NOVENA DI NATALE
CON LE ANTIFONE MAGGIORI
16 dicembre: «Ecco, verrà il Re, Signore della terra, e toglierà il giogo della nostra schiavitù». Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato è la vera liberazione di chi si pone alla sua sequela. Letture: Genesi 3,1-4; Romani 1,18-26.
17 dicembre: «O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza, vieni, insegnaci la via della saggezza». È il Figlio Gesù la Sapienza uscita dalla bocca del Padre. La sua venuta ci insegni la via della saggezza, che è il compimento della volontà di Dio. Letture: Genesi 3,14-20; Romani 5,12-21.
18 dicembre: «O Signore, guida della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, e sul monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente». L’immagine del “braccio potente” di Dio che ha liberato la “casa d’Israele” evoca le braccia di Gesù distese sulla croce. Letture: Genesi 17,15-23; Romani 4,13-23.
19 dicembre: «O Germoglio di Jesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare». L’antifona fa riferimento ad alcuni testi del profeta Isaia, che la Chiesa ha sempre interpretato come annuncio dell’incarnazione del Cristo (Is 11,1; 52,13-53,12). Letture: Deuteronomio 15,13-20; Atti 3,17-26.
20 dicembre: «O Chiave di Davide, scettro della casa d'Israele, che apri, e nessuno può chiudere, chiudi, e nessuno può aprire: vieni, libera l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e nell'ombra di morte». Dal nostro peccato siamo liberati da Cristo, “Chiave” che apre la prigione in cui ci chiudono le tenebre e la morte. Letture: Isaia 28,14-20; Romani 10,5-11.
21 dicembre: «O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte». Tutti i riferimenti dell’antifona riportano alla resurrezione del Cristo e alla luce che splende nella notte santa della sua nascita. Letture: 1Samuele 2,1-10; Luca 1,26,38.
22 dicembre: «O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno, vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra». Il Cristo manifesta la sua regalità nell’umiltà della sua nascita e soprattutto sulla croce, dove è proclamato Re. Letture: Isaia 9,1-6; Luca 1,39-45.
23 dicembre: «O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio». In Gesù convergono tutti i titoli di questa antifona: è lui l’Emmanuele, il Re, il Salvatore, il Signore Dio nostro. Letture: Isaia 7,10-16; Matteo 1,18-25.
24 dicembre: «Quando sorgerà il sole, vedrete il Re dei re: come lo sposo dalla stanza nuziale egli viene dal Padre». Cristo è lo sposo della Chiesa che viene da Lui nutrita costantemente con la Parola e i sacramenti. Questa Chiesa siamo tutti noi. Letture: Michea 5,1-5; Luca 2,1-8.
VEDI ANCHE:
http://www.apostoline.it/2016/novena-colma-stupore/http://www.famigliacristiana.it/articolo/novena-di-natale-cos-e-quando-nasce-e-cosa-significa.aspx