intervenire su ciò che mi è stato donato. Del resto, perché in campo scientifico siamo sempre più orientati a riconoscere la dignità del “dato” e al contrario intendiamo stravolgere questo primato nell’esistenza concreta? Inoltre, quando una teoria è contraddetta dai dati, nelle scienze empiriche bisogna rivedere la teoria, visto che non si può manipolare il dato. In un caso e nell’altro è fondamentale il rispetto della vita delle persone e della loro incolumità, anche se abbracciano una teoria diversa dalla nostra. La fede cristiana non mortifica, ma vivifica, anche se non sempre è stata annunciata e percepita così nel nostro vecchio continente. E proprio per questo sono portato a ritenere che al Senato mercoledì 27 ottobre non abbia vinto nessuno: non l’amore per la vita e il sesso come dono, in quanto rappresentato anche da gruppi sovranisti e inclini ai respingimenti, non il rispetto delle persone, che avrebbe meritato una legge contro la violenza omofobica tale da salvaguardarne la dignità.

In prospettiva andrebbe proseguito un dibattito che auguriamo fecondo sull’umano e il suo destino, così come implicato nelle proposte legislative che chiamano in causa la vita e la sua origine, la morte e il nostro destino, il sesso e la nostra esistenza. L’oltre-uomo non può essere contro l’umano e la partecipazione alla vita divina che, nella visione cristiana, rappresenta il fine da perseguire, di fatto custodisce e avvolge con la sua proposta di senso l’essere umano che, prima di poter scegliere e decidere è offerto e donato come un unicum nel creato e nella società. Non si tratta di essere né di destra né di sinistra per comprendere la portata del sesso come dono e la necessità di lavorare perché possiamo riconciliarci con questa, a tratti spaventosa, realtà. È altresì probabile che la visione cristiana in tal senso possa essere condivisa da altre prospettive religiose, ma anche da chi, pur non ritenendosi credente, guarda all’esistenza come dono e promessa e non come a oggetto manipolabile in balia di una tecnica, in cui si esprime la volontà di potenza del nihilismo.

Etichette

7 segni1 Abbè Pierre1 abitudine1 aborto20 Abramo1 Accattoli2 accidia1 accoglienza8 adolescenti49 adozioni gay1 adulazione1 Aforismi17 agire1 aiutare1 Al centro l'amore35 Albini1 alfabeto1 Alfie2 allegria1 Alpha1 altruismo1 Amazzonia3 amicizia11 Amirante5 Ammaniti1 Amore74 Amoris laetitia6 Andreoli2 angelo custode3 anima3 animali1 animazione6 Anniversari30 Anno liturgico1 anziani6 apologetica3 app4 apparizioni4 Arcabas1 arcangeli2 archeologia1 Argentina1 arte22 Articoli20 Ascensione4 Assisi1 Assunta2 ateismo4 Atenagora1 Attanasio1 attesa1 audio2 Augias1 autorità1 avarizia1 Avvento26 azioni1 baby gang2 baciamano1 Baggio1 bambini19 Bannon1 Banzato1 Baricco1 Bassetti5 Battesimo4 Battesimo di Gesù3 Battiato1 Bauman3 beatitudini10 Becciu2 Beltrame1 Benedetto XVI22 benedizione4 Benigni10 Bianchi58 Bibbia45 Bibbiano2 Biffi1 Bignardi1 Bignoli1 Blade Runner1 blasfemia3 blog23 Bloom1 Bocelli2 Bonhoeffer1 Bose1 Botta9 Bova1 Brown1 Brunelli1 bullismo3 buon ladrone1 Busca1 Buttiglione1 caccia1 Cacciari2 Caffarra1 Calcio sociale1 Camilleri3 Camisasca1 cammini1 campi estivi5 Cana1 Candelora1 Cannes1 Canopi3 Cantalamessa9 Canti religiosi31 Cardenal1 carismi1 Caritas2 Carlo Acutis15 Carrere1 Carròn1 cartine1 Castellucci1 castità7 catacombe1 Catechesi93 Caterina1 cattonerd7 Caviezel1 Cazzullo2 CEI6 Celentano1 celibato7 Ceneri5 censura1 Cevoli1 Chapman1 Che Guevara1 Cheaib9 Chiara Corbella3 Chiara Lubich12 Chiara Luce Badano2 chierichetti1 Chiesa26 Chiesa e società32 Chittister1 chosen1 Christus vivit1 Ciardi2 Cinema82 Cirinnà1 citazioni80 CL1 clausura1 Coccopalmerio1 Coco1 collaboratori1 Comastri3 comunicazione2 comunità1 Comunità Giovanni XXIII1 Concilio1 conferenze3 Confessione12 consacrati1 consacrazione1 conversione1 convivenza2 cooperazione1 coronavirus35 Corpus Domini5 Corviale1 Corvo1 Cosentino5 covid197 creazione1 Credo3 cremazione3 Crepaldi1 Cresima4 CRIC2 crisi10 cristianofobia6 Cristicchi3 Cristo Re2 croce3 Crocefisso3 crociate2 Cultura12 cuore1 curia3 Curtaz2 D'Avenia21 Dalla2 David Buggi3 ddlzan3 De Donatis9 de Foucauld5 De Whol1 Debora Vezzani1 Debrel1 decalogo7 defunti8 degrado1 Delpini9 demografia2 denaro1 denatalità2 depressione1 desideri1 devianze4 devozioni3 dialogo2 dibattiti45 dicembre 20181 digiuno2 Dio4 Diocesi1 Diotallevi1 diritti umani1 disagio2 discernimento5 dissenso29 divorziati6 dj Fabo2 Doglio1 Dom Gréa2 domande1 domenica3 don Benzi1 don Bosco2 Don Camillo1 don Ciotti1 don Gatta1 don Leonardi13 don Luigi Verdi3 don Marco Pozza3 don Milani5 don Peppe Diana1 don Probo1 don Zeno1 donne e Chiesa6 Dossetti1 Dostoevskij1 down1 Draghi1 Dreher3 droga4 dvd1 e-book1 ecclesiologia di comunione1 ecologia4 economia6 ecumenismo6 edicola1 editoria1 educare18 Einstein1 Eli1 Emmaus2 emozioni1 Epicoco14 Epifania6 Ermes Ronchi6 esame di coscienza2 escatologia4 esegesi1 esercizi2 esorcismo3 estate4 Etty Hillesum2 Eucarestia7 Europa3 eutanasia17 evangelizzare3 Fabrizio Moro1 facebook3 fake11 famiglia40 Fano1 Farina1 Fatima6 Fazi2 Fazio1 fede16 felicità13 Fellini1 femminicidio2 femminismo1 Ferrero2 Fini1 Fittipaldi1 Fo1 Focolarini5 Follereau1 Fontana1 Fontanelle1 formazione1 foto1 Francesco226 fratel Biagio1 Fratelli tutti1 fraternità6 Frisina1 Fromm1 Fumagalli1 fumetti3 Galantino1 Galileo1 Galimberti1 Galli della Loggia6 Gandhi2 Garelli3 Gargiulo1 Gasparino2 Gaudete2 Gen Rosso1 gender13 genitori6 Gerusalemme1 Gesù25 Gesù Re1 Giaccardi1 Gianluca Firetti3 Gibran1 Gibson2 Giotto1 giovani69 Giovanni Battista2 Giovanni Paolo I1 Giovanni Paolo II11 Giovanni XXIII3 Gironda1 giubileo1 Giuda2 giudizio1 GMG11 gnosticismo1 Gramellini2 gregoriano1 grest12 Greta1 Grillo1 Grossman1 Grun1 Guareschi1 guerra Ucraina4 Gutierrez1 Guzzo1 Hadjadi3 Halloween5 Hargot3 Harry Potter1 Hexameron1 hikikomori2 Hill1 Hong kong1 Humanae vitae1 icone1 Il Regno1 Immacolata8 immagini53 immigrazione21 individualismo2 infedeltà1 inferno3 ingiustizia3 inquisizione1 interiorità2 internet12 Introvigne1 Isacco1 Islam1 Jean Venier1 Kasper1 Kilgour1 Kirill2 Koder2 Koll2 Konrad1 Kuby1 Ladaria1 laicismo4 Lambert1 Lambiasi1 lamentele1 Lasconi1 Laterano1 Law1 Le pen1 Leopardi1 letteratura5 letto15 Lewis2 liberazione2 libertà4 Libri153 Ligabue1 Lind1 Link2 liturgia53 Livatino1 Lonardo16 Loppiano1 Loreto1 Lorizio6 Lumini1 Lutero1 Luxuria1 M.L.King1 Madonna5 Madre Elvira1 Madre Teresa7 mafia5 Maggi20 MaggiLidia1 Magi1 Magister2 Magnificat1 Magris2 Mainetti1 malattia7 malattie spirituali3 male1 male innocente4 Manara1 Mancuso7 Manicardi2 Mannoia1 Manns1 Manzoni1 Maraini1 Marazziti1 Marco1 Marco Gallo1 Maria47 Mariani1 MariaVoce1 Marta e Maria1 Martin1 Martinelli1 Martini7 martiri5 Marzano3 mass media7 Mastracola1 maternità3 maternità surrogata3 Matino1 matrimonio28 Matteo A.8 Mazzolari7 media2 meditazioni2 Medjugorje12 Melloni1 Meloni2 Mencarelli1 Mentana1 Mercier1 Merini1 Messa17 Messale1 Messiah1 Messori3 miracoli5 Miriano13 Mirilli1 misericordia7 Missione7 MMSOTT20191 Molari1 Monda6 Monica Mondo1 morale6 morte2 movimenti1 Muller2 Murgia4 Musica39 Nadia Toffa1 Natale53 Natività di Maria1 Natuzza2 Negri1 Nembrini5 Neocatecumenali1 Newman2 no vax1 Noa1 non ti arrendere1 Normadelfia1 Notre Dame1 Novena5 Nuzzi3 Oceania1 Odifreddi1 odio2 Olmi2 olocausto1 omelia6 omelie164 omosessualità33 opzione Benedetto3 oratorio6 Ordine di Malta1 Oriente1 Orlandi1 oroscopo1 Oscar5 Oxfam1 p.Livio Falzaga3 pace8 Padre Livio2 padre Michal1 Padre nostro5 Padre Pino Puglisi1 Padre Pio1 Pagano1 Pagazzi1 Paglia3 Palme4 Palumbo2 pandemia8 Pannella1 Paolo VI2 papà2 paradiso1 Parigi1 Parola di vita38 parrocchia9 Pasqua30 passione6 pastorale31 paternità6 Pati Trigo1 patria1 Patriciello16 paura1 peccato originale2 pedofilia17 pelagianesimo1 Pelati1 Pell1 Pellai1 pellegrinaggi3 Pelligra1 pena di morte2 Pentecoste5 Percorsi1 perdono4 Personaggi45 pettegolezzo1 Piccolo1 Pietro e Paolo1 Pinocchio1 Pio XII2 podcast2 poesia3 polemiche87 Poli1 politica56 Polonia1 Poretti7 pornografia2 povertà3 prediche1 preghiera27 preghiere98 pregiudizi1 presepe7 Pro Vita4 profeti1 profezie2 Proietti1 Pronzato1 psicologia8 pubblicazioni59 Quaresima48 racconti5 radio2 Raggi1 Ravagnani6 Ravasi19 razzismo2 reali1 Recalcati8 relativismo2 religione9 religioni4 Repole1 report2 Riace1 Riccardi7 ricchezza10 Ricci1 Rivi1 RnS1 Rom2 Roma19 Romero2 Ronaldo1 rosario9 Rosini32 Ruini1 Rumiz1 Rupnik9 Sabattini2 sacerdoti31 sacramenti5 Sacro Cuore1 Sadhguru1 Saint-Exupery1 Salmi1 salvezza2 Salvini16 samaritana1 San Filippo Neri1 San Francesco9 San Francesco di Sales1 San Giovanni Crisostomo1 San Giovanni Evangelista1 San Giuseppe11 San Leone Magno1 San Martino1 San Paolo2 san Tommaso dìAquino1 Sanremo11 Sant'Agostino10 Sant'Egidio1 Santa Bernardette1 Santi31 santità16 Santo Sepolcro1 Santoro1 santuari3 Sarah2 sardine1 Sassoli1 Satana3 Savagnone1 Saviano3 sballo1 Scalfari4 scandali7 Scaraffia4 Schmitt2 scienza e fede9 Scifoni6 scisma2 Scola1 Scorsese3 scuola5 Scurati2 secolarizzazione2 Secondin1 segreti1 Semeraro1 sentenze1 Sequeri3 serie TV31 Serra2 sessualità64 Sesta3 sette1 Settimana santa4 sexting1 Silence2 Silone1 Silvia Romano3 simonia1 Sindone2 single1 sinodalità1 Sinodo15 Siti cattolici27 smartphone2 Snoopy1 Socci4 social4 società44 sociologia3 sondaggi2 Sorrentino1 Sosa1 Soul1 Spadaro5 speranza5 Spidlik1 spiritismo1 Spirito Santo17 Spiritualità81 Spoleto2 sport2 Springsteen1 Squid game1 Staglianò5 Staino2 Star wars1 Stark1 statistiche10 storia7 storicità2 streaming8 strumenti1 studente1 suicidio3 suor Faustina1 suore3 sussidi44 Tagle1 Tamaro3 Taylor1 teatro1 tentazioni7 teologia12 terremoto3 terrorismo3 Testimoni di Geova1 testimonianze18 The chosen2 Theobald1 Tolentino5 Tolkien1 Tolomeo1 Tonino Bello17 Tornatore1 Tornielli1 Tosatti2 Totti1 tradizione1 transessuali5 trasfigurazione4 trash1 trekking1 Triduo pasquale15 Trinità9 Trisulti1 Trump1 Turoldo3 TV29 Twenge1 twitter1 UCCR2 udienze1 unioni civili1 utero in affitto3 vacanze2 Valli5 Vallini1 Vangeli1 Vanier1 Vanni1 Vaticano6 veggenti5 Veltroni2 verità2 Veronesi1 Via Crucis10 Vialli1 Video117 Viganò3 vignette10 VIP2 virtù1 visto10 vita8 vita eterna5 vita religiosa11 vizi1 vocazioni9 volontariato2 voti1 Zanardi2 Zichichi1 Zingaretti1 Zuppi11
Mostra di più

Archivia

Mostra di più

Post popolari in questo blog

Sussidi online per la Quaresima 2018

Preghiere per i sacerdoti (di don Tonino Bello e di un anonimo)

Sull'amore (marzo 2019)

Principali VEGGENTI italiani viventi

Don Tonino Bello, vescovo. Citazioni, preghiere e scritti vari